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Solite trama scema, con un cast di buone capacità e una sceneggiatura che cambia di nuovo registro perdendo il lato jamebondo precedente per quello più da giallo letterario. Si mantiene il lato giustamente violento del criminale, perdendo il ridicolo uso cartoon delle pallottole in favore di più semplici cadaveri già serviti. Giusta decisione, purtroppo però per sfruttare il buffo commissario interpretrato da Funes, la storia perde tempo con siparietti anche simpatici ma totalmente inutili ai piani del pazzo sempre più megalomane. Perchè Fantomas non dovrebbe già aver accoppato il giornalista Fandor e perchè quest'ultimo osi ancora provocarlo rimane un mistero. Rispetto al secondo episodio il criminale si riprende del tutto i suoi vantaggi machiavellici, per quanto poco pratici, gli ostacoli della villa non sono sfruttati come sperato
Forse il più debole tra i tre film con Fantomas protagonista che vedono un istrionico Luis De Funès, nei panni dell'intramontabile commissario Juve, farla da padrone. Tra improbabili fantasmi, una trama un pò povera ed un Jean Marais piuttosto defilato, l'ultimo capitolo del Fantomas anni 60 è divertente ma senza guizzi nè colpi di genio. Si lascia guardare, ed ancora oggi, a distanza di tanti anni, denota grande freschezza e simpatia. Ma, a mio parere, è un gradino inferiore agli altri film. Resta comunque un'opera più che apprezzabile, allegra e divertente. Magari, oggi giorno, ne facessero di film così...