follia regia di David Mackenzie Irlanda 2005
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follia (2005)

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locandina del film FOLLIA

Titolo Originale: ASYLUM

RegiaDavid Mackenzie

InterpretiNatasha Richardson, Ian McKellen, Marton Csokas, Hugh Bonneville

Durata: h 1.33
NazionalitàIrlanda 2005
Generedrammatico
Tratto dal libro "Follia" di Patrick McGrath
Al cinema nel Giugno 2007

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Trama del film Follia

Quanto è sottile il confine fra la passione e la follia? Nella Gran Bretagna degli anni '50, un medico si trasferisce con moglie e figlio nella villetta all'interno del parco dell'ospedale psichiatrico dove ha preso impiego. La scintilla scoppierà fra la donna e l'affascinante paziente che si occupa del giardino...

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Voto Visitatori:   6,26 / 10 (23 voti)6,26Grafico
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Voti e commenti su Follia, 23 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

markos  @  24/11/2021 20:41:22
   7 / 10
Non ho letto il libro.
Il film scorre bene, ed è ben interpretato.

DarkRareMirko  @  26/01/2020 23:51:11
   8½ / 10
Mi è piaciuto davvero molto; tutto mi ha coinvolto molto, dalle musiche alle interpretazioni.

McKellen qui è praticamente un clone di Michael Gough, la Richardson è molto in parte e la trama è ambigua e turpe il giusto.

Generalmente sottostimato, merita senz'altro la visione; più di una sequenza lascia il segno.

MacKenzie si riconferma autore interessante.

paolo__r  @  12/05/2018 19:29:39
   6 / 10
Avendo letto il libro non mi sento di dare di più. Il capolavoro di McGrath qui non ha ricevuto la degna rappresentazione che meriterebbe.
Come qualcuno ha debitamente sottolineato prima di me, il film si contraddistingue per uno svolgimento frettoloso che causa un mancato approfondimento psicologico dei personaggi. Stella è un "carattere" che ritengo molto interessante, e l'interpretazione della Richardson solleva una pellicola che, altrimenti, sarebbe stata soltanto - ed in parte lo è - un mero melodramma di impostazione televisiva.

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sweetyy  @  14/12/2016 06:33:42
   6½ / 10
Non male.. un po'frettoloso nello svolgimento, comunque coinvolgente.

Lory_noir  @  12/02/2014 19:54:42
   5 / 10
Ho letto il libro e mi è piaciuto molto e ho trovato questo film un tentativo non ben riuscito di trasporre un buonissimo soggetto. É stata data una piega al film completamente diversa da quella del libro, non solo in quanto a svolte narrative ma anche ad interpretazioni e caratterizzazioni dei personaggi. Non mi illudo che le trasposizioni cinematografiche debbano essere identiche all'opera originale, ma quando i cambiamenti non fanno giustizia all'opera di provenienza il parere non può essere che negativo.

paride_86  @  24/10/2012 02:49:03
   5 / 10
Un soggetto interessante si trasforma in un polpettone senza fine, se affidato alle mani sbagliate. E' chiaro che David Mackenzie non abbia fatto del suo meglio, anzi: la regia fredda e televisiva affossa definitivamente un film la cui sceneggiatura già lascuava a desiderare.
A nulla valgono gli sforzi recitativi della brava Natasha Richardson e di Ian McKellen: "Follia" è un mattone che non conosce climax.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  22/03/2010 17:26:37
   7 / 10
Tratto da un romanzo di Patrick Mcgrath, l'ennesima storia d'amore destinata a finire in tragedia. Che cambino gli scenari o le epoche, la storia è sempre la stessa.
E il problema sta nel solito fatto che nel film vengono saltati passaggi chiave che nel libro erano fondamentali, la psiche dei protagonisti e tra i protagonisti è troppo poco delineata e per questo le loro azioni appaiono spesso illogiche e senza senso.
Ma malgrado la passione e l'essenza del libro qui vengano presto perse per strada, il film in sè non è così male, tecnicamente è ben realizzato ed è comunque capace
di non annoiare lo spettatore. Regia abbastanza anonima ma attori bravi e convincenti (sopratutto la compianta Richardson).
Si lascia guardare

