esperienza regia di Francesco Vona Italia 2013
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esperienza (2013)

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locandina del film ESPERIENZA

Titolo Originale: ESPERIENZA

RegiaFrancesco Vona

InterpretiAlessandro Grande, Loredana de Luca

Durata: h 1.21
NazionalitàItalia 2013
Generehorror
Al cinema nel Maggio 2013

•  Altri film di Francesco Vona

Trama del film Esperienza

Una ragazza si ritrova inspiegabilmente all'interno di un hotel deserto ma funzionante. Non può uscire, non può vedere l'esterno, in compenso ha sufficienti scorte di cibo e acqua. Dovrà adattarsi a vivere nella solitudine, con la sola compagnia di se stessa e delle sue ossessioni.

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Voto Visitatori:   6,06 / 10 (9 voti)6,06Grafico
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Voti e commenti su Esperienza, 9 opinioni inserite

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alex94  @  29/03/2020 14:39:36
   6 / 10
Idea di fondo interessante per quanto non originale, incipit e finale buono, sviluppo centrale non esaltante, pesa la mancanza di ritmo e un eccessiva ripetitività....
Sicuramente sperimentale, metaforico ed interessante, anche se personalmente non lo rivedrei...

albert74  @  07/12/2015 02:53:58
   4½ / 10
non ho parole... veramente!
Io capisco che quando non si ha nulla da dire ci si butti a capofitto nella sperimentazione ma cavolo!
Una donna si sveglia in un albergo deserto. Comincia a girare per i corridoi (che mi ricordano un po' shining)e tenta di aprire le porte delle camere non riuscendovi. Continua piano per piano. penetra in cucina, esplora una sorta di salone. si ferma, si muove di nuovo. Incontra un uomo ciccione in cucina. e poi..va be non vi svelo altro a chi ancora deve vedersi sta roba.
i dialoghi non esistono. l'ambientazione è tutta in interni. la musica è assente se non per una sorta di eco, come di un gong ripetuto, ossessivo.
Non c'è un finale. non c'è uno scopo.
sembra quasi un esperimento. E qui credo che il regista abbia visto the cube. solo che li almeno qualcosa si vedeva. qui il nulla.
una donna, un albergo deserto. un ciccione. di nuovo la donna. e poi la fine del film.
il tutto è quindi concentrato sulla suspence. sull'aspettativa di credere che qualcosa debba accadere prima o poi.
però non accade niente.
allora mi domando: cui prodest!
che voto dare ad un film che non è un film? 3? 4? 2?
io ci metterei un bel non pervenuto e siccome non si può fare allora...

Danny85  @  30/05/2015 20:29:05
   8 / 10
Il film italiano che non ti aspetti!
Grande sorpresa!
Non so se ero io ad essere predisposto ma ho vissuto un trip mentale come non mi accadeva da tempo!
E' una specie di viaggio infernale e psichico dove l'istinto di sopravvivenza sorpassa i limiti della razionalità e porta alla distruzione. Il tutto però è raccontato in modo particolare sotto forma di un unica grande metafora. E' Infatti quel tipo di film che bisogna guardare con attenzione per cogliere tutti i dettagli che spesso sono nascosti in modo sottile, ma che sono molto significativi (come il finale).
Film molto potente e di grande raffinatezza anche se povero. Bravissima la protagonista, inquietanti e azzeccate le atmosfere e le musiche.
E' un film che se visto nella giusta condizione mette un'ansia incredibile, anche se è volutamente lentissimo e statico.
Complimenti al regista Vona che dimostra di saperci fare dietro la macchina da presa, soprattutto considerando che è un opera prima fatta con due lire e che è un film davvero difficile come esordio, visto che è basato su atmosfere minimali ripetitive ed ossessive e che in tutto vengono dette 4-5 frasi.
Geniale il titolo Esperienza che anticipa il carattere vacuo di tutta la pellicola.
Effettivamente il termine "esperienza" può assumere vari significati, cioè può significare tutto e niente, così come l'intero film che non ha un centro preciso e definito.

Bello, mi è piaciuto, mi è arrivata una botta in testa che non ho ancora smaltito!
Ancora non ci credo che sia italiano!
Ancora complimenti. Davvero.



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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  26/03/2015 11:34:38
   6½ / 10
Il cinema di Francesco Vona si muove in equilibrio tra sperimentazione e derive arty denotando una certa ambizione. "Esperienza" induce lo spettatore a seguire la prigionia di una ragazza inspiegabilmente rinchiusa in un albergo dal quale non c'è modo di uscire. A tal proposito è buona l'interpretazione di Loredana De Luca, molto espressiva e con il passare dei minuti sempre più realisticamente emaciata.
E' una dimensione a più letture quella costruita del regista: parallela, onirica e mentale, coordinate di un incubo dai tempi dilatatissimi in cui la reiterazione è componente preponderante. Le azioni sono centellinate e ripetitive, come le scenografie in serie, emblema di un luogo in cui la diversità è concessa solo nella hall e nelle cucine.
Il tentativo di comprensione da parte della protagonista lascia ben presto spazio a timidi tentativi di fuga e all'urgenza di sopravvivere; non mancano cibo e acqua -ma sono limitati- e neppure un' ingombrante compagnia come si scoprirà verso metà film.
Si ravvisa un occhio attento verso l'underground cinematografico di Hussain e il suo "Ascension", ripreso nell'infinita salita verso la sommità della costruzione e nelle analogie inerenti la concezione del disturbante tappeto sonoro.
La pellicola è ostica ma interessante, anche se in certi casi il soggetto si trascina in territori morti per via di una varietà di spunti contenuta, adatta più a un mediometraggio che a un lungo.
Ovviamente la comprensione del tutto non sta di casa, il finale angosciante e criptico, come la luce filtrante da una crepa nel muro, sono solo alcuni tra i molteplici punti interrogativi destinati a rimanere tali.

