happy family regia di Gabriele Salvatores Italia 2010
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happy family (2010)

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locandina del film HAPPY FAMILY

Titolo Originale: HAPPY FAMILY

RegiaGabriele Salvatores

InterpretiMargherita Buy, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Fabio De Luigi, Carla Signoris, Valeria Bilello, Gianmaria Biancuzzi

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 2010
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2010

•  Altri film di Gabriele Salvatores

Trama del film Happy family

I destini di due famiglie si incrociano a causa dei figli quindicenni caparbiamente decisi a sposarsi.

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Voto Visitatori:   6,55 / 10 (109 voti)6,55Grafico
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Voti e commenti su Happy family, 109 opinioni inserite

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yeah1980  @  04/07/2017 10:12:31
   7½ / 10
Forse un po' pretenzioso, ma mi è piaciuto.

marcogiannelli  @  24/11/2016 23:31:23
   7 / 10
Salvatores mette mano alla commedia italiano, restituendole una dignità ormai persa, e lo fa con interpreti spesso protagonisti di quelle ca**atine proposteci ultimamente.
Incredibile l'uso dei colori, la regia, la scrittura dei personaggi e la fotografia. In tutto questo credo solo che la storia non sia un qualcosa di epico e che a tratti perda ritmo, comunque un buon film.

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pak7  @  11/04/2015 17:15:37
   7 / 10
E' vero, non sarà un filmone, ma comunque l'idea di fondo è ben sviluppata, i personaggi sono tutti ben caratterizzati e le situazioni comiche non mancano, grazie soprattutto ad Abatantuono e De Luigi. L'omaggio a Milano, poi è davvero splendido.

The Jack  @  17/12/2014 23:44:36
   7 / 10
film con una sceneggiatura quasi originale, curato, una discreta fotografia, buonae anche se non indimenticabile la recitazione del cast.

Le musiche calzano benissimo, anche se con i delicati Simon e Garfunkel è fin troppo facile.

Mi è piaciuta, anche se non è originalissima, l'uso già visto nei lavori di Charlie Kaufman della sceneggiatura che parla di se stessa.

Manca in realtà un picco emotivo, anche se la mano di un regista capace si vede.

I 2 commenti qui sotto li giustifico solo se vengono da ragazzini non più che sedicenni.

Paolo70  @  26/05/2014 19:13:28
   6½ / 10
Commedia divertente. Bella l'idea della sceneggiatura del film e l'incrocio tra la realtà e la fantasia (personaggi del film).

crimal9436  @  21/05/2014 11:51:45
   7 / 10
Si lascia guardare

InvictuSteele  @  01/01/2013 18:38:52
   7 / 10
Non sono un amante della commedia (soprattutto quella italiana) eppure ho trovato questo film di Salvatores decisamente carino. Pellicola pirandelliana che ripercorre le tappe di "6 personaggi in cerca di autore" dove realtà e fantasia si intrecciano in un' escursione filmica simpatica e divertente. Finalmente una commedia nostrana riuscita. Semplice certo, ma non volgare e a tratti brillante, cosa incredibile per il nostro povero cinema.

Buba Smith  @  09/12/2012 23:30:21
   7½ / 10
Davvero un film decente. Semplice ma coinvolgente. Finalmente un buon film italiano.

De Luigi, perfetto nel ruolo. Bravi anche tutti gli altri attori. Mi è piaciuto molto anche Fabrizio Bentivoglio.

topsecret  @  02/10/2012 10:07:37
   7 / 10
Commedia abbastanza originale e divertente, si lascia guardare senza grosse pecche, coinvolgendo con delle situazioni sì problematiche ma anche ironiche di due famiglie diverse tra loro ma accomunate da piccoli, grandi problemi quotidiani.
Un paio di interpreti sono da non considerare per la pochezza interpretativa che offrono, altri invece sono lodati per simpatia e capacità.
Visione gradevole dotata di un discreto ritmo.

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  27/04/2012 09:15:36
   6½ / 10
Come storia lascia un po' a desiderare... anche la comicità non è il massimo, però sia la scenografia che i costumi... e la fotografia sono eccezionali. Un film decisamente particolare, diverso dalle solite commedie italiane

kastalya  @  20/04/2012 12:19:42
   7 / 10
Film molto particolare.
L'idea è ottima ma forse poteva essere sviluppata meglio...soprattutto nella seconda metà.