miciopasticcio  @  12/03/2010 15:13:19
   5½ / 10
La “follia” nominata nel titolo italiano è riferita ai personaggi principali o piuttosto all’ambiente sociale in cui sono inseriti? Il film di Mackenzie sembrerebbe suggerire che spesso i comportamenti convenzionali delle persone, soprattutto quando sono investite di un potere di tipo istituzionale, possono essere più folli e deleteri di quelli di chi deve portare lo stigma di pazzo. Questo e un topos del cinema sugli ospedali psichiatrici, che vede nel capolavoro di Forman forse l’esempio più riuscito, anche se nel caso di Follia si evita almeno in parte la rappresentazione idealizzata del malato di mente.
Stella, che alla pari della Nora ibseniana passa come una bambola per le mani di ben tre uomini, è vittima delle convenzioni sociali dell’ambiente in cui vive; nel suo passato probabilmente è avvenuto qualcosa di traumatico, che nel presente la costringe a vivere in preda alla depressione e all’alcolismo. La sofferenza è inoltre acuita dalla situazione familiare: il marito e la suocera la ritengono un’incapace e non le permettono di esprimersi per quello che è realmente. Eppure lei sente il bisogno di essere amata e considerata, tanto da instaurare un rapporto extraconiugale con un paziente psichiatrico, giungendo al punto di mettere in pericolo non solo la propria rispettabilità, ma addirittura la propria incolumità.
Quello che però lascia interdetti del film è lo scarso approfondimento psicologico dei personaggi e delle loro azioni, dovuto probabilmente alla rarità dei dialoghi; la conseguenza è che in più di una situazione i comportamenti risultano incomprensibili o per lo meno poco coerenti con gli eventi precedenti (non si capiscono i motivi dell’astio della suocera e del marito verso Stella, la decisione della protagonista di abbandonare con estrema leggerezza il marito e il figlio per una vita senza futuro, l’improvvisa infatuazione per lei dello psichiatra anziano con tanto di proposta di matrimonio…).
Non ho letto il libro da cui è tratto il film, ma posso ipotizzare che il problema sia dovuto a qualche leggerezza nel momento in cui si è compiuta la trasposizione dal codice letterario a quello cinematografico: qualche taglio di troppo, o qualche elemento importante lasciato in secondo piano fanno sì che la sceneggiatura sia troppo debole e presenti dei buchi.
Altra caratteristica del film è la sua freddezza, che per certi versi ha allontanato il pericolo di cadere nel pathos melodrammatico o nella rappresentazione patinata (apprezzabile ad esempio la crudezza delle scene di sesso), ma d’altro canto non permette di entrare in empatia con la protagonista (che rimane un enigma) né di provare compassione nei suoi confronti.
L’interessante trama a sfondo femminista finisce quindi con il risentire di una trasposizione che lascia troppi punti oscuri a chi si appresta a vedere il film senza aver prima letto il libro.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  09/12/2009 19:59:21
   7 / 10
Dal celebre best seller di Ian McEwan, un robusto melodramma della psiche in una suggestiva atmosfera d'epoca, sceneggiato con gusto dal commediografo Patrick Marber ("Closer"). Nonostante lo spirito del romanzo venga abbastanza tradito, il film è ugualmente splendido nella sua mescolanza fra giallo, dramma e love story, impreziosito dalla notevole interpretazione di Csokas ma in particolare di una magnifica Richardson, alla sua ultima prova prima di morire tragicamente.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  29/09/2009 00:33:40
   5½ / 10
Col materiale a disposizione (un libro splendido) si poteva e doveva fare molto di più. Invece MK svolge il suo compitino in equilibrio sul solido scheletro di una storia drammatica. Ma i caratteri di tutti i protagonisti appaiono poco tratteggiati, la ricchezza e il pathos del libro vanno a farsi benedire e vediamo i personaggi muoversi, come tante figurine inconsistenti, all'interno di una struttura drammatica che pretenderebbe altra complessità.
Salvano il film da una sonora bocciatura solo le ottime interpretazioni della Richardson e McKellen

