fronte del porto regia di Elia Kazan USA 1954
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fronte del porto (1954)

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locandina del film FRONTE DEL PORTO

Titolo Originale: ON THE WATERFRONT

RegiaElia Kazan

InterpretiMarlon Brando, Karl Malden, Lee J. Cobb, Eva Marie Saint, Rod Steiger, Pat Henning, Leif Erickson, James Westerfield, Tony Galento, Tami Mauriello, John F. Hamilton, John Heldabrand, Rudy Bond, Don Blackman, Arthur Keegan, Abe Simon, Martin Balsam, Michael V. Gazzo, Fred Gwynne, Pat Hingle, Scottie MacGregor, Nehemiah Persoff

Durata: h 1.48
NazionalitàUSA 1954
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1954

•  Altri film di Elia Kazan

Trama del film Fronte del porto

Terry Malloy, scaricatore di porto ed ex pugile, è il fratello di un boss che controlla il sindacato dei portuali di New York. Una faticosa crisi di coscienza lo spinge però a testimoniare contro la sua corruzione criminale...

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Voto Visitatori:   8,53 / 10 (97 voti)8,53Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore protagonista (Marlon Brando)Miglior attrice non protagonista (Eva Marie Saint)Miglior sceneggiatura originaleMiglior fotografiaMigliore scenografiaMiglior montaggio
VINCITORE DI 8 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista (Marlon Brando), Miglior attrice non protagonista (Eva Marie Saint), Miglior sceneggiatura originale, Miglior fotografia, Migliore scenografia, Miglior montaggio
Miglior film drammaticoMiglior regista (Elia Kazan)Miglior attore in un film drammatico (Marlon Brando)Miglior fotografia in bianco e nero (Boris Kaufman)
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (Elia Kazan), Miglior attore in un film drammatico (Marlon Brando), Miglior fotografia in bianco e nero (Boris Kaufman)
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Voti e commenti su Fronte del porto, 97 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  09/05/2022 23:58:27
   7 / 10
Le tematiche sono scottanti in questo film degli anni '50: la situazione deplorevole dei lavoratori, sfruttamento e sindacato corrotto.
Inizia come un vero thriller: la morte violenta di un ragazzo benvoluto e la sorella che dichiara vendetta. Il prosieguo mette nella pista altre violenze ed altri morti.
La prima caratteristica che si fa notare è l'umorismo nero molto azzeccato. L'atmosfera è dura, opprimente, come se il destino fosse segnato e non desse scampo a nessuno degli scaricatori di porto. Non hanno famiglia, non hanno nessun appoggio eccetto un prete che si prende a cuore la loro situazione. Il prete è interpretato dall'ottimo Karl Malden, l'attore che forse mi è piaciuto di più: un grande oratore e personaggio positivo. Niente da dire comunque Marlon Brando che recita la parte del sofferente "antieroe" Terry Malloy: lui detterà le sorti nelle ultime scene molto diverse dal tipo di finale a cui siamo abituati.
E' il primo film di Elia Kazan che vedo: purtroppo non reputo "Fronte del Porto" un capolavoro perché soffre di una certa pesantezza che non fa scorrere lisciamente il film, non ho visto colpi di genio nella tecnica cinematografica e francamente tutti questi oscar mi sembrano esagerati. Però bah, erano altri tempi. 7 politico.

cort  @  26/11/2020 23:14:00
   7½ / 10
Difficile giudicare un film così vecchio. Registicamente non è eccezionale e la fotografia è solo buona, quello che mi ha colpito sono due cose: la caratterizzazione dei personaggi bonaccioni come dovrebbero essere dei scaricatori di porto e della ragazza emotiva ed ingenua. L'altra è la prova attoriale ottimamente inserita nei personaggi.

Goldust  @  09/05/2019 18:02:41
   7½ / 10
Film generazionale se ce n'è uno, quasi mitologico, avvolto da un'area mistica che anche lo scorrere del tempo, solitamente inesorabile, non riesce ancora a scalfire. Forse un poco sopravvalutato ( le scene madri come il faccia a faccia tra i fratelli in auto o lo scontro finale valgono da sole più dell'intero messaggio di denuncia sociale del quale il film si fa carico), sicuramente il lavoro più personale ed autobiografico del regista che, causa la collaborazione con McCarthy, qualche conto con la propria coscienza doveva evidentemente regolarlo. Se Brando è magnifico il buon Lee J. Cobb cos'è? Sicuramente un attore gigantesco mai celebrato abbastanza.

Dom Cobb  @  14/10/2018 17:58:37
   6½ / 10
Terry Malloy è uno scaricatore di porto e un ex pugile, che è stato introdotto dal fratello nella "mafia" che controlla il sindacato portuale della città; quando, in seguito a una sua soffiata, un amico viene ritrovato morto in circostanze più che sospette, egli inizia ad avere rimorsi di coscienza. Infine, le insistenze da parte del prete locale e il graduale peggioramento della sua situazione nel sistema lo spingeranno a denunciare pubblicamente lo stato di corruzione...
Il dramma sociale rappresenta uno dei generi più fortunati e remunerativi degli anni '50, e fino ad oggi il film di Kazan ne è uno degli esempi più celebrati; già ammetto che non è esattamente il tipo di cinema che fa per me, ma in passato mi sono imbattuto in alcune pellicole interessanti al riguardo. E anche se, sotto nessun aspetto, "Fronte del porto" si può considerare un brutto film, a fine visione mi sono sentito un po' infastidito.
Credo che ciò sia la conseguenza di un mio errore, ossia l'aver sbirciato fra i retroscena della produzione del film prima di guardarmelo: in fondo, stiamo parlando del periodo maccartista, in cui infuriava la paura per i "nemici" russi a tal punto da spingere alla creazione di un comitato per scovare eventuali sobillatori in quel di Hollywood tramite una serie di interrogatori pubblici e bandirli sulla "lista nera". Questo periodo lo reputo un manifesto della stupidità umana e del bigottismo della peggiore specie, una prova lampante di cosa paure irrazionali e infondate possono spingerci a fare, pertanto sapere che Kazan è stato uno dei pochi ad accusare apertamente suoi amici e colleghi durante tali interrogatori per salvarsi la carriera ha influito non poco sulla mia percezione del film; tanto più che lo stesso Kazan ha ammesso di aver diretto "Fronte del porto" come metodo per giustificare le sue azioni.
Alla fin fine, è proprio questo ad avermi infastidito oltremodo, ossia il modo in cui Kazan sembri voler trasporre la propria condizione attuale nella vicenda narrata su schermo, producendo un risultato che definire moralmente ambiguo sarebbe un eufemismo.


