fantasmi a roma (1960)

Ha la solita maestria di Pietrangeli e la sua capacità di dare consistenza a personaggi e ambienti, ma come sceneggiatura è una commedia certamente simpatica(penso al personaggio di Gassman) ma non eccessivamente divertente.
Da vedere per completezza e interesse estetico, ma non uno dei migliori film di Pietrangeli.

Cast straordinario per una commedia straordinaria... Rifatto (bene) da Citti ("Mortacci"), meno persuasivo l'omaggio di Ozpetek ("Magnifica presenza"). Tristissima e prematura la fine di Belinda Lee

Una commedia molto raffinata che presenta un cast degno di nota. E' talmente ben recitata che la vedrei bene anche se venisse trasposta in teatro. Le migliori interpretazioni, a mio parere, sono di Mastroianni e Gassmann. Questa pellicola, nonostante abbia dei toni molto leggeri, non evita di mostrare azioni deplorevoli che, purtroppo, sono ancora troppo diffuse. Ad esempio: la corruzione nell'edilizia, l'irrazionale cementificazione che danneggia il patrimonio storico e paesaggistico (dando vita a delle cattedrali nel deserto), la cieca bramosia del denaro e la pungente valutazione nei confronti del mondo dei critici d'arte. Una piccola gemma che dovrebbe essere maggiormente riconosciuta.

Deliziosa e bellissima commedia dai toni ovattati di Antonio Pietrangeli datata 1960 con attori del calibro di De Filippo, Gassman e Mastr.oianni.
La pellicola narra le vicende di un gruppo di fantasmi, che infestano la casa dei loro discendenti e che cercano in tutti i modi di impedire che la dimora venga venduta e trasformata in un garage.
Il film scorre via veloce e immerge lo spettatore in un'atmosfera fiabesca e incantevole, con i personaggi che fra una risata e l'altra diventeranno subito nostri amici.
Tante le scene divertenti, una comicità genuina d'altri tempi che non ha bisogno di volgarità o nudi per divertire.
Grandi le performance di tutto il cast, dal divin Marcello impegnato in ben tre ruoli, al pittoresco e sboccato Gassman fino alla graziosa svampita Sandra Milo, senza dimenticare la simpatia di Buazzelli e la recitazione classica del grande De Filippo.
Dunque un'opera da riscoprire come tutto l'operato di Pietrangeli, regista sfortunato e ingiustamente dimenticato.

Bel Film cast stellare.Gassman,Mastroianni,Milo,Buazzelli ed il grande Eduardo

Leggermente sbagliato l'odrine di importanza e partecipazione degli attori a questo film.
Gassman compare alla fine, nell'ultima parte.
Sandra Milo presente qui e la in tutto il film, non compare nemmeno negli attori.
Tino Buazzelli insieme a Mas*****nni è forse il personaggio più importante del film e viene messo come ultimo nella lista qui.
Purtroppo mi manca il nome dell'attore bambino, bravo.

Il film è meraviglioso: funziona tutto dai costumi alla recitazione.
I trucchi dei fantasmi (intesi come maschere) sono bellissimi. Non ci sono ovviamente trucchi cinematografici di fantasmi volanti, ma il tutto è molto credibile con piccoli stratagemmi della vecchia arte.

Film veramente meraviglioso. Non si può perdere. Basti pensare al cast.
Cioè, gente: Marcello Mas*****nni, Vittorio Gassman, Eduardo De Filippo, Tino Buazzelli, etc.

Vi rimando, se volete, allo spezzone: http://www.youtube.com/watch?v=LUwirQYCqlo

Insieme al Principe, condividono il palazzo diversi fantasmi.
Il palazzo dovrebbe essere demolito per costruire nuovi edifici.
Ma per carità! Come si fa a sfrattare i fantasmi? Con il controsoffitto dipinto da
"Il caparra"? (Gassman).

No, dai, e veramente bello: non aggiungo altro. Guardatelo. Roba da altri tempi, forse i tempi migliori.