francesco i.  @  15/06/2009 05:00:50
   7 / 10
Se non fosse per il cast il film meriterebbe un voto più basso..indubbiamente ha molti difetti, innanzitutto i rapporti tra i vari personaggi sono trattati superficialmente..la storia tra Stella ed Edgar è narrata in maniera troppo sbrigativa, sarà anche vero che tra loro c'è una forte attrazione, ma forse il regista avrebbe dobuto mostraare anche altri aspetti invece preferisce mostrare qualche scena erotica di troppo...stesso discorso per il rapporto tra Stella e lo psichiatra, interpretato da Ian McKellen..anche qui il film sorvola molto e non approfondisce...i pregi sono una buona regia (nulla di eccezionale intendiamoci ma abbastanza curata) e l'ottima interpretazione di Natasha Richardson, che grazie alla sua bravura salva il film dalla mediocrità

Burdie  @  17/02/2009 18:05:58
   7 / 10
...un film con poche pretese che riesce a tenere fino alla fine.

Redrum83  @  23/01/2009 19:48:21
   6 / 10
Visto l'argomento trattato "Follia" ha deluso un po' le mie aspettative; temi come la pazzia, la solitudine, la passione, l'ossessione dovrebbero a mio avviso essere trattati con maggiore enfasi e pathos, mentre in questa pellicola il regista sceglie uno stile asciutto e per lunghi tratti freddo, senza dare il giusto peso alle sfaccettature e alle debolezze dei personaggi qui rappresentati. Anche per questo il lavoro di attori come la Richardson e McKellen non viene sfruttato appieno, immersi in un soggetto molto meno accattivante di quanto possa sembrare e in una sceneggiatura troppo piatta per colpire lo spettatore. Non è un film brutto, però di sicuro si poteva fare di meglio.

laconico  @  03/12/2008 01:13:37
   8½ / 10
"Pazzia d'amore: pleonasmo, l'amore è già di sé pazzia", così scriveva Heine in un aforisma che si potrebbe applicare benissimo a questo film come epigrafe e morale conclusiva. Devo dire che non ho letto (purtroppo) il libro di McGrath, e questo può essere un limite o un vantaggio perché non condizionato dalla lettura. Pertanto il mio giudizio su questo film è più che buono, mi è piaciuto molto il gioco di sentimenti, dalla sciocca passionalità di lei (una brava e bella Natascha Richardson), all'autocontrollo di lui, fino alla morbosità dello psichiatra, in un bell'intreccio che fila liscio (senza colpi di scena, ok) ma non annoia mai. Può darsi che nel libro certe caratterizzazioni psicologiche siano meglio delineate ma questo mi sembra comunque un prodotto cinematografico di ottimo livello. La regia e la fotografia (splendide) hanno rinvigorito i fasti ormai imbolsiti di Ivory. Film visivamente molto sofisticato, curato e confezionato a dovere. Secondo me merita un voto alto.

