giuseppe verdi (1953)

La vita di Giuseppe Verdi fu anche intervallata da alcune tragedie personali, terreno fertile per il buon Matarazzo, regista specializzato in melodramma, che può così costruire un film non basandosi unicamente sulle numerose opere del celebre compositore.
Ne viene fuori a mio avviso uno dei migliori lavori di questo regista, oltre che anche uno dei primi film italiani realizzato in technicolor.
Una buona biografia, melodrammatica ma non stucchevole, con delle belle scenografie e coreografie.

Forse uno dei migliori film di Matarazzo. Melodramma a tinte forti, senza però arrivare ai livelli della coppia Samson-Nazzari. Un Verdi che rivede la propria vita in flashback, il rapporto con le sue mogli, gli alti e bassi della sua carriera specie all'inizio ed i trionfi di Nabucco, Rigoletto, Trovatore e Traviata. La sua funzione in chiave risorgimentale. Il processo creativo delle sue opere è messo da parte e la struttura narrativa si sviluppa per aneddoti, ma la buona ricostruzione scenografica è la uona prestazione del cast ne fanno un lavoro di tutto rispetto.

Romanzata biografia del famoso compositore che racconta la sua ascesa nel mondo della musica e della lirica e la sua vita romantica. Evita i leziosismi e riesce ancora oggi ad essere coinvolgente ed affascinante.