Una perla di inestimabile valore del cinema italiano, ancora oggi intensissima, profonda e nostalgica, recitata immensamente da un grandissimo Eduardo De Filippo, affiancato magistralmente da attori come Marcello Mas*****nni, Vittorio Gassman e Tino Buazzelli. La sequenza iniziale, già tocca il cuore, con la musica in sottofondo di Nino Rota, malinconica e nostalgica, mentra la macchina da presa inquadra in una stanza vecchia e semi-illuminata il volto scarno di Eduardo, solcato da profonde rughe, che pian piano si sveglia, aprendo gli occhi e battendo le palpebre, più volte. Poi comincia la narrazione, lenta e poetica, con la voce del grande attore ed artista italiano, che alzandosi da una sedia e guardando l'orologio, ci regala qualche dettaglio della sua vita, camminando e osservando dapprima il pavimento della camera, dove le mattonelle cominciavano a rovinarsi, e poi la gabbia del suo fedele pappagallo. Un inizio folgorante, diretto con maestria ed accuratezza, che per poesia non può che regalare allo spettatore serenità e prelibatezza, emanati soprattuto dalla consapevolezza di poter assistere al continuo di questa autentica opera d'arte, con un inizio magico, tipicamente teatrale, in cui la mimica degli attori e la colonna sonora sono semplicemente 'tutto'.
Poi, comincia il film, un libro che pian piano si sfoglia, un testo dalla narrazione suggestiva e leggiadra, in cui pian piano prendono vita tutti i personaggi, tra fantasmi ed umani, in una serie battute e di sequenze memorabili, accompagnate da un pizzico consistente di profonda malinconia, che crea davvero il quesito se, quella del film, sia realmente comicità oppure umorismo. Ma, tutto sommato, che importanza ha? Ci troviamo di fronte ad una opera grandissima, in cui l'unica cosa da poter chidere è quella di contemplarla in silenzio, perché merita davvero. Una straordinaria fiaba, dall'ambientazione contemporanea, che allevia la paura della morte e che, al tempo stesso, colpisce, fa riflettere e diverte, grazie a battute esilaranti, tra dialoghi impeccabili recitati da personaggi umani e da fantasmi. Tra gli attori, oltre al già citato Eduardo, a dir poco immenso, come non citare un carismatico Marcello Mas*****nni, in una triplice veste di fantasma, di parente e poi di acquirente; per non parlare infine di Vittorio Gassman, cui un incoscente Arnoldo Foa toglie il merito di aver dipinto un formidabile affresco, accreditandolo per un 'Caravaggio'. Semplicemente eccellente, infine, l'interpretazione di un grande Tino Buazzelli, doppiato alla perfezione dal grande Giuseppe Rinaldi.
Un autentico capolavoro del cinema italiano, che non può assolutamente mancare in nessuna cineteca e soprattutto nella memoria di ogni persona.

Una commedia estremamente piacevole, che non porta i segni del tempo. Leggera, ben interpretata da un cast d'eccezione. La sceneggiatura da sola vale il 9 e mezzo: originale e intelligente. Costruita intorno al tema dell'edilizia selvaggia del boom, è in realtà una commedia leggera, filante, che mette in luce le più innocenti debolezze umane (lussuria, gola, vanità, avarizia, ambizione, amore estremo). I personaggi sono consapevoli dei loro "vizi" e sono continuamente costretti a farci i conti, con divertente autoironia.
Ben congegnata, calibrata. I piccoli accorgimenti che collegano i fantasmi ai vivi, scherzi innocenti, semplici, valorizzati con creatività.


SPOILER

Da vedere e rivedere, un pezzo di cinema da non perdere, consigliatissimo

L'inizio stenta un po' a coinvolgere anche se presenta attori in uno stato di forma eccellente, tranne l'inutile presenza (a mio parere) della Milo. Poi l'entrata in scena di un pimpante Vittorio Gassman amplifica il tutto in maniera più fluida e briosa, rendendo la visione molto più piacevole di quanto lo fosse stata prima.
Satira, commedia leggera e buona linearità fanno di questo prodotto un valido intrattenimento.

bello bello bello

un capolavoro di altri tempi!