misachan  @  27/11/2007 18:23:12
   5 / 10
Purtroppo dopo aver letto quella meravigliosa storia che presenta il libro omonimo di Partick MacGrath, non si può rimanere soddisfatti da questo film.
Manca tutto, tutto quello per cui il libro è uno dei più belli che abbia mai letto.
La stessa cosa era in parte successa con l'altro adattamento da un libro di McGrath, "Spider", diretto da David Cronenberg, ma in dimensione assolutamente minore.
Qui sfortunatamente la protagonista non regge il confronto con la versione cartacea, non emerge quasi nulla di ciò che è invece fondamentale per la storia. Ad esempio il rapporto con il figlio... sembra che a Stella non sia mai importato veramente. O quello con lo psichiatra... a proposito, è inutile dirlo ma bravissimo Ian McKellen.
Dov'è quella partecipazione mista a commiserazione che si prova spontaneamente per i due innamorati? Il film non suscita niente... o se non altro, niente di quello che mi aspettassi.
Perché cambiare il finale in questo modo poi? Stella ha preparato a lungo la sua uscita di scena, non è stato un capriccio per le sue aspettative deluse come sembra nel film.
No, davvero non riesce neppure in piccola parte ad avvicinare la grandezza del romanzo, che consiglio a tutti, perché a mio avviso stupendo.

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Ultima risposta 12/02/2014 19.56.41
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  20/10/2007 11:13:32
   6½ / 10
Il voto è motivato dalla mia recensione.

Glendhi  @  04/10/2007 19:29:56
   2 / 10
Il film si poteva intitolare "Stella, la vacca del manicomio". In sostanza cos'è? Una tipa annoiata che si fa il primo che passa, una specie di malato mentale, che le trasmette per vie vag.inali la sua malattia.
Amen.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/09/2007 10:19:27
   5½ / 10
Dopo il deludente "Young Adam" David MacKenzie torna a proporre una pellicola in cui ripete gli stessi errori ravvisabili nel suo precedente lavoro.
Tratto dall'omonimo(e bel) romanzo di Patrick MacGrath, purtroppo il film si rivela piatto ed arido d'emozioni,non riesce a coinvolgere lo spettatore a causa di una narrazione didascalica ed un approfondimento dei personaggi molto superficiale,anche a causa di un riscontro abbondante di luoghi comuni francamente evitabili.
Cio' che MacGrath riusciva attraverso la scrittura non riesce al regista attraverso le immagini,apparendo eccessivamente trattenuto e freddo nella messa in scena...passione,dolore,solitudine,dramma scorrono sullo schermo in maniera anonima,lasciando esili tracce che si perdono facilmente nella memoria.
Il film non è brutto,ma è fragile,poco sviluppato ed alla causa non danno una gran mano gli attori che paiono poco ispirati, a partire da Marton Csokas assolutamente poco credibile.
L'ossessione e la follia che dovrebbero trasudare con veemenza non si ravvisano quasi mai,in un prodotto che avrebbe dovuto avere il suo punto di forza soprattutto nel carico emotivo questa è ovviamente una grave falla,"Follia" appare come un compitino del regista il quale si limita ad una trasposizione che si lascia guardare ma che non affascina piu' di tanto.

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Ultima risposta 21/09/2007 16.14.06
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Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  25/07/2007 16:53:49
   8 / 10
La gente non capiscenulla, mette dei voti alti a film che non meritano nemmeno di essere citati e poi ad un film del genre non danno importanza...
Cmq io l'ho visto in dvd e devo dire che mi è piaciuto, soprattutto l'ambiente velato della psichiatria che poca gente conosce e soprattutto il trattamento brutale che avevano gli psichiatri con i pazienti...imparate a capire la verità delle cose.
E poi gli attori sono bravi e anche il resto.

renee  @  17/07/2007 22:08:34
   7 / 10
non capisco perchè voti così bassi....è abbastanza coinvolgente e gli attori sono bravi...lontano dal capolavoro ma ancora di piu dai film spazzatura...

