Michael Moore esamina cosa è successo agli Stati Uniti dopo l'11 Settembre. Inoltre descrive i rapporti tra Bush e Bin Laden e come siano diventati nemici mortali.
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Uno dei documentari più famosi di Michael Moore, nonché forse anche uno dei più coraggiosi, viste certe teorie che vengono proposte, e considerato anche il periodo in cui è uscito (pochissimi anni dopo il famoso 11 Settembre, quando la ferita era ancora aperta). A parte ciò, tecnicamente molto ben realizzato, segue un filo logico e scorre piuttosto bene fino alla fine. Nel complesso decisamente consigliabile, per me.
Documentario interessante anche se lontano dall'innovativo o dall'originalità (non dice nulla che generalmente già non si sappia) tuttavia il suo essere di parte lo rende divertente quando ridicolizza il presidente e le sue azioni, almeno nella prima parte; nella seconda, che si concentra maggiormente sulle conseguenze della guerra nel paese e nei soldati, le cose si fanno molto più serie e riflessive, difficile rimanere umanamente impassibili davanti a tanto dolore e confusione, pur consapevoli che il regista non sta scoprendo l'acqua calda. Che poi piaccia o meno, ammirevole e coraggiosa la scena in cui Moore invita i parlamentari a firmare una petizione per mandare per primi i loro figli sul fronte iracheno.
Un punto di vista, su un paese ancora una volta spaccato e messo in ginocchio da una guerra senza vincitori ne vinti.
micheal moore (scritto in minuscolo sia l'autore che il documentario o bisognerebbe dire il mockumentary spicciolo e inutile fatto dal suo ancor piu' inutile autore micheal moore. il bruttissimo,il bugiardo ,l'ipocrista il superbo,l' arrogante, l'avido, il provocatore, l'offensivo, l'arrabbiato, l'impudente, l' ironico, l' illogico, il noioso,il cinico,il triste, il milionario, il nostalgico, il grasso, il diffamatore, lo schizofrenico, l'inutile,l' irripetibile, l'irresponsabile,l' inesorabile,l' indolente, l'esuberante, il repellente,il maldiciente, il vecchio, il puerile, il buffo, il malvagio, il ripetitivo, l'ossessivo, il viperino, il luciferino, l' iconoclasta,l' immorale, il folle, il clown) ha un conto in sospeso con me da anni e io ho intenzione di fargliela pagare. ho già recensito "documentari" orripilanti di moore come PETS OR MEAT: THE RETURN OF FLINT ,BOWLING FOR COLUMBINE,ROGER E ME, tutti orripilanti . ma questo gli batte tutti sia per l'accusa , il contenuto, la propaganda , il sucesso ,la super raccomandazione degli amichetti di liberali di moore che ne hanno straparlato alla gente e alla fine venne fuori uno dei piu' grandi incassi del 2004. vincitore della palma d'oro promosso da un gruppo di gentaglia del calibro di dario fo,bill clinton , paolo rossi,quentin tarantino. in sintesi IL PIU BRUTTO, IL PIU' VERGOGNOSO,MANIPOLATIVO, E FALSO DOCUMENTARIO DELLA STORIA DEL CINEMA. SAPPIATE CHE QUESTO FILM è TUTTO FALSO è SOLO UNA GIGANTESCA MACCHINAZIONE MOSSA DAL PARTITO LIBERALE PER FAR CADERE GEORGE W. BUSH ALLE ELEZIONI DEL 2004 , E PER METTERE NELLO STUDIO OVALE IL BUFFONE LIBERALE DI TURNO OSSIA EDWARD KOCH . NON CI CREDETE CHE SIA UNA MACCHINAZIONE LIBERALE. BE VE LO DIMOSTRO IO. MICHEAL MOORE DA SEMPRE SCHIFOSO DIFFAMATORE VOTA ED è ISCRITTO AL PARTITO LIBERALE. IL FILM è STATO PROMOSSO E PREMIATO DA NIENTEPOPODIMENO CHE QUENTIN TARANTINO ANCHE LUI ISCRITTO AL PARTITO LIBERALE, E STATO PRODOTTO DA HARVEY WEINSTEIN ANCHE EGLI INSIEME A SUO FRATELLO ISCRITTO AL PARTITO LIBERALE , E STATO STRA CONSIGLIATO DA L' EX PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI BILL CLINTON ANCHE EGLI LIBERALE ,LA MAGGIOR PARTE DEI POLITICI INTERVISTATI NEL DOCUMENTARIO CHE CONFESSANO "LA VERITA" SONO TUTTI LIBERALI . ALLA PRIMA C'ERANO TUTTE CELEBRITà LIBERALI , AL FRANKEN,BEN CHAPLIN,EVA MENDES,GLENN CLOSE,LEONARDO DI CAPRIO,LOU REED,MIKE MYERS,SPIKE LEE. IL FILM è STATO PREMIATO A CANNES DA LAURA MORANTE SOSTENITRICE DEL PD CHE GUARDA A CASO SOSTIENE IL PARITO LIBERALE IL FILM è STATO ELOGIATO DA GIORNALI ITALIANI SOSTENITORI DEI LIBERALI COME IL CORRIERE DELLA SERA, L'UNITA, è STATO ELOGIATO DA PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO ITALIANI DI SINISTRA E AMICI DEI LIBERALI COME QUEL PREDICATORE FALLITO E FASCISTA, SCHIFOSO, CHIAMATO DARIO FO,E DA UNA OCA SENZA CULTURA SBRUFFONA E COMICA FALLITA DI NOME SABINA GUZZANTI GUARDA A CASO AMICA DI MOORE, ED INFINE IL FILM è STATO DISTRIBUITO IN DVD DALLA FELTRINELLI GUARDA A CASO SEMPRE DI SINISTRA E AMICA DEI LIBERALI, IL FILM è STATO FATTO USCIRE NELL' ESTATE DELL' 2004 PRIMA DELLE ELEZIONE IN CUI BUSH SI VOLEVA RICANDIDARE PRESIDENTE, UNA OPERAZIONE FATTA A TAVOLINO PER FARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO ALLA GENTE, DARE UNA FALSA IMMAGINE DI BUSH IN CUI APPARIVA COME UN CRIMINALE INETTO MA ANCHE MOLTO ASTUTO, GIà QUI LA PRIMA INCOERENZA COME FA UN SUPER CRIMINALE AD ESSERE ASTUTO INTELIGENTE PRONTO A STUDIARE UN PIANO PER SCATENARE UNA GUERRA,AD ESSERE CONTEMPORANEAMENTE SIOCCO E MALDESTRO GIA QUI SI VEDE LA FALSITà DEL DOCUMENTARIO! CHE VERGOGNA LEGGERE SU QUESTO SITO E SU YOUTUBE DI GENTE CHE è ANTIAMERICANA PER PREGIUDIZIO E COMPLESSO DI CHE? DI IFERIORITà? E INVECE ESSERE QUASI FILOARABA.....ANZI SENZA QUASI E SENTIRE CHE IN PARLAMENTO SI RIUNISCONO GRUPPI DI PARLAMENTARI CHE IPOTIZZANO LA CANCELLAZIONE DI ISRAELE ....UNA VOLTA QUESTE COSE ERANO DA FASCISTI MA IN QUESTO MONDO STRANO I FASCISTI SONO DIVENTATI DEMOCRATICI E GARANTISTI E I COMUNISTI DIVENTANO ANTISEMITI. E IN CONCLUSIONE ANCHE L'IDIOZIA DI NON CAPIRE CHE C'è UNA GUERRA IN CUI GLI ISLAMICI NON C'è L'HANNO CON NOI SOLO DI RIFLESSO PER AVERCELA CON L'AMERICA....NOI SIAMO I PECCATORI INFEDELI NOI TUTTI OCCIDENTALI. MA DITEMELO COME SI FA A SIMPATIZZARE PER POPOLI CHE NON SANNO COSA SONO I DIRITTI CIVILI ,DOVE LA DONNA è CONSIDERATA SOLTANTO UN' OGGETTO A CUI PRATICARE L'INFUBULAZIONE O IL TAGLIO DEL CLITORIDE O LA LAPIDAZIONE . e ora ecco a voi tutte le bugie di fahrenheit 911 1) LA" VITTORIA" DI QUELLA FACCIA DI PATATA LESSA DI AL GORE . IL FILM INIZIA CON LA NOTTE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 2000 MOORE CREA L' IMPRESSIONE CHE GORE STIA CELEBRANDO LA VITTORIA IN FLORIDA. IN REALTà NON è LA CELEBRAZIONE DELLA VITTORIA IN FLORIDA, LA FESTA IN QUESTIONE FU TENUTA PERSINO PRIMA DELLA APERTURA DELLE URNE. 2) COME TUTTE LE ALTRI RETI TELEVISIVE, LA FOX DISSE ERRONEAMENTE CHE GORE AVEVA VINTO IN FLORIDA. LA PRIMA RETE CHE RITRATTO' L' ERRORE DELLA FLORIDA è STATA CBS, NON LA FOX. 3) UNO STUDIO DI SEI MESI DI UN CONSORZIO DEI MAGGIORI GIORNALI MOSTRA CHE BUSH AVREBBE VINTO IN FLORIDA LA RICONTA DEI VOTI QUALSIASI FOSSE STATO IL MODO CHE GORE AVESSE RICERCATO CON UNA AZIONE LEGALE. 4) MOORE CERCA DI MOSTRARE CHE,PER FAVORIRE BUSH ALLE ELEZIONI, LA DATA BASE TECHNOLOGIES, INCARICATA DI CONTROLLARE I REGISTRI DEGLI ELETTORI, AVREBBE ESCLUSO DA ESSI MIGLIAIA DI VOTANTI, DI PROPOSITO SCELTI TRA NERI E DEMOCRATICI. L'ACCUSA è GRAVISSIMA, PERO' TOTALMENTE FALSA. FURONO ESCLUSI SOLO I CRIMINALI CONDANNATI DALLA GIUSTIZIA, CHE LA LEGGE DELLA FLORIDA ESCLUDE ESPRESSAMENTE DAL DIRITTO DI VOTO,MA CHE, PER DISATTENZIONE DELLE AUTORITà, AVEVANO VOTATO IN MASSA NELLE ELEZIONI MUNICIPALI DI MIAMI NEL 1998. SOTTO LA PRESSIONE DEI TRIBUNALI, LA DATA BASE SEMPLICEMENTE NON FECE ALTRO CHE ADEMPIERE ALLA LEGGE. 5)LA PRESIDENZA DI BUSH PRIMA DELL' 11 SETTEMBRE NON ERA IN SERIE DIFFICOLTà. NESSUN COMMENTATORE DISSE CHE LUI SEMBRAVA UN' "ANATRA ZOPPA" MODO DI DIRE AMERICANO QUANDO UN PRESIDENTE NON è BRAVO A GOVERNARE. IL CONGRESSO AVEVA PASSATO LA LEGGE N. 1(I TAGLI ALLE TASSE) ED ERA SULLA STRADA PER PASSARE LA LEGGE N. 2( THE EDUCATION BILL). LA SCENA ALLA FINE DEL FILM NELLA QUALE BUSH DICE DI ESSERE UN RICCO UDITORIO "IO VI CHIAMO ALLA MIA BASE", ERA NELL' OTTOBRE DELL 2000 E SI SVOLGEVA ALL OCTBER 2000 CHARITY FOUND RAISER (RACCOLTA DI FONDI PER BENEFICENZA) SIA PATATA LESSA GORE CHE BUSH PARLARONO A QUESTA RACCOLTA DI FONDI E, COME è IN COSTUME DEI PARTECIPANTI FECERO AUTOIRONIA. 6)"NEI SUOI PRIMI OTTO MESI IN CARICA PRIMA DELL' 11 SETTEMBRE, GEORGE W BUSH ERA IN VACANZA, SECONDO IL WASHINGTON POST, 42% DEL TEMPO " COME IL WASHINGTON POST HA RIPORTATO, IL CONTEGGIO INCLUDE I WEEKENDS , E INCLUDE IL TEMPO NELLE "RESIDENZE DI VACANZA" COME CAMP DAVID, DOVE BUSH LAVORAVA (COME QUANDO INCONTRO' TONY BLAIR) 7) NELLA SCENA DEL PERCORSO DI GOLF (CIRCA METà DEL FILM), BUSH AVEVA APPENA SAPUTO DELL' ATTACCO TERRORISTICO IN ISRAELE. EGLI CHIAMO' LA STAMPA PER UNA VELOCE DICHIARAZIONE CHE CONDANNAVA IL TERRORISMO CONTRO ISRAELE. NON STAVA PARLANDO RIGUARDO A POSSIBILI ATTACCO CONTRO GLI STATI UNITI. 8) NON C'è PROVA CHE BUSH NON LESSE IL 6 AGOSTO 2001 IL BRIEFING PRESIDENZIALE GIORNALIERO RIGUARDO AD AL QAEDA. 9) EGLI NON HA MAI DICHIARATO CHE LA VAGHEZZA DEL TITOLO FOSSE UNA SCUSA PER LEGGERLO . 10) IL BRIEFING NON DICEVA: "SI DICE CHE OSAMA BIN LADEN STIA PIANIFICANDO DI ATTACARE L' AMERICA MEDIANTE IL DIROTTAMNETO DI AEREI" ESSO DICEVA CHE L' FBI "NON ERA IN GRADO DI PROVARE QUELLA MINACCIA". 11) I SAUDITI LASCIARONO GLI STATI UNITI SOLO DOPO CHE I VOLI FURONO APERTI AL PUBBLICO. 12)SECONDO RICHARD CLARKE E LA COMMISIONE 11 SETTEMBRE, CLARKE PERSONALMENTE APPROVO' LA PARTENZA DEI SAUDITI, E LA DECISIONE NON FU' PRESA DA UN ORGANO DI COMANDO SUPERIORE A LUI. 13) MOORE HA MENTITO AD UN REPORTER TV AFFERMANDO CHE FAHRENHEIT FA' SCOPRIRE AL PUBBLICO LA DECISIONE DI CLARKE. CLARKE DEFINI' IL MATERIALE SULLA USCITA DEI SAUDITI IN FAJRENHEIT UN "ERRORE" FATTO DA MOORE 14) CONTRARIAMENTE A QUELLO CHE FAHRENHEIT CONCLAMA, LA COMMISIONE 11 SETTEMBRE TROVO' CHE HA MOLTI SAUDITI FU FATTO UN DETTAGLIATO INTEROGGATORIO PRIMA CHE A LORO FOSSE PERMESSO DI PARTIRE. 15) JAMES BATH NON HA INVESTITO IL DENARO DELLA FAMIGLIA BIN LADEN NELLA COMPAGNIA ENERGETICA "ARBUSTO" DI BUSH . EGLI HA INVESTITO IL SUO PROPRIO DENARO. 