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Trama: un occhio che (SPOILER!!!) si apre lentamente. Non si può certo parlare di regia o montaggio o colonna sonora, insomma, non c'è un *****. Se andate matti per gli occhi a mandorla, fa per voi.
Troppo breve e troppo criptico per poterne capire il significato recondito che io sinceramente non colgo e me ne scuso con gli estimatori. Così a sè stante dice poco o nulla, troppo aldifuori di ogni contesto.
Brevissimo frammento cinematografico di Yoko Ono. Un occhio che si apre. Credo che esista (come in ogni opera dell'amata/odiata e delirante vedova nipponica Lennon) una metafora che spieghi tutto questo, ma come sempre il passo è sempre criptico per poter giungere ad un corto di soli trentatré secondi. Girato in uno sfregato bianco e nero, che ricorda quasi l'interno di un utero materno.