Un film delizioso, da riscoprire come il suo regista Antonio Pietrangeli, poco noto rispetto ai suoi contemporanei. Una favola divertente con un gran cast di attori (persino Sandra Milo è funzionante al suo ruolo da svampita).

Se non fosse stato per questo sito, probabilmente mai avrei conosciuto questo piacevolissimo film.

I personaggi sembrano essere ritagliati apposta per questi attori. La Milo svampitissima ed oca, de filippo nobilotto decaduto, mast.r.oi.a.nni stilosissimo e casanova, e gassman che ricorda tantissimo se stesso come Brancaleone.

Bellissimi i costumi, la fotografia e la musica tardo-barocca.

Film sfortunatamente poco noto del bravo Pietrangeli. La storia di 5 fantasmi vivaci e dalle sinuose movenze che abitano un antico palazzo romano e si impegnano con tutte le proprie capacità per mantenere loro tale residenza fatiscente. I fantasmi sono davvero ben delineati da notare tra essi l'esuberanza di Gassman nell'impersonare, il Caparra, pittore eccentrico e dal linguaggio scurrile, molto divertente anche il fantasma del frate, interpretato da Tino Buazzelli, sempre teso ai piaceri della tavola. Straordinario come al solito M. Mastro.ianni impegnato in ben tre ruoli.
Notevoli le musiche di Nino Rota.
Una commedia da riscoprire la cui unica pecca è il dilungarsi troppo nella prima parte.

"Fantasmi a Roma" è stata una piacevole scoperta. Non conoscevo le opere di Pietrangeli, in fondo il suo cinema è poco “reclamizzato” e, purtroppo, la sua scomparsa prematura finisce col ridurre drasticamente la sua filmografia.
Brillante commedia satirica (tangenti,abusivismo edilizio) con tanto di sceneggiatura co-firmata da Ennio Flaiano, proprio lui, quello del "Premio Flaiano" per sceneggiatori, nonché collaboratore di Fellini.
I fantasmi in questione sono splendidamente dipinti in monocromia grigio-violacee, avvolti in diafani mantelli di voile…Mas*****nni inarrivabile, si fa in tre: tombeur de femmes in perfetto stile Casanova (elegantissimo nella scena alla spinetta mentre musica il trapasso del Principe e divertentissimo nei suoi approcci con le donzellette che,invano, cerca di sedurre), nipote venale e opportunista e,infine, timido fidanzatino con seri problemi di lentiggini; De Filippo-Principe di Roviano e proprietario dell’antico Palazzo che ospita i trapassati, in lotta con uno scaldabagno recalcitrante e tutto ciò che di moderno esiste; Buazzelli monaco pudibondo che non disdegna i peccati di gola, si diverte a snocciolare i numeri del Lotto senza mai azzeccare la combinazione vincente; Sandra Milo in veste di damina-soprammobile ottocenesca morta suicida per amore; Gassman incontenibilmente da ridere, nel ruolo di un pittore cinquecentesco scomunicato, “Il Caparra” (artista fiorentino realmente esistito, ma si trattava di un mastro ferraio però) che combatte per affermare il suo talento, puntualmente adombrato dalla più notoria fama dell’ antagonista di sempre, il Caravaggio. Affascinanate la figura di “Regina” la matta vagabonda con un ruolo che assurge a coro greco.
Leggero, intelligentemente spassoso. Da rivalutare queste pellicole anni 60’del nostro cinema.
Ma poi,chi l'ha detto che i vivi se la passino meglio dei morti?

IL CINEMA, quello vero!
Senza inutili fronzoli, ATTORI con la "A" Maiuscola!
Divertente e frizzante.
Meraviglioso Eduardo De Filippo (Divino)...un Matr.oianni Strabordante davvero troppo, troppo ridicolo nella parte del fantasma Don Giovanni (Se non lo fa lui il seduttore, chi?) Un Gassman che dal primo momento in cui è apparso non ho fatto altro che ridere e ridere e ridere e ridere......SEMPLICEMENTE UNICO!

SPOILER
Lo consiglio a chi ha voglia di vedere una vera e propria scuola di recitazione e nel frattempo farsi un bel po di risate con questi matti!
Bellissimo!