16) IL NOME DI BATH ERA STATO OSCURATO DA UN ARCHIVIO DELL' ALABAMA NATIONAL GUARD RILASCIATO DALLA CASA BIANCA, COME RISCHIESTO DALLA LEGGE FEDERALE , CHE PROIBISCE LA RIVELAZIONE DI INFORMAZIONI PERSONALI RELATIVE ALLA SALUTE. 17)IL PRINCIPE BANDAR HA AVUTO TROPPA INFLUENZA SUL GOVERNO DEGLI STATI UNITI , COME FAHRENHEIT MOSTRA, MA IL VEZZEGIARE LA TIRRANIA SAUDITA DA PARTE DEGLI AMERICANI è STATA UNA LUNGA TRADIZIONE BI-PARTIZAN, NON UNA INVENZIONE DI BUSH. 18) HARKEN ENERGY: BUSH VENDETTE LO STOCK DOPO CHE I LEGALI DELLA COMPAGNIA DISSERO CHE CIO ERA OK. 19)LA RAGIONE PER CUI BUSH HA EVITATO GUAI ERA PERCHè NON C' ERA NESSUNA PROVA CHE ERA IMPEGNATO IN INSIDER TRADING. 20) IL GRUPPO CARLYLE NON FA PARTE DEL GIRO DI BUSH. MOLTI OPPOSITORI DI BUSH SONO INVESTITORI TRA CUI GEORGE SOROS AMICO DI MICHEAL MOORE. 21)L' AMMINISTRAZIONE BUSH PROCURO' A CARLYLE UN GROSSO CROLLO FINANZIARIO CANACELLANDO IL MISSILE CRUSADER, UNA DELLE POCHE CANCELLAZIONI DI ARMAMENTI DELLA AMINISTRAZIONE BUSH 22)LA FAMIGLIA BIN LADEN ERA USCITA CARLYLE PRIMA DELLA VENDITA DELLO STOCK. DEI 1,4 MILIARDI DI DOLLARI CHE SAUDITI AVEVANO INVESTITO NELLE COMPAGNIE IN CUI VI ERA ANCHE BUSH,LA MAGGIOR PARTE DEL DENARO ERA INVESTITA IN CARLYLE PRIMA CHE GEORGE BUSH SI UNISSE ALLA COMPAGNIA. 23)CRAIG UNGER PROCLAMA CHE I SAUDITI HANNO 860 MILIARDI DI DOLLARI INVESTITI NEGLI STATI UNITI. LA NOTIZIA APPARE NEL SUO LIBRO "HOUSE OF BUSH,HOUSE OF SAUDS", MA NESSUNA DELLE SORGENTI CITATE DA UNGER CONFERMA QUESTA CIFRA . 24)MOORE PROCLAMA CHE I SAUDITI "SONO PROPRIETARI DEL 7% DELL' AMERICA ". MA PERFINO SE VOI CREDETE ALLA FITTIZIA SOMMA DI 860 MILIARDI DI DOLLARI ,I SAUDITI SAREBBERO PROPRIETARI SOLO CIRCA DEL 7% DELLA SOMMA DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI IN AMERICA, LA QUALE ASSOMMA A PIU' DI 10MILA MILIARDI DI DOLLARI. OCCORREREBBE CHE TUTTA L' AMERICA FOSSE NELLE MANI DEGLI INVESTITORI STRANIERI PERCHè MOORE POSSA DIRE DI ESSERE CORRETTO. 25) L' AMBASCIATA SAUDITA NON RICEVE SPECIALE PROTEZIONE. NON è L'UNICA AMBASCIATA STRANIERA CHE è CONTROLLATA DAL SERVIZIO SEGRETO DEGLI STATI UNITI. UN TRATTATO INTERNAZIONALE FIRMATA DAGLI STATI UNITI RICHIEDE DI PROTEGGERE QUALSIASI AMBASCIATA FACCIA RICHIESTA DI PROTEZIONE 26)L' INSINUAZIONE DI MOORE CHE BUSH GESTISCA LA POLITICA ESTERA SECONDO LE ISTRUZIONI DEI SAUDITI è CONTRADETTA DALL' INVASIONE DELL' AFGHANISTAN ( CHE POSE FINE AL REGIME DEI TALEBANI CHE I SAUDITI APPOGIAVANO FORTEMENTE) ,DELLA GUERRA IN IRAQ ( A CUI I SAUDITI SI OPPOSERO, IN PARTE PERCHè IL PETROLIO IRACHENO SAREBBE STATO IN COMPETIZIONE CON IL LORO PETROLIO ). 27)COME GOVERNANTE DEL TEXAS BUSH NON HA MAI INCONTRATO RAPPRESENTANTI DEI TALEBANI. 28)L' OLEODETTO PROPOSTO UNOCAL ERA STATO SUPPORTATO DALLA AMMINISTRAZIONE CLINTON, MA UNOCAL ABBANDONO' L'IDEA NEL 1998 29) IL NUOVO GOVERNO DELL' AFGHANISTAN HA FIRMATO UN PROTOCOLLO PER COSTRUIRE UN OLEODOTTO, MA QUESTO OLEOTTO è COMPLETAMENTE DIVERSO, IN LOCAZIONI CENTINAIA DI MIGLIA DISTANTI DALLA PROPOSTA UNOCAL. 30) LA COSTRUZIONE DEL NUOVO OLEODOTTO NON è COMINCIATA. BENCHè MOORE PROCLAMA CHE "ENRON EBBE A BENEFICIARE " DALL' OLEODOTTO, ENRON NON HA MAI AVUTO NESSUNA PARTECIPAZIONE IN QUESTI OLEODOTTI. 31) L'AMINISTRAZIONE BUSH NON "DIEDE IL BENVENUTO " AI DIPLOMATICI TALEBANI NEL MARZO DEL 2001, MA INVECE LI BIASIMO' PER AVER MANCATO DI METTERE LE MANI SU OSAMA BIN LADEN. 32) A DIFFERENZA DELLA POSA DI MOORE NEL FILM ,LUI ERA CONTRO LA GUERRA IN AFGHANISTAN, E NEL DICEMBRE 2001 PROCLAMO' CHE OSAMA BIN LADEN POTEVA ESSERE INNOCENTE. 33) NEL DIRE CHE L'INVASIONE IN AFGANISTAN ERA UN TRUCCO PER PORTEGGERE I SAUDITI MOORE OMETTE I RISULTATI DELLA LIBERAZIONE DELL' AFGAINISTAN: DISTRUZIONE DEI CAMPI DI ADDESTRAMENTO DI AL QAEDA, POSSIBILITà DI LIBERE ELEZIONI , LIBERTà PER LE DONNE, ED UN RITORNO DI 1,5 MILIONI DI RIFUGIATI CHE ERANO SCAPPATI DAI TALEBANI. 34) LE VARIE CITAZIONI RIGUARDO ALLA COPERAZIONE DELL' AMINISTRAZIONE BUSH CON LA COMMISIONE 11 SETTEMBRE SONO STATE MONTATE SECONDO UN ORDINE ACCAVALLATO PER CREARE UNA FLASA IMPRESSIONE. NEL LUGLIO 2003 IL PRESIDENTE KEAN SI LAMENTO' RIGUARDO ALLA MANCANZA DI COOPERAZIONE . NEL FEBBRAIO 2004 , BUSH DISSE CHE LA CASA BIANCA AVEVA DATO UNA COOPERAZIONE STRAORDINARIA. KEAN FU' D' ACCORDO E LODO' LA CASA BIANCA PER AVER DATO UN "ACCESSO MAI VISTO PRIMA". 35)JOHN ASHCROFT NON PERSE L'ELEZIONI AL SENATO CONTRO UN "UOMO MORTO" . MEL CARNAHAN MORI' IN UN INCIDENTE AEREO POCHE SETTIMANE PRIMA DEL VOTO , ED IL GOVERNATORE DEL MISSOURI AVEVA PROMESSO DI DESIGNARE LA VEDOVA DI CARNAHAN,JEAN CARNAHAN SE GLI ELETTORI AVESSERO SUPPORTATO MEL CARNAHAN. 36) L' FBI NON "SAPEVA" DEI SOSPSETTI CHE AL QAEDA SI DEDICAVA ALLE SCUOLE DI VOLO. L'INFORMAZIONE NON FU MAI PASSATA SOPRA IL LIVELLO DI UN UFFICCIO PERIFERICO. 37) ASHCROFT NON TAGLIO' TUTTE LE FONDAZIONI CONTRO IL TERRORISMO. LUI PROPOSE SOLAMENTE UN ANNO DI TAGLIO AD UN PARTICOLARE PROGRAMMA CHE AVEVA GIà DUE ANNI DI DENARO CHE NON ERA ANCORA STATO SPESO. 38) IL DEPUTATO PORTER GOSS DICE DI AVERE UN "NUMERO 800", ED IL SOTTOTILO IN FAHRENHEIT DICE "STA MENTENDO" . IN REALTà GOSS HA UN NUMERO VERDE, ANCORCHè IL PREFISSO PRECISO SIA 877. 39) MOORE DICE CHE L' IRAQ DI SADDAM "NON HA MAI UCCISO UN CITTADINO AMERICANO". DI FATTO SADDAM PAGO' I TERRORISTI IN ISRAELE CHE CON BOMBE AMMAZZARONO AMERICANI, E PERSONE DI ALTRE NAZIONALITà. SADDAM POI DIEDE RIFUGIO AL TERRORISTA ASSASINO DI AMERICANI ABU NIBDAL, E AL COSTRUTTORE DELLA BOMBA DELL' ATTACCO AL WORLD TRADE CENTER NEL 1993. 40) IN PIU' SADDAM ORDINO' DI TENTARE DI ASSASINARE IL PRECEDENTE PRESIDENTE BUSH E DIPLOMATICI NELLE FILIPPINE. 41) MOORE PROCLAMA CHE IL REGGIME DI SADDAM "NON HA MAI MINACCIATO DI ATTACARE GLI STATI UNITI ". DI FATTO NEL 1997 IL REGIME PUBBLICAMENTE ODINò : GLI INTERESSI AMERICANI ED INGLESI, LE AMBASCIATE , LE NAVI NELLE REGIONI ARABE DOVREBBERO ESSERE OBIETTIVO DI OPERZIONI MILITARI E DI ATTACCHI DI COMMANDO DA PARTE DELLE FORZE POLITICHE ARABE". NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELL' 11 SETTEMBRE IL REGIME DI SADDAM INVOCO' CHE SI FACESSERO ATTACCHI SUCIDI CONTRO GLI AMERICANI. 42) MOORE PROCLAMA CHE NON C'è CONNESIONE CON L' IRAQ E AL QAEDA. DI FATTO CI SONO ESTESE MEMORIE DI COLLABORAZIONE ANCHE SE LA COMMISIONE DELL' 11 SETTEMBRE HA ANNUNCIATO - NON VI è PROVA CHE SADDAM PARTECIPO' ALL' ATTACCO DI AL QAEDA ALL' AMERICA. 43) FAHRENHEIT MOSTRA CONDOLEEZA RICE CHE DICE: "OH CERTAMENTE C'è UN LEGAME TRA L' IRAQ E CIO' CHE ACCADUTO L' 11 SETTEMBRE" IL PUBBLICO RIDE IN MODO DERISORIO. ECCO COSA LA RICE DISSE DAVVERO IL 28 NOVEMBE 2003. "CERTAMENTE C'è UN LEGAME TRA L' IRAQ E CIO CHE è ACCADUTO L' 11 SETTEMBRE . NON è CHE SADDAM HUSSEIN ED IL SUO REGIME FOSSERO COINVOLTI NELL' 11 SETTEMBRE, MA SE PENSATE A COSA HA CAUSATO L' 11 SETTEMBRE, è LA CRESCITA DI IDEOLOGIE DI ODIO CHE CONDUCE LE PERSONE A CONDURRE GLI AEROPLANI DENTRO I PALAZZI A NEW YORK. QUESTO è TERRORISMO, TERRORISMO INTERNAZIONALE CHE è DETERMINATO A DIRTRUGGERE LA LIBERTà. CIò HA PERVERTITO L' ISLAM DA UNA RELIGIONE DI PACE IN UNA IN CUI SONO CHIAMATI ALLA VIOLENZA. ED ESSI SONO COLLEGATI E L'IRAQ è UN FRONTE CENTRALE. 44)MOORE RITRAE L'IRAQ PRIMA DELLA GUERRA COME UNA NAZIONE FELICE DI AQUILONI CHE VOLANO E MATRIMONI . DI FATTO UN SESTO DELLA POPOLAZIONE ERA SCAPPATO DALLA TIRRANIA DI SADDAM. LE NAZIONI UNITE E AMMNESTY INTERNOTIAL CONDANNAVANO" LA SISTEMATICA LARGAMENTE DIFFUSA E ESTREMAMENTE GRAVE VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLE LEGGI UMANITARIE INTERNAZIONALI DA PARTE DEL GOVERNO DELL' IRAQ, RISULTANDO IN UN REPRESSIONE OVUNQUE PERVASIVA,E OPPRESIONE SOSTENUTA DA ESTESA DISCRIMINAZIONEE TERRORE IN OGNI LUOGO" 45) GLI UNICI FERITI IRACHENI CHE MOORE MOSTRA SONO CIVILI ,TUTTAVIA IL NUMERO DI FERITI MILITARI SUPERA QUELLO DEI CIVILI. 46)QUANDO MOSTRA IMMAGINI DI EDIFICI CHE VENGONO DISTRUTTI , MOORE NON RIVELA CHE MOLTI DI ESSI ERANO EDIFICI MILITARI ,E CHE HAI CIVILI NON ERA PERMESSO DI STARVI VICINO 47) UNA SEQUENZA UMORISTICA CHE SI PRENDE GIOCO DEI PAESI PICCOLI DELLA COALIZIONE IRAQ NON FA MENZIONE DEI PAESI MAGGIORI COME INGHILTERRA ,AUSTRALIA,ITALIA E GIAPPONE. 48) A DISPETTO DI QUANTO MOORE DICE I MEZZI D' INFORMAZIONE AMERICANI NON SONO STATI ACRITICATAMENTE DI SOSTEGNO ALLA GUERRA IN IRAQ.PER ESEMPIO PETER JENNINGS è STATO ESTREMAMENTE CRITICO . LA PROVA CHE MOORE OFFRE PER DIPINGERE JENNINGS COME UN SUPPORTER DELLA GUERRA è UNA CLIP RIPORTAVA JENNINGS CHE DICE NELL' APRILE DEL 2003 CHE L' ESERCITO DI SADDAM ERA COLLASSATO- COSA CHE ERA VERA 49) LA SCENA DI SOLDATI AMERICANI CHE DERIDONO UN' UOMO NON è UNA SCENA DI TORTURA DI UN PRIGIONIERO DI GUERRA. ESSI DERIDEVANO UN UBRIACO CHE PASSAVA PER LA STRADA . 50) MOORE DICE CHE BUSH HA PROPOSTO DI CHIUDERE ALCUNI OSPEDALI PER VETERANI. MA BUSH HA ANCHE PROPOSTO DI APRIRE ALTRI OSPEDALI PER VETERANI . 51) BUSH UNA VOLTA SI OPPOSE AL RINNOVO DELL SPECIALE BONUS DI 75 DOLLARI AL MESE PER SOLDATI IN "ZONE DI PERICOLO IMMINENTE". MOORE PROCLAMA CHE BUSH HA PROPOSTO DI TAGLIARE DI UN TERZO LA PAGA DEI SOLDATI COMBATTENTI; MA LA PAGA DI UN SOLDATO ED I SUOI BENEFITS SONO SOPRA I 27 MILA DOLLARI ALL' ANNO PER I GRADI PIU' BASSI. 52) NEL FARE FALSE DICHIARAZIONI SUI TAGLI DI BUSH ALLE PAGHE , MOORE OMETTE IL FATTO CHE BUSH HA RICHIESTO E OTTENUTO UN AUMENTO DELLA PAGA DEI MILITARI DEL 3,7% 53) MOORE DICE CHE SOLO UN DEPUTATO AL CONGRESSO HA UN FIGLIO IN IRAQ IN REALTà SONO DUE (IL SENATORE DEMOCRATICO TIM JOHNSON ED IL DEPUTATO REPPUBLICANO DUNCAN HUNTER). ANCHE JOHN ASHCROFT HA UN FIGLIO SU UNA NAVE NEL GOLFO PERSICO. 54) IL FILM FAHRENHEIT TAGLIA IN MODO INGANNEVOLE LA PARTE DEL DEPUTATO MARK KENNEDY PER FAR SEMBRARE CHE KENNEDY RESPINGA LA RICHIESTA DI MOORE DI ARRUOLARE I FIGLI DEI DEPUTATI . IN REALTà KENNEDY DISSE CHE ERA UNA BUONA IDEA , E SI OFFERSE DI AIUTARE 55) FAHRENHEIT MOSTRA IL DEPUTATO MICHEAL CASTLE CHE CAMMINA E IGNORA MOORE MA IL DEPUTATO CASTLE NON HA FIGLI. 