Il film segue un miliardario della tecnologia (Edward Norton) che invita le persone più care per una fuga sulla sua isola greca privata, ma poi qualcuno viene ucciso. Spetta al detective Benoit Blanc (Daniel Craig) risolvere il caso.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Totalmente d'accordo con Jello: per me potrebbero farne 200 di film come questo che con me caschi sempre in piedi. E sinceramente non sono d'accordo con chi si lamenta di un presunto un crollo della qualità rispetto al primo capitolo. La sceneggiatura funziona, gli attori sono tutti strepitosi (e la Hudson fantastica), involontariamente è il primo (e probabilmente ultimo) "pandemic-thriller" della storia (probabilmente per imposizioni della produzione, ma chi se ne frega); magari tra qualche anno diventerà un cult anche più del primo capitolo (che comunque ho preferito). Bellissimo il cameo di Yo-Yo Ma.
Ritorna Benoit Blanc nella seconda pellicola diretta sempre da Rian Johnson ed interpretato da Daniel Craig che si scrolla di dosso la pesante figura di James Bond impersonando benissimo l'acuto investigatore che scimmiotta i celebri detectives dello schermo, su tutti Hercule Poirot. Elegante e raffinato giallo con molta dose di ironia ed humour che mantiene alto l'interesse con diversi colpi di scena e situazioni ad incastro. Il cast corale ben amalgamato con le diverse personalità legate al milionario Miles Bron, un eccentrico Edward Norton, l'ex modella e stilista oramai in calo con l'assistente personale, la governatrice del Connecticut, lo scienziato, lo youtuber palestrato di tendenze maschiliste con relativa compagna al seguito e l'ex socia defraudata legalmente della sua parte nel progetto. Janelle Monae la vera chiave di volta come nel primo film lo era stata Ana De Armas ma la palma d'oro per la sensualità senza dubbio a Madelyne Cline alias Whiskey. Ai livelli del primo film sperando che "Knives Out" abbia altri seguiti.
Mi trovo daccordo con la maggioranza che ha apprezzato molto di piu' il precedente film del 2019.
Comincia molto bene, imperdibile come il geniale investigatore risolve il primo gioco in 2 minuti. Poi si perde a causa di personaggi secondari che non riescono a rubare la scena come i loro predecessori.
Ci si perde un po' in lunghi dialoghi e stavolta le oltre due ore di durata si fanno sentire. Cerca di riprendersi con il finale anche se le sorti della Gioconda erano piuttosto prevedibili.
altro ottimo film della saga di cena con delitto, che ha l'enorme pregio di non ripetere lo schema del precedente ma di usare gli espdienti del precedente, come i continui flashback, per creare qualcosa di nuovo, lasciando un poco da parte il lato mistery e stavolta accentuando il lato comico. i personaggi sono tutti interessanti e riflettono i tempi correnti, l'enigma di fondo merita attenzione e la regia è a dir poco perfetta.
C'è Kanye su un murales e tanto basta Oh, finalmente si è ripresentato Rian Johnson e la sua creatura che tanto mi aveva lasciato soddisfatto e appagato. Uno spreco pensare che i cinema della mia zona lo abbiano boicottato (presente solo in 1 cinema di tutta la provincia) solo perché finirà a breve su Netflix. Questo mini franchise funziona ed è originale, sdoganando tutti i cliché dei film gialli con l'investigatore alla Agatha Christie. Knives Out va oltre, ribalta le aspettative in continuazione, spingendo lo spettatore ad essere sempre interessato e attento. E' scritto bene, è raffinato ma anche molto creativo, recitato da Dio da un cast stellare. E probabilmente tira un cazzotto a Elon Musk e a tante ipocrisie della società.
