geumul regia di Kim Ki-Duk Corea del Sud 2016
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geumul (2016)

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locandina del film GEUMUL

Titolo Originale: GEUMUL

RegiaKim Ki-Duk

InterpretiRyoo Seung-Bum, Lee Won-Geun, Choi Gwi-Hwa, Jo Jae-Ryong

Durata: h 1.54
NazionalitàCorea del Sud 2016
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 2016

•  Altri film di Kim Ki-Duk

Trama del film Geumul

Il motore della barca di un pescatore nordcoreano si rompe e lo scafo viaggia alla deriva verso la Corea del Sud. Una volta giunto nella nazione nemica e dopo aver sopportato delle brutali indagini, l'uomo viene rispedito al Nord ma prima di ripartire si accorge di quanto sia diverso il Sud dall'immagine di terra "sviluppata" che aveva in mente e di come il progresso economico non garantisca felicità al popolo. Una volta rimpatriato, subisce poi un trattamento identico da parte della polizia del Nord. Quando un grave dolore lo colpirà, l'uomo rimarrà intrappolato contro la sua volontà tra le diverse ideologie dei due differenti Paesi.

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Voto Visitatori:   8,50 / 10 (2 voti)8,50Grafico
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Voti e commenti su Geumul, 2 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

_Hollow_  @  24/03/2018 02:50:13
   10 / 10
La versione "politica" di Kim Ki-duk, che evidentemente ha deciso nella propria maturità di abbandonare ogni manierismo per il nudo e crudo, per l'essenzialità, per ciò che davvero conta.
Che Kim Ki-duk fosse odiato in patria per il suo modo di dipingerla già si sapeva. Le critiche verso la Sud Corea di facciata si possono trovare ovunque nella sua filmografia, ma penso soprattutto ad Address Unknown, Bad Guy ma, con gradazioni e sfaccettature diverse, anche in ogni altro lavoro come Seom o la donna-mazza da golf di Ferro 3.
Qui arriva al culmine della sua opera di demistificazione elevando un contadino ad eroe e moderno Ulisse, braccato fino alla fine dalle ideologie e dai governi che le rappresentano, che se ne fottono altamente della gente comune.
Ci sono molti bei film che affrontano tematiche simili. Da un certo punto di vista "I sette samurai" di Kurosawa, con quel suo "anche stavolta siamo stati noi i vinti", oppure "Vivere" ma in questo caso non di Kurosawa, ma di Zhang Yimou. O ancora, sulle analogie/differenze tra le due coree, il bel "J.S.A" di Park Chan-wook. Ma mentre quello rimane un po' all'acqua di rose, per palati occidentali (viziati insomma), il pregio di "The Net" di Kim Ki-duk è di essere un pugno nello stomaco.
Badate, non è un film perfetto. Probabilmente non merita il dieci, se bisogna stare a fare i fiscali. Tecnicamente non è nulla di strabiliante; è ovvio che si possa cadere nella trappola di considerarlo un "minore" del regista. Ma non vuole esserlo. La forma deve adattarsi alla sostanza, ed è quella che conta in The Net. E i tocchi di classe si posson sempre notare, come quei secondi finali, con la bimba sorridente e abbracciata al vecchio orsacchiotto.
È incredibile che un film del genere venga snobbato mentre vengon dati premi a ****** manifeste come quelle che girano agli Oscar. Anche in questo Geumul colpisce fatalmente l'occidente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/03/2018 02.51.28
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/09/2016 23:14:05
   7 / 10
L'ultima fase del cinema di Kim Ki Duk fa storcere il naso a molti, specialmente a coloro che lo avevano amato fino a qualche anno fa. E' un cinema che rifugge gli astrattismi delle pellicole che lo hanno fatto conoscere ed amare in tutto il mondo, che si è fatto più apertamente politico e di denuncia, pur presentando quegli elementi tematici sempre presenti nei suoi film. L'anima lacerata di una nazione divisa in due, prigioniera delle proprie ideologie, anche se accomunate da uno stesso modus operandi in cui si troverà coinvolto un pescatore del Nord comunista che sconfina nel Sud capitalista. Un pescatore che viene a sua volta pescato dalla rete in cui si ritrova invischiato. Scambiato per spia, ma la sua ottusa rettitudine gli permette di resistere ad interrogatori estenuanti da coloro che lo vogliono a tutti i costi affibbiargli un'accusa infamante. E' l'annichilimento del singolo individuo di fronte alle ideologie che ormai tendono a dividere sempre più un paese di comuni tradizioni e linguaggi. La repressione autoritaria del Nord, l'illusione di libertà del Sud.

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