56) DATI BASATI SU CENSUS BUREAU DICOMO CHE LE FAMIGLIE DEI DEPUTATI AL CONGRESSO SONO DISPONIBILI PIU' DI ALTRE AD AVERE FIGLI IN SERVIZIO IN IRAQ 57) MOORE CHIAMA FLINT "LA MIA CITTà". IN REALTà LUI è CRESCIUTO A DAVISON, UN SUBURBO MOLTO PIU' SANO E MOLTO PIU' BELLO . 58) IN FAHRENEIT MOORE FINGE DI ESSERE A FAVORE DELLE TRUPPE AMERICANE MA REALTà EGLI è A FAVORE DEL NEMICO IN L'IRAQ : LA COALIZIONE DEI VECCHI SADDAMISTI, GLI OPERATIVI DI AL QAEDA, ED I TERRORISTI CONTROLLATI DALL' IRAN O DALLA SIRIA CHE SONO UNITI NEL LORO DISEGNO DI DITRUGGERE L'IRAQ E DI DITRUGGERE OGNI POSSIBILE FORMA DI DEMOCRAZIA IN IRAQ . ECCO COSA MOORE HA DETTO IL 14 APRILE 2004 RIGUARDO ALLE FORZE CHE STANNO AMMAZZANDO GLI AMERICANI : "GLI IRACHENI CHE SI SONO RIBELLATI ALL' OCCUPAZIONE NON SONO "INSORTI" O "TERRORISTI" O" IL NEMICO". ESSI SONO LA RIVOLUZIONE , LE TRUPPE PRONTE ED IL LORO NUMERO CRESCERà ED ESSI VINCERRANNO". PENSATE CHE QUESTI ISLAMISTI CHE UCCIDONO CIVILI CON AUTOBOMBE SIANO COME UN PATRIOTA CIVILE ? 59) COME RIPORATATO DA UN GIORNALE ECONOMICO SCREEN DAILY,AFFILIATI DEGLI IRANIANI E DEI TERRORISTI CON BASE IN SIRIA IL GRUPPO DI HEZBOLLAH STANNO PROMUOVENDO IL FILM FARENHEIT 911 PER DISTRIBUIRLO IN MEDIO ORIENTE , FRONT RAW STà ACCETTANDO L' ASSISTENZA DEI TERRORISTI. " IN TERMINI DI MARKETING FRONT RAW STA RICEVENDO UNA SPINTA DA ORGNIZZAZIONI CONNESSE A HEZBOLLAH CHE HANNO CHIAMATO DAL LIBANO PER SAPERE SE VI è QUALCOSA CHE POSSONO FARE PER PROMUOVERE IL FILM. ED ANCHE SE IL DIRETTORE DI FRONT ROW GIANCARLO CHACRA DICE CHE LA SUA COMPAGNIA CREDE CHE IL FILM è CONTRO BUSH MA NON CONTRO L'AMERICA ,E CHE LORO NON POSSONO ANDARE CONTRO QUESTE ORGANIZZAZIONI PERCHè POTREBBERO BOICOTTARE IL FILM( ARTICOLO DI NANCY TARTAGLIONE),"SARà IL PRIMO FILM RILASCIATO TEATRALMENTE NEL MEDIO ORIENTE , SCREEN DAILY 9 GIUGNO 2004 . SAMANTHA ELLIS "FAHRENHEIT 911 RICEVE AIUTO DAGLI HEZEBOLLAH "THE GUARDIAN " LONDRA 17 GIUGNO 2004. IN BREVE QUESTO DI TUTTI I FILM DI MOORE è IL PIU' BRUTTO E PIU BUGIARDO CHE è FATTO NELLA SUA VITA MOORE NON è SOLO UN BUGIARDO è UN LURIDO IGNORANTE SACCO DI ***** DAL **** A PORTAERAI CHE è STATO BOCCIATO DAL COLLEGE . è UN MANIPOLATORE DELLA STORIA . MOORE è UN CRIMINALE è DOVREBBE ESSERE ARRESTATO PER DIFFAMAZIONE AL PRESIDENTE E A TUTTA L' AMERICA , PEGGIO DOVREBBE ESSERE MANDATO IN SIRIA DIECI ANNI DI SERVIZIO MILITARE E POI UNA VOLTA TORNATO IN AMERICA VEDIAMO SE HA ANCORA LA VOGLIA DI FARE LO SBRUFFONE. E CHISSà CHE MAGARI IN SIRIA I MUSULMANI GRASSO COME è NON LO SCAMBINO PER UN KEBAB è LO FRIGGANO SUL GIRAROSTO. LE PERSONE COME Tè MOORE MERITANO DI ESSERE PRESI A SCHIAFFI PER TUTTA LA LORO VITA
ECCO CHI SONO I VERI RESPONSABILI DELL' 11 SETTEMBRE . è UNA RAZZA DI MACELLAI SENZA PIETà CHIAMATI MUSULMANI .SEGUACI IN UNO DEI PIU' GRANDI CRIMINALI DELLA STORIA CHIAMATO MAOMETTO 570-632. PERCHè NEL GIRO DI POCHI ANNI QUESTE BANDE DI ASSALITORI DI CAROVANE CHE DEFECAVANO ALL' APERTO HANNO CONQUISTATO MEZZO MONDO? PRIMA DEL 632 ANNO DELLA MORTE DI MAOMETTO DOMINAVANO GIA TUTTA LA PENSISOLA ARABICA. ENTRO IL 650 SI ERANO ESTESI IN MESOPOTAMIA ,PERSIA,SIRIA,LIBANO,EGITTO,PALESTINA. NEL 670 CONQUISTARONO TUNISI NEL 705 CARTAGINE , NEL 711 ATTRAVERSO LO STRETTO DI GIBILTERRA S'IMPADRONIRONO DI MEZZA SPAGNA E SI SPINSERO VERSO LA FRANCIA MERIDIONALE DOVE NEL 732 IL RE FRANCO CARLO MARTELLO NE ARRESTO' L' AVANZATA NELLA BATTAGLIA DI POITRES. MA SE IN OCCIDENTE NE AVEVANO BLOCCATO L' ESPANSIONE IN ORIENTE CONTINUAVA A ESPANDERSI PRIMA DEL 712 SI ERANO GIA IMPADRONITI DEL PAKISTAN E ARRIVAVANO AL DELTA DELL' INDO NEL 751 CONQUISTARONO SAMARACANDA E L' UZBEKISTAN E COSI VIA DAVANTI ALL' AVANZATA DI QUESTE TRUPPE AGITATE CADDERO PROGRESSIVAMENTE L' AFRICA SUBSAHARIANA,SUBCONTINENTE INDIANO , IL SUD EST ASIATICO ,COSTANTINOPOLI E PARTE DEI BALCANI ARRIVARONO NEL 1683 A VIENNA SOTTO IL COMANDO DEL GRAN VISIR KARA MUSTAFA CON MEZZO MILIONE DI SOLDATI 1000 CANNONI 40.000 CAVALLI 20.000 CAMELLI 20.000 ELEFANTI 20.000 BUFALI 20.000 MULI 20.000 TRA VACCHE E TORI 10.000 TRA PECORE E CAPRE 100.000 SACCHI DI GRANO 50.000 SACCHI DI CAFFè UN CENTINAIO TRA MOGLI E CONCUBINE . UN ACCAMPAMENTO DI 25.000 TENDE PIU' LA TENDE DEL VISIR MUNITA DI STRUZZI E FONTANE L' 11 SETTEMBRE 1683 GLI ISLAMICI FURONO SCONFITTI E DA ALLORA CERCANO VENDETTA E FU COSI' CHE L' 11 SETTEMBRE 2001 Mohamed Atta ,Abdulaziz al-Omari,Satam al-Suqami,Wail al-Shehri, Walid al-Shehri,Marwan al-Shehhi,Mohand al-Shehri,Ahmed al-Ghamdi,Hamza al-Ghamdi,Fayez Banihammad,Hani Hanjour,Khalid al-Mihdhar,Majed Moqed,Nawaf al-Hazmi,Salem al-Hazmi,Ziad Jarrah,Ahmed al-Haznawi,Ahmed al-Nami,Saeed al-Ghamdi. SU QUATTRO AEREI DIVERSI SI SCHIATANO SULLE TORRI GEMELLE, SUL PENTAGONO,E A Shanksville. OGGI I MALI DI MAOEMETTO SI ESTENDONO DAL SENEGAL ALL' INDONESIA CINQUANTADUE PAESI A MAGGIORANZA MUSULMANA A CUI PRESTO DOVREMO AGGIUNGERE FRANCIA,INGHILTERRA,GEMANIA,ITALIA,SPAGNA,OLANDA,E STATI UNITI. DI CHE RELIGIONE ERANO GLI ATTENTATORI A MONCACO NEL1972, E CHI FURONO I FOLLI CHE FECERO L' ATTENTATO ALL' AEROPORTO DI VIENNA NEL 1985 E A ROMA FIUMICINO IL 27 SETTEMBRE 1985 DI CHE RELGIONE ERANO QUELLI CHE FECERO L' ATTENTATO A MADRID NEL 2004 O A LONDRA NEL 2005 O A BALI NEL 2002 O A SHARM EL SHEIKH ,GIORDANIA , INDONESIA NEL 2005 O A GIACARTA NEL 2009 O I CENTINAIA DI ALTRI ATTENTATI SVOLTI NEL ARCO DEGLI ULTIMI TRE ANNI 2015
7 gennaio 2015, Parigi, Francia: un uomo uccide una poliziotta in centro e quattro persone in un supermercato ebraico Kosher, sincronizzando i suoi attacchi con l'attentato alla sede di Charlie Hebdo. Mentre quest'ultimo viene rivendicato da Al-Qāʿida nella Penisola Arabica, gli altri attacchi sono attribuiti allo Stato Islamico. 27 gennaio 2015, Tripoli, Libia: un commando di almeno cinque uomini armati fa irruzione in un hotel dopo aver fatto detonare un'autobomba, uccidendo 10 persone tra ospiti e personale della sicurezza. La branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato. 20 marzo 2015, Sana'a, Yemen: quattro attentatori suicidi si fanno esplodere in una moschea sciita causando 142 morti e 350 feriti. La branca yemenita dello Stato Islamico rivendica l'attentato[2]. 18 aprile 2015, Jalalabad, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere all'interno di una banca causando 33 morti e circa 100 feriti. La branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato. 22 maggio 2015, Qatif, Arabia Saudita: un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea sciita causando 22 morti e più di 100 feriti. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[3]. 29 maggio 2015, Dammam, Arabia Saudita: un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea frequentata da sciiti causando almeno 4 morti. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[4]. 26 giugno 2015, Susa, Tunisia: un attentatore armato di AK-47 spara sui turisti in spiaggia provocando 38 morti e 39 feriti prima di essere ucciso dalle forze di sicurezza. La branca algerina dello Stato Islamico rivendica l'attentato. 26 giugno 2015, Al Kuwait, Kuwait: nello stesso giorno dell'attacco sulla spiaggia tunisina, un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea sciita; le vittime dell'attacco ammontano a 27 morti e 227 feriti. L'ISIS rivendica l'attentato. 11 luglio 2015, Il Cairo, Egitto: una bomba esplode sotto il consolato italiano nella capitale egiziana, causando un morto e quattro feriti. L'ISIS rivendica l'attentato. 20 luglio 2015, Suruç, Turchia: una kamikaze si fa esplodere davanti un centro culturale durante un incontro del Partito Socialista degli Oppressi, una formazione politica marxista-leninista turca: nell'attacco muoiono 33 persone e 104 rimangono ferite. Il giorno seguente l'ISIS rivendica l'attentato. 6 agosto 2015, Abha, Arabia Saudita: un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea frequentata da membri delle forze di sicurezza saudite, uccidendo 17 persone; l'attentato è rivendicato da un gruppo locale affiliato allo Stato Islamico[5]. 31 ottobre 2015, Penisola del Sinai, Egitto: un aereo passeggeri russo precipita nel deserto del Sinai uccidendo tutte le 224 persone a bordo; l'ISIS dichiara sua la responsabilità nell'aver piazzato un ordigno che è esploso durante il volo disintegrando l'aereo. 12 novembre 2015, Beirut, Libano: un doppio attentato suicida uccide 43 persone e ne ferisce più di 200 in un quartiere meridionale della città abitato in prevalenza da sciiti. L'ISIS rivendica l'attacco. 13 novembre 2015, Parigi, Francia: una serie di attacchi coordinati in vari punti della città portati a termine da un commando dell'ISIS formato da nove esecutori materiali e da fiancheggiatori uccidono 130 persone e ne feriscono 350. Vengono colpiti da sparatorie a colpi di AK-47 il teatro Bataclan e vari ristoranti e locali nel centro parigino, mentre tre kamikaze si fanno saltare in aria all'esterno dello Stade de France durante l'amichevole di calcio Francia-Germania. Si tratta del peggior attentato mai avvenuto in Francia e il secondo più grave in Europa dopo quelli di Madrid nel 2004. 24 novembre 2015, El Arish, Egitto: due attentatori suicidi tentano di penetrare in un albergo della città, e benché uno venga fermato dalle forze di sicurezza l'altro riesce a farsi esplodere uccidendo sette persone. La sezione dell'ISIS attiva nella Penisola del Sinai rivendica l'attacco nelle ore immediatamente successive. 24 novembre 2015, Tunisi, Tunisia: lo stesso giorno dell'attacco in Egitto un attentatore suicida si fa esplodere su un minibus di guardie presidenziali causando la morte di 13 persone; anche questo attentato viene rivendicato dall'ISIS. 6 dicembre 2015, Aden, Yemen: un'autobomba viene fatta detonare a distanza al passaggio del corteo di veicoli del governatore cittadino Jaafar Mohammed Saad, che rimane ucciso insieme a sei dei suoi collaboratori. La branca yemenita dello Stato Islamico rivendica l'attentato.
