gold (2022)

Noiosissimo. Tutto gia' visto e rivisto.

O ci si chiama Luigi Zampa e nel 1971 si doma con Sordi e Cardinale il simbolismo a cui si presta lo scenario australiano, oppure si fa come George Miller e quel deserto diventa metafora semplicistica di chissà quali e quant'altri deserti. "Gold" s'accoda alla soluzione più semplice condannandosi a essere non "un piccolo brillante esempio di pauperismo produttivo" (Raffaele Meale), ma "l'estenuante calvario del protagonista [così come] dello spettatore, che smania sulla poltrona tra la noia per la lentezza e il disgusto per l'efferatezze" (Fabio Canessa). La scelta d'inserire nella soundtrack Nick Cave con la sua "People Ain't No Good" (https://music.youtube.com/watch?v=RVLbhg-OPHY) peggiora il film ancor di più.

Niente di speciale per un film che sa di già visto , che è intuibile e che non offre grandi intuizioni e novità.
Bene Efron oltre alla recitazione anche per la fisicità del personaggio , gli altri invece caratterizzati male e poco incisivi .
Sceneggiatura debole che lascia molto di intentato e nella parte centrale annoia anche un pò

mi chiedo se chi ha recensito il film su questo sito, raccontandone la trama, lo ha effettivamente visto..
Ok. La produzione sarà anche australiana, ma cosa c'entra l'outback australiano con l'ambientazione??
Il film è girato in un punto imprecisato dell'Asia centrale.

Fino a che punto l'avidità per l'oro può arrivare malgrado la fame, gli stenti, il caldo opprimente e la solitudine più estrema. Gold è un film dove la sostanziale neutralità iniziale del personaggio si trasforma di fronte a quell'enorme montanga di ricchezza da proteggere a tutti i costi. Il film è ben girato, il paesaggio desertico ha un taglio metafisico alla storia, solo che ha il grave difetto a mio parere, di una sceneggiatura fin troppo scarna per sostenerne la durata, non eccessiva a dire il vero, ma comunque troppa. Si può certamente vedere, però in alcuni frangenti la pesantenzza si sente.