Non il milgiore di Salvatores ma comunque vedibile.

baskettaro00  @  09/04/2012 11:44:59
   8 / 10
storia fantastica e ottima regia,alcune trovate son autentici tocchi da maestro,a differenza di altri casi qui la voce narrante l'ho digerita.la prima parte è meglio della seconda.

castoro79  @  13/02/2012 20:43:23
   7½ / 10
Buon film, curata la sceneggiatura, la fotografia, le musiche. Una bella storia che scorre via rapida e piacevole! Consigliato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  26/12/2011 13:58:57
   6½ / 10
Buon film di Salvatores, il primo di questo regista che ho il piacere di vedere. Un lungometraggio che voleva essere un pò pirandelliano, ma che voleva nel contempo raccontare le vicende di due famiglie e dei loro componenti. In un certo senso ci è riuscito, risultando abbastanza gradevole e divertente, ma mai noioso. Complessivamente penso che sei e mezzo sia il voto più giusto per un film con poche pretese, che comunque soddisfa.

romrom  @  19/12/2011 22:29:25
   7 / 10
Carino, ottimi gli attori.

JackRock  @  13/11/2011 10:58:15
   7½ / 10
un film che mi ha spiazzato!! veramente bello,curato e originale

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  07/10/2011 01:03:18
   7½ / 10
Film molto posato e cerebrale, non a caso tratto dall'omonimo spettacolo teatrale pirallendiano e cullato nei salotti per bene della città piuttosto che nelle sue vie più sincere. Così la scelta di inquadrare i palazzi per coglierne i piani alti e il cielo, di calcare i colori caldi a scapito della più cruda percezione quotidiana, di mostrare una città quasi deserta, amena, tranquilla.
Nonostante il clima aulico che ben poco si addice alla metropoli meneghina, nonostante una colonna sonora che, per quanto piacevole, per nulla riveste lo spirito milanese, nonostante buonismi e dei ex machina la visione è piacevole e frizzante e finisce persino per conquistare le viscere degli spettatori, pur risvegliati spesso dall'esplicito processo creativo e narrativo. Merito del cast d'eccezione, della perizia tecnica e di quel tocco di magia che Salvatores riesce sempre e comunque a cospargere nelle sue opere.

the_walrus  @  22/09/2011 09:38:00
   6½ / 10
Commedia senza dubbio con tratti di originalità, però non è mai riuscita a catturarmi particolarmente

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  13/08/2011 12:46:17
   7 / 10
Non nel suo classico stile questa volta Salvatores sforna una commedia davvero simpatica e ben fatta. Tra realtà ed immaginazione ci si diverte nel seguire le intrecciate vicende delle due famiglie. Ottimo il cast che fornisce, nel complesso, un'ottima interpretazione con un Abatantuono, a mio giudizio, una spanna su tutti.
Da vedere sicuramente.

filipporich  @  26/06/2011 15:58:43
   7 / 10
Inaspettato questo film: mi ha convinto!
Nonostante la storia abbastanza canonica, come è montato il film ed i vari scorci di metacinema lo rendono interessante ed originale.

diamanta  @  23/05/2011 08:02:40
   7 / 10
Completamente spiazzata da questo film!
Era lì dormiente e non gli avrei dato 5 centesimi, eppure la mancanza di alternative mi ha portata a vederlo, una storia semplicissima come altre in giro ma raccontata in modo particolare, De Luigi come narratore e protagonista lo rende anche piu' piacevole perchè fa ridere e commuovere allo stesso tempo.
Non un capolavoro ma sicuramente un film italiano che vale la pena vedere.

Daffy  @  14/05/2011 16:12:07
   7½ / 10
è il primo film di Salvatores che vedo, e devo dire che mi è piaciuto tanto! Ha saputo raccontare una storia in fin dei conti abbastanza stucchevole senza far pesare la troppa dolcezza. In fin dei conti il cinema è anche questo. Non sempre c'è bisogno di urlare al capolavoro, è sufficente raccontare una bella storia con semplicità ed ironia per creare qualcosa di bello, e devo dire che questo film fa proprio questo. Affronta i temi della paura e della felicità senza pretendere di fare grande filosofia. Insomma, consiglio di guardarlo


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Clint Eastwood  @  10/05/2011 10:45:52
   7½ / 10
C'è da dire che se non fosse per filmscoop mai me lo sarei sognato di vedere una bella commedia italiana fatta di recente.
Il film di Salvatores (ora occupato in un film sulla quotidianità giovanile transnistriana) è un commedia fatta con garbo obbligatoriamente stucchevole per non accollarsi nominativi dai più esigenti/nostalgici e critici pignoli. E' semplicemente godibile nella sua evoluzione e caratteristica dei personaggi.

