gli angeli di borsellino - scorta qs21 regia di Rocco Cesareo Italia 2003
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gli angeli di borsellino - scorta qs21 (2003)

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locandina del film GLI ANGELI DI BORSELLINO - SCORTA QS21

Titolo Originale: GLI ANGELI DI BORSELLINO - SCORTA QS21

RegiaRocco Cesareo

InterpretiBrigitta Boccoli, Pino Insegno, Alessandro Prete, Vincenzo Ferrara, Cristiano Morroni, Francesco Guz

Durata: h 1.34
NazionalitàItalia 2003
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2003

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Trama del film Gli angeli di borsellino - scorta qs21

Scorta QS 21 racconta i 57 giorni che separano la strage di Capaci da quella di via D'Amelio attraverso gli occhi di Emanuela, una ragazza di Sestu in provincia di Cagliari, che non sognava di indossare la divisa, non pensava di impugnare la pistola e non immaginava di diventare, insieme agli altri "angeli custodi" di Borsellino.

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Voto Visitatori:   4,50 / 10 (12 voti)4,50Grafico
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Voti e commenti su Gli angeli di borsellino - scorta qs21, 12 opinioni inserite

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Vimark  @  19/08/2010 12:59:03
   8 / 10
Critica ingenerosa secondo me. Anche se non è un capolavoro ricostruisce abbastanza fedelmente le vicende degli agenti di scorta nei giorni precedenti la strage. Si concentra in particolare sull'agente Loi e sulla sua vita privata. Toccante a tratti. Non merita una media così bassa.

diamanta  @  03/04/2010 02:07:56
   6 / 10
Premetto che se potessi produrrei mille di questi film piuttosto che film come "Il capo dei capi" perchè son convinta che mettere sul piedistallo qualcuno che dovrebbe stare da tutt'altra parte sia sbagliatissimo.

Il film nasce con uno scopo nobilissimo cioè quello di narrare più che Borsellino, i suoi "sei angeli" che persero la vita con lui in Via D'amelio, traendo spunto da alcuni scritti lasciati da Emanuela Loi.
La storia viene incentrata proprio su di lei, e gli altri 5 protagonisti vengono un po tralasciati e trascurati, anche la narrazione delle paure e dei pensieri di Emanuela appaiono confusi e spezzettati.

Come dicevo scopo nobilissimo ma forse dato nelle mani di chi non ha saputo trattarlo, anche la scelta dei protagonisti dai visi e carriere un po troppo leggere appare fuori luogo.

ANNOTAZIONE:
Questo film è riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, in base alla delibera ministeriale del 18 marzo 2003.

bulldog  @  16/10/2009 15:13:11
   1 / 10
Immondizia.
Si sfrutta la tragedia di Borsellino produrre il nulla ed incassare.
Nel cast svetta un magnifico Pino Insegno ----------___________--------------

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/10/2009 15.14.49
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paolo80  @  26/08/2009 18:30:18
   4 / 10
L'argomento della pellicola è tragicamente serio, e meritava una trattazione decisamente migliore di quella che poi è stata.
Passando a questioni prettamente cinematografiche, la recitazione non è stata granchè, soprattutto la prova di Insegno è al di sotto della sufficenza, sembrava fuori ruolo.
Comunque è buona l'idea di dar spazio anche alle altre vittime, in questo caso gli agenti della scorta, di questo vigliacco e disumano attentato; ogni opera (cinematografica, televisiva, letteraria, etc etc...) contribuisce a far sì che non si dimentichi, ed in questo la pellicola non sarebbe da condannare, tutt'altro... Il voto così basso è quindi riferito solo al film, slegato dalle implicazioni sopra citate.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  05/06/2007 21:51:36
   5 / 10
La pellicola e'una ricostruzione dei 57 giorni che separano la strage di via Capaci da quella di Via D'Amelio,in cui perse la vita Borsellino e i sei "angeli"assegnati alla scorta del magistrato...la pellicola batte la strada dell'intimismo,riscostruendo microcosmi familiari,amicizie,ansie e paure dei protagonisti,evidenziando(purtroppo)la sola Emanuela Loi,prima donna della storia ad essere assegnata ad un servizio di scorta.Il film nasce propio dai diari di quest'ultima con una sceneggiatura che lascia troppo al caso la ricostruzione e gli approfondimenti psicologici delle altre 5 vittime,con prove attoriali non propio all'altezza(vedi un pessimo ed inespressivo Pino Insegno)e regia anonima.Sicuramente i buoni propositi non mancano,il film e'un tributo ad eroi nazionali,ma per farne anche un buon prodotto cinematografico purtroppo non basta.

juliette  @  16/07/2005 19:34:41
   7 / 10
A me invece è piaciuto, perchè non ci sono eroismi, senso di giustizia...
Qui è pura impotenza di fronte alla mafia, qui è paura di morire, qui in questo film non c'è nessuno che fa lo spaccone, che fa il grande a fianco di Borsellino.
Qui ci sono solo ragazzi, molto giovani, che fanno tutto ciò principalmente per guadagnarsi da vivere.
Emanuela Loi soprattutto, ha scelto la Polizia e si è trovata in una cosa piu' grossa di lei. Ha chiesto il trasferimento ma non glielo hanno mai dato.
Nessuno voleva fare da scorta, chi lo vorrebbe??
Il film non è la descrizione di Borsellino, della sua vita o della Polizia.
Sono i sentimenti, gli stati d'animi, le paure degli attori a dar vita al film.
Erano "solo" ragazzi come noi, chi 21enne, chi 24enne, chi 30enne, ragazzi come noi che lavoravano, in ambiente molto rischioso dove nella Palermo regnava (e forse regna tutt'ora) una apparente sicurezza.
Una bara ambulante Emanuela Loi, cosa doveva fare?
La spaccona, la Rambo di turno?
No, ha fatto quello che era, una semplice donna, piena di paure, con la consapevolezza di morire.
Il film nell'insieme non mi è piaciuto, ma ho dato 7 perchè ha saputo emozionarmi, finalmente dei protagonisti fragili, umani, stretti piu' che in una squadra in una dimostrazione di forza e coraggio che nessuno o quasi avrebbe in tale situazione.


