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Formalmente sublime ma è di una lentezza fine a se stessa veramente esasperante. Trama esile allungata con interminabili tempi morti che non sono ne contemplativi ne funzionali e nonostante la situazione che sta alla base di tutto sia estremamente drammatica ,il film non riesce mai a coinvolgere emotivamente lo spettatore , anche perchè i profili psicologici dei protagonisti sono solo abbozzati e direi che in quasi 4 ore si poteva e si doveva fare decisamente meglio. Ha qualche momento riuscito come l'incipit o una delle scene finali sulla spiaggia ma arrivare fino alla fine è stato davvero un calvario.
Un fratello(Naoki) e una sorella(Kozue) rimangono coinvolti nel sequestro di un autobus mentre si recano a scuola. Il sequestratore uccide 5 passaggeri prima che la polizia, intervenuta nel frattempo, riesca a fermarlo. I fratelli(sono tali anche fuori dal set) rimarranno illesi insieme all'autista(Sawai) ma porteranno tutti e tre per tutta la vita i segni di questo trauma. Questo film maratona si divide sostanzialmente in due parti. La prima in cui i tre vivono ancora i loro fantasmi e fuggono dal mondo isolandosi. I due fratelli perdono il dono della parole oltre che entrambi i genitori. L'autista non tocca più un volante e decide di vagabondare per un paio d'anni. La seconda è un road movie. I fratelli danno ospitalità a Sawai che, col tempo, rimette a nuovo un pulmino e scarrozza tutti quanti in giro per il Giappone con la speranza di trovare un rimedio al loro incurabile male. In mezzo si ha a che fare anche con episodi di omicidi di giovani donne che, stranamente, avvengono nei vari posti che il gruppetto visita.
Affascinante la fotografia color seppia che rimarrà tale fino alla guarigione di Kozue, bravissimo Kôji Yakusho(Sawai) anche se il suo tossire in continuazione mette a dura prova i nervi. Non nascondo che è stata una gran fatica portare a termine la visione di questo film. Fatica che non esito a giudicare non ripagata, ingiustificatamente lungo, la lentezza del film è esasperante, la trama abbastanza lineare, la psicologia dei personaggi abbozzata(a noi l'intero compito di scrutare e interpretare i loro costanti silenzi). Non mi ha emozionato e mi ha annoiato a più riprese.
la tramaè anche interessante, ma il film è interminabile. è un'impresa arrivare fino alla fine. se il regista tagliava più della metà del film poteva uscire anche un ottimo prodotto. peccato.
chilometrico road movie di color seppia che incanta e ammalia. Certo un paio di tagli gli avrebbero giovato ma qui si parla di grande cinema. Mai noioso, perde un po' di fascino con l'arrivo del finale.