"Sto bene. Sto veramente bene, però ... che càzzò ci fa un gabbiano in una città senza mare ?" 7/7.5

Invia una mail all'autore del commento ciaco63  @  16/04/2011 06:17:07
   7 / 10
Molta sapienza cinematografica in un film che non ha la pretesa di essere un capolavoro. Tuttavia è godibilissimo e offre diversi spunti di riflessione sulle contraddizioni e le amarezze della vita.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  12/04/2011 23:10:48
   7 / 10
Commedia divertente e d'autore firmata Salvatores che raramente si cimenta in questo genere di film...
Ormai il termine "commedia" in Italia si accosta a filmetti piuttosto scadenti di basso livello tecnico...qui invece fotografia e scenografia sono curatissimi e fanno parte integrante del film a cui danno un 'importanza maggiore!
Cast tutto in parte con nota di merito particolare a De luigi che riesce a far sorridere e commuovere allo stesso tempo!
Per la colonna sonora ci pensano Paul Simon & Art Gartfunkel e Chopin...niente da aggiungere se non che è una gioia per le nostre orecchie!
Da vedere per rivalutare il nostro cinema che porta sullo schermo commedie semplici ma girate con originalita'!
Una nota negativa secondo me...il rivolgersi al pubblico da parte degli attori funziona fino a un certo punto,poi stufa un po'...

ste 10  @  09/04/2011 21:07:07
   7 / 10
Una commedia piacevole, direi nella media però godibile e piuttosto raffinata

dave90  @  05/04/2011 20:04:39
   7 / 10
Piacevolmente spiazzato!
Belle le ambientazioni e i personaggi.

Si perde leggermente nel finale.
consigliato.

alan  @  18/03/2011 15:31:34
   7½ / 10
Quando ho deciso di vederlo mi aspettavo tutto tranne questo.
Ed è stata una piacevolissima sorpresa!
Tutti (o quasi) avete citato Pirandello come grande ispiratore di questa pellicola, ed è vero che la sua influenza è stata decisiva.
Ma a me nel vederlo ha ricordato anche un'altra opera che purtroppo in Italia e pressoché sconosciuta, e cioè Niebla dello scrittore spagnolo Miguel de Unamuno, precedente a Pirandello e quindi ispiratore morale delle coraggiose tematiche espresse in questo lavoro di Salvatores.
Un'opera in cui realtà e finzione letteraria si intrecciano, si confondono ed interagiscono alla perfezione.
Non è uno stile adatto a tutti, non è un film che piacerà a tutti.
Ma è Arte allo stato puro

Xavier666  @  12/03/2011 18:29:03
   7½ / 10
Film magnifico che in un momento sublime riesce ad omaggiare Milano con un sottofondo "notturno" da far venire i brividi.
(Valeria Bilello splendida sorpresa, la Buy poco sfruttata ma giusto così )
Film che si lascia vedere, fresco, devo ammettere che non volevo vederlo perchè ho una sorta di pregiudizio verso il cinema italiano degli ultimi anni, tutti incentrati sull'amore, manuale d'amore, ti voglio sposare... ma davvero la società italiana è diventata così sessocentrica? Beh film come questo ci danno respiro. Che bello vedere De Luigi in questo ruolo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  21/02/2011 18:26:01
   7½ / 10
Finalmente una commedia italiana che lascia soddisfatti dopo la visione. Magari l'idea dei personaggi che prendono vita e si confrontano con il loro autore non sarà una novità assoluta ma è senz'altro una ventata d'aria fresca nel cinema italico degli ultimi anni. Durante la visione ci si diverte e gli attori sono tutti all'altezza dei rispettivi ruoli. Notevole anche il comparto tecnico, specialmente la fotografia, che offre alcune immagini decisamente suggestive, e la colonna sonora a base di Simon and Garfunkel e Chopin.
Consigliato a tutti.

mr orange  @  26/01/2011 22:10:56
   6 / 10
commedia carina, non si ride spesso al massimo qualche sorriso comunque affronta diverse tematiche usando poi uno stile diverso dal solito. bravo sia il comparto tecnico che gli attori (tutti).

logicman  @  20/01/2011 11:45:44
   7 / 10
Vale la pena di vederlo.
Ottima fotografia, splendidi interpreti ( grande Bentivoglio ), storia accattivante e tutt'altro che banale.
Non sarà un capolavoro, ma è un'opera che, pur raccontando storie tragiche, le affronta con elegante spensieratezza.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR peucezia  @  28/12/2010 16:20:31
   7½ / 10
curioso film di taglio squisitamente teatrale.
bellissima la fotografia

andre.88  @  07/12/2010 16:08:53
   7½ / 10
film carino, trama innovativa rispetto ad una normale commedia. piacevole.

Wally  @  22/11/2010 01:54:37
   8 / 10
Forse io di film non capisco assolutamente niente ma questo mi ha davvero preso... A vedere la media così bassa è perchè forse tutti lo avete paragonato a tutti i vari film di Salvatores... Beh io Salvatores lo conosco poco quindi sono contento così!

E' un ottima storia con personaggi molto strambi ma anche molto reali... Soprattutto nella famiglia di Abatantuono... SOno proprio vere come persone... Ne conosco una fucilata di persone così! Dalla parte borghese invece mi sembrano alla fine un pò tutti troppo per bene! Di solito loro non si mischiano con quelli che stanno più in basso! Poi in una città come Milano!