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Ora, non spetta a me giudicare Kazan per quel che ha fatto, soprattutto perché non ho mai vissuto in un clima politico del genere ed è facile dimenticarsi in che modo certe pressioni possano schiacciare un individuo e costringerlo a prendere una posizione capace di alleggerire il peso, anche se ciò volesse dire lanciare accuse che, magari, si sa anche essere false. Però per tutta la durata non sono riuscito a scrollarmi di dosso questa vena ipocrita e bigotta che, una volta salita in superficie, è impossibile da ignorare.
Un peccato, perché a scanso di questo problema estremamente ingombrante, il film funziona come parabola ottimista della lotta degli onesti contro i corrotti: è ben girato, scorrevole e beneficia di buone interpretazioni da parte di tutto il cast (anche se non ho trovato nessuno di loro materia da Oscar, neppure Brando, che da quel che vedo si è fatto una missione di apparire distaccato in tutte le sue performances). La storia con la ragazza di turno inoltre non funziona a dovere e sembra esser messa lì giusto per ragioni di formula, e in generale il numero di Oscar vinti mi pare un po' esagerato, visto che né il montaggio, né la scenografia mi sono sembrati particolari.


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Il film soffre per una certa sottocorrente politica che risulta ingombrante, ma per chiunque sia capace di ignorarla, rimane comunque un dramma realizzato con competenza ed interpretato con sufficiente dignità da parte di tutti gli attori coinvolti. Ma anche senza i problemi di cui sopra, dubito che lo considererei un capolavoro vero e proprio.

antoeboli  @  19/09/2017 00:39:14
   8 / 10
Affresco di un America di ribellione dai soprusi e dalla voglia di vivere in libertà.Fronte del porto è il film che ha segnato la carriera di Marlon Brando , uno dei leggendari di Hollywood .
Un film tecnicamente superbo ancora oggi , con interpretazioni di Brando memorabile per la sua giovane età , anche se la prima parte potrebbe risultare alquanto soporifera .Il film si rifà molto bene negli ultimi 40 minuti , in un gesto di contestuale ribellione , un pò lo status del periodo . Tra l altro un anno dopo sarebbe arrivato Gioventù bruciata .
Da vedere per ogni cinefilo !

Thorondir  @  04/03/2016 19:57:49
   9 / 10
Secondo molti è un film che narra il trionfo del capitalismo sulla masse perchè . In realtà ciò accade dopo che Brando ha vinto la sua battaglia, dopo che i "padroni" hanno dovuto picchiarlo in tanti contro uno, dopo che il personaggio simbolo del capitalismo, finisce in acqua scaraventato dal vecchietto che è stato sfruttato per una vita. Kazan ha infatti girato questo film per scusarsi dell'essere stato una "spia" ad Hollywood (ricordiamo che siamo nell'epoca del maccartismo e dell'anticomunismo a tutti i livelli). Quindi il film diventa denuncia contro l'oppressione dei capi, di chi non aveva problemi ad uccidere e Brando è l'anti-eroe a cui non importa nulla che segue la voce della coscienza e un po' per amore, un po' per "diventare qualcuno" come dice nello splendido dialogo a suo fratello, fa quello che deve fare. Visivamente perfetto, girato con piani sequenza che danno la sensazione del reale trascorrere del tempo, il film è una parabola sulla volontà di riscatto della classe meno abbienti.

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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  10/11/2015 23:39:37
   7½ / 10
Ottimo film. Invecchiamo meno bene di altri grandi capolavori del passato.

ZanoDenis  @  03/10/2014 16:54:26
   9 / 10
Un tram che si chiama desiderio mi è piaciuto un pizzico di più, questo però è comunque un gran filmone, di denuncia, molto coinvolgente nonostante l'età, mi è piaciuta molto la caratterizzazione e le funzioni dei personaggi, tutti utili alla causa e anche valorizzati dalle interpretazioni fantastiche degli attori, come al solito, su tutti, ovviamente, Marlon Brando, giustamente premiato con l'oscar

DogDayAfternoon  @  03/08/2014 16:13:27
   7 / 10
Al di là del numero di Oscar trovo "Fronte del porto" un film abbastanza sopravvalutato, un buonissimo film con un' ottima storia di base ma ben lontano dal capolavoro. Buona parte delle scene è ben fatta, alcune di esse restano ben impresse nella mente per il modo in cui la miseria e la corruzione sono rappresentate, il coinvolgimento è alto e quasi tutti gli attori bravi.

Il difetto più grosso secondo me è il personaggio femminile, mal rappresentato e mal interpretato oltre ad una storia d'amore molto scadente e quasi inutile.

Sicuramente un film che va visto e che si può apprezzare ancora oggi, anche perché storie così il cinema contemporaneo non le sa più raccontare.

Project Pat  @  08/03/2014 16:00:51
   8½ / 10
Vera e propria perla della cinematografia con la c maiuscola, a mio parere soggetta alla sopravvalutazione più totale (invero più del necessario) per gli altissimi valori generazionali (fede, amore, libertà) da essa trasmessi in maniera ottimale più che per le sue interpretazioni prese singolarmente. Ma forse, più che di sopravvalutazione bisognerebbe parlare di esaltazione, più che giusta vista appunto la già citata capacità di questo film di incidere come non mai sulle coscienze della gente (come accadde all'epoca con tutte le polemiche che ne scaturirono e come accade ancor oggi emozionandosi alla visione) tramite i suoi eccezionali messaggi di coraggio e di rivalsa, fra i tanti costruiti al suo interno. Non sarà tra i miglior film del mondo come si dice, ma è da vedere a tutti i costi.

clint 85  @  16/12/2013 02:42:35
   6½ / 10
Onesto filmetto di denuncia con un bravo Brando.
Una sufficienza più che guadagnata per uno dei film più sopravvalutati di sempre.

camifilm  @  12/10/2013 16:19:10
   7 / 10
8 oscar non li condivido tutti.
Bellissimo film che si lascia vedere e seguire.
Marlon Brando giustamente OSCAR per miglior attore.
Belle lescene con riprese tutti gli attori a sfondo della scena principale.
Da vedere assolutamente.