2016
1º gennaio 2016, Tel Aviv, Israele: un uomo israeliano di origine araba entra in un pub nel centro della capitale israeliana e apre il fuoco uccidendo due persone e ferendone una decina, prima di fuggire; nei giorni successivi verrà individuato e ucciso dalla polizia. In seguito l'ISIS dichiarerà che l'attentatore era un proprio sostenitore. 7 gennaio 2016, Zliten, Libia: un camion bomba viene lanciato contro un centro di addestramento di polizia, provocando 74 vittime. L'azione viene immediatamente rivendicata dall'ISIS, nel pieno di una nuova offensiva nel Paese nord-africano. 8 gennaio 2016, Egitto: un albergo a Hurghada, sul Mar Rosso, viene attaccato da due attentatori armati di coltelli; due ospiti sono feriti prima che le forze di sicurezza uccidano uno degli attentatori e catturino l'altro[6]. Contemporaneamente, a Giza degli spari colpiscono un pullman di turisti israeliani senza causare feriti. L'ISIS rivendica entrambi gli attacchi[7]. 11 gennaio 2016, Baghdad, Iraq: una ventina di uomini armati fanno irruzione in un centro commerciale aprendo il fuoco, dopo aver fatto esplodere un ordigno all'esterno. I morti sono 38, tra cui 18 civili, oltre ai 20 terroristi uccisi dalla polizia. Nello stesso giorno un uomo si fa saltare in aria in un casinò nell'est del Paese a 80 km dalla capitale; all'arrivo dei soccorsi viene fatta esplodere un'autobomba all'esterno provocando una strage: almeno 23 le vittime. Lo Stato Islamico rivendica entrambi gli attacchi in un comunicato. 14 gennaio 2016, Giacarta, Indonesia: un commando di terroristi attacca vari obiettivi nella capitale indonesiana, con esplosioni di bombe e sparatorie, provocando la morte di quattro persone e diversi feriti. Quattro attentatori che si erano asserragliati in un edificio dove vi è situata la sede di un'agenzia dell'ONU vengono uccisi dalla polizia. L'ISIS rivendica gli attentati terroristici, i primi compiuti in Indonesia. 21 gennaio 2016, Il Cairo, Egitto: durante un blitz contro un covo dell'ISIS esplode una bomba che provoca 10 morti.[8] 31 gennaio 2016, Damasco, Siria: due attentatori suicidi e un'autobomba dello Stato Islamico provocano oltre 70 vittime nel cuore della capitale siriana sotto il controllo dell'esercito di Assad in lotta contro il califfato.[9] 21 febbraio 2016, Damasco e Homs, Siria: una serie di attentati suicidi rivendicati dall'ISIS provocano 180 morti in varie zone delle due città[10] 22 marzo 2016, Bruxelles, Belgio: nella mattinata due distinti attacchi colpiscono dapprima l'Aeroporto di Zaventem, dove avvengono due esplosioni provocate probabilmente da attentatori suicidi, e poi la metropolitana tra le stazioni di Maelbeek e Schuman, a pochi passi dal Parlamento Europeo; le vittime totali sono 32 e oltre 300 i feriti. Nelle ore seguenti lo Stato Islamico rivendica l'attacco. 25 marzo 2016, Iskandariya, Iraq: un attentatore suicida si fa saltare in aria allo stadio durante una partita di calcio a 50 km dalla capitale Baghdad, causando oltre 40 morti. L'ISIS rivendica l'attacco. 25 marzo 2016, Aden, Yemen: tre autobombe guidate da attentatori suicidi colpiscono alcuni posti di blocco delle forze di sicurezza, causando 26 morti tra militari e civili. La branca yemenita dello Stato Islamico rivendica l'azione[11]. 13 maggio 2016, Balad, Iraq: un gruppo di miliziani armati di AK-47 compie un attacco in un bar di tifosi del Real Madrid provocando oltre 16 vittime e 30 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco. 15 maggio 2016, al-Mukalla, Yemen: un attentatore suicida attacca un comando della polizia uccidendo almeno 47 persone e ferendone più di 60; lo Stato Islamico rivendica l'azione[12]. 23 maggio 2016, Governatorato di Laodicea, Siria: in otto distinti attacchi con autobombe e attentatori suicidi condotti in contemporanea a Tartus e Jableh rimangono uccise più di 180 persone. L'ISIS rivendica gli attacchi. 23 maggio 2016, Aden, Yemen: due attentatori suicidi attaccano un centro di reclutamento della polizia uccidendo almeno 45 persone; lo Stato Islamico rivendica l'azione[13]. 29 maggio 2016, Balad, Iraq: un attentatore suicida si fa esplodere in un bar frequentato da tifosi del Real Madrid intenti a guardare una partita, causando 12 morti e 15 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco. 13 giugno 2016, Parigi, Francia: un uomo attacca a colpi di coltello due poliziotti davanti a un commissariato, uccidendoli entrambi prima di essere a sua volta ucciso. L'ISIS rivendica tramite Amaq. 3 luglio 2016, Baghdad, Iraq: un camion bomba guidato da un attentatore suicida colpisce nel centro della città in un quartiere a predominanza sciita mentre contemporaneamente vari ordigni sono fatti esplodere in altre zone della città, provocando in totale 341 morti e 246 feriti. L'ISIS rivendica la responsabilità dell'attentato.[14] 18 luglio 2016, Würzburg, Germania: un uomo sale sopra ad un treno della metropolitana con un'ascia ferendo 5 persone prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco. 23 luglio 2016, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere durante una manifestazione e provoca 80 morti e 231 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco poche ore dopo.[15] 25 luglio 2016, Ansbach, Germania: un ventisettenne siriano si fa esplodere durante un concerto causando 15 feriti[16]. L'ISIS rivendica la sua responsabilità poche ore dopo. 26 luglio 2016, Saint-Etienne-du-Rouvray, Francia: due uomini armati di coltelli entrano nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, uccidendo il parroco Jacques Hamel e prendendo in ostaggio alcune persone prima di essere uccisi dalla polizia. L'ISIS rivendica l'attacco tramite Amaq. 6 agosto 2016, Charleroi, Belgio: un uomo aggredisce a colpi di coltello due poliziotti davanti a un commissariato, ferendoli entrambi prima di venire ucciso. L'ISIS rivendica l'attacco. 9 settembre 2016, Baghdad, Iraq: due autobombe guidate da attentatori suicidi esplodono nei pressi di un centro commerciale, causando più di 40 morti e più di 60 feriti. L'ISIS rivendica tramite Amaq. 15 ottobre 2016, Baghdad, Iraq: almeno otto attentatori suicidi attaccano con armi leggere e cinture esplosive vari obiettivi nella capitale irachena, tra cui un posto di controllo della polizia, un'abitazione di un capo milizia sunnita e concentramenti di fedeli sciiti, causando 79 morti e più di 90 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco tramite Amaq. 25 ottobre 2016, Quetta, Pakistan: tre terroristi attaccano con armi da fuoco e cinture esplosive l'accademia di polizia della città, uccidendo 61 persone e ferendone più di 165. L'ISIS rivendica l'attacco[17]. 25 novembre 2016, Al-Hilla, Iraq: un attentatore suicida alla guida di un camion bomba si fa esplodere in una stazione di servizio affollata di bus carichi di pellegrini sciiti in rientro verso l'Iran, causando 125 morti e 95 feriti. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco. 18 dicembre 2016, Al-Karak, Giordania: un commando attacca la stazione di polizia locale per poi barricarsi all'interno delle rovine del Castello di Kerak, dove viene assediato e infine sopraffatto dalle forze di sicurezza giordane. Oltre ai cinque terroristi si contano altri 14 morti (11 tra poliziotti e militari giordani, due civili locali e un turista canadese) e 37 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 19 dicembre 2016, Berlino, Germania: un uomo si impossessa di un camion uccidendone il guidatore, per poi scagliarsi contro un mercatino di Natale uccidendo 11 persone e ferendone 56; l'attentatore, Anis Amri, riesce a fuggire ma viene poi ucciso dalla polizia il 23 dicembre a Milano. L'attentato viene rivendicato dall'ISIS.[18][19]
2017
1º gennaio 2017, Istanbul, Turchia: durante il Capodanno un uomo armato di fucile d'assalto AK-47 entra nel night club Reina e spara sui presenti, uccidendo 39 persone e ferendone 70. L'ISIS rivendica poche ore dopo. 2 gennaio 2017, Baghdad, Iraq: tre autobombe esplodono in vari punti della città causando 56 morti. L'attentato viene subito rivendicato dall'ISIS. 7 febbraio 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere davanti alla sede della Corte suprema dell'Afghanistan uccidendo 22 persone; l'ISIS rivendica l'attacco[20]. 16 febbraio 2017, Sehwan Sharif, Pakistan: un attentarore suicida si fa esplodere all'interno di un mausoleo sufi pieno di pellegrini intenti in un rituale religioso, causando almeno 90 morti e più di 300 feriti. La branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato[21]. 24 febbraio 2017, al-Bab, Siria: un'autobomba esplode nella città siriana vicino al confine con la Turchia causando oltre 60 morti tra militari e molti civili. L'attentato viene rivendicato dall'ISIS. 26 febbraio 2017, Costantina, Algeria: un attentatore suicida si fa esplodere davanti a un commissariato ferendo due poliziotti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[22]. 17 marzo 2017, Dacca, Bangladesh: un attentatore suicida si fa esplodere davanti all'ingresso della sede della forza speciale antiterrorismo bengalese, ferendo due membri dell'unità. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco[23]. 24 marzo 2017, Dacca, Bangladesh: un attentatore suicida si fa esplodere ad un checkpoint della polizia nell'Aeroporto Internazionale di Dacca-Hazrat Shahjalal ferendo alcuni agenti. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[24]. 9 aprile 2017, Tanta e Alessandria d'Egitto, Egitto: due terroristi si fanno saltare in aria in due chiese copte, una a Tanta e una ad Alessandria, durante la domenica delle Palme provocando 47 morti e 126 feriti. L'ISIS rivendica l'attentato via Amaq. 20 aprile 2017, Parigi, Francia: un cittadino belga di origine magrebine (già noto ai servizi segreti francesi come estremista islamico) spara con un AK-47 su un veicolo della polizia francese parcheggiato nella strada degli Champs Elysé, uccidendo un agente e ferendone altri due prima di venire ucciso dalla polizia. L'attacco è stato rivendicato dall'ISIS il giorno stesso, a soli tre giorni dalle elezioni politiche francesi del 2017. 12 maggio 2017, Distretto di Mastung, Pakistan: un attentatore suicida a bordo di una motocicletta si fa esplodere al passaggio del convoglio su cui viaggia il vice presidente del senato pakistano Abdul Ghafoor Haideri; si contano 25 morti e più di 40 feriti, tra cui lo stesso Haideri. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[25]. 22 maggio 2017, Manchester, Regno Unito: un kamikaze si fa esplodere alla fine del concerto di Ariana Grande al Manchester Evening News Arena, il bilancio è di 23 morti (compreso l'attentatore) e 250 feriti. L'attacco è stato rivendicato dall'ISIS il giorno seguente. 26 maggio 2017, Minya, Egitto: una decina di uomini armati salgono a bordo di alcuni pullman a 250 km dal Cairo aprendo il fuoco sui passeggeri. Nell'attacco si contano 29 morti e 22 feriti. L'ISIS rivendica il giorno seguente. 30 maggio 2017, Baghdad, Iraq: due autobombe esplodono vicino ad un commissariato causando 30 morti e 100 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 1º giugno 2017, Larbaâ, Algeria: un terrorista ferisce a colpi di arma da fuoco quattro agenti della gendarmeria, di pattuglia nella zona. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[26]. 3 giugno 2017, Londra, Regno Unito: un furgone con a bordo tre uomini investe i pedoni sul marciapiede del London Bridge, poi continua il suo percorso verso il Borough Market. I tre uomini, armati di coltelli, scendono e cominciano ad accoltellare i passanti e i clienti dei locali del Borough Market prima di essere uccisi dalla polizia. In totale si contano 11 morti (compresi i 3 terroristi) mentre i feriti sono 48. L'ISIS rivendica l'attentato due giorni dopo. 5 giugno 2017, Melbourne, Australia: un uomo uccide il portiere di un complesso di appartamenti e si barrica in uno di essi con in ostaggio una donna. Nel corso dell'irruzione delle forze speciali l'attentatore è ucciso dopo aver ferito tre poliziotti con un'arma da fuoco. L'ISIS rivendica la responsabilità. 7 giugno 2017, Teheran, Iran: cinque attentatori suicidi sferrano due attacchi ai danni del parlamento e del mausoleo di Ruhollah Khomeini, impiegando armi leggere e cinture esplosive. Si contano 18 morti e 52 feriti. L'attacco è rivendicato dall'ISIS. 15 giugno 2017, Kabul, Afghanistan: due attentatori suicidi si fanno esplodere in una moschea sciita della capitale afghana, causando almeno sei morti e una decina di feriti; l'ISIS rivendica l'attentato[27]. 31 luglio 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere davanti al cancello dell'ambasciata irachena di Kabul, favorendo l'irruzione nel complesso di tre terroristi armati che uccidono due impiegati civili e feriscono tre addetti alla sicurezza; tutti gli attentatori sono uccisi dalle forze di sicurezza. L'ISIS rivendica l'attacco[28]. 