film regia di Alan Schneider, Samuel Beckett USA 1964
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

film (1964)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film FILM

Titolo Originale: FILM

RegiaAlan Schneider, Samuel Beckett

InterpretiBuster Keaton

Durata: h 0.22
NazionalitàUSA 1964
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 1964

•  Altri film di Alan Schneider
•  Altri film di Samuel Beckett

Trama del film Film

Un uomo imbacuccato cammina, incontra due vecchi e una donna, entra in una stanza, caccia fuori il cane e il gatto, oscura la finestra, lo specchio, straccia le fotografie della sua vita.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,79 / 10 (24 voti)8,79Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Film, 24 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  02/10/2010 10:05:13
   10 / 10
Questo cortometraggio è un'opera filosofica che riesce ad esprimere in soli 17 minuti concetti estremamenti complessi.
Gilles Deleuze lo ha definito il più grande film irlandese e non si può non essere d'accordo con una simile definizione. Si tratta forse del mio cortometraggio preferito(e certamente del più significativo mai visto).
Descriverne la trama è relativamente semplice: un uomo - Buster Keaton - cerca di nascondersi dalla vista altrui, sia quest'altro un uomo, un animale o un oggetto inanimato.
Questo perché "esse est percepi", essere è essere percepiti, quindi è necessario occultarsi alla vista altrui per cessare d'essere. Questo riprende il concetto del filosofo Berkeley, secondo cui noi esistiamo fintantoché esiste qualcuno a percepirci.
Ma è un tentativo fallimentare quello di oscurarsi del tutto: il protagonista alla fine, dopo essersi sbarazzato d'ogni oggetto, perfino delle foto(del suo passato)e delle immagini sacre(Dio vede tutto), resta solo con se stesso ed è inevitabile il confronto con il proprio Io(che è la macchina da presa, alternativamente: il protagonista ha un occhio bendato, perché l'altro è rappresentato dalla cinepresa, monoculare).
Il fatto che Keaton interpreti questo personaggio - nonostante è risaputo che la sua scelta fu frutto di precedenti rifiuti da parte di altri attori - rende alla perfezione il contesto filosofico di questo cortometraggio.
Al di là della comicità di Keaton, la più adeguata ad interpretare questa parte, vi è infatti il punto principale su cui è basata quest'opera.
Buster Keaton, grandissimo attore del cinema muto(a mio avviso anni luce superiore al melodrammatico, moralista e nostalgico Chaplin), fu rovinato dall'avvento del sonoro, fallì e la sua vita amara non superò di molti anni la realizzazione di "Film". Accettò questo incarico inconsapevole del valore di quest'opera, solo per ragioni economiche. Anni prima, nel 1950, avrà anche un cammeo nel capolavoro di Wilder, Viale del tramonto.
Così il cortometraggio diviene anche l'impossibilità da parte di questo grande attore di fuggire da se stesso e dal proprio passato e, dunque, di sfuggire al co-protagonista di questo cortometraggio: la macchina da presa.
Dunque vi è il protagonista che fugge, inseguito, e l'antagonista, proiezione del protagonista stesso, la m.d.p. che insegue l'obiettivo, riuscendo alla fine ad avere la meglio. Il film si apre e si chiude con il dettaglio dell'occhio di Keaton... che alla fine si chiude.
Un saggio sulla visione(il titolo in origine doveva essere "The eye"), sul voyeurismo e sulla ricerca del non-essere, illustrando l'impossibilità di occultarsi alla propria stessa percezione. Ed è anche divertente, anche se indubbiamente non è per tutti. Può essere letto a diversi livelli, è immediato il significato(anche lo stesso Beckett lo ha spiegato), ma coglierne le diverse sfumature ed implicazioni filosofiche è estremamente complesso.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049828 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net