ghost dog - il codice del samurai (1999)

Particolare film di dramma e violenza che si rivela una variante filosofica ed alternativa dei gangster movie e con pure un pizzico di western...
Ritmo riflessivo e abbastanza dilatato, molte metafore e simbolismi, dialoghi scarni ma significativi e sopratutto un'ottima interpretazione di Whitaker!
La regia di Jim Jarmusch è curatissima e di alto livello con ottimi scorci urbani (specie in notturna), fotografia sempre ai massimi ed una sceneggiatura semplice ma allo stesso tempo impegnata e ben strutturata.
Personalmente ho trovato il tasso di violenza nella norma per il genere di film, alcune trovate sono azzeccatissime (tipo l'omicidio tramite buco del lavandino) il discorso dei piccioni e così via...
E' un film serio ma non mancano le battute e le situazioni simpatiche a partire dalla caratterizzazione dei mafiosi che qui vengono dipinti come "l'ombra di loro stessi"...vecchi pantofolai con la pistola seduti a giocare a carte in un misero locale di cui neanche pagano l'affitto da mesi, capaci solo di criticare come quando dicono che negri ed indiani si danno strani nomi e poi salta fuori che loro stessi usano assurdi nomignoli tipo "Jimmy il ciccione" e roba del genere.
Bello lo score iniziale, meno convincente a mio gusto il resto degli score di RZA...interessanti pure gli intermezzi tratti da "The Way of Samurai" che mi sapevano tanto da "Kill Bill" e questa non è l'unica cosa che ricorda il film di Tarantino che con questa pellicola ha in comune qualcosa nello stile narrativo, nel personaggio principale taciturno/rancoroso/etico e nel pulp.
Comunque il ritmo incostante, la narrazione "allungata" e la tanta filosofia sono un carattere del film che limitano il mio voto nonostante la visione sia stata più che piacevole e relativamente diversa dal solito.