12 agosto 2017, Quetta, Pakistan: un attentatore suicida a bordo di una motocilcetta si fa esplodere accanto a un camion dell'esercito pakistano, uccidendo 15 persone (otto soldati e sette civili) e ferendone più di 40; la branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato[29]. 17 agosto 2017, Barcellona, Spagna: un furgone preso a nolo investe la folla lungo la Rambla uccidendo 16 persone, mentre si contano 124 feriti di cui 14 gravi; l'autista riesce a fuggire. Il 18 agosto cinque membri della cellula terroristica responsabile dell'attacco sono fermati dalla polizia a Cambrils: nello scontro rimangono tutti uccisi unitamente a una donna presente sul luogo, mentre sei civili e un poliziotto rimangono feriti. Altri due terroristi risultano essere rimasti uccisi il 16 agosto in un'esplosione accidentale nella loro casa di Alcanar mentre preparavano del materiale esplosivo in vista dell'attentato, mentre 4 sono gli arresti avvenuti nei giorni successivi all'attentato sulla Rambla. L'ISIS rivendica gli attentati tramite Amaq. 19 agosto 2017, Surgut, Russia: un uomo aggredisce i passanti con un coltello ferendone otto. L'ISIS rivendica dopo i fatti tramite Amaq[30]. 25 agosto 2017, Bruxelles, Belgio: un uomo attacca due militari a colpi di coltello ferendoli prima di essere a sua volta ucciso dai soldati. L'ISIS rivendica l'attacco. 14 settembre 2017, Nāṣiriya, Iraq: un gruppo di terroristi fa irruzione in un ristorante nello stesso momento un'autobomba esplode davanti ad un checkpoint della polizia irachena causando 83 vittime e 90 feriti. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco tramite Amaq. 2 ottobre 2017, Damasco, Siria: un'autobomba e due kamikaze uccidono 20 persone e ne feriscono una decina nel quartiere di Maidan. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 31 ottobre 2017, New York, Stati Uniti d'America: nella giornata di Halloween un furgone noleggiato imbocca una pista ciclabile investendo ciclisti e passanti per quasi un chilometro prima di schiantarsi contro uno scuolabus; l'uomo alla guida riesce a fuggire venendo però catturato poco dopo dagli agenti di polizia. Si contano 8 morti e 15 feriti; nel furgone l'uomo aveva lasciato un foglietto dove diceva che aveva agito in nome dell'ISIS che rivendica l'attentato due giorni dopo. 5 novembre 2017, Aden, Yemen: un'autobomba guidata da un attentatore suicida esplode vicino ad un checkpoint della polizia, uccidendo 15 persone e ferendone 20. Lo Stato Islamico rivendica tramite un comunicato. 7 novembre 2017, Kabul, Afghanistan: un commando di tre persone attacca una stazione televisiva con armi da fuoco e granate; uno dei terroristi si fa saltare in aria mentre gli altri due sono uccisi dagli uomini della sicurezza. Nell'attacco muore un agente della sicurezza mentre altre 20 persone rimangono ferite. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco[31] 17 dicembre 2017, Quetta, Pakistan: due attentatori suicidi si fanno esplodere in una chiesa metodista, causando nove morti e più di 50 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[32] 25 dicembre 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere vicino alla sede dei servizi segreti afghani, uccidendo dieci persone e ferendone cinque. Lo Stato Islamico rivendica l'azione[33]. 28 dicembre 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere all'interno di un centro culturale sciita, con altri ordigni che vengono fatti detonare al momento dell'arrivo dei soccorsi; si contano 41 morti e più di 80 feriti. L'ISIS rivendica tramite Amaq[34]. 29 dicembre 2017, Il Cairo, Egitto: un attentatore attacca con un'arma da fuoco un negozio e una chiesa frequentati dalla locale comunità copta, uccidendo undici persone tra cui un poliziotto e ferendone un'altra decina prima di essere a sua volta ferito e arrestato dalle forze di sicurezza. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[35].
2018 15 gennaio 2018, Baghdad, Iraq: due autobombe guidate da attentatori suicidi si fanno esplodere nella piazza al-Tayaran della capitale irachena, uccidendo almeno 27 persone e ferendone un altro centinaio. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato tramite un messaggio sul servizio di messaggistica Telegram[36]. 24 gennaio 2018, Jalalabad, Afghanistan: un'autobomba guidata da un attentatore suicida si fa esplodere davanti alla sede dell'organizzazione non governativa Save the Children, favorendo l'irruzione nel complesso di un commando armato; tre civili rimangono uccisi e 24 feriti, prima che le forze di sicurezza riescano a uccidere i cinque membri del commando. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco tramite Amaq[37]. 29 gennaio 2018, Kabul, Afghanistan: un commando attacca con cinture esplosive ed armi leggere l'accademia militare afghana di Kabul; undici soldati afghani rimangono uccisi e altri sedici feriti, mentre quattro degli attentatori sono uccisi e uno è preso prigioniero. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[38]. 18 febbraio 2018, Kizljar, Russia: un attentatore attacca con un'arma da fuoco una chiesa ortodossa, uccidendo cinque persone e ferendone altre cinque prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[39]. 24 febbraio 2018, Aden, Yemen: due autobombe guidate da attentatori suicidi esplodono nelle vicinanze di una base militare; altri due attentatori dotati di giubbotti esplosivi tentano di entrare nel complesso ma sono uccisi dalle forze di sicurezza prima che possano farsi esplodere. Il bilancio finale è di 14 morti tra militari e civili (oltre ai quattro attentatori) e più di 40 feriti; lo Stato Islamico rivendica l'attentato[40] 9 marzo 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere davanti a una moschea sciita nella capitale afghana, uccidendo 10 persone e ferendone 22. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco[41]. 13 marzo 2018, Aden, Yemen: un attentatore suicida alla guida di un'autobomba si fa esplodere davanti a una mensa dell'esercito, uccidendo 10 persone e ferendone più di 30. Lo Stato Islamico rivendica l'azione[42]. 19 marzo 2018, Jalalabad, Afghanistan: l'esplosione di una bomba piazzata su una motocicletta uccide tre persone e ne ferisce altre 10 all'uscita di un impianto sportivo. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[43]. 21 marzo 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere nei pressi di un santuario sciita durante i festeggiamenti per il capodanno persiano (Nawrūz), uccidendo 32 persone e ferendone diverse decine. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[44]. 23 marzo 2018, Carcassonne e Trèbes, Francia: un attentatore armato di pistola assale un'automobile a Carcassonne uccidendo uno degli occupanti e ferendone un altro, dopodiché attacca un supermercato nella vicina cittadina di Trèbes prendendo in ostaggio le persone all'interno; il bilancio finale è di 4 morti e 15 feriti[45] prima che le forze speciali riescano a uccidere l'attentatore. L'uomo ha definito sé stesso come «un soldato dell'ISIS», e lo Stato Islamico ha in seguito rivendicato l'azione[46]. 22 aprile 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere in un centro per l'iscrizione nei registri elettorali causando 63 vittime e 125 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 30 aprile 2018, Kabul, Afghanistan: due attentatori suicidi si fanno esplodere nei pressi del quartirer generale dei servizi segreti afghani, uccidendo 29 persone e ferendone 49. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 2 maggio 2018, Tripoli, Libia: almeno due attentatori suicidi attaccano con armi da fuoco e cinture esplosive gli uffici direttivi della commissione elettorale libica, uccidendo 12 persone e ferendone una ventina. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[47]. 12 maggio 2018, Parigi, Francia: un attentatore attacca a colpi di coltello i passanti nel II arrondissement uccidendo una persona e ferendone altre otto prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 13 maggio 2018, Surabaya, Indonesia: almeno tre kamikaze si fanno esplodere in tre chiese differenti uccidendo 10 persone e ferendone 40. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 19 maggio 2018, Grozny, Russia: un commando di quattro uomini armati attacca una chiesa ortodossa; i terroristi uccidono un civile e due poliziotti accorsi sul luogo, prima di essere tutti uccisi dalle forze di sicurezza. Il giorno dopo l'ISIS rivendica l'attentato. 29 maggio 2018, Liegi, Belgio: un attentatore attacca con un coltello due poliziotte ferendole, ruba loro una pistola e le uccide entrambe; poco dopo lo stesso attentatore uccide un passante nel tentativo di rubargli la macchina, dopodiché attacca un liceo nella zona prendendo in ostaggio una donna prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica il giorno seguente l'attacco[48]. 4 giugno 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere vicino ad un centro religioso dove si stava tenendo una manifestazione contro il terrorismo, causando 14 morti e ferendo altre 19 persone[49]. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq IN BREVE L' ISLAM è UN IMPRESA CRIMINALE E I VERI ATTENTATORI DELL' 11 SETTEMBRE SONO E SONO SEMPRE STATI QUEI PEZZI DI ESCREMENTO DEL PROFETA CONOSCIUTI COME KAMIKAZE . CHE SONO SEMPLICEMENTE I PIU' GRNADI CRIMINALI DELLA STORIA MOLTO PIU' DI QUALSIASI MAFIA, IMPRESA CRIMINALE ,DITTATORA CHE SIA ESISTISTA NELLA STORIA ,DICE Ayaan Hirsi Ali SU MAOMETTO "Un tiranno. Era contro la libertà di espressione. Se non ti adeguavi al suo volere, eri punito. Penso a lui come ad uno dei megalomani del Vicino Oriente: Bin Laden, Khomeini, Saddam. Credete proprio che sia così strano che esista un Saddam Hussein? Maometto è il suo modello. Maometto è un modello per tutti gli uomini musulmani. Credete che sia strano che molti uomini musulmani siano violenti?"
Il documentario forse può valere meno del voto che gli do, ma che va soprattutto ad un personaggio, Moore, capace di portare sul grande schermo in opere per tutti, le contraddizioni devastanti della società americana, dicendo le cose come stanno, mostrando la crudezza di una pese che tace le proprie nefandezze. Solo per questo merita rispetto.
Film documentario che si può idealmente dividere in due parti. Il primo spezzone risulta interessante per via dell'esposizione dei legami tra l'America e la famiglia Bin Laden, peccato che l'odio di Moore per Bush sia troppo evidente con la conseguenza di diventare troppo fazioso per un girato che vuole definirsi documentario. La seconda parte ci mostra delle interviste ai soldati in guerra e ai loro parenti: non abbiamo bisogno di questa cosa per capire che la guerra è una mer.da, gli unici che forse non l'hanno ancora capito sono proprio gli americani ma dubito che queste immagini (tutt'altro che forti) possano in qualche modo cambiare la mentalità dei gringos.
Discreto documentario diretto da Michael Moore nel 2004. Il documentario per circa un ora è piuttosto interessante,nonostante anche in questo caso gran parte delle informazioni che da sono già conosciute,poi dopo però comincia con il non dire più nulla mostrando solo interviste ai soldati in Iraq e ai loro familiari e immagini di bombardamenti,insomma tutte cose forti dal punto di vista emotivo ma che riproposte per quasi un ora diventano molto noiose,divertenti invece i momenti in cui prende per il **** Bush. Insomma alla fine si lascia guardare tranquillamente,una visione la merita.
Buon documentario palesemente schierato e poco oggettivo, ma condividendo le opinioni espresse da Moore, l'ho trovato interessante e illuminante. Sarò un complottista, ma a me è piaciuto.
Mhà...sinceramente non capisco come gli americani possano concepire un film così..o forse se ci penso bene lo capisco in realtà,ed è proprio questo a preoccuparmi. "fahrenheit 9/11" è un documentario forzatamente costruito ed impacchettato da Michael Moore con quel retrogusto tipico dell'americano protagonista che deve sfruttare un evento(piacevole o spiacevole che sia) per esaltare,come di consuetudine,il patriottismo e la solidarità di tutta la gente degli Stati Uniti. Certamente molti dei fatti esposti nel film sono veri e anche se simulate,alcune interviste,riportano reazioni ed eventi realmente accaduti...ma tutta questa finzione un pò esasperata che si vede nella stramaggioranza dei programmi televisivi americani e anche in questo film, mi nausea un pò... L'ho ritenuto interessante per certi versi,ma non condivido questo modo che hanno di esternare il loro essere "Made in USA"...e non lo dico perchè non sono sensibile a quello che è accaduto..anzi,lo dico proprio perchè la tragedia mi ha scosso molto.... Va bhè...è una cosa mia,ci mancherebbe...ma dato che in questo momento sono io a dover dare il voto...bhè...allora...
