giovani si diventa (2014)

Commedia generazionale su aspettative e realtà ben impaginata da Baumbach con il suo taglio intellettuale ma alla fine un pò inconcludente nel suo tirare le fila di una coppia di mezza età che non sa bene che direzione dare alla propria vita. La direzione degli attori è sempre ammirevole ma la miccia dell'interesse verso personaggi e situazioni non si accende davvero mai, rischiando di catalogare la pellicola come un mero esercizio di stile.

Non è certamente una commedia come vuole fare credere il trailer ma un film che racconta lo scontro generazionale che c'è tra una coppia di giovani anticonformisti e una coppia di adulti che vorrebbe tornare indietro nel tempo. La societa', cioe' le amicizie della seconda coppia, rifiuta questo cambiamento e tende ad allontanare i due.
Personalmente salvo solo la prima parte del film, successivamente capito il meccanismo e recepito il messaggio la pellicola diventa piuttosto tediosa.
Il tentativo di aggiungere una sorta di giallo con annesso colpo di scena non riesce e il risultato è piuttosto imbarazzante, vedi cena di premiazione.
Non del tutto riuscito.

Buon cast per un film poco convincente. A metà tra commedia e impegno sociale, in realtà diverte poco e non si capisce quale messaggio intenda comunicare. Come giustamente ha rilevato qualcuno, il regista sembra un po' in confusione.Naomi Watts fuori parte e anche Ben Stiller sembra a disagio.

Bha..sinceramente mi aspettavo qualcosina di meglio.
Non è da buttare, senza grosse pretese si può anche vedere.
La lettura della trama è un pò ingannevole...mi aspettavo di vedere un film più divertente e scorrevole, invece è un pò lento e le tematiche sono varie.
Qualche messaggio prova a lasciarlo, ma in maniera confusionale e non proprio originale.
Peccato...forse si poteva fare un film migliore.
Mezzo voto in più per la presenza della bellissima e bravissima Amanda Seyfried.

Alleniano? In larga parte sì, è un difetto? Non scherziamo.
Baumbach è un autore capace di inserire un soggetto solido in una struttura narrativa abbastanza scorrevole, in continuo equilibrio tra commedia leggera e toni più seri (evito di proposito il termine drammatico poichè eccessivo).
Tutto il film è realizzato sulla dualità inganno/verità, a partire della trama che sembrerebbe suggerire inizialmente uno sviluppo verso il tema del confronto generazionale ma nello svolgimento vira decisamente verso il vero interesse dell'autore, una riflessione sull'oggettività e soggettività nel cinema, sul vero che nasce dalla finzione, sulla finzione che genera verità documentaristica.
Inganno e dualità anche nello sviluppo dei personaggi, da chi vorrebbe negare i cambiamenti dell'età e ritenersi giovane oltre i 40 a chi indossa la maschera dell'idealista "culturalmente alternativo" ma si ritrova ad una serata con tutto l'establishment produttivo, in giacca e cravatta ad ottenere soldi con l'inganno.
Baumbach meriterebbe senza dubbio maggior attenzione, mai banale, mai scontato, consigliato a chi ritiene che Stiller sia enormemente sprecato in stupidaggini tipo Tutti Pazzi per Mary o Ti Presento i Miei.

Questa è una buona commedia, con un'idea di base simpatica, senza inutili gag zalonesche che si ride a scoppio e poi si sta seri mezzora, ma piuttosto con dell'umorismo spalmato per tutta la durata in modo che ti lascia l'anima leggera per tutta la durata, se mi sono spiegata.
Simpatici i personaggi. Piaciuto proprio

La trama latita e gli attori non catturano mai lo spettatore, un film che come sempre parte con una buona idea di fondo ma naufraga nel più insignificante intrattenimento. Perché? Perché mi chiedo.
Noioso ma a tratti...noioso.

commedia sulle differenze generazionali che parte molto bene e per la prima mezz'ora è sostenuta da un buon ritmo e dal dualismo Driver/Stiller.
Dopo diventa un pò troppo celebrale e confusionaria con la visione della produzione documentaristica che si incolla sopra quella della vita .
Allora si inceppa il meccanismo e la cosa diventa pesante e inconcludente.
Finale politicamente corretto che sinceramente visti gli attori non mi sarei aspettato..ma magari comanda il regista e l'ultim parola ce l'ha lui..

