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Non certo uno dei migliori esponenti del genere, nonostante alla regia ci sia Lenzi. Come spesso accadde, la sceneggiatura è lacunosa e con qualche "WTF??". Più che dimenticabile. Titolo che combina tutto il possibile per richiamare i successi di Argento: animali, colori e cristallo (vetro), per tacer del poster.
Filmetto che non lascia particolare traccia. Omicidi banali, personaggi senza carisma, ambientazione troppo solare, movente dell'assassino da chiamata immediata ai Carabinieri per denunziare lo sceneggiatore. Solo per collezionisti.
I titoli di testa fanno ben sperare, ma la speranza dura molto poco. Thriller poco avvincente, povero di suspence in quasi tutti gli omicidi, piuttosto scarso anche nel gore. Mediocre sceneggiatura che non regala colpi di scena, visto che è piuttosto scontata l'identità dell'assassino, nondimeno pecca molto anche in credibilità e nonsense (la dinamica del primo omicidio, la spiegazione finale del movente). Il protagonista maschile sembra provenire da un fotoromanzo: non cambia espressione nemmeno sotto minaccia.
Il titolo affascinante e classico del genere "Gatti rossi in un labirinto di vetro" non è effettivamente la prova, la sicurezza di un prodotto, quello di Lenzi, sorprendentemente sotto la media; insomma il film del 1974 si rivela una grossa delusione mostrando difetti grandi e palesi, quasi clamorosi. Termine clamoroso che può esser adoperato tranquillamente per qualificare i difetti di Lenzi per quanto concerne l'ambientazione davvero poco funzionaria ed utile alla causa di un thriller. Ma oltre questo da criticare un pessimo lavoro a livello di storia, tutto abbastanza confuso, regia che vuole nascondere il killer nelle facce di tutti i protagonisti del film ma quante forzature! Tutti i personaggi, in modo alterno, sono messi in "discussione", sceneggiatura non di primo livello.
"Gatti rossi in un labirinto di vetro" non regala molto allo spettatore in termini di coinvolgimento, passa alla storia comunque lo pseudo movente del killer, pessima macchinazione nel frangente.
Un po' mi dispiace stroncare questo film, in quanto reputo Lenzi un valido regista di serie B. Purtroppo questa pellicola non mi ha convinto. Il tutto risulta abbastanza confusionario, ed il finale fa cadere quei pochi aspetti che si erano consolidati in precedenza. Non pessimo, ma neanche sufficiente.
Thriller fotocopia dei primi film di Dario Argento, con interpretazioni imbarazzanti,tensione zero, trama ridicola, motivazione del killer patetica e improbabile, in una parola PENOSO, come molti altri thriller italiani dell'epoca (Dario escluso,...ovviamente!)e per finire, come andava di moda all'epoca....qualche nudo artistico.....non si sa mai ...per attirare qualche spettatore in più! Lemming