Krypto_06  @  31/01/2005 00:33:53
   3 / 10
pessimo veramente inutile, ma qual'è lo scopo di questo film?......dal titolo credevo fosse qualcosa di interessante ma al contrario è veramente una cacata......very shit...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR barbara  @  10/12/2004 10:13:45
   4 / 10
Ci sono diversi motivo per i quali non ho apprezzato questo film.
-Non ho capito dove voleva andare a parare. Se voleva celebrare degli uomini che fanno il loro dovere nonostante tutto secondo me c'è riuscito male, perchè pone invece troppo l'accento sulla paura (che era giustissimo rappresentare, non dico il contrario) della protagonista senza sottolinearne i meriti e sul comportamento sconsiderato degli altri agenti (io spero che la storia del pedinamento al collega sia un'invenzione di cattivo gusto del regista).
- La figura di Borsellino è appena accennata, dando per scontato che tutto il pubblico sappia tutto di lui, ma se per caso il film lo guarda un ragazzetto di quindici anni che di quei fatti non sa quasi nulla è probabile che si chieda se era meglio lasciarlo senza scorta. Dal film quasi sembrerebbe di sì.
-L'unico personaggio positivo mi è sembrato quello interpretato da Pino Insegno. Peccato che l'interpretazione è da cani. Era meglio se restava con la premiata ditta.

In definitiva, senza scendere in merito agli eventi raccontati, mi è sembrato un film insincero, mal realizzato e male interpretato.
L'unica cosa che ho apprezzato è stata la colonna sonora, ma non basta per avere voglia di rivederlo.

SILVA  @  09/04/2004 11:17:49
   7 / 10
COME QUALCUNO IN ALTRE OCCASIONI HA CHIESTO A MA,MA L'AVETE VISTO IL FILM? NON MI RIVOLGO A GIULIA NATURALMENTE.MA PERCHé QUI IN GIRO TROVO PURTROPPO QUASI ESCLUSIVAMENTE "MAGLIARI"

GIULIA GARIFFO  @  26/03/2004 20:06:35
   7 / 10
La cosa che mi fa sempre più paura è che il livore personale venga dato in pasto a chi ama il cinema con lo splendore dell'innocenza,che si tenda sempre a corrompere con l'inganno oscuro chi dovrebbe gridare con orgoglio il suo amore per il cinema vero onesto,che non ha bisogno di mostrare carne a basso costo per suscitare emozioni.Se la gente avesse il coraggio di mandare affan**** i pervertiti ignoranti,poveri vendutii che distruggono il cinema puro .Ecco,forse il CINEMA ITALIANO rinascerebbe senza etichette e tessere di partito e ******* a vendere(,che,se sapessero recitare,sarebbero pure le benvenute perchè portano i soldi dei poveretti... perchè no! ).Rinascerebbe la Voglia di fare bene e con l'idea che è sempre il momento per migliorare.
Siamo stufi dei soloni tesserati che ci imbottiscono di dictat e brutalità di destra e di sinistra.IL CINEMA E' ALTRO.E' CUORE che non ha etichette e numeri di protocollo.IL CINEMA E' NOSTRO non dei critici bavosi che non raggiungono ormai più,poveretti,orgasmi di potenza naturale senza stimoli estremi ed esacerbati.
MA NOI GENTE NORMALE SIAMO ALTRO,SIAMO...NORMALI,POTENTI,VERI E NON ABBIAMO BISOGNO DI TURPITUDINI PER SENTIRE .LA NATURA CI HA RESI ADEGUATI.
DETTO CIO' IL FILM E' BELLO senza enfasi,mezzi estremi,effetti speciali sbalorditivi.E' bello perchè è onesto,alla faccia dei POVERETTI forse anche MAFIOSI

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Ultima risposta 16/07/2005 19.39.52
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fede  @  27/11/2003 12:53:30
   1 / 10
Che vergogna...usare come pretesto la celebrazione della memoria di un simile episodio soltanto per aumentare il conto in banca del regista (pessimo). Vergognatevi e imparate a girare i film senza scuse ricattatorie come questa. Un regista incapace di girare un film si dedica ai documentari (che almeno tengono ben saldi nella memoria collettiva simili episodi). Inqualificabile.

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Ultima risposta 07/04/2004 10.52.39
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Ciccio  @  24/11/2003 15:00:03
   1 / 10
Quella poveraccia della Boccoli ha dovuto accettare questa pagliacciata per motivi di ovvia fine di carriera... Di Clemente la ha assecondata in questa chiusura di sipario. Addio Brigitta angelo biondo.

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Ultima risposta 16/07/2005 19.41.15
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