Ho trovato ottima l idea di approfondire così tanto i personaggi e di farli parlare direttamente con lo spettatore... E' un idea che a mio avviso funziona sempre alla grande!

De Luigi è un grande... Certo forse come attore non è che sia proprio eccelso ma se la cava e riesce a far ridere... Tutti gli altri sono molto divertenti anche se odio profondamente il personaggio di Filippo... a 16 anni non credo sia possibile essere così... E se lo sei caro mio tagliati la testa o fatti lobotomizzare che è meglio!



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Complimenti! Me ne ricorderò

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  05/11/2010 16:00:32
   6 / 10
Film leggero di Salvatores , in stile puramente teatrale, con qualche buono spunto, che peggiora un pò con il passare del tempo. Discreto De Luigi tra gli attori, anche se non eccelle.

Fumoffu  @  31/10/2010 23:26:24
   7 / 10
Da Salvatores ci si aspetta forse qualcosa di più, ma tutto sommato il film mi ha lasciato soddisfatto. Dietro un tentativo di parziale sperimentazione, c'è una storia del tutto semplice portata avanti in modo più che buono (De Luigi questa volta mi è piaciuto, anche se come attore non mi ha mai entusiasmato, mentre ho trovato un po' sottotono Abatantuono, nella parte del cinquantenne sempre a farsi le canne è un po' patetico). Bentivoglio rassegnato come al solito, quando...


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Carla Signoris non ha una grande parte, ma si fa apprezzare nella sua simpatia, come tutto il cast quando si trova...


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La scena...


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Nella scena molto bella di Valeria Bilello al piano vestita di rosso con il Notturno ho subito visto una citazione a Valentina Lisitsa, il vestito è praticamente uguale a quello che aveva al concerto di Seoul, e nella scena della carrellata degli oggetti mi è sembrato proprio di vedere la sua foto.

In definitiva è piacevole vedere questi personaggi agire sotto la guida di un De Luigi innamorato e come tutti capace di diventare quello che si vorrebbe soltanto dietro una storia immaginata.

P.S. Ma...


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viagem  @  05/10/2010 11:34:30
   6½ / 10
Originale questo film di Salvatores, che si stacca molto dai suoi precedenti lavori. Piacevole la modalità di racconto teatrale, e soprattutto quella leggerezza e serenità che viene trasmessa in ogni scena del film. Belle anche le immagini di Milano. Il finale "richiesto" dai personaggi, non mi ha convinto molto, ma rimane in bocca un sapore delicato alla fine della visione. Apprezzato.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  28/09/2010 23:27:48
   6½ / 10
Non un capolavoro ma l'idea mi pare molto originale ed abbastanza ben sviluppata. Certo dopo quel mezzo aborto di "Come Dio comanda" (almeno per me) mi accontentavo di poco...però l'ho trovato un film godibile.

peppe87  @  28/09/2010 22:54:32
   6½ / 10
non mi convince piu di tanto, carino, ma da salvatores ci si aspetta ben altro.
(abatanutono e de luigi su tutti)

tenchi059  @  28/09/2010 22:30:28
   8 / 10
Fotografia indimenticabile, humor tagliente e mai stupido, non annoia e scorre in un lampo. Da tempo Slavatores non mi piaceva così.

paride_86  @  17/09/2010 21:48:46
   7 / 10
Dopo l'insignificante trasposizione del romanzo di Ammaniti "Come Dio Comanda", Salvatores stupisce con una commedia insolita per il panorama italiano. A dispetto del titolo, la storia è quella di un autore, delle sue ispirazioni e dei suoi fantasmi. "Happy Family" è un film che non sempre coinvolge, ma stupisce per l'ottima regia, la fotografia, i montaggi e le belle dissolvenze.
Lo humour del film è nero, quasi grottesco, e gli attori sono usati al massimo delle loro potenzialità.
Speriamo che Salvatores prosegua per questa strada.