Tuonato  @  13/08/2013 14:29:02
   7½ / 10
Cinematograficamente parlando probabilmente La parabola per eccellenza del piccolo delinquente spaccone che per amore di una donna trova il coraggio di ribellarsi e di rompere il muro dell'omertà.
Belle le scene corali dove ogni attore è impegnato a far qualcosa.
Grande Brando, notevole l'improvvisazione nella scena del taxi.
<<Ma non è questo. È questione di classe! Potevo diventare un campione. Potevo diventare qualcuno, invece di niente, come sono adesso.>>
Un classico e un pezzo di cinema importante.

vieste84  @  15/12/2012 15:25:44
   8 / 10
Fronte del porto è un film che sicuramente è un capolavoro e che merita la vincita dei premi oscar, soprattutto quello per il migliore attore protagonista. Noto che qui sul sito non tutti lo ritengono un capolavoro e riceve molte critiche, molte a causa della trama e della s*****ttata finale. Per un certo senso molti hanno ragione ma c'è da dire che non va visto per le sottigliezze della trama ma è un film che ha un certo gusto estetico e che quindi bisogna andare oltre al di la di ciò che si vede. Le atmosfere cupe, Rod Steiger sempre molto bravo nella parte di personaggi ambigui e soprattutto la spettacolare interpretazione di Marlon Brando faranno rimanere il film impresso nelle vostre menti. La parte più bella è senza dubbio la famosa chiacchierata in auto tra i due fratelli che Scorsese omaggerà molti anni più tardi nel suo Toro Scatenato

topsecret  @  20/06/2012 09:27:29
   8 / 10
Un dramma in bianco e nero, ma dalle tinte forti, racconta una storia di frustrazione, omertà, sfruttamento e morte ma che mette in evidenza soprattutto quei sentimenti più alti e positivi come la redenzione, il riscatto morale e l'amore.
Un film che fa incetta di premi: ben otto oscar su dodici candidature, tutti espressione di bravura, capacità, carisma e determinazione. Nel cast si evidenzia la prova di un Marlon Brando superlativo, nei panni di un duro dalla coscienza appannata ma che riuscirà a prevalere sulla sua condizione di fallito, ma spicca anche la performance di una Eva Marie Saint che all'esordio sul grande schermo si porta a casa l'oscar come miglior attrice non protagonista.
Una pellicola capace di emozionare e graffiare, coinvolgendo pienamente lo spettatore facendosi ricordare nel tempo.

7219415  @  27/02/2012 22:22:53
   8½ / 10
Bellissimo...Marlon Brando eccezionale...le atmosfere sono incredibili

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  26/11/2011 17:59:48
   10 / 10
Nonostante questo film valga, a mio parere, ben più di 10, non posso altro che dire GRAZIE Elia Kazan. Mi sono innamorato di questo film, Marlon Brando è straordinario e fin troppo carismatico nel ruolo di Terry. Questo film a tratti crudo è estremamente commovente e di rara bellezza, più moderno e attuale di quanto si pensi. Non ci sarebbero abbastanza parole per descrivere ciò che ho provato guardandolo, e non esagero. Personaggi così veri non si sono visti da nessun'altra parte. 10 e lode, e anche di più

TonyMontana  @  09/09/2011 12:17:41
   8 / 10
Terry è un duro, un gangster e per di piú è interpretato da Marlon Brando. Le cose filano liscie per lui fino a quando non si trova coinvolto nell'omicidio di un uomo. La sorella di questo tale con i suoi modi da bionda santarellina farà perdere la testa al povero Terry, obbligandolo dapprima a frequentare il terribile ambiente cattolico, poi quello sindacale ed infine costringendolo ad allevare piccioni, trasformandolo in una sorta di Moira Orfei uomo e mettendo in grave dubbio la sua eterosessualitá.

PignaSystem  @  18/07/2011 22:56:59
   7 / 10
In una notte degli Oscar molto recente,quando fu assegnato ad Elia kazan il premio alla carriera,apprezzai molto la coerenza e la civile protesta di Nick Nolte che se ne stette seduto a braccia conserte mentre tutti applaudivano il vecchio cineasta:chi non dimentica non può, umanamente,al di là delle proprie convinzioni e idee,apprezzare chi ha slealmente sconfessato o tradito colleghi presso una commissione che fu uno dei maggiori scandali antidemocratici di una nazione che ha sempre sbandierato la difesa dei diritti di tutti come uno dei principi su cui è fondata.Tolto questo,va detto che forse "Fronte del porto" è stato all'epoca un pò sopravvalutato,ma rimane un film di forte interesse per aver almeno abbozzato un dramma ambientato in un contesto proletario,recitato benissimo da un cast ben costruito(e Kazan,indubbiamente è stato un grande direttore d'attori).Brando trovò la definitiva consacrazione imponendo l'interpretazione di Terry Malloy come uno dei miti del cinema americano,e il suo dialogo in auto col fratello gangster ha una tale bellezza e potenza dramamatica,sa così tanto di rimpianti acuminati e occasioni perdute da commuovere ancora oggi.E i piccioni allevati sul tetto,la lotta impari con i gangster nel finale, il corteggiamento goffo e gentile tra Brando e la Saint,sono sprazzi di cinema sempre bello.

Invia una mail all'autore del commento IL MITO.  @  10/05/2011 18:51:15
   7 / 10
Fronte Del Porto è sicuramente un bel film, ma trovo che sia stato veramente sopravvalutato, anche se noto che gli ultimi commenti qua su filmscoop la pensano abbastanza come me. Gli 8 oscar son sicuramente troppi, sicuramente non condivido quello alla miglior sceneggiatura originale, al miglior film e alla miglior regia.
Non sto a parlare dei tanti pregi, perchè già famosi, ma sottolineo invece il troppo buonismo di fondo, purtroppo veramente comune nei film di quel periodo, che io veramente mal digerisco, e una storia non molto approfondita e ben sviluppata secondo me.

nevermind  @  26/04/2011 00:01:51
   6½ / 10
Si vede che ne '54 non c'erano assolutamente altri film in competizione perchè proprio io gli 8 oscar, e dico "OTTO" non li vedo per nulla!
Il film affronta tematiche attuali ancora ai giorni nostri a distanza di mezzo secolo, nonostante l'ottima interpretazione di Brando, resta una pellicola più che sufficiente ma non di più.

JOKER1926  @  01/04/2011 18:16:03
   6½ / 10
"Fronte del porto" per la famosa ed importante regia di Elia Kazan ha rappresentato la massima celebrazione, consacrazione di questo ultimo ma non solo. A salir da trionfatore sul carro dei vincitori, giustamente, è l'esplosivo Marlon Brando che questa volta, in "Fronte del porto" presterà la sua imponenza fisica ed emotiva all'icona di Terry Malloy ex pugile e scaricatore di porto.
Cercando di racchiudere in due righe il concetto enunciato sopra bisogna dire che la forza di propulsione de "Fronte del porto" è rappresentata esclusivamente dal grande Brando e dal lavoro tecnico della regia che riesce, tramite suggestive inquadrature, a creare un film di una grande compattezza che dal pubblico deve esser automaticamente apprezzato.

