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Pessimo anche per gli standard della serie,un minestrone di banalità e clichè visti e rivisti una miriade di volte,che scadono più di una volta nel ridicolo. Regia inutilmente videoclippara (ma dietro la macchina da presa troviamo il mediocre Darren Lynn Bousman,quindi impossibile aspettarsi qualcosa di diverso da ciò a cui ci ha abituati) ed una fotografia veramente tremenda completano il quadro. Tranquillamente evitabile,ho avuto difficoltà a vederlo fino in fondo.
Se si fosse concluso 10 minuti prima con qualche zombie che la divorava avrei dato 6 pero...:(spoiler) Come succede nei primi episodio trama interessante ma si perde tutto nel finale
Il finale con lei che in realta è una zombie fa abbastanza pena dai rovina tutto quello che di buono è stato creato ...tra laltro con lamico di lei che tipo era a 3300 km lontano ovvero allinizio del film pronto a mangiare il belloccio ...finale insulso
Una storia insulsa di contagi metropolitani narrata con fastidiose scene di buio alternate ad irritanti flash di luce ed ingenui flashbacks. Proprio un prodotto scadente, salvando solo l'avvenente protagonista!
Il soggetto non è originale d'accordo, però l'inizio prometteva veramente bene. Solo l'inizio però. La sceneggiatura scade nel ridicolo spesso e volentieri, la regia è troppo videoclippara senza che ce ne sia bisogno (ma Darren Lynn Bousman sappiamo chi è, purtroppo). Per non parlare del finale imbarazzante. Ora capisco che è un horror, capisco che la credibilità venga messa un po' da parte, ma c'è un limite a tutto anche nel creare colpi di scena finali inverosimili. In altre mani probabilmente sarebbe potuto venir fuori un buon episodio.
Questo episodio non mi è piaciuto, il regista scopiazza davvero troppo su lavori visti negli ultimi anni. Anche lo stile lascia alquanto a desiderare, anzi è quasi irritante. Proprio non ci siamo!
Sono d'accordo con chi dice che questo fear itself è scopiazzato da horror "d'azione", come rec, resident evil, e se vogliamo, anche blade. Neanche il finale è il massimo.
Non c'è un pizzico d'originalità, l'unica traccia di "unicità" è data dall'inutilissima storia d'amore che si respira nei flashback e dal colpo di scena finale che, per quanto possa sorprendere, scade immediatamente nel ridicolo. Tutto il resto è uno scopiazzamento bello e buono da altri film, REC su tutti.
Bousman dovrebbe sapere che fare nel 2008 un film su contaminazioni e virus che fanno ritornare in vita morti, non ha senso. Il tutto è già stato visto rivisto e strarivisto in decine di film usciti negli ultimi 6-7 anni, questo è una specie di collage di scene presenti in REC, 28 giorni dopo, Resident Evil.