Ho l'impressione che il vecchio Ben Stiller, quello delle commedie ridanciane, simpatiche e divertenti verrà soppiantato definitivamente dal nuovo Stiller, quello da commedie amare, semiserie, come appunto GIOVANI SI DIVENTA. Tutto sta vedere come e quanto saprà trarne giovamento.
Il film di Baumbach tutto è tranne che divertente, mette in evidenza la nostalgica verità sul tempo che avanza e si porta via la vivacità, l'effervescenza di quando si è giovani, lanciati verso traguardi da raggiungere e che in età adulta diventano ricordi sbiaditi e malinconici o rimpianti mal digeriti.
La storia si guarda ma, a mio avviso, non coinvolge totalmente, forse perchè destinata ad un pubblico più avvezzo alla commedia intelligente, ragionata e improntata alla verità. E nonostante sia dotata di linearità, appare poco fluida nel ritmo e l'ide adi base, tutto sommato, non sembra così originale o così accattivante da meritare la sufficienza piena.
Bene il cast.

Commedia amara di tono abbastanza alleniano che nasce dalla complementarietà di età e gusti fra due coppie di coniugi newyorkesi e operando una interessante riflessione sul tempo che passa in relazione all'approccio che si vuole tenere nei confronti di fatti e verità. Dall'approccio di un cinema militante che porsi in maniera più oggettiva possibile all'avvenimento, a quello dove la verità diventa quasi una messinscena della stessa, in cui l'oggettivo viene risucchiato dentro il vortice della soggettività e del personalismo. L'esperienza altrui diventa propria o come dice lo stesso Josh, viene rubata. Sono bravi sia Stiller che la Watts, coppia ancora affiatata malgrado le disavventure di una maternità negata, ancora giovanile ma forse troppo per i loro coetanei con prole ed attratti dalla coppia giovane (Seyfred e Driver, bravi anch'essi) che vive all'interno di quell'iconografia legata ai ricordi di Josh e Cornelia, ma vissuta in maniera più controversa, fra l'idealizzato e il fagocitare feticci e oggetti un'epoca. Non è certamente un film nato per ridere, ma più orientato volutamente sulla riflessione. Per me ci riesce.

Mah, non si sa dove voglia andare a parare.
Troppo spento per essere una commedia, troppo inconcludente per poter essere definito drammatico.
Stiller ormai si è fermato a "Ti presento i miei".

uno dei film più noiosi e inutili che abbia mai visto negli ultimi anni. Tutto incentrato su problemi familiari, di coppia. spicca la totale assenza di umorismo.
mi sono quasi slogato la mascella per la noia.

Baumbach (ex-marito di Jennifer Jason Leigh) è il classico esempio di regista finto alternativo che non sopporto, di quelli che hanno talento ma sono talmente narcisisti e smaniosi di fare qualcosa fuori dall'ordinario (per modo di dire) che non riescono a dare spessore a nulla.
Questo Giovani Si Diventa soffre infatti di artificiosità e nonostante qualche dialogo sia interessante il ritmo inesistente lo inchioda fin da subito al ring, per non parlare del fatto che è una pellicola che vive di luce riflessa e sa di già visto in più occasioni.
Brava la Watts ma questa pellicola può piacere solo qualche critico con il papillon da Sundace.

Film che non mi ha convinto in quanto trascende il genere commedia come è stato definito. Da una commedia mi aspetto un film divertente e non una pizza basata sui problemi familiari e lavorativi dei protagonisti. Un buon cast ma per me sprecato per questo film. Si può tranquillamente vedere in home video.

Commedia intelligente e divertente, benché didascalica.
Il film ha un buon ritmo ed è sostenuto da un cast all'altezza.
Le parti più riuscite sono sicuramente il confronto generazionale e l'analisi sulla percezione temporale a vari livelli sia culturali sia personali.
Non male la colonna sonora.
Grande Adam Horovitz, questo solo perché nostalgica dei Beastie Boys.