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/07/2007 14.02.35
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/06/2007 00:48:21
   6 / 10
Freddo addattamento del classico di McGrath, "Follia" secondo me non riesce a trasmettere quegli stati d'animo che erano basilari nel romanzo dello scrittore, senza contare che - nel suo ingessato stile inglese (dove le emozioni vengono se non trattenute, perlomeno celate) finisce per precipitare, verso il finale, nell'opposto di sè, in un'enfasi drammatica degna di certi vecchi "polpettoni" del cinema.
Ma non vorrei essere troppo severo, anche perchè l'interpretazione della Richardson è assolutamente magnifica: è lei a reggere una (difficile) prova in mezzo a medici un pò grotteschi e viscidi, psicolabili lievemente stereotipati e imbelli (odiosi) mariti borghesi e (almeno inizialmente) ludicamente cinici e ambiziosi.
Un film segnato dal tempo, e proprio come il Passato da rimuovere sorprende che la scansione degli eventi sia in realtà troppo artificiale e brusca (oserei dire persino "indolore") rispetto alla loro drammaticità, e alle molte (troppe?) sfumature della vicenda.
Sembra di rivedere il giovane Cliff Richardson mentre, in una giostra amnetica/rimozionale di schizofrenia, prende dolcemente la mano di Joan Crawford rammentando una ferita ancora aperta, in uno dei momenti più toccanti di "Foglie d'autunno".
O ricordare l'odioso A. Lyne quando perseguita l'eroina fin dall'inizio a dimostrare misoginamente quanto Gere (il marito cornuto) "avesse il diritto di difendere il proprio (dis)onore".
Eppure basterebbe prendere i primi fotogrammi del film, splendidi, per desiderare che questa estraneità si tradisca, si riveli compiutamente: lei che dev'essere la moglie perfetta di un medico (come la Nora di Ibsen) e si vede tutto lo sgomento di una donna costretta a seguire il marito per un presente, un futuro, tra strutture psichiatriche e uxuricidi dotati di talento artistico.
Se ciò non accade, è colpa di un regista che segue schemi fin troppo abusati: il voyeurismo del sesso sfrenato, l'ossessione-feticcio della dipendenza (o anche della sopraffazione), il retaggio di un'inconscio/subconscio Freudiano (cosa cerca davvero lei? di diventare vittima di un "mostro" per autopunirsi del suo desiderio?).
Peccato, perchè la fotografia è notevole, la protagonista azzeccata, gli ambienti dei medici e delle loro famigliole ultraconservatrici che scomodano un liberismo ipocrita e sottilmente coercitivo, funzionano alla grande.
Solo che avrei desiderato maggior urgenza espressiva e minor melodramma ai fini della vicenda. Tutto sommato si poteva fare di meglio, ma proprio per questo un voto in meno

3 risposte al commento
Ultima risposta 04/07/2007 20.38.07
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guitarvenne  @  27/06/2007 14:53:26
   5 / 10
Scena poco plausibile (il colpo di scena spiegherà tutto, ghigno tranquillo).
Scena affatto credibile (ma c'è il colpo di scena in agguato, e tutto verrà spiegato, penso infilandomi l'ennesima infornata di pop corn in bocca).
Dialogo sconclusionato (stupido io, ci son cascato di nuovo! C'è il colpo di sceenaaa!).

Non c'è il colpo di scena.

Medito e rimedito. Un pop corn mi va di traverso.

Ma dunque... è davvero un film così inutile?

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  21/06/2007 09:26:47
   7½ / 10
Storia di un’ossessione e del confine che esiste tra amore, passione e sesso.
Tratto dal bellissimo romanzo "Follia" di Patrick McGrath, il film mescola diversi generi cinematografici e letterari per descrivere l’atmosfera e l'ambientazione spaziando dal melodramma gotico, al thriller erotico fino ad arrivare a momenti di suspence e di tragedia.
Follia racconta l’irrazionalità dei sentimenti, la forza del sesso, la necessità di essere riconosciuto e compreso dagli altri, l’abuso di potere, l’ostilità nella coppia.
Ottima la prova degli attori e bellissima la ricostruzione dettagliata e precisa.
Devo confessare che il libro è di gran lunga più bello e coinvolgente, ma sicuramente questo film lo consiglio....soprattutto a chi è piaciuto il libro.


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Ultima risposta 29/06/2007 00.24.38
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