"Fronte del porto", volendo fare un confronto, non vale "Un tram chiamato desiderio" perché il problema di base che avvolge il film del 1954 è la struttura della storia troppo statica e teatrale, ma nonostante tutto da "Fronte del porto" si evince una macabra realtà, ossia quella dell'omertà (tema universale) e della prepotenza, in tutto emerge, attraverso l'energia di Malloy una forma di ribellione anomala e, allo stesso tempo, sentita e vera.
La sceneggiatura nel complesso appena sufficiente, belli i dialoghi con Marlon Brando protagonista, spettatore soddisfatto, ma come detto prima, in tema di parallelismi, in "Fronte del porto" manca quel totale coinvolgimento rispetto alla pellicola del duo Kazan/Brando del 1951, ma la critica in generale ha pensato ad elevare al Capolavoro un film che non merita dopotutto questa etichetta, ma la Cinematografia vive nelle grandi firme sublimandole sempre…

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/09/2012 18.52.44
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  18/03/2011 19:19:38
   7½ / 10
Un classico che punta molto sul sociale centrando l'obbiettivo, infatti le vicende non hanno quel sapore di finto che contraddistingue molti film di quel periodo e alcuni dialoghi sono veramente ben curati (es. quello del prete all'interno della nave). Ottima interpretazione di tutto il cast, eccellente il trio Marlon Brando, Eva Marie Saint e Karl Malden. Se non inneggio al miracolo perdonatemi, ma è pur sempre del '54...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  02/03/2011 03:46:36
   7 / 10
Visto il trascorso biografico del regista è una pellicola che ha del curioso. Redenzione riuscita o meno, non ha davvero importanza. Quel che resta è una bella interpretazione di Brando (ha un volto che di per sé è qualcosa di straordinario) e la sensazione che quest'opera Kazan l' abbia fortemente (e prepotentemente) voluta. Non mi pare sia invecchiata al meglio e alla fin fine non mia ha entusiasmato.

Invia una mail all'autore del commento bulldogbru  @  27/02/2011 02:26:28
   7½ / 10
Bel film,ma sicuramente non da 10
Nel 1954 gli avrei dato anche 10,ma al giorno d'oggi il cinema è cambiato....
La colonna sonara è irritante.
Secondo me questo è un bel film per tutti quei nostalgici cinefili ammuffiti.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/02/2013 17.44.29
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ste 10  @  24/02/2011 22:27:57
   9½ / 10
Straordinario film, l'interpretazione di Marlon Brando è qualcosa di fantastico, una delle pietre miliari della storia del cinema

dave89  @  06/02/2011 17:09:54
   9 / 10
stupendo film.

guidox  @  08/01/2011 15:44:40
   8 / 10
da contestualizzare assolutamente all'epoca dell'uscita, perchè effettivamente il film risente un po' della vecchiaia, anche se il tutto è controbilanciato da una grande atmosfera, specie nelle scene in esterna, in particolare nel porto.
resta un gran bel classico, con un fascino tutto suo e con un magnifico Marlon Brando.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  08/01/2011 14:04:54
   6½ / 10
Dura ma lineare storia di uomo solo contro tutti recitata magistralmente da un Marlon Brando sofferto e maledetto, dal bravissimo Karl Malden (che avrebbe meritato l'Oscar) e dal cattivone Lee J. Cobb. Splendida anche la fotografia, ma bisogna ammetterlo: la sceneggiatura non è poi sto granchè (tante situazioni e caratterizzazioni sono lasciate un pò al caso), e la storia, malgrado buona, è tirata per le lunghe e non coinvolge a sufficienza (anche se la scena nel taxi tra Terry e il fratello Charley, in quanto ad emozioni e tensione, è davvero magistrale). La Saint poi, è quanto di più imbambolato possa esistere. Anche il finale semi-comico non lascia del tutto soddisfatti.
Insomma, il film ti prende, ma non ti lascia niente.
Sinceramente non capisco tutti sti entusiasmi. E sì che l'ho visto già tre volte...
E' un film normalissimo, bello in estetica e con dei grandi interpreti, ma poi stop.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  27/08/2010 16:51:47
   7½ / 10
Non condivido la cascata di Oscar perchè in generale la recitazione in questo film è un po'pesante. Brando è truccato più di Sandokan, ma è effettivamente molto bravo. La fotografia del porto è eccezionale. Finale un po'troppo melodrammatico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  18/03/2010 09:05:00
   10 / 10
Dramma sociale di rara intensità e bellezza.
Cinema con la C maiuscola. Kazan confeziona un vero e proprio capolavoro sviluppando una vicenda intrisa di posizioni sociali, etiche e morali assai ambigue.
Lo stile di Kazan è caldo, coinvolgente, assolutamente partecipe alle vicende narrate.
Un Brando in stato di grazia e una menzione a Cobb che adoro.
Un film di rara bellezza e importanza cinematografica, emozionante e riflessivo.
Insomma, per me, un capolavoro.

Dr.Orgasmatron  @  12/10/2009 13:13:55
   9 / 10
Kazan sbancò gli Oscar grazie ad un film criticato, forse eccessivo per certi versi ed un pò troppo incentrato sulla figura del prete e del buonismo troppo facile. Resta comunque una grande pagina di storia cinematografica con l'interpretazione magistrale di un giovane ma già grandissimo Marlon Brando nei panni dell'ex pugile fallito Terry Malloy. Un film che non metterà mai d'accordo tutti i cinefili, soprattutto per le 8 statuette ricevute

Apocalypse_Now  @  29/06/2009 01:45:28
   9 / 10
8 oscar sicuramente eccessivi, ma uno è indiscutibile, a furor di popolo: quello ad un giovane e altrettanto talentuoso Marlon Brando

Lunamagica  @  03/04/2009 20:55:45
   10 / 10
New york cupa, scura e violenta...grande Terry Malloy.

