Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno.
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Devo dire che ero partito prevenuto e che tutta la prima parte, invece, mi aveva convinto. Tempi, attori, dialoghi: fila tutto liscio e divertente. Poi inizia a scricchiolare, diventa evidente che la parte dei teenagers è del tutto inutile e tirata via e che si finisce in una operazione di nostalgia per i fans dei film originali e in una operazione "Stranger Things" (vedi, appunto, l'inutile fratello) dove alla fine i protagonisti sono i bambini. E per quanto l'originale Ghostbusters fosse una commedia molto originale ed assurda, una sua logica ce l'aveva pure. Qui no: il mondo lo salvano i bambini, come in un cartone giapponese qualsiasi (e lo dico da amante dei cartoni giapponesi). Camei pesanti così come ho trovato pesante l' "omaggio" a Harold Ramis. Insomma, parte bene e poi frana sempre di più. Ovviamente resta un prodotto di intrattenimento e, col cervello spento, ci si può divertire.