Fare un documentario contro Bush jr è un po' come sparare a dei pesci in un barile, dove miri miri qualcosa la colpisci… Questo perché di nefandezze l'ex presidente degli Stati Uniti ne ha commesse talmente tante che ci si potrebbero girare almeno 3 di documentari di questo tenore…
In linea di massima Moore non mi fa impazzire ma bisogna ammettere che è uno che ha faccia tosta e palle… Qui tira fuori un documentario contraddistinto da un'ottima prima parte che si affloscia un po' nella seconda pur mantenendo un livello qualitativo non disprezzabile se si parte dal presupposto che il documentario (come per inciso buona parte dei documentari del genere) non è assolutamente obiettivo…
E' vero che Moore racconta tutte cose che fondamentalmente anche al tempo potevano essere reperibili online ma è lo stesso Moore che con questo film cerca di combattere l'ignoranza e raggiungere l'americano medio che di leggere e informarsi non ci pensa proprio ma che magari un film intero riesce pure a vederselo… Per quanto personalmente credo che gente come questa non la si riesce a smuovere tanto facilmente!
Ogni tanto Moore la butta fin troppo sul melodrammatico, qualcuno potrebbe dire addirittura sul ridicolo, ma il suo intento evidente era quello di evitare la conferma di Bush, missione questa purtroppo fallita…
Due parole su Bush jr: non ho mai capito se mi fa più ridere e pena la sua reazione spaesata e assolutamente imbambolata quando viene avvertito dell'attacco alle torri o quella dell'immenso Leslie Nielsen in uno Scary Movie (forse 3 o forse 4) quando di fatto lo interpretava…
quando sfotte Bush è divertente, anche se spesso è più retorico che interessante. la seconda parte è emotivamente efficace, ma dal punto di vista contenutistico non spiega nulla.
Io l'ho trovato piattissimo e noioso. Vuole schierarsi apertamente, cosa che alla fine rende di meno che non mostrare dei fatti oggettivi. Non mi ha mosso minimamente e il che lo reputo un insuccesso visto che il film è fatto sostanzialmente per quello.
Moore ha fatto decisamente di meglio. In questo caso, il film è messo insieme appositamente per evitare la rielezione di Bush (che infatti venne rieletto). La cosa non giova alla pellicola che, pur dichiaratamente non essendo un documentario super partes, rivela troppo accanimento contro il bersaglio prefisso. Se oggi parli di cospirazione riguardo all'11 settembre vieni preso a sputi, ma personalmente non mi berrò mai la versione ufficiale dei fatti. Nonostante questo, non riesco ad apprezzare questo film proprio perchè il suo smaccato essere di parte danneggia quel che di buono avrebbe in termini di denuncia.
Finalmente un documentario che trascina, coinvolge, irrita l’animo degli spettatori a tal punto da chiedersi come sia possibile che tutto ciò rifletta la realtà. Moore definisce le sue descrizioni inconfutabili. Io non stento a crederlo. D’altronde, quello che la maggior parte delle persone superficiali reputano il paese simbolo della libertà e della democrazia, nasconde ben altri risvolti più o meno visibili. Tanti sono i segreti che l’opinione pubblica ignora, almeno quelli che forse vuole volontariamente ignorare. Ciò non riguarda solo gli Stati Uniti, questo è certo. Alla lunga, nella storia dell’uomo, è la sua vera natura che emerge. Lo spirito animale, quello che spinge a raggiungere la mera supremazia gerarchica, ci mette alla berlina di pochi ma influenti uomini. La nostra memoria dopotutto è piena di odio e di personaggi che, purtroppo per noi, sono stati protagonisti di pagine e pagine tristi del nostro passato. La storia contemporanea non fa eccezione, in modo diverso, più subdolo forse, ma come sempre avviene la storia si ripete ed a pagarla sono le persone che, nel loro quotidiano, cercano “semplicemente” di cambiare il mondo essendo “normali”.
Il film di questo panzone non merita nessun commento, solo di essere buttato nell'immodizia da dove è venuto fuori. E con la pellicola pure il regista.
Buon documentario, crudo, diretto, aspro e molto toccante in alcuni punti...tra i contro qualche scena eccessivamente ironica che personalmente non l'avrei messa
Mi ha fatto molto male vedere questo film! Ci stiamo distruggendo con le nostre mani! E per gli interessi di certi sciacalli ci rimettiamo noi in prima persona! Noi che lavoriamo, noi che ci spacchiamo il cu.lo! Noi che non abbiamo voce in capitolo e noi che non sapremo mai la verità su certe cose!
Questo film apre gli occhi... Secondo me in parte perchè l America deve avere segreti molto più grandi alla quale non avremo mai pieno conoscienza! Purtroppo!
Ci sono delle scene davvero toccanti! I soldati, le povere famiglie e quelle merd-e fatte a uomo che danno ordini e giocano con le vite degli altri!
Questo è da vedere! E come si chiede la madre del soldato io per tutto il film mi sono chiesto: PER COSA??? La gente muore per arricchire gli altri e non per proteggere il loro paese e Bush gioca a golf e racconta storielle a scuola!
Moore ci racconta in questo film/documentario gli intrecci che accomunano occidentali ed arabi. forse è un pò fazioso nel farlo, però certe cose è un bene che si sappiano, per rifletterci sopra. Come già detto da molti è "buffo" vedere Bush che dopo la notizia dell'attacco al World Trade Center continua indisturbato a leggere fiabe ai bambini.
Un pò meno riuscito rispetto a Bowling a Columbine, ma ad ogni modo Un Signor Reportage.
Come da me già anticipato nel commento di quest'ultimo film, questo Fahrenheit 9/11 è però troppo "morboso", troppo attaccato ai temi di cui vuol parlare, e ciò gli si ritorce contro, rendendo codesto reportage al fin fine troppo poco vario e monotematico (persino l'ironia, marchio di fabbrica di Moore, non è poi troppo presente).
Certe sequenze son davvero interessanti, per non dire inquietanti (tipo i vari brogli elettorali e la scena di Bush nella scuola, quando viene avvertito dell'attacco alle torri) ma alla fin fine tutto sà troppo di "Film che vuole smontare ad ogni costo George W. Bush (che è pure giusto, nulla da dire)", ribattezzato però FAHRENHEIT 9/11.
Ad ogni modo un coraggioso lungometraggio, girato da un coraggioso personaggio, meritorio di tutti i premi e i riconoscimenti che ha ricevuto; da vedere.
"E' con l'ignoranza della gente comune che dobbiamo confrontarci"
Aggiungerei: anche con la nostra ahimè. Un documentario che sa coinvolgere emotivamente. Moore riesce a far riflettere, ad allontanare e affievolire il mito americano basato su democrazia e libertà. Dimostra, come anche in un paese come l'America, sia possibile, con gran facilità, e l'appoggio dei media, manipolare le coscienze. Un documentario sull'immoralità dei Bush e delle loro terribili guerre, su come la disinformazione sia un male sociale di una rilevanza incredibile. Una riflessione forte sulla guerra, sul suo significato e sui suoi motivi sempre più associati agli interessi dei potenti. Ma ahimè ci sarà sempre qualcuno a considerarla giusta e moralmente accettabile. Molto bello
Premettendo che i film-documentari non mi piacciono a prescindere, tecnicamente è scarso, però moralmente è la cosa migliore che poteva fare Moore, quindi vado col 6 politico alzato di mezzo punto per non aver avuto paura di aver detto la verità.
È un peccato che un film-documentario simile passi... solamente come un film-documentario... lo è sicuramente, ma il fatto di trattare temi caldi e visti in quest'ottica vergognosa, non riesco a giudicarlo oggettivamente come tale. Il mio lato più umano mi suggerisce di fare... polemica :)
Moore la dice lunga sulla situazione USA e di conseguenza la nostra situazione, siccome l'Europa segue a manina gli americani, come una putt******* facendo i suoi sporchi interessi.
Soldati americani, in gran parte poveri mandati al in altri paesi a difendere gli interessi AMORALI degli americani. È la storia più triste che esista al mondo, come successe in Vietnam, che stranamente ebbe un tasso di mortalità di ragazzi afroamericani superiore di molto alla media di quelli esistenti in usa. Insomma la storia continua. Si dice che si deve imparare dai propri errori, ma non è così. La sindrome del vietnam non passa facilmente. I reduci, i suicidi, i feriti, quelli psicologimente a pezzi, i senzatetto e le bare parlano chiaro, anche se ormai un messaggio banale, e abusato. Peccato. Ormai siamo abituati a sentirlo, ma a farci un pensierino quello no. Non contiamoli, non importano a nessuno. Il potere da alla testa, e chiede altro potere e soldi. Purtroppo questa è la storia del mondo, sempre andato avanti in questo modo. È triste e sono triste!
L'operazione nome in codice: Operation Iraq Liberation
detta più comunemente OIL è una delle ... SOLITE guerre a cui seguono menzogne per nascondere i veri motivi. In questo caso nome in codice LIBERTÀ e DEMOCRAZIA. Mettere al potere un uomo che potessero muovere come un burattino. Vedi uno dei tanti Saddam Hussein. Messo lì dagli USA stessi, ma che non seguì le loro direttive. Il paradosso è che le armi chimiche e di distruzione di massa in Iraq ci DOVEVANO ESSERE; furono date dagli usa anni prima, per la conquista dell'Iran. Ma la storia dell'Iraq non è nuova. Gli americani han fatto, o meglio cercato di fare, la stessa cosa con Cuba, paesi del sud america, panana, hawai, spagna, corea, vietnam, filippine, libia, grenada, indiani, messico, afganistan e come ultima per ora c'è l'iraq. Per non parlare delle guerre che hanno alimentato vendendo armi (israele-palestina, afganistan-russia, Turchia-Curdi, paesi africani... e quante altre?)
Oggi ho sentito al radiogiornale, 12 settembre 2009, Obama dichiara che la “Guerra al Terrorismo” deve assoultamente continuare. Son abituato a sentirlo.
SINCERAMENTE, NON VI DA FASTIDIO CHE LA CHIAMINO ANCOR OGGI IN QUESTO MODO?
Vi rendete conto malgrado la verità si sappia, nessuno è in grado di fare qualcosa? Una vera fortuna per gli stimati USA trovare il pretesto per andare in Asia centrale e appropriarsi di gas naturale e petrolio. Una vera fortuna spostarsi proprio qui, dove gli stati son poverissimi e non possono opporre resistenza. Una vera fortuna!!
A questo punto si accettano scommesse, quale sarà il prossimo paese conquistato dagli americani?
- Libia? (Gheddafi non è così stupido, già li ha scacciati una volta) - Svizzera? (sbancandoli ci si prova tutt'ora, i soldi son soldi ovunque e li prendi ad ogni costo) - Tagikistan? (debole e indifeso) - Kazakistan? (debole e indifeso) - Kirgizistan? (debole e indifeso) - Uzbekistan? (debole e indifeso) - Turkmenistan? (debole e indifeso) - Corea del Nord? (e aspettano e aspettano... che si apran le porte... apriti sesamo non ha ancora funzionato per la seconda orda in corea) - …... altro?
Io vado per il Turkmenistan, ancora sotto dittatura, ma vedrete che gli usa impiantereanno la democrazia per nostra fortuna, ma soprattutto la loro. Piccolo, ricchissimo e popolazione praticamente sul lastrico, disoccupati e ignoranti grazie al grande, grandissimo e più RIDICOLO dittatore della storia Niyazov!
Vorrei aprire una parentesi sulla Corea del Nord: I media ci raccontano che la Corea (sempre intendo nord) fa test nucleari. Fateli smettere! E concordo pienamente! Che io sappia gli USA possiedono già armi nucleari! Devo temere la Corea? Oppure gli americani che hanno già utilizzato e venduto armi di distruzionedi massa? Devo diffidare del piccolo paese che non so poco nulla? Chissà cosa stanno archittettando al di sopra del 38esimo parallelo!! Oppure devo diffidare del paese che sta costruendo un esercito ENORME? Devo fidarmi di un paese che ha fondato il suo impero con guerre una dopo l'altra?? Devo fidarmi di un paese che è tecnologicamente più avanti, che sta costruendo armi di tutti i tipi?? biologiche, chimiche, nucleare, atomiche.... psicologiche.... l'America con chi ha intenzione di combattere in futuro??????? Con il mondo intero????? Ah siiii, loro sono “Worldcop”, dimenticavo questo particolare. Ebbene allora ci sta tutto, mica ci dobbiamo preoccupare! Ma che ve lo dico a fare? ...direbbe Donnie...
L'importante è che l'opinione pubblica creda e comunichi il seguente messaggio: “Occhio al coLeano bastaldo. Anche se innocuo potLebbe nascondeLe bLutte soLpLese inc*Labili!”
Per fortuna che noi perseguitiamo solo i terroristi. Sì certo perchè i terroristi son giù in Asia centrale... la maggior parte è in America, partendo dalla Florida, una volta capitanata dal governatore Bush Brother. Più politico oppure più terrorista? A voi la scelta...
Che le torri gemelle siano un complotto, non si sa, non so più a chi credere... agli stolti terroristi che prendono per i fondelli GOLIA IN PERSONA? Lo prendiamo come fosse reale, che tutti gli attentatori son praticamente perfetti e svolgono tutto molto semplicemnte in barba all'America? Oppure lo stupido complotto dei supersegreti americani che manomettono le informazioni e creano il perfetto alibi per andare alla ricerca del petrolio? Io ho deciso che la storia puzza (de che?). Ho deciso di non credere a Nessuno, o meglio "all'uomo senza nome", Clint Eastwood in questo caso. Tutte storie abbastanaza assurde e molto azzardate, sia la “verità” che il complotto. io so solo che le coincidenze non capitano così facilmente. Ucci, ucci sento odor di solducci.
In conclusione nessuno farà mai nulla. Perchè tutti HAN PAURA DEGLI USA? NESSUNO SI MUOVE? STIAMO TUTTI TROPPO BENE PER FARLO?