FurFante9  @  19/03/2009 10:13:17
   7½ / 10
Solo le tante statuette vinte bastano da commento al grande film in questione, ma i tempi sono altri e ad oggi risulta difficile vivere le stesse emozioni di chi lo vide x la prima volta in quell'epoca; cmq da vedere x chi ama il cinemna incondizionatamente!

fragolina51  @  13/02/2009 21:46:26
   9½ / 10
Semplicemente immenso, con un giovane ma già bravissimo Marlon Brando

inferiore  @  28/01/2009 15:19:19
   4 / 10
Ahahahahaha vi giuro che che non riesco a smettere di ridere! Durante il finale mi stavo sdraiando dalle risate, mai visto nullo di più grottesco.
Tra i film più sopravvalutati della storia troviamo di diritto ''Fronte del porto''.
Una marea di tematiche messe li a casaccio, ad esempio la lotta al potere e altre che non sto ad elencare.
Bravino Brando ma alcune interpretazioni fanno davvero pietà. L'idea di base c'era solo che è stata sviluppata molto male dal regista, la storia sembra che possa decollare da un momento all'altro solo che ti ritrovi che mancano venti minuti alla fine e al termine della pellicola esclami ''Embhe?''.
Da non prendere in considerazione.

8 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2009 18.54.41
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Touch of Evil  @  25/01/2009 18:44:29
   9½ / 10
Forse è l'immensa interpretazione di Marlon Brando ad innalzare di tanto questo film che forse non è tra i più speciali, ma che comunque si è portato a casa 8 statuette

kastalya  @  04/09/2008 00:44:04
   6½ / 10
Senza dubbio un bel film.
Ma non uno dei migliori in assoluto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2008 15.38.30
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momo  @  10/07/2008 23:10:07
   7½ / 10
Senza dubbio un bel film, dei bei personaggi ed una scenografia veramente ben curata anche sul piano della trama non lascia nulla a desiderare. Nel complesso non mi ha tuttavia entusiasmato più di tanto non so capirne bene la ragione forse manca un po' di tensione ma è possibile che sia solo una mia impressione.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/07/2008 17.00.22
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/04/2008 11:31:46
   8½ / 10
Un dramma sociale dei lavoratori portuali sfruttati in cui non si nasconde una certa vena autobiografica di Kazan nel personaggio di Malloy, considerando le sue vicissitudini private. Colpisce ancora oggi la recitazione degli attori presenti a cominciare da Brando, misto di rudezza e dolcezza in cerca di redenzione. Citare solo Brando però, si fa un torto agli altri come Steiger, protagonista insieme a Brando della scena del taxi, un drammatico confronto tra due fratelli oppure Eve Marie Saint la ragazza di Malloy, l'energico Karl Malden e un caratterista con i fiocchi come Lee J. Cobb.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  07/04/2008 12:19:48
   7 / 10
E' un film che ha fatto epoca e ha contribuito alla costruzione del mito di Brando. Oggi quella recitazione puro actor studio è troppo melodrammatica e anche il contenuto di denuncia del film di Kazan sembra un po' ridicolo (a metà anni '50 il sindacato descritto come la Romania di Ceasescu). Grandi recitaziopni di spalla.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  05/04/2008 17:16:49
   8½ / 10
vabbè,è Marlon Brando, mica Massimo Ciavarro..Il suo volto spacca lo schermo.
Certo che il reclutamento quotidiano del Waterfront mi ha fatto venire in mente il recente film di Loach "in questo mondo libero"..

Le cose non sono poi tanto cambiate in cinquant'anni.

The Monia 84  @  23/03/2008 14:22:07
   9 / 10
Classico nello stile e moderno nei contenuti. Opera ricca di implicazioni politiche e religiose, ritrae in maniera efficace l'atmosfera ai tempi del maccartismo. Ma e' soprattutto un film sulla coscienza di un'uomo e sul suo tentativo di riscatto da una vita piena di amarezze e compromessi, in una societa' fondata sul dio denaro. Feroce e senza una sbavatura.

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Ultima risposta 16/04/2008 12.57.15
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quaker  @  13/03/2008 23:57:35
   9 / 10
Considero questo film ad un soffio dal capolavoro, e senza dubbio a livelli di eccellenza. Non amo Kazan in modo particolare, però bisogna riconoscere che l'actor's studio è stata una fucina di talenti, e uno dei suoi frutti migliori è proprio Marlon Brando, che qui dà il meglio di sé.
I piccioni, il gancio da scaricatore; gli occhi di Brando bistrati e truccati, come quello splendidamente truccato sopracciglio da ex pugile.
Una sfilza di comprimari su cui grandeggiano Lee J. Cobb e Rod Steiger.
Una fotografia superba. Una sceneggiatura solida, ben costruita, sorretta da una regia impeccabile. Musiche di L. Bernstein.
Con tutto questo non sono riuscito ad amarlo veramente.. ad apprezzarlo senza dubbio, a valutarlo eccellente senz'altro, ma ad amarlo proprio no... non è un film che si ama come invece Il Padrino, il Cu****, Pulp Fiction etc....

debaser  @  11/03/2008 22:18:46
   10 / 10
Un evergreen condito da una superba interpretazione di Brando. Un capolavoro assoluto. Da Top 25

harry stoner  @  08/03/2008 01:19:35
   10 / 10
Grande capolavoro di Kazan,sicuramente uno dei suoi migliori film.Memorabile Brando con l'uncino in mano e soprattutto il dialogo con il fratello in macchina(recitazione credo irripetibile).Karl Malden avrebbe meritato un oscar come non protagonista mentre Lee j.Cobb rimane uno dei piu grandi caratteristi del cinema americano anni 40-50.Eva Marie Saint per questo ruolo ebbe un oscar,ma non divenne mai una diva di prima grandezza.Ad ogni modo il film che consacro Marlon tra le massime leggende del cinema.Molto bello.Da custodire in videoteca.

xxxgabryxxx0840  @  04/03/2008 20:42:55
   9½ / 10
A mio avviso ad un passo dal capolavoro assoluto. Marlon Brando stratosferico.

Zurlistuta  @  29/02/2008 13:17:25
   9 / 10
Storia del cinema, la migliore storia...
Marlon Brando è sempre lui come dice il Liga e soprattutto Terry Malloy è un gran personaggio...
Stupendo

roy rogers  @  28/02/2008 22:14:09
   8 / 10
Marlon Brando non si discute, anche una canzone dice " Marlon brando è sempre lui" comunque bellissimo film... e soprattutto superlativo Marlon Brando!!!!