@lcor70  @  14/12/2014 10:56:11
   6½ / 10
Buon film, se si pensa che ci sono solo due attori che recitano in un albergo.
Sembra una condanna infernale da Divina Commedia.

James_Ford89  @  27/09/2014 00:04:10
   6 / 10
L'idea di fondo (ma molto in fondo) è ottima. Certo, non originale, ma davvero valida nel mondo del cinema a mio avviso. Buono l'incipit, buono il finale, è lo sviluppo che lascia un po' attoniti. Sufficiente

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/08/2014 10:48:04
   7 / 10
Non è nella maniera più assoluta un film horror, tantomeno un thriller psicologico. Esperienza non offre connotazioni precise rigurdo un genere cinematografico. La stessa ambientazione dell'albergo può dare adito a dei riferimenti con Shining, ma secondo me anche qui sarebbe una forzatura. Se ci può essere qualche riferimento forse Lynch è più plausibile, non solo per l'inclassificabilità ai generi di questo film, ma soprattutto per l'accurato uso del sonoro che riesce a creare un'atmosfera angosciante, senza punti di riferimento precisi. Rumori che provengono dall'esterno ma di cui è celata l'origine e funzionamento. I piani dell'albergo sono tutti uguali e non fa altro che rafforzare la graduale alienazione della protagonista (brava, dal viso espressivo) in questa sua esperienza che diventerà sempre più regressiva, in cui la razionalità e il desiderio di fuga saranno sostituiti dal bisogno primario della sopravvivenza.
E' un film poco commerciale e non molto fruibile, da seguire attentamente anche se può sembrare ripetitivo e lento. Malgrado non manchino forzature ed incongruenze nella sceneggiatura, è una pellicola fatta veramente con quattro soldi (ho letto ventimila euro), autoprodotto e non si può pretendere certamente la luna per un'opera prima a cui non manca un certo coraggio proprio per la sua poca spendibilità sul mercato.

LoPsichedelico  @  22/07/2014 15:53:57
   7 / 10
Film con le palle quadrate che obbliga lo spettatore a ragionare.
E' più per un pubblico adulto maturo, di sicuro non è per ragazzini, cioè non ci sono sbudellamenti o sangue o splatter. In più non ha ritmo, è tutto molto statico, quasi snervante e non è nè un horror e nemmeno un thriller.
Apatico, pieno zeppo di metafore (anzi è tutto una metafora), paranoico e claustrofobico.
Lo definirei un film psicologico-percettivo-sensoriale, cioè induce a uno stato di catalessi simile a quello vissuto dalla protagonista.

Ho scritto film con le palle quadrate perché è volutamente lento, non dà risposte, è ermetico al massimo (titolo "esperienza" compreso) e non viene dato nessun aiuto lampante per comprenderlo.
Sembra che non prenda in considerazione lo spettatore e che vada per i fatti suoi lungo la sua strada. Un po' come a dire: se lo capisci bene, sennò fatti tuoi. Appunto un film con le palle (incredibile che sia italiano).

Ultra lowbudget, poverissimo, ho letto con un budget di soli ventimila euro e senza una produzione vera, una specie di film amatoriale, ma è fatto bene, una vera sorpresa: l'attrice è molto brava (cosa fondamentale per un film) e anche se dice due parole riesce a trasmettere emozioni forti, le musiche (o meglio i suoni) sono molto ragionati ed hanno anche una funzione interna alla storia. La regia è abbastanza solida, ben strutturata e decisa, anche se qualche defaillance c'è, ma ha un suo carattere definito (anche questa è una cosa fondamentale per un regista che si vuole definire tale) ed è piuttosto studiata, cioè non è fatta "a caso". Buona la fotografia e anche le scenografie (i corridoi sono inquietanti).
Per essere un film ultralowbudget è davvero fatto bene.

In generale è un film da premiare, sia perché finalmente è uscito un prodotto sicuramente poverissimo ma con una sua dignità, sia perché finalmente nella nostra italiuccia c'è qualcuno che fa qualcosa di diverso dalle solite commedie.
Però è molto complesso, anzi direi che è antipatico, perché come dicevo sopra, si fa i fatti suoi, non è dalla parte dello spettatore e quindi non piacerà a molti, anzi credo che piacerà a pochi.
Troppo difficile da capire nell'immediatezza, troppo difficile "sopportarlo" per un ora e mezza se non nasce un feeling.
Io l'ho visto 2 volte. La prima per venti minuti, poi ho abbandonato urlando "che boiata", la seconda volta invece l'ho visto tutto e con le cuffie (quindi con il tappeto musicale più presente) ed effettivamente merita.


Se fosse uscito negli anni '70 sarebbe stato un cult.

TheLory  @  03/07/2014 21:51:49
   3 / 10
Consigliato a chi ama guardare per ore e ore il criceto girare nella sua maledetta ruota. sta roba non si può nemmeno chiamare film. non scherziamo dai. mettiamoci una pietra sopra. vergogna, orrore, raccapriccio e insulsaggine allo stato semiliquido maleodorante

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