cheguevara  @  15/09/2010 12:43:24
   6½ / 10
Film carino godibile ma che mi lascia un po' perplesso, forse perchè il fatto che sia di Salvatores mi dava maggiori o diverse aspettative e alla fine un po' di delusione è rimasta. ll cast comunque è eccezionale Bentivoglio, Abatantuono e De Luigi fanno come al solito la loro figura per cui il voto e più che sufficiente e se lo si guarda senza aspettarsi troppo può risultare un bel film

calso  @  13/09/2010 17:10:43
   7 / 10
Veramente carino; un film un pò diverso dal solito, molto ironico e divertente con situazioni e personaggi veramente ottimamente pensati.
Un'ironia mai banale, anzi più simile sicuramente ad uno humour inglese piuttosto che la solita commedia;ed in fondo in fondo ha anche una sua morale il che è molto apprezzabile

vale1984  @  13/09/2010 13:55:59
   7 / 10
commedia molto divertente...originale e con un ottimo cast...i personaggi si intrecciano, si raccontano...
unica pecca alcune scene un pò lente dove lo scrittore si fa convincere dai personaggi a continuare a scrivere...li a volte perde un pochino...
comunque il filo conduttore è molto interessante e il finale è molto bello...
la cosa più bella in assoluto di questo film è la fotografia...i colori, la gamma cromatica che cambia a seconda delle scene è bellissima e molto sensibile...ci sono momenti in cui giocano forza il bianco e nero e il rosso o il giallo ma mai nettamente, sempre con attenzione ai particolari...le inquadrature e la regia fanno di una storia semplice un film nuovo, bello!

pinnazza  @  12/09/2010 14:41:19
   6½ / 10
film molto partticolare.
Molto bella la cura delle scene e dei colori.
Alla fine però il risultato non è troppo convincente.

saraceno12  @  09/09/2010 09:50:19
   6½ / 10
Vedere un film alle 7 e mezzo di mattina, appena sveglio non è molto facile, ma devo dire che sono riuscito a farlo con happy family. Non voglio dire niente altro, solo che , per me, cio' significa che è un film che scorre bene, non pesante, leggero e con una buona idea di fondo. Buona giornata a tutti.

Invia una mail all'autore del commento Michylino  @  07/09/2010 08:25:54
   6 / 10
Capisco la voglia di sperimentare. E questo non può che essere apprezzato. Però devo dire, con dispiacere, che al di là del contenitore che ho gradito, devo dire che manca in contenuto. Non capisco cosa il regista mi abbia voluto dire, qual è il messaggio recondito di questa pellicola?!?

Puro esercizio di stile!

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/09/2010 08.26.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  31/08/2010 15:38:27
   7½ / 10
Di questi tempi "Happy Family" è una ventata d'aria fresca nel grigio panorama della cinematografia italiana.Quasi un esperimento che pur non potendo considerarsi rivoluzionario è sintomatico di quanto un regista affermato come Salvatores non tema di sostenere nuove soluzioni col rischio di deludere.
Ed invece la sua ultima fatica si rivela uno scorcio corale di rara grazia,immortalato in una Milano lontana da quella plumbea cui siamo avvezzi.Una città colorata,priva di traffico,perfettamente vivibile e soprattutto popolata da personaggi che lasciano il segno.
Trattasi di un film nel film,un'opera che lascia interagire tra loro autore e personaggi,i quali a turno si presentano allo spettatore come del resto il loro ideatore,sovente impegnato ad esternare le proprie sensazioni direttamente in camera.La pellicola nasconde tra le pieghe di una comicità leggera e briosa,di cui un Abatantuono strepitoso è incontrastato portavoce,parecchi argomenti di stretta attualità che hanno come presupposto il caos sociale crescente,già in prima battuta ravvisabile all'interno dei nuclei famigliari e quindi in seguito degenerante nei rapporti extra-domestici.
Grande il lavoro svolto sui personaggi,mai caricaturali o sciatti,Bentivoglio e Buy una spanna sopra il resto della combriccola che se la cava egregiamente proponendo una Valeria Bilello sorprendente in positivo.Alle note di Chopin da lei suonate al pianoforte e ad immagini in bianco e nero di una Milano notturna e malinconica è affidato il compito di innalzare un'ode meneghina pregna di magia crepuscolare,perla di rara bellezza all'interno di una pellicola lontana dalla grezza convenzionalità di parecchio cinema tricolore recente.
In verità qualcosa si perde per strada quando i sentimentalismi rischiano di prendere il sopravvento,poco male in quanto l'esagerazione è bandita e il metodo narrativo resta pimpante anche nei passaggi più consueti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  10/08/2010 11:01:53
   7 / 10
Commedia metacinematografica riuscita.
Salvatores utilizza un espediente pirandelliano per dare un tocco di originalità al suo film, cosa molto apprezzabile.
Inoltre i personaggi, oltre ad essere ben caratterizzati sono interpretati da un cast notevole. Baravo De Luigi, brava la Buy così come il resto del cast.
Ambientato in una Milano colorata e surreale "Happy family" riesce a divertire e intrattenere.

Podo  @  13/05/2010 08:36:09
   8 / 10
E' un film originale dove puoi apprezzare veramente il regista Salvatores...
Non è banale ma divertente con attori fantastici il primo tra tutti Fabio De Luigi...che riesce a farti sorridere anche solo con la sua mimica facciale!!UN GRANDE!! Film breve ma piacevole dove nulla è dato per scontato..

pilone  @  08/05/2010 12:29:00
   8 / 10
Ci voleva Salvatores per dare un pò di originalità ad un cinema italiano sempre più monotematico (amore qui, amore la ecc.. )

Consigliatissimo, ci si diverte proprio!