Grande Moore che osa dire agli americani stessi e al mondo la verità, sperando che aprano le menti, e dal mio canto sperando che sia ancora vivo e che dorma sonni tranquilli!
** Sono un ignorante in materia se qualcuno leggesse cose sbagliate, ed è sicuro di ciò che sta accadendo economicamente/ politicamente, è pregato di correggere, anche solo opinione proprie pro o contrarie... io ho queste info da media di ogni sorta. Che siano veritieri al 100% o distorti, non lo saprò mai.
Ottimo lavoro, ho trovato più leggero e godibile sicko, ma del resto si tratta di un documentario, e i temi trattati -purtroppo- non si può dire certo siano allegri e spensierati! Grazie a questo bravissimo regista che, come pochi altri, riesce sempre a tenerci informati su certe nefandezze. W la pace sempre e comunque :-)
Come al solito i documentari di Moore fanno discutere e questo non è di certo da meno ponendo le basi per molte riflessioni. Però è un po' troppo stucchevole l'atteggiamento con il quale il regista affronta il problema..troppa propaganda anti Bush..troppa politica..come qualcuno ha già detto che entri attivamente in politica anzichè fare certi documentari così schierati. Non è una pellicola malvagia (aldilà di come uno la pensi su Bush & Co) ma francamente mi aspettavo qualcosa di più.
Bush è uno dei massimi criminali di ogni tempo, andrebbe fucilato all'istante. detto questo, non penso si posso giudicare un film per questo. se la prima parte è buona direi, la seconda cade in una retorica e una banalità impressionate. mi dispiace, nel complesso è un film deludente. un film così andrebbe giudicato anche per la veridicità di quello che dice (io sono uno di quelli che sostiene che l'arte possa ritenersi amorale, ma una pellicola simile di denuncia no), noi comuni mortali però non possiamo sapere quanto siano vere le sue accuse, quindi penso che l'unica cosa che possiamo fare è giudicarlo con i paramenti normali di un film. quindi prima parte buona, la seconde crutta forte. direi 5,5
Sicuramente "Fahrenheit 9/11" è un film propagandistico, studiato per convincere lo spettatore delle proprie tesi (non a caso uscì in vista delle elezioni), ma in ogni modo, soprattutto per chi lo ha visto a distanza dagli eventi raccontati, spinge a riflettere su alcuni punti importanti della politica americana e internazionale: i rapporti tra il potere e la finanza e il complesso intreccio di interessi che accomuna arabi e occidentali più di quanto si pensi e - soprattutto - al di là di guerre e attentati terroristici. Sconcertante la reazione di Bush alla notizia dello schianto del secondo aereo: "e il presidente continuò a leggere 'La mia capretta'...".
Tutto è studiato per noi, anche Moore. Non è il furbetto della situazione che ti fa vedere quello che c'è sotto l'america, ma è solo una delle tante pedine GUIDATE. Il film è anche brutto.
Mi sa che Moore ha un pò esagerato ed enfatizzato le informazioni. Ora proprio ho letto che è stato fatto un documentario di risposta che mostra tutte le bugie che Fahrenheit 9/11 racconta. Tuttavia basta anche solo la metà delle notizie raccontate qui per far gridare allo scandalo e alcune di esse sono innegabili. Moore è un pazzo, ha rischiato grosso, è entrato fin dentro la faccenda e ha riportato alla luce interessanti rapporti d'amicizia tra Bush e la famiglia Bin Laden. Inoltre ha risposto alla domanda che molti si saranno fatti: perchè, se l'attentato è stato rivendicato da Al Qaida, l'America ha attaccato l'Iraq ? Scandaloso cmq il modo in cui i potenti giocano con le vite degli altri. La politica estera così diventa una partita di Risiko. Ci sarebbe da piangere, ma Moore, voce narrante, racconta tutto con una geniale ironia che non può non far sorridere (bella in particolare la parte della piccola associazione pacifista di Fresno). Infine il regista non si risparmia di dare del suo popolo un'immagine pessima di gente tronfia e ingenua: cittadini disposti a rinunciare alle libertà pur di portare avanti la "lotta al terrorismo" e soldati spavaldi e irrispettosi della vita umana. Mi ha infastidito troppo quel marine bastardo che ascoltava Fire water burn dei Bloodhound gang (bellissima canzone peraltro) durante gli assalti, immaginando che quel tetto in fiamme di cui si fa menzione nel testo fosse Bagdad. Peccato per la noiosa mezz'ora finale che rallenta il ritmo e tenta un ultimo colpo basso di sensibilizzazione. Ottimo documentario tutto sommato. Possiamo solo sperare che il prossimo presidente faccia di meglio che giocare a golf o andare a caccia con i suoi mastini come un vero Yankee.
Che Bush sia stato il più schifoso presidente della storia americana è un dato di fatto, lo dicono e lo dimostrano gli stessi americani. Moore però esagera, il suo attacco risulta troppo fazioso e sterile, il documentario a volte risulta monotono e lento, retorico e banale in alcune sue scelte che non mi sono piaciute, ad esempio il troppo spazio dato alla madre piangente (sarò cinico ma l'ho trovato molto banale) o il fatto di voler ridicolizzare a tutti i costi Bush: non era necessario, tanto ci riesce benissimo da solo. Tuttavia è da apprezzare per la sua ironia (guardatevi la parte della super coalizione!) e per il fatto che è fondamentale che i misfatti dei governi e del potere siano conosciuti in tutto il mondo, anche se esposti in maniera poco obbiettiva, in questi tempi in cui non si leggono molto i giornali e non si ha la curiosità di informarsi (per fortuna ci sono molte eccezioni però, eh). Alcune cose dette nel film le sapevo, altre no, per cui l'ho trovato molto utile, anche se spero proprio che Moore non abbia avuto la faccia tosta di pensare di poter influire sulle elezioni! Visto il risultato... Un consiglio: leggetevi già che ci siete il bel libro Fahrenheit 451 di Bradbury dal quale il film prende il titolo.
Inferiore rispetto agli altri documentari che ha fatto Michael Moore,ma decisamente interessante e soprattutto crudo e realistico.Un'autentica bomba ad orologeria per la famiglia Bush e per l'intero governo americano.
Un'autentica bomba ad orologeria nella prima parte...duro, beffardamente ironico, cattivo, drammatico e rassegnato...un potentissimo crunch alla bocca dello stomaco del Buschone Repubblicano! La seconda parte si affloscia e perde qualche colpo...... Moore diventa un po' troppo l'eroe della classica famiglia media americana-tutta burro d'arachidi-toast imburrato-e pane e marmellata-.
Repubblicani, vi restano solo altri otto giorni di mandato.... ....e poi finalmente......
Parte decisamente bene, mostrandoci i rapporti di Bush e la sua famiglia con i nemici asiatici brutti e cattivi. Anche se a tratti pecca di eccessiva faziosità, usando del sarcasmo che sinceramente a me fa ridere ma per motivi differenti, rimane comunque interessante, seppur l'odio di Michael verso George W. a volte potrebbe far pensare che qualche cosa sia stata ingigantita. Poi... che dire... la seconda parte è a dir poco penosa, dove ci vengono mostrate delle immagini della guerra in Iraq e madri e mogli che piangono il proprio caro scomparso. Moore ma perchè l'hai fatto?? Che bisogno c'era?? Non era un documentario per La vita in diretta!
Peccato, decisamente più interessanti e meno ruffianelli Sicko e Columbine.
Potrà essere tacciato di faziosità il buon Moore, ma il documentario ha comunque la capacità di stimolare una riflessione sulle storture del sistema americano, magari di non farci sentire troppo soli quando si parla di manipolazione di un popolo attraverso i media. Non ha la forza e la compattezza di Colombine, però nonostante io l'abbia trovato un po' dispersivo in qualche punto, è un film che vale la pena di vedere.
Con questo documentario Moore non si dimostra di certo la persona più obiettiva al mondo. Nel complesso esso appare come una vera e propria campagna anti-Bush. Cioò è dimostrato dal fatto che tutti i politici intervistati nel documentario sono democratici, è ovvio che questi criticherann ogni scelta di bush, come in Italia la sinistra critica ogni cosa fatta dalla destra e viceversa, anche se non dovrebbe essere così è questo quello che accade. Al limite del ridicolo poi la scena in cui si fa vedere Baghdad prima dell'attacco degli U.S.A. come una città nella quale tutti vivono felici, tralasciando il fatto che in Iraq ci fosse da 15 anni una dittatura da parte di Saddam a mio avviso al livello di quella che a suo tempo c'era in Germania con Hitler. Da evitare o da vedere tenendo conto che il regista ha ingigantito di molto ogni avvenimento.
Apprezzabile tentativo di Moore di smascherare le malefatte del Presidente più inetto della storia. Documentario che non annoia mai e fa davvero riflettere,con parecchi momenti di involontaria comicità. Un pò troppo fazioso in alcuni punti, ma utile per capire davvero l'entità di quel personaggio
Ho riguardato molteplici volte il film per cercare di cogliere gli aspetti che potevano essermi sfuggiti dato che il film aveva destato abbastanza scalpore all'uscita; non mi è piaciuto e sono arrivato alla conclusione che un documentario di critica non deve essere schierato politicamente. Il documentario lo considero molto lento e alcune scene rasentano l'orlo del ridicolo cadendo sul demenziale. Sul fatto che Bush abbia compiuto delle malefatte non ci piove ma credo anche che nel film alcune informazioni vengano enfatizzate. In sostanza considero il film un tentativo di sensibilizzazione della gente in occasione delle elezioni politiche.
Come documentario non ci siamo proprio. E' una propaganda anti bush in cui vengono mostrate solo le cose negative fatte e decise dal presidente. Sarebbe stato un documentario se fosse stato oggettivo descrivendo le cose positive e le cose negative. E poi molte delle cose negative dette non si basano su prove oggettive. Se fosse tutto vero gli americani avrebbero già fatto un colpo di stato oppure l'ONU sarebbe intervenuta per eliminare Bush. Il povero Bush avrà fatto una, dico una cosa positiva, dov'è stata documentata? Questo non è un documentario, come TG4 non è un telegiornale. Mi spiace
Un documentario sulla situazione degli usa post 11 settembre. I fatti descritti sono agghiaccianti e desolanti.Sembra quasi impossibile che certe cose possano accadere veramente. Quello che stona un po' è la velata(ma forse non più di tanto)propaganda politica. In ogni caso assolutamente da vedere!
Moore è sempre caustico, di parte (la sua), ma sempre acuto osservatore ed indagatore di fatti e notizie. Il film lo si apprezza soprattutto per l'intento e per la critica feroce all'amministrazione Bush (anche se Moore resta sempre, come ogni buon americano, un patriota nel senso che ama la sua nazione e si vede). Un documentario in cui non manca la retorica di fondo ma che ci dovrebbe fare riflettere.
siamo di fronte alla verità di Michael Moore oppure alla falsità del sistema?interessante documento di denuncia,che puzza di marcio....speriamo non sia vero tutto quello che dicono
Una lucida e appassionata rivisitazione di alcune ombre sull'11 Settembre. opinabilissime la critiche a MM, ma il narrato è di rara bellezza e scuote l'animo con vigore. Ho adorato questo film anche più del bellissimo precedente, di gente come Moore ce ne vorrebbero di più: gente che possieda la dote dell'ironia, della coerenza, dell'umanità e del fervore socio-politico. Moore è un giornalista-documentarista con le palle, dotato di un carisma eccezionale. non mi soffermo a commentare la condotta del figlio di ******* che ora governa l'America perchè Moore ha già detto tutto chiarissimamente, ma penso che la visione di questo film possa veramente cambiare le cose, perlomeno nella mente di ogni singolo spettatore (ci tengo a dire che il 10 è simbolico...verso molte cose.)
Un film coraggioso che ha dato non pochi problemi a Moore. Il film ben fatto che smonta la bella economia e vita americana, che la riduce a quella pagliacciata che è (berlusconi dovrebbe comprarsi il dvd e vederlo svariate volte). Che poi bush sia l' ennesimo delinquente-presidente non è una novità, che sia un imbecille nemmeno privo di tutto, appunto intelligenza e palle. In sostanza l' ennesiam marionetta dell' industria delle armi che l' hanno fatto eleggere ed ora ne chiedono il prezzo, solo che il prezzo lo pagano i poveri americani....... C' è del drammatico nel film, dalle scene, alle bugie che i giornali passano, una storia che forse i nostri figli stenteranno a credere per quanto assurda...... E pensare che fu proprio bush a finanziare il billaden.. (al fine di tenere lontano i russi).
Mah..che dire..molto meglio bowling a columbine, certamente questo è molto più ruffiano, soprattutto nella seconda parte, in cui moore cerca di impietosire lo spettatore raccontando la tragedie di giovani morti in iraq. Per carità, non invidio le situazioni delle loro famiglie, nè sono felice per questo; tuttavia se fossi stato in moore mi sarei soffermato più sui ragazzi iracheni che non americani.. innanzitutto perchè gli americani hanno invaso l'iraq e non viceversa; e poi perchè trovo fastidiosi questi tentativi, diciamo alla schindler's list, di far inorridire lo spettatore con storie\immagini facilmente strappalacrime, piuttosto che analizzare il problema.. Tutta la parte di bush, inoltre, non aggiunge niente a chi avesse letto un paio di volte un giornale in vita sua, si sapeva già della notizia "in ritardo" della vittoria, del cugino che lavorava nell'emittente televisiva, si sapeva che lavora un giorno sì e venti no, ma soprattutto si sapeva che è un alcolizzato con un quoziente intellettivo di uno spazzolino da denti, salito al potere grazie al suo nome e pupazzetto dei piani alti americani. Ho trovato quantomeno fastidioso anche il tono nella narrazione, come se sapesse tutto e ci stesse raccontando fatti top secret.. Ma và và, come se servisse michael moore per capire che bush è un emerito *****ne...
questo film è stato realizzato semplicemente per far perdere le elezioni a bush, nn dico che le cose siano finte , anzi saranno tutte vere , tuttavia il film nn è riuscito nel suo intento , peccato. tante le citazione al cinema, e le immagini a volte sono molto crude. nn mi è piaciuto
Un documentario molto interessante. L'ipotesi del complotto che personalmente condivido, magari non nel modo esagerato che viene espresso nel film. Però alcune volte certe cose sono provocate, anche se non in maniera diretta. Meno male che ogni tanto qualche film denuncia esce.
vada per la prima parte molto ben realizzata e interessante dove la storia di come Bush è salito al potere viene resa credibilissima da documenti senzazionali... devo criticare,invece,la seconda parte che cerca di fare il piu classico dei discorsi anti-guerra(compresa intervista alla madre di un caduto) che si poteva evitare!