Vegetable man  @  28/02/2008 19:34:22
   8½ / 10
Un classico di Hollywood, didascalico ma molto asciutto nell'impostazione, sorretto da una solida regia. Spiccano sopratutto la bellissima fotografia, e la grandezza di Marlon Brando, vero istrione del film. Il massimo è quando duetta con Rod Steiger (intepreta il fratello) seduti in macchina: uno scambio tra pesi massimi. Godibile.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  26/02/2008 19:49:44
   7½ / 10
Un pò noir, un pò neorealista, un pò Rosselliniano nel dramma femminile.
La pellicola sembra fotografata dal nostro miglior Rotunno, una vera meraviglia per gli occhi, sopratutto per gli esterni, tanto che ormai mi chiedo se questi restauri in realtà facciano i miracoli.
Il film è ben confezionato per la pioggia di Academy, analizzabile in chiave sociale, umanitaria, religiosa, morale, l'ho trovato però abbastanza retorico nel melodramma, sopratutto nelle battute finali, oltre che al finale in sè particolarmente moralista.
Davvero grandissima l'interpretazione di Marlon Brando, la sua che preferisco tra i pochi film in cui l'ho visto recitare, ed una bellissima Eve Marie Saint all'esordio.

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Ultima risposta 28/02/2008 23.49.02
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Invia una mail all'autore del commento Rana c'è!  @  19/01/2008 04:50:00
   9½ / 10
Grandissimo film, uno dei migliori di sempre, ma soprattutto lui, Marlon Brando, immenso.
Non ci sono più attori del genere

DieHard  @  10/01/2008 12:47:47
   9½ / 10
un immenso Marlon Brando

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  04/01/2008 11:06:16
   8½ / 10
film forte e toccante che come unica pecca ha quella di toccare argomenti che forse adesso sono un po passati...il passare del tempo influisce sulla qualità del film che a tratti(soprattutto con il finale)appare un po troppo moralista!
per il resto il regista è bravissimo a mostrare un mondo che oggi puo essere paragonato a quello della "mafia"!
bello

vitocortesi  @  28/11/2007 20:25:12
   9 / 10
Questo film mi è piaciuto molto per i temi trattati e per la grande recitazione di Marlon Brando ma non gli dò il massimo perchè alcune parti del film non scorrono molto.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  25/11/2007 20:15:24
   9 / 10
L'avvento del nazismo in europa, costrinse ad emigrare in America moltissimi intellettuali e non, simpatizzanti della sinistra, tra i quali diversi attori e registi famosi; proprio in quegli anni un senatore repubblicano del Wisconsin, tale Joseph McCarthy dava vita ad un movimento che fu coniato con il termine Maccartismo, questo si basava su accuse rivolte a persone sospettate di appartenere al partito comunista o di esserne semplici simpatizzanti fino ad arrivare all'accusa di spionaggio sovietico vero e proprio; queste accuse da parte di McCarthy sembra non fossero dettate da una reale preoccupazione del comunismo ma finalizzate, manipolando le paure dell'opinione pubblica, a favorire la propria carriera politica.
Ne fu colpito anche l'ambiente cinematografico, da Chaplin a Gary Cooper a Walt Disney, nonchè di Elia Kazan che, al contrario degli altri, collaborò con il "Comitato McCarthy", anche se sembra che la denuncia nei confronti dei colleghi, che non gli perdonarono la cosa, avvenne sotto costrizione. In questo clima Kazan diresse indiscutibili capolavori tra i quali "Fronte del porto", bellissimo film di denuncia sociale, sempre attaccato politicamente, tacciato di ambiguità, con lapalissiani risvolti etici e morali, ma di incredibile coinvolgimento psicologico, con un attore che ha fatto del semplice carisma una delle sue armi vincenti, uno straordinario Marlon Brando; la sua interpretazione a questo film lo ha elevato ad icona del cinema Hollywoodiano e mondiale.
Terry Malloy è il prodotto di coloro che prendono coscienza della propria condizione, ed in loro si compie un mutamento che gli fa cessare di credere agli altri ed incominciano a credere in se stessi, la ribellione contro i suprusi è il risultato di questa trasformazione.
Una sceneggiatura turbolenta ma estrememente coinvolgente, coadiuvata da un montaggio impeccabile, con gli esterni in un bianco e nero molto suggestivo capace di trasmettere un'atmosfera vagamente neorealista. Molto interessante la figura del prete, la forza della parola contro l'ottusa boria di chi gestisce qualsiasi potere, purtroppo ha ragione Amterme quando sottolinea nel suo commento che in una realtà nostra attuale al coraggio del sacerdote Berry seguirebbe il suo funerale.

superfoggiano  @  18/11/2007 01:24:42
   8½ / 10
Il primo film che vidi di elia kazan... bello bello davvero...

Dick  @  06/11/2007 18:29:28
   7½ / 10
Film di contenuti sociali che metteva in evidenza all' epoca una certa attività malavitosa con il protagonista che decideva di farla finita e di andarci contro. Peccato per la prima parte a mio parere un pò così. Le migliori scene a mio parere sono

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mainoz  @  26/10/2007 09:55:25
   7 / 10
decisamente un bel film, con attori straordinari, mi è piaciuto molto (a parte i 2 premi oscar) il prete che fuma, il suo monologo nella barca è stato eccezionale..Nel suo complesso non lo reputo un capolavoro, il finale non mi ha convinto molto. Diciamo che mi aspettavo un finale diverso

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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  19/09/2007 19:45:43
   8½ / 10
MAGISTRALE PROVA DI BRANDO. FILM CHE METTE IN SCENA PERFETTAMENTE LA REALTA' DELLO SFRUTTAMENTO, DELLA SOPRAFFAZIONE, DELLA RASSEGNAZIONE, DELLA CORRUZIONE. EPICA LA SCENA FINALE DELLA REAZIONE E DELLA RIBELLIONE, PRIMA INDIVIDUALE POI COLLETTIVA.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  19/09/2007 10:38:46
   10 / 10
Dopo la guerra Kazan fondò l'Actors Studio per poter diffondere il metodo Stanislavskij, modo di recitare che cercava la naturalezza, l'immedesimazione ai limiti del doloroso. Questo metodo è perfettamente applicato da Marlon Brando in "Fronte del porto", film in cui offre una performance praticamente perfetta.
Questo è uno di quei pezzi di storia del cinema imprescindibile.
La scena in cui Terry raccoglie il guanto ed inizia a giocarci è una delle più spontanee e delle più vere, un velato ed innocente gioco seduttivo.
Naturalmente i forti contenuti politici del film danno sostegno e forza ad uno stile così curato.

metafisico  @  11/08/2007 19:04:49
   9 / 10
forse il miglior film di Brando insieme al Padrino.
Eccellente pure Rod Steiger ela regia di Kazan

Calvin  @  15/07/2007 22:40:17
   7½ / 10
Ho un bel ricordo di questo film, visto a catechismo anni e anni or sono

