good morning aman (2009)

questo e' un film difficile, in cui la desolazione e disperazione di un giovane somalo fa da contrasto al senso di inutilita' di un tormentato mastrandrea. il senso di emarginazione del giovane, inutilmente in lotta con il muro di indifferenza e cinismo della societa' ostile e' drammaticamente il filo conduttore del film. uno sfondo impregnato da inquadrature costruite sapientemente, note di musica classica che evidenziano la piattezza ed il fastidio che invadono lo spettatore, nella consapevolezza che il destino tende a schiacciare il singolo, quasi questi fosse impotente davanti alla realta' gretta, ostile, volgare, massificante. una societa' terribilmente arretrata, incuneata verso il solito tran tran in cui tutto e' determinato da un orribile modo di vedere le cose. quando il modus videndi diventa inerzia l'uomo e' solo con il suo destino nella forza cinetica.
film non per tutti, essere consapevoli prima di iniziare una visione che divenir puote pesante.
un applauso all'encomiabile sforzo registico, all'attore somalo ed a valerio.

L'esordio filmico di Claudio Noce spinge a valutare con attenzione le future opere del regista. Good morning, infatti, a dispetto del bassissimo voto riportato sotto, è una discreta opera prima che, partendo dal tema attualissimo dell'immigrazione, mischia le due storie del somalo Aman e dell'italianissimo Teodoro: il primo alla ricerca del riscatto nel nostro paese, il secondo che oramai ha già capito come non ci sia possibilità di riscatto tanto da vivere segretato in casa da Aman. Uscirà finalmente alla luce del sole, aiutato proprio da Aman, in una scena toccante, ma è solo un momento: poi di nuovo il buio e l'abisso della depressione per entrambi, il primo che abbandonerà l'Italia, il secondo la vita.