Meno conivolgente ed immediato del suo predecessore,questo Fahrenheit 9/11 scopre subito le carte in tavola,puntando il dito contro la presidenza Bush,attraverso una serie di documentazioni,ricostruzioni,irregolarita' e rapporti scottanti....il tutto viene mescolato ad una feroce dose di ironia,colorita,grottesca e capace soprattutto di far risaltare ancor piu'la drammacita'della natura dei fatti. Purtroppo la sincerita'degli intenti alla base del film,si trasforma in piu'di un'occasione in pura propaganda anti-Bush ed il bombardamento di informazioni rende il tutto meno equilibrato e scorrevole rispetto a Columbine....cmq da vedere.
E' un film che vale la pena di vedere perchè descrive la società americana nei suoi aspetti deteriori, soprattutto la pressione psicologica che i mass media mettono alla gente di strada per fargli credere quello che è comodo al Pentagono o a qlc multinazionale assetata di denaro. Però dice anche banalità ed è molto furbo nel rappresentare il dolore di una madre che ha perso suo figlio in guerra e del suo cambiamento di opinione a proposito di questa guerra come pure quando mostra i morti e i feriti dopo i vari bombardamenti. L'Iraq non era una isola felice prima che Bush facesse la sua ******* madornale. Certo oggi sta molto molto peggio. Però devo essere grato a Michelone: grazie a lui ho scoperto che la guerra in Iraq è stata fatta per il petrolio: mi ci vorrà un mese per riprendermi dallo shock!
magnifico per la volontà ed il coraggio di sfidare il governo dello stato più potente del mondo! condivisibile o no, è, quanto meno, una delle rare testimonianze che la libertà di parola è ancora esistente!
Stimo molto Moore e anche in questo caso penso che meriti quanto meno un voto decente. Ma, nel complesso, "Fahrenheit 9/11" è un flop. Se si vuole demolire un personaggio politico importante (in questo caso, nientemeno che George W. Bush!), non è proprio il caso di ridicolizzarlo distorcendone l'immagine nello stile della satira televisiva, né tanto meno di sottolineare dettagli futili come la capretta (da Moore involontariamente elevata al ruolo di movie star!). Valeva se mai la pena di insistere sul dramma dell'Iraq, illegittimamente occupato ed ancor peggio gestito dalle truppe occupanti e dai loro manutengoli locali:-( Ma Moore _è_ e si sente americano (cosa peraltro comprensibile), e così finisce per soffermarsi, ambiguamente, sul dramma dei reduci e sul dolore delle famiglie dei soldati uccisi, anziché rappresentare la tragedia di un paese devastato, scriteriatamente privato della propria identità e perfino di un futuro decente:-(((( Sembra quasi che il popolo americano sia il solo ad avere diritto di soffrire:-( Gli 'altri', i popoli mediorientali infastiditi dalla programmatica quanto invadente pretesa occidentale di 'esportare democrazia', restano in fondo dei selvaggi, pronti a gioire e danzare sui cadaveri bruciati di qualche malcapitato invasore. Fino dal 2003 tutti noi eravamo informati sulle torture inflitte dagli Americani ai prigionieri iracheni. Perché se ne è parlato solo molto tempo dopo? Perché Moore non ha trattato questo tema? Il "Razzie Award" ha inteso punzecchiare Moore dando una nom a Bush, alla sua capra e a Condoleezza Rice. Nulla più che una goliardica celia, tuttavia significativa. Moore non ha accontentato nessuno. E intanto, Bush ha vinto nuovamente le elezioni....:-(
Un ottimo documentario sull'uomo più odiato del pianeta assieme a Bin Laden: George W.Bush. Durante il susseguirsi delle immagini ci si rende conto di quante cose non vengono dette dai mass-media. Il film è da prendere con le pinze certo, è comunque un prodotto non obbiettivo di un cineasta non obbiettivo. Ma i messaggi che ne escono mi sembrano veritieri e sbalorditivi. Soldati che uccidono in guerra mentre ascoltano musica rock, mutilati che non ricevono il dovuto sostegno dalle autorità una volta tornati in patria, rapporti sospetti e ambigui tra arabi petrolieri e la famiglia Bush. Il presidente di guerra, come si autodefinì il signor George, viene spogliato di tutti i suoi vestiti e messo a nudo, rivelandosi per quello che è: una serpe idiota, ignorante e incapace di governare veramenre il paese più potente del pianeta.. Lui è un presidente di guerra, si siede pensando alla guerra (parole sue)...ma intanto cadono torri con migliaia di persone dentro (e non sono tremila....fidatevi...sono molte molte di più), e intanto muogliono bambini, vecchi, donne in Iraq...e tutto per quale motivo? La risposta è scontata, vergognosamente scontata: PETROLIO. Ma non ci voleva il film di Moore per giudicare questa guerra un fantoccio, un fantoccio ben costruito anche. Le scene si susseguono molto fluidamente,non ci sono attori ma intervistati: politici, soldati, familiari di soldati vivi e di soldati morti. Perchè Bush ha anche questo sulla coscienza, se ne ha una: la morte di centinaia di soldati giovani americani mandati lì per i propri comodi e non certo per liberare un paese dalla dittatura (e mettercene un'altra). Certo ci sono storie che fanno rabbrividire, e si rabbrividisce ancor più quando finisce il film, si spenge la tv e si riflette su ciò che si è visto....cosa si è visto? Un'assurdità! E nessuno fa niente, nessuno muove un dito a difesa di quei poveri ragazzi americani e di quella povera gente irachena (non includo i terroristi....è ovvio). E infine, ricordando quelle torri che cadono sbriciolandosi come biscotti, viene da tremare, da piangere...vien da chiedersi: ma davvero l'uomo si è evoluto? O l'evoluzione di cui si vanta non è altro che una ipocrita maschera?
La prima parte è spesa nell'intrecciare tutti i legami finanziari che i bush hanno in ogni parte del mondo...a massacrare l'immagine di bush junior, effettivamente un povero mentecatto guidato da chi ne sa piu di lui (se ci fate caso è capace di fare discorsi "sensati" solo quando je li scrivono prima....con domande fatte sul momento ha sempre detto caz.zate enormi o sviato il discorso con battutine da deficiente)...effettivamente c'è qualche punto che Moore ingigantisce dandogli troppa importanza...ma ingingantire non vuol dire mentire.
La seconda parte si concentra sulla guerra vera e propria, su chi sono i soldati americani...sul dolore delle famiglie che perdono i propri figli in battaglia.
Dal mio punto di vista Moore ci racconta cose che non potranno mai far cambiare l'opinione alla gente...se questo era l'intento di Moore ha osato troppo poco...ma forse osare di piu sarebbe significato non uscire nelle sale andando a "colpire" un numero troppo esiguo di persone.
Personalmente ritengo la realtà molto diversa e molto più "malata" di quello che ci propone Moore...ne è uscito un assaggio (incredibile!!) qualche tempo fa su Matrix...se volete date un'occhiata:
Non ho mai amato Moore, non mi piace il suo modo di raccontare i fatti e come li ingigantisce e la regia stile real tv ormai è obsoleta. Alla fine ingrandisce fatti che la maggior parte della gente ke si informa ben conosce, enfatizzandoli e ingigantendoli in una maniera abbastanza fastidiosa, lasciando trasudare quell'aura di arroganza.
michael moore è odioso. Gira con una presunzione e un'autorevolezza così compiaciuta che i suoi film risultano stucchevoli e irritanti. Ho visto qualche sera fa un servizio su matrix girato da una giornalista in cui si trattavano all'incirca gli stessi argomenti. Era migliore questo servizio.
Sebbene alcuni spezzoni sono molto efficaci e veritieri, nella maggior parte di questo documentario gli avvenimenti vengono talmente tanto ingigantiti da farli diventare paranoici. Un documentario dovrebbe basarsi su fatti non solo realistici ma anche raccontati con realismo
Lo vidi al cinema a suo tempo e l'ho rivisto ieri non trovandolo per nulla invecchiato. Moore ha le sue idee, te le spiattella lì, non finge di mitigarle in alcuna maniera, ti mette di fronte a tutte le contraddizioni di una società claudicante, in cui l'ignoranza dilagante continua a far da supporto per un "democracy enforcement" davvero vergognoso. Al di là dei complotti, al di là degli accordi, al di là del pietismo tirando in ballo la trasformazione nella mentalità di una madre solo nell'istante in cui viene toccato il proprio piccolo orticello, la parte che trovo più interessante è sicuramente quella incentrata sulla menzogna delle armi di Saddam...
ma del resto come dice quel GENIO di luttazzi: I collaboratori di Bush hanno nascosto le bugie usando una campagna planetaria fatta di distorsioni, esagerazioni e false informazioni (Bush: "False informazioni? quali false informazioni? L'iraq è PIENO di petrolio!")
un prodotto orribile, dichiaratamente di parte (e io non sono dallap arte di bush!)stupido fino all'inverosimile, con teorie per 3/4 del film non stanno in piedi. il finale retorico che cerca di strappare lacrime sui figli morti in guerra è da censura. Michael Moore dovrebbe mangiare di meno panini da mcdonald (dopotutto è lui il tipico americano che cerca di sfruttare le disgrazie degli alri per farsi d'oro) e cercare di essere più intelligente. questo prodotto (chiamarlo film documentario sarebbe troppo) non si discosta dalla sua spazzatura televisiva che ha prodotto per anni.
Di solito mi piacciono molto le opere di denuncia, se sono ben fatte. Da circa 14-15 anni mi guardo i Simpson e continuo a vedere altri cartoni come "I Griffin" e, molto sporadicamente, "Southpark". Oltretutto ammiro molto le produzioni di regist chiaramente di parte come Romero o Carpenter. Diciamo pure che ho una passione incontrollata verso questo genere di produzioni. Partendo da questa introduzione devo comunque ammettere che purtroppo questo "Fahrenheit 9/11" non mi ha assolutamente colpito, nè tantomeno coinvolto. A dire il vero, non sono nemmeno riuscito a guardarlo fino al termine, vista la (quasi) stupidità del prodotto finale. Il regista, invece di approntare una critica pungente, inserisce un'orgia di nomi e di immagini che complicano non di poco la scorrevolezza del documentario. Ogni nome, ogni episodio, ogni parola installata nel film sembra una dichiarazione di guerra contro Bush. Il direttore, più che colpire diritto al cuore (stile "Griffin" o Romero), si arrampica sugli specchi, adossando ogni singolo problema dell'America attuale all'operato dei due famosi George Bush. "Lo sciaquone del ces.so ti si è rotto? Non ti preoccupare, la colpa è di Bush!". Quindi, sopratutto nella prima parte, Moore eccede in stupidi processi alle intenzioni che finiscono col far cadere nel ridicolo non tanto il texano più famoso al mondo, quanto lui stesso: in particolar modo, al momento dell'attacco alla seconda torre, quella Sud, l'immedesimazione di Moore nei pensieri di Bush risulta assolutamente ridicola. Capisco che questa dovrebbe essere un'ironia atta a prendere in giro il presidente americano, ma più che risultare satirica, mi pare assolutamente mediocre e fuori luogo. Quindi, si può tranquillamente affermare che quello che doveva essere un documentario destinato a mettere in dubbio, anzi destabilizzare, il governo Bush, altro non si è rivelato che una tenua e alquanto superficiale critica di ogni mossa compiuta da Bush. A mio modestissimo avviso, se si vuole portare un'attaco preciso contro qualcheduno (e anche piuttosto importante come in tal caso), è corretto analizzare ampliamente una singola scelta o azione e non criticare tutto e tutti, inserendo decine di nomi che non dicono assolutamente nulla. In poche parole, Moore non fa altro che rendere i Bush i capri espiatori della situazione. Però devo sottolineare che certe scelte umoristiche adottate dal regista sono assolutamente irresistibili ("Dov'è che una persona va quando è in difficolta? In vacanza!" "Nessuno prenderebbe l'aereo dopo l'11 settembre, tanne BIn Laden!"), anche se risultano piuttosto simili alle uscite umoristiche dei Griffin. Mi duole anche ammettere la pessima edizione italiana che a tratti, traduce con un doppiatore e, in altri, inserisce i sottotitoli. Non era più logico lasciare il documentario in lingua originale e sottotitolato, o, ancora meglio, tradurlo completamente? Infine ammetto che è molto importante la produzione, nonchè la successiva pubblicazione di "Fahrenheit 9/11" (e di altri film di propaganda), in quanto sono simbolo di una certe democrazia, nonchè di una totale libertà di parola che consente (anche alle persone più mediocri) di proferire il loro pensiero circa motivi che trovano loro in disaccordo. Nel momento in cui non sentiremo più parlare persone come Moore vorrà dire che anche il mondo occidentale ha preso una brutta piega.
Un film con molte pretese ma pochi risultati effettivi. Forzato nel dare significato alle scene. Alcune informazioni sono indubbiamente interessanti ma vanno usate con cautela. E' un collage costruito contro Bush e le sue guerre, e va bene, ma il film di denuncia politica non deve mai schierarsi. Tutto il film è in funziona antiamericana dimenticando che c'è una dichiarazione di guerra seria del fanatismo islamico contro l'occidente e vista la fine delle due torri e altri feroci attentati sembra che non scherzino. E' il mondo islamico occulto che ci ha dichiarato guerra da alcuni anni. Se Moore non fosse antiamericano avrebbe fatto un bel film di interrogativi politici che serve molto di più per pensare criticamente che non una accozzaglia di immagini in funzione di scarica odio antiamericano...
L'ho visto in dvd e mi ha affascinato tantissimo!!!!!!!!!Mette sotto i riflettori tante cose tenute nascoste o appena accennate a fa capire come gli stati uniti e il suo attuale presidente siano succubi della paura, che nn è nata con gli attentati dell'11/9!!