Un magnate megalomane e stupido (Benoit docet) ed i suoi accoliti, perfette maschere dei giorni nostri che rappresentano la politica, la scienza, i media, lo spettacolo. Tutti attaccati alla tetta della finanza perchè senza quella tetta non sarebbero più nulla. Ci sono buone basi per una critica sociale dei giorni nostri che usa la trama gialla solo come pretesto, ma sempre Benoit docet, il film scopre solo lo strato esterno senza riuscire ad arrivare al centro della questione, per colpa della troppa carne al fuoco. Di conseguenza cadere nello schematismo è facile. Devo dire che il film è godibile dall'inizio alla fine, merito soprattutto di un Craig in gran forma, sempre pungente al momento giusto e capace di colpi di coda anche quando tutto sembra perduto. Bisogna dare merito anche agli altri attori che nel complesso offrono una buona prestazione corale. Lungo, ma non mi sono annoiato nemmeno un secondo e di questo bisogna darne merito. Dal punto di vista formale nulla da dire, sui contenuti secondo me troppo ambizioso.
Inferiore e con meno idee del capostipite, ma anche con meno grinta. Il grande cast aiuta sempre eppure qui molti personaggi sono senza scrittura, portando gli attori ad essere addirittura fuori parte ( Bautista diciamocelo non centra niente ). Pur non essendo un "whodunit" classico l'intreccio riserva comunque sorprese e la produzione Netflix non ha badato a spese per ambientazione e produzione a tutto tondo. Alla fine, anche se il divertimento è solo di superficie, la visione non è affatto difficoltosa, e per un film di due ore e venti questa è già una notizia positiva. Da non perdere la carrellata di stars relegate a piccoli se non piccolissimi ruoli.
Mah insomma....Sono sincero, alla fine non vedevo l'ora finisse, non me ne importava niente di chi fosse l'ucciso e chi fosse l'uccisore (tutti antipatici) di ironia poi ce n'era forse troppo poca, per cui strappa ben pochi sorrisi (risate neanche a parlarne).
Intrattiene certo, ritmo tambureggiante. Insomma la serata te la risolve, e quindi il 6 è d'ufficio. Ma non diamogli più valore di quello che realmente gli appartiene.
Una simpatica commedia sopre le righe. Un secondo capitolo presumo di una lunga serie che con un nuovo protagonista si può permettere un taglio più moderno al classico giallo. Ben congeniato.
Un filo indietro rispetto a Knives out ma sempre fantastico omaggio ai whodunit di Agatha Christie, con un gruppetto di attori bravissimi (la sottovalutatissima Kate Hudson sovrasta tutti e tutte) che si divertono chiaramente un mondo. Per quanto mi riguarda potrebbero farne altri 10.000 di film di questo tipo e me li godrei comunque tutti.
Viene meno l'atmosfera della villa dark ma in compenso abbiamo una location insulare a suo modo splendida, piena di sfarzo e tecnologia. Bene il cast, bene la regia e un pò tutti gli aspetti tecnici... Un giallo alla Christie rimaneggiato per la nostra epoca (ricco di critica ai magnati dell' hi-tech) con una ragnatela di intrighi di discreto pregio. Inizio molto promettente, nella seconda parte si perde un bel pò a mio avviso allungando il brodo e volendo strafare. A conti fatti do la stessa valutazione data al primo capitolo.
Una commedia/giallo divertente, luminosa e frizzante, perfetta per l'evasione delle festività natalizie. Interessante l'accostamento che viene spontaneo con qualche multimilionario dei nostri giorni dalla personalità tossica.
Un soggetto con poca originalità alla base ma con un susseguirsi di eventi articolati discretamente, che agevolano la visione rendendola fluida e accattivante il giusto. Il cast e la regia fanno il resto e ci consegnano un prodotto per l'intrattenimento più che valido.
Oh, finalmente si è ripresentato Rian Johnson e la sua creatura che tanto mi aveva lasciato soddisfatto e appagato. Uno spreco pensare che i cinema della mia zona lo abbiano boicottato (presente solo in 1 cinema di tutta la provincia) solo perché finirà a breve su Netflix. Questo mini franchise funziona ed è originale, sdoganando tutti i cliché dei film gialli con l'investigatore alla Agatha Christie. Knives Out va oltre, ribalta le aspettative in continuazione, spingendo lo spettatore ad essere sempre interessato e attento. E' scritto bene, è raffinato ma anche molto creativo, recitato da Dio da un cast stellare. E probabilmente tira un cazzotto a Elon Musk e a tante ipocrisie della società.