greta (2018)

Huppert sempre straordinaria, anche in questi ruoli di donna problematica e disturbata, dall'apparenza tranquilla ma torbida e tormentata nel profondo (vedi "La pianista" o "Elle").
Il film però stavolta "non gira", parte anche bene, in modo molto accattivante e già dai primi minuti fa capire che c'è qualcosa che non va, ma dopo la prima mezz'ora inizia un po' a perdersi tra forzature e cose apparentemente senza senso.
Resta un mix tra thriller/giallo comunque piacevole da vedere per chi è appassionato.

Classica storia di stalking tutto al femminile dove la bravissima Huppert riesce a mantenere alta la tensione per tutto il film.

Non regala momenti indimenticabili ma si lascia seguire.

Merita una visione.

Thriller solido quanto prevedibile.
Ottimo cast al femminile.
Buon ritmo, ma nulla di imperdibile.

Dopo sei anni Neil Jordan torna a dirigere un film e lo fa con un thriller solido, ben costruito grazie anche alla presenza di Isabelle Huppert bravissima nel ruolo della stalkerizzatrice ungherese rimasta traumatizzata dalla morte della figlia. Bene anche la Moretz e la Monroe che danno vita ad una vicenda abbastanza inquietante anche se con qualche evidente forzatura nella sceneggiatura. Nel cast in una piccola parte anche il fedele Stephen Rea. Niente di eclatante ma scorre tranquillamente.

Un film inquietante e con attori bravi, in cui primeggia in assoluto la Huppert, perfetta nel ruolo di una psicopatica snob. Poteva essere approfondita meglio l'idea della scatola.

SPOILER

Thrillerino con una buona dose di suspense e alcuni momenti piuttosti inquietanti che si materializzano per l'ottima prova della (solita) Huppert.
Purtroppo nella seconda parte scende un pò di ritmo , le cause del disagio psicologico dell'antagonista sono poco approfondite e quindi resta la sensazione di fondo che alla fine il tutto per quanto buono sarebbe potuto essere migliore.

Sono rimasto soddisfatto nonostante non sia un film con trama originale. Ma Isabelle Huppert si costruisce un personaggio a tratti inquietante. Ci sono voluti alcuni anni per distribuirlo in Italia con traduzione. Misteri...

Non spiegando praticamente nulla delle cause dell'instabilità mentale della protagonista (la solitudine: davvero?), Jordan non fornisce coordinate che rendano prevedibile lo sviluppo della storia, così crea un film malsano che va avanti, scena dopo scena, spiazzant'e disturbante.

Neil Jordan + Huppert, una accoppiata che non poteva sbagliare. Il film è uno dei migliori thriller degli ultimi anni

Neil Jordan utilizza lo stalking portato alle estreme conseguenze per un discreto di Thriller di intrattenimento che prende modelli già preesistenti, i quali a loro volta sono il palcoscenico per un buon cast tutto al femminile in cui la presenza inquietante della Huppert getta la sua malefica esca per la giovane Frances (una convincente Moretz). Lavoro dignitoso di un regista navigato, però al di sotto della sua ultima prova di Byzantium.