Gruppo COLLABORATORI julian  @  10/07/2007 01:55:35
   8 / 10
Gangster movie che ci offre una limpida visione dell'omertà vigente nelle città malavitose.
In questo film, luogo di corruzione è il porto, dove il sindacato tace e acconsente allo sfruttamento attuato dal boss Johnny Friendly.
Questi controlla tutto e permette alla gente di lavorare come scaricatori, senza dimenticarsi di "chiedere" qualcosa in cambio.
Ecco però che sorge una rivoluzione, scatenata dapprima da padre Barry e poi insospettabilmente portata avanti da Terry Malloy, nientepocodimenochè il fratello del braccio destro del boss nonchè a sua volta scagnozzo di quest'ultimo.
Questi, ex pugile, è riportato sulla retta via da Edie, una ragazza di cui si è innamorato ed anche dalla vista degli spietati modi che il boss Johnny Friendly usa per far tacere i suoi avversari.
Può sembrare una storia tipica ? Lo è... ma nn dimentichiamoci che c'è Marlon Brando, per cui questo film è stato un trampolino di lancio, e che ha incassato 8 oscar nonostante fosse una pellicola altamente scomoda per quei tempi...

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Ultima risposta 26/02/2008 19.53.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/07/2007 21:12:17
   9 / 10
Certe volte commentare un film che non si vede da tanti anni può essere pericoloso. Scomodo capolavoro di Kazan, per cui il retaggio privato e autobiografico (il tema della confessione e del tradimento, all'indomani del processo nella commissione McCarthy dove lo stesso Kazan per salvarsi la carriera tradì i suoi "compagni") me lo rende ancora oggi anviso e antipatico.
Ma come si fa a trovare insopportabile un'opera girata tanto magistralmente, con un Brando letteralmente in stato in grazia, e capace di lasciare il segno anche dopo che le immagini sullo schermo hanno esaurito la loro funzione?
Come si puo' dimenticare Terry pesto e sanguinante, ma stoico e mai vinto, in una sequenza che ricorda e forse tributa un vecchio film muto, "Tol'able David", di King Vidor (1920) imperniato su tutt'altro tema (la vita di una famiglia ebrea)?
Ed è soprattutto la rappresentazione del mondo portuale il punto di forza del film: un realismo quasi noir che supera di gran lunga anche l'enfatizzazione della vicenda o di certi grandi interpreti (Steiger su tutti).
Indimenticabile nella sua giacchetta a scacchi (di flanella? un antenato del grunge suo malgrado?) Brando crea un divismo letteralmente superlativo: diventa l'unico attore la cui immagine è proporzionale allo stile dei suoi personaggi

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Ultima risposta 09/07/2007 22.56.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  23/05/2007 11:35:19
   6½ / 10
Capisco che il film è girato in un contesto difficile. Voglio dire: all'epoca doveva essere dura mostrare come un singolo essere poteva battersi contro gli sfruttatori, tenere duro contro l'odio dei suoi stessi compagni

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ma non mi ha smosso delle emozioni.
Dico una bestemmia, così mi uccidete e non se ne parla più
A volte mi è persino sembrato caricaturale. Lui buono, lui che schizza; il prete che fa la sua nobile parte; lei che capisce tutto e ed è amorevole in ogni contingenza.
E lui che con un po' di

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Bah: sopravvalutato.

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Ultima risposta 08/12/2012 14.41.46
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MisterX  @  14/05/2007 15:49:44
   10 / 10
...non ha bisogno di commenti...come nn ha bisogno di commenti un mito come Marlon Brando...questi sono film...questi sono attori...

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  30/04/2007 10:45:44
   8½ / 10
Una delle pellicole più importanti dirette da Elia Katzan.
Una storia molto bella, che si snoda tra dramma e critica politico-sociale, con connotati da gangstar movie in cui si parla di sfruttamento, omertà, redenzione, strizzando l’occhio al sentimentalismo e con una sottesa struttura moraleggiante ..la messa in scena risulta impeccabile, le riprese (quasi tutte in esterna) sono sapientemente curate da un’attenta direzione volta a far emergere i volti dei protagonisti, i loro sguardi che sembrano evolvere nel corso del racconto, prendendo coscienza di sé e del significato delle proprie azioni.
Il ritmo risulta incalzante, senza momenti di stanca ma con una predilezione per i dialoghi che aprono le porte ad alcune riflessioni, le quali, solo attraverso un’opportuna contestualizzazzione, possono esprimersi in tutta la loro forza e in tutto il loro significato ..il dialogo tra i due fratelli in auto (una confessione ed ammissione di responsabilità) e l’omicidio di uno di essi (la volontà di non lasciare quel corpo esanime da solo, nel freddo di quella strada così desolata), il pugno sferrato dal prete nel piccolo bar e la scena conclusiva sono sicuramente i momenti più alti dell’intero racconto ..qualche piccola pecca la si ritrova (come da molti osservato) nella costruzione stereotipata di alcuni personaggi e nel taglio falsamente moraleggiante.
Magnifica l’interpretazione di Marlon Brando, rigorosa e in puro stile da “Actor Studios”, ricca di espressività e giustamente premiata con l’Oscar, ma non bisogna dimenticare anche le ottime interpretazioni di Rod Steiger, Karl Malden ed Eva Marie Saint ..senza sbavature la direzione del regista di origini turche Elia Kazan, in quello che rimane uno dei suoi migliori prodotti cinematografici.
Certamente, per diverse ragioni, un piccolo pezzo di storia del cinema ..da vedere!

John Locke  @  05/03/2007 13:47:25
   8 / 10
Marlon Brando è strepitoso e il film è un bel ritratto di una parte della società del periodo, ma anche io trovo questo film leggermente sopravvalutato.
Alcuni personaggi sono un po' stereotipati e trovo una certa vena di moralismo in tutta la vicenda, ma se questi fossero i film brutti ci sarebbe veramente tantissimo pane per i nostri denti da cinefili.
Grande film.

raging bull  @  24/02/2007 10:00:19
   10 / 10
un gran bel film. un Brando insuperabile

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  04/02/2007 23:53:14
   9 / 10
Mi ha colpito molto per il realismo nel descrivere una situazione molto comune da noi in Italia. La gente che subisce e sostiene suo malgrado un sistema fatto di ricatto, sopruso, sfruttamento senza alcuna remora morale. Non c’è scelta: o si muore di fame o si subisce. La forza di questo sistema è così grande che si forma una specie di codice di comportamente accettato da tutti, fatto di omertà, e isolamento dei “traditori”. Il carattere di Friendly, i suoi metodi, i suoi modi saranno forse un po’ di maniera che corrispondono a quello che succede nella realtà. Fino ad ora è stato uno dei film che parlano di mafia, più efficaci che abbia visto.
Nel film la ribellione viene da poche figure isolate, che la pagano cara per questo. Si vuole però mettere in risalto due figure esemplari che nella storia riescono a tenere testa al sopruso mafioso.
Il prete è encomiabile nel suo sfidare con le sole parole i delinquenti. Mostra coraggio e fare poco pretesco in diverse occasioni (molla uno sganassone a Terry), tanto più che ai suoi colleghi questo comportamento non va proprio giù. In una realtà avrebbe fatto la fine di Don Puglisi. Nel film sembra surrogare al fatto che non esiste alcun ordine alternativo al malaffare. La commissione anticrimine è troppo burocratica per riuscire a fare qualcosa. Tutto sommato la cosa è disperante: solo uno fuori del comune riesce a smuovere qualche coscienza.
Terry rappresenta la speranza nel futuro. Il suo è un carattere che muta molto. All’inizio è una specie di bulletto di quartiere (con Marlon Brando che lo caratterizza in una maniera incredibilmente vera) ma qualcosa chiamato “coscienza” riuscirà a farlo maturare. Questa scossa gli viene dal sapere che qualcuno gli vuole bene, che ha fiducia in lui; ma soprattutto dal suo orgoglio ferito da Friendly. La sua ribellione non è certo di natura politica, ma solo di odio e sfida verso chi l’ha semplicemente usato.
Il personaggio di Edie è un po’ meno riuscito e più di maniera, ma tutto sommato credibile. L’unica pecca della sceneggiatura è il rocambolesco salvataggio di Terry e Edie dal camion in corsa. Queste sono un po’ le uniche concessioni (sentimentalismo e intoccabilità del protagonista) ai canoni dell’epoca.
Il finale pone molte questioni. A parte l’esaltazione di Terry (paragonato addirittura a Cristo che va al Golgota), salta all’occhio la passività dei lavoratori, l’assoluta sfiducia nel loro agire autonomo. Loro fanno qualcosa solo seguendo qualche capo carismatico. Così rimarranno sempre in balia del primo che imporrà di nuovo la sua legge. Per questo il fim finisce apparentemente bene. Friendly tornerà, l’ha promesso, troverà la situazione come prima e potrà ricominciare a taglieggiare indisturbato. L’ambiente che ha prodotto il suo potere è rimasto tale e quale. Tanto più che i datori di lavoro sono indifferenti se la manodopera è sottopagata, se c’è disoccupazione, se i lavoranti glieli procura la mafia o no.

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Ultima risposta 05/02/2007 08.27.57
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dgarofalo  @  20/01/2007 14:00:03
   10 / 10
un tale capolavoro in bianconero mai visto prima
marlon brando e una leggenda

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  12/01/2007 18:28:02
   10 / 10
on the waterfront è principalmente un film denuncia, lo stesso sceneggiatore si è documentato in maniera approfondita per la stesura del film, poi (ma non in secondo piano) c'è la storia di Terry Malloy un personaggio incredibile che muta nel corso del film e che grazie alla disarmante interpretazione di marlon brando rende immortale questa pellicola.

numerose scene sono da antologia.

è essenziale vederlo in lingua originale (coi sottotitoli ovviamente)

ps. la bellissima scena di terry e il fratello in macchina è quasi del tutto improvvisata dai due attori

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Ultima risposta 17/01/2007 14.50.42
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  02/01/2007 11:12:49
   8 / 10
Impossibile valutare "Fronte del porto" senza contestualizzarlo: emerge così la chiara identificazione del Kazan collaborazionista in tempi di cacce alle streghe con Malloy. Sotto quest'ottica, la morale del film assume una veste decisamente ambigua, dalla morale a dir poco discutibile e pregno di demagogia da quattro soldi.
Ciononostante rimane un ottimo film, emozionante e suggestionante, anche grazie ad un cast superlativo in cui spiccano, oltre ad un Brando intenso, Rod Steiger ed Eve Marie Saint.
Da antologia il dialogo tra i due fratelli Charlie e Terry in macchina.

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Ultima risposta 30/01/2007 14.51.03
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j.ascia  @  19/12/2006 18:11:02
   10 / 10
sublime film del grande Marlon Brando...indimenticabile

Norman Bates  @  28/11/2006 20:20:24
   10 / 10
Devo ammettere che prima di vederlo non è che mi entusiasmasse tanto l'idea di guardarlo, ma mi sono accorto che stavo dicendo delle c*****e, questo film è stupendo, a parte la figura di Marlon, che riempe lo schermo è anche la storia che è stupenda, mette in luce la povertà di molte persone, e cosa dovevano sopportare per continuare a lavorare. Azzeccata l'idea di inserire in questa storia di realtà drammatica, anche una storia d'amore tra due persone di rango sociale completamente diverso.
ottima anche l'interpretazione di Karl Malden.
CAPOLAVORO, da vedere assolutamente!

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Ultima risposta 15/12/2006 20.13.50
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stieve  @  28/11/2006 00:05:32
   6 / 10
Vado un po' controcorrente, ma non l'ho trovato per niente interessante. La storia è banale, datata, tanti personaggi sono stereotipati e poi scusate, ma come si fa a confrontare Brando qui e nel Padrino? Son gusti, sarà che mi ero appena rivisto Viale del Tramonto...

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Ultima risposta 09/01/2007 13.07.23
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Rusty il Selvag  @  23/11/2006 14:35:53
   10 / 10
Trama da romanzo realista, critica e denuncia sociale,
che si chiude in un finale direi epico con la spettacolare rinascita e redenzione del protagonista, che da vero eroe ingloba in sè il canto di protesta e di disgusto di una categoria di lavoratori, sfruttati ed umiliati,rinchiusi nella morsa del ricatto della malavita, sostenuta dall'opportunismo capitalista del tempo.

BobRobertson  @  23/11/2006 14:14:09
   9 / 10
la maggior parte degli esseri viventi rikorda marlon brando per via della sua stupenda interpretazione de Il padrino di coppola... io preferisco ricordarlo per la stupefacente interpretazione di Fronte del porto, dove secondo me raggiunge veramente il massimo...........
una pellikola di kazan a dir poko indimentikabile: brando interpreta il ruolo di un uomo che, grazie alla forza dell'amore, tenta di skoprire un modo per salvare la sua anima dalla perdizione......
fotografia fantastika...
regia bellissima...
un film indimentikabile...

la più bella interpretazione di marlon brando.
non ci sono dubbi.

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