gli occhi degli altri (1965)

Non uno dei migliori di Castle. Non sarebbe neppure malvagissimo, se non fosse per l'insopportabilità delle protagoniste e per uno sviluppo tra il telefonato e l'assurdo. Qualche momento c'è, preso nel suo genere e nel suo contesto è vedibile.

Dopo "Cinque corpi senza testa" lo specialista di B-movie William Castle lega ancora il suo nome a quello della grande Joan Crawford, qui per la verità relegata ad un ruolo poco più che marginale. Il film manca di una dimensione chiara ed è incerto su quali quali toni prediligere, con un terzetto di ragazzine protagoniste da prendere a schiaffi ed una musica scanzonata che sembra far capolino sempre nei momenti peggiori. Quando finalmente decide di virare sul thriller regala però buoni momenti di suspance ed il finale, per quanto le ragazze se le vadano a cercare anche nei modi più inimmaginabili, è sicuramente in crescendo. Nonostante la durata ridotta il regista trova pure il tempo per omaggiare Hitchcock con una scena nella doccia del tutto simile a quella di Psycho. Sufficienza meritata.

Ennesimo gioiellino di Castle...... che non si prende mai troppo sul serio ma che, come Corman, riesce con pochi dollari a intrattenere e divertire con estrema semplicità e ingegno. Amo questo tipo di cinema

E' un thriller che non si prende molto sul serio con una colonna sonora che potrebbe adattarsi anche ad una commedia. Vanta una ricostruzione scenografica di buon livello e una fotografia in bianco e nero tutto sommato curata, ma la tensione che trasmette è veramente poca. L'incipit è curioso, ma la trama si sviluppa ben presto sui binari dello scontato e del prevedibile.