Invia una mail all'autore del commento Folly  @  23/04/2010 12:57:44
   6½ / 10
Almeno non è uno di quei film dove sai benissimo cosa accadrà dopo, quelli fatti con lo stampino.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  19/04/2010 00:09:23
   7½ / 10
Il film è veramente divertente, ben fatto e interessante da diversi punti di vista, sia generali (su come gestire la propria vita), che particolari (la maniera con cui attualmente percepiamo il reale).
I minuti iniziali sono secondo me la parte più riuscita del film. Diciamo che è un’idea molto originale e ben riuscita quella di far presentare i personaggi da loro stessi, guardando direttamente la macchina da presa. In questo maniera si crea distacco e interesse fra lo spettatore e ciò che appare sullo schermo e così possiamo percepire e giudicare spassionatamente i caratteri e i relativi comportamenti.
Si tratta di persone varie e interessanti, ognuna con la propria particolare personalità che rimane impressa. Quello che salta all’occhio nel modo con cui si presentano è il fatto che accennino di sfuggita o non dicano per niente che mestiere fanno, qual è il loro rapporto con il resto della società. Si concentrano soprattutto sul lato esistenziale della loro vita e sui piccoli/grandi problemi interiori da cui sono “afflitti”.
Di fatto si crea come una zona neutra, particolare, che esiste soprattutto al cinema o in televisione, in cui si parla soprattutto di fatti soprattutto privati, anche importanti e seri (come avere pochi giorni da vivere a causa di un tumore, oppure la necessità di rivelare verità sessuali scomode) ma che escludono e quasi sostituiscono le enormi contraddizioni sociali e etiche che stanno sconquassando la nostra società. Questa zona neutra (in cui vivono i grandi fratelli, i talk show, i telegiornali) finisce per sostituire e annullare il “reale”, sentito come brutto, spiacevole e poco interessante.
Del resto lo vediamo anche in questo film dove il problema dell’immigrazione (i cinesi) o del disagio sociale (il graffitaro) vengono citati di sfuggita, trattati come eventi leggeri, quasi folkloristici. Eppure in passato le commedie, pur restando fedeli al canone stilistico, graffiavano, mostravano impietose le contraddizioni o le verità scomode. Adesso in genere si tende sempre ad edulcorare o a nascondere i contrasti.
Questo film in qualche maniera rende palese la prevalenza del fittizio sul reale, proprio evidenziando il gioco scenico che sta alla base della rappresentazione. Pirandello si era servito di questa figura retorica per denunciare la spersonalizzazione dell’individuo nella società burocratica moderna, Salvatores la usa invece come via di fuga, come rifugio in cui ci si può divertire, consolarsi o magari sognare, vivere in un “reale” migliore. L’intenzione di abbellire e trasfigurare l’esistente è chiara anche dalla scelta di Simon & Garfunkel e dei Notturni di Chopin per contrappuntare le immagini che scorrono. Quella musica appartiene ad un registro poetico “positivo”, di tipo introspettivo-delicato-nostalgico, adatta per rendere bella e accattivante qualsiasi situazione. Con il Notturno di Chopin come sottofondo apparirebbe bella in bianco e nero qualsiasi città del mondo, persino New York o Il Cairo o Tokyo.
Il sogno di riuscire a vivere in armonia in una situazione comunitaria ristretta (famiglia o gruppo di persone amiche) è l’unico desiderio-aspirazione che è rimasto alla coscienza collettiva italiana di oggi. L’unico argomento che riesce a farci sorridere o commuovere, l’unica fonte di ironia solare che ci viene concessa.
Personalmente capisco il desiderio di evadere nella leggerezza imponderabile e affascinante che ha la dimensione privata domestica dell’esistenza umana (specialmente dei ceti medio-alti), speriamo solo che non ci caschi questo bel mondo tutto all’improvviso addosso. Se non altro non ce siamo accorti (o più probabilmente non abbiamo avuto il coraggio di guardare).

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Ultima risposta 19/04/2010 08.29.52
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Rand  @  16/04/2010 15:24:03
   7½ / 10
Devo dire che Salvatores è sempre una sorpresa, ad ogni film che fà, dopo il duro come dio comando, ritorna alla commedia sofisticata ed inteligente con questo Happy Family, riunendo il cast delle grandi occasioni, De luigi, Abatantuomo, Bentivoglio, marherita Buy, la moglie di Crozza, e altri. Devo dire che lo stile narrativo è molto originale, coinvolgendo lo spettatore nella storia, in modo semplice ma diretto. Molto bella la visione di milano, delle sue vie, strpitosa la scena con in sottofondo il notturno di chopin. In definitva un film che diverte ma fà anche riflettere sul significato della vita, sulle nostre paure, un plauso per il monologo di De luigi sulle nostre paure, veramente azzeccato ed espresso bene.
Queste sono le commedie che amo, non l'intruglio Vanzina, Parenti e company.
Non è necessario fare storie complessissime, ma avere il coraggio di raccontarle le storie.
"Come sto? Bene, sembri Nelson Mandela!"

Alex83  @  12/04/2010 23:37:59
   8 / 10
Originale e "pirandelliano". Non mi aspettavo un'interpretazione del genere da Fabio De Luigi, che ho sempre apprezzato come comico televisivo (mi sono evitato i film di Natale...).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  12/04/2010 18:18:37
   6½ / 10
Uno dei temi centrali (forse il maggiore) in Salvatores, è sempre stato l'istinto di liberazione dalla rete di condizionamenti indotti dalla società, e dal nucleo familiare in primis. La forza dell'amicizia, e l'istinto di fuga.
"Dedicato a tutti quelli che stanno fuggendo", mi pare recitasse in chiusura Mediterraneo.

Anche il senso che si rintraccia in "Happy family" è legato al coraggio di provarci; superare le paure (irresistibilmente elencate nel bel monologo dell'incipit); crederci fino in fondo e non solo nel buio della propria stanz(on)a di scrittore solitario e autoreferenziale. Provare a bussare alla porta della vicina, e volare con lo sguardo nei cieli sopra i palazzi di Milano.
(Belle le inquadrature dal basso verso l'alto, a cogliere quanto più cielo possibile).

Di Salvatores mi piace la familiarità.
L'intesa che quasi sempre riesce a creare con il pubblico ha qualcosa di confidenziale, di pulito, di sincero.
E' anche il suo limite.
E la mancanza di cattiveria, l'assenza di acidità delle sue commedie, se - in casi felici come Happy family - a lui la perdoniamo con condiscendenza (vuoi perché con l'originalità del tocco vuoi perché con la tenerezza di alcune situazioni, ci ha convinto), altrove è la causa principale della crisi della commedia all'italiana.
Senza calcolare proprio i cinepanettoni, che fanno genere a sé, la commedia all'italiana per conquistare il pubblico, oggi più che mai ha bisogno di compiacere lo spettatore, di blandirlo.
Insomma, tranne in casi isolati e poco visibili, la commedia che fa cassetta è quella che assolutamente NON porta l'italiano a specchiarsi nei propri vizi, nella grettezza, nella bassezza e mediocrità non dico de "I mostri", ma almeno di "Amici miei".

In questo film di Salvatores l'originalità è in forte debito (più che di Pirandello, che non c'entra molto e lo rivela coscientemente Salvatores stesso, esibendo il rimando con una citazione esplicita) di Wes Anderson e dei suoi "Tenenbaum". L'eccentricità del film, e anche quella dei suoi personaggi, rimanda a quel film. L'omaggio di Salvatores è consapevole e trucca la ragazza di modo che somigli a Gwineth Paltrow in quel film, e il ragazzo gioca a tennis come un altro dei fratelli dei Tenenbaum.
L'infelicità di partenza, e la riconciliazione finale, provengono anch'esse dai Tenenbaum.

Ma, anche prescindendo dall'assenza di cattiveria (che sarebbe scorretto imputare a difetto del film, ma certo ne è un limite), vorrei che Salvatores mi rispondesse a tre domande, per spiegarmi la tenuta di credibilità del suo messaggio - che resta circoscritto alle classi agiate.
Il protagonista scrive. Ma come si paga da vivere? Lo dice: grazie a una grossa eredità. Fortunato. Chi rappresenta?
Abatantuono - disegnato come un simpatico adolescente perdigiorno di 50 anni - è una specie di skipper. Chi rappresenta?
Bentivoglio, ricco avvocato altolocato, alla fine può beneficiare di una favolosa suite in ospedale A PANAMA, con una impagabile vista sul mare. Chi rappresenta in questo caso lo capiamo bene. Nè per carità gliene vogliamo; siamo anzi contenti per lui; però non tutti potrebbero permettersi quella clinica, decisamente.
E allora ecco come, di questo passo, tutto sia un po' troppo facilmente edulcorato.

Molto bella la sequenza del concerto di pianoforte.
Il notturno di Chopin, con l'intuizione di abbinarvi le scene mute e in b/n della Milano "nascosta", quella dei lavoratori (gli addetti alle pulizie, i macchinisti delle metropolitane, ecc.) e dei turni di notte, consentono una duplice riflessione nello spettatore. La prima è epidermica: quella musica sospesa, così intima, invita a raccoglierci un attimo, allontanarci dalla frenesia con cui la quotidianità ci allontana dall'autenticità, e recuperare un briciolo di spirito.
Ma - e questa è la seconda riflessione - quanto spesso possono - o anche solo pensano - i protagonisti di quella sequenza (e cioè i lavoratori: quelli che puliscono le strade, che guidano i treni, anche di notte) di permettersi il lusso di entrare in un teatro di gente della Milano "bene", per astrarsi dalle loro quotidiane incombenze, e godere anche loro dei benefici per lo spirito di un notturno di Chopin?

Salvatores parla a un pubblico di "borghesi" viziati (un po' tristi e meschini), quali siamo in tanti, e ci consola, e ci racconta che la vita può essere più bella.
Mh.

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Ultima risposta 04/05/2010 02.14.20
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  11/04/2010 22:57:42
   7 / 10
Se si supera l'ostacolo dell'omologazione dei temi trattati ormai da diversi anni da un certo cinema italiano ( la crisi dei rapporti all'interno delle famiglie medio-borghesi, le difficoltà di comunicazione, gli effetti della malattia sulla vita sociale, depressioni ed esaurimenti vari), il film è una piacevole sorpresa sia per l'originalità di base (l'annoiato Ezio scrive la sceneggiatura di un film i cui personaggi interagiscono con il proprio creatore) che per la freschezza con la quale vengono affrontate le situazioni più rocambolesche.
Certo la sensazione del déjà vu si respira per tutto il film, attori feticcio come il buon Diego Abatantuomo con il suo desiderio di evasione nell'esotico ci riporta indietro negli anni, così come Margherita Buy non riesce a togliersi la maschera di donna perennemente ossessionata e nevrotica neanche se recitasse la parte di un asceta. E' ormai una costante dell'attuale commedia italiana; crisi, nevrosi, incomprensioni, paure, rischiano di omologarsi ed entrare a far parte di un enorme calderone di luoghi comuni dai quali lo spettatore comincia a prendere le distanze se il prodotto non viene confezionato con mestiere, a Salvatores va riconosciuto il merito di averci provato.

jolly  @  11/04/2010 10:30:41
   7 / 10
Il film forse è il peggiore di salvatores...il 7 è per la poesia che sempre mette in tutto quello che crea...UNICO!

goodwolf  @  09/04/2010 10:04:34
   6½ / 10
Commedia molto gradevole, ho riso molte volte (praticamente quasi ogni volta che apriva bocca Abatantuono), ma nel complesso sembra che manchi qualcosa. Sarà che c'erano troppi personaggi e non tutti sono stati molto attenzionati, sarà che De Luigi non è stato sfruttato al massimo o non mi è piaciuto il suo personaggio, non saprei. Neanche Bentivoglio non mi è piaciuto, ma non è una novità, per me.
Non certo tra i migliori film di Salvatores, ma merita ugualmente una visione.

TimBart  @  08/04/2010 13:01:27
   7 / 10
Salvatores torna alla commedia, genere che gli ha dato le migliori soddisfazioni personali e dimostra di non aver dimenticato come dirigerle. Il metacinema o metateatro (happy family era una commedia teatrale) che richiama un pò Woody Allen ma con più carrelli e movimenti di macchina (lo stesso regista vuol fare di Milano la New York di Allen diceva) è una mossa già vista ma efficace per dar ritmo ad una storia che si lascia seguire facilmente, diverte e lascia tutti col sorriso. Azzeccatissimi tutti gli attori, in particolare (a sorpresa) la vj Valeria Bilello probabilmente destinata ad essere lanciata da questo film. Tante le citazioni, dal tributo a Wes Anderson (fotografia che richiama il colore di sceografia e costumi e viceversa), al finale alla "I Soliti Sospetti". Più divertenti i dialoghi e i siparietti dei personaggi che la storia in se, probabilmente più funzionale a teatro, ma anche su grande schermo non demerita e il risultato a mio avviso supera ampiamente la sufficienza. Salvatores si conferma comunque uno dei pochi registi italiani in grado (anche grazie al nome) di osare, dal surreale (Denti) alla fantascienza (Nirvana) al thriller (Quo Vadis Baby?) e ora alla commedia metacinematografica all'americana, perchè diciamoci la verità, di solito in Italia queste storie non si vedono. Ed è un peccato. Ci vorrebbe più surreale che dramma nei nostri film, la vita non va presa sul serio, tanto comunque vada non ne usciremo vivi. Come Vincenzo/Bentivoglio.

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branca73  @  06/04/2010 10:42:33
   7 / 10
Il titolo (orrendo) merita un 3, il fim invece è gradevolissimo, certo non il migliore di Salvatores, ma vale le pena. Per un momento ho avuto la terribile sensazione provata durante la visione di "Nirvana", ma