fukushima (2020)

Primo film sul disastro nucleare più importante degli ultimi anni realizzato dal popolo che più ne ha pagato le conseguenze e cioè dagli stessi giapponesi.
Siamo davanti però, purtroppo,ad una pellicola non troppo convincente, infatti se il film può contare su una buona confezione con una fotografia di ottima fattura e un buon uso della computer grafica,lo stesso purtroppo non si può dire della sceneggiatura che non riesce a trasmettere pathos,poco coinvolgente e troppo fredda non in grado di far comprendere anche solo minimamente allo spettatore le dimensioni del disastro.
Poca attenzione è stata riservata anche nel tratteggio dei personaggi e delle storie secondarie che vedono come protagonisti i loro familiari al di fuori della centrale.
Un occasione sprecata.

Primo film importante sul tema del piu' grande disastro nucleare degli ultimi anni.
Il regista decide di trascurare quasi del tutto gli eventi del terremoto sulla cittadina concentrandosi su come hanno vissuto quei giorni gli operai e tecnici della centrale.
Purtroppo il film vive di una retorica incredibile, in particolare quando vengono inseriti personaggi di contorno inutili ai fini della storia, quali genitori, nonni che appaiono dal nulla recitando frasi smielate e senza senso.
Il finale in palestre è terribile.
Sullo stesso argomento la recente serie "Cernobyl" è un vero capolavoro a confronto.

Eliminando gl'inchini e le riverenze, sarebbe durato la metà. L'altra metà è stata prodotta con un budget così basso che non rende l'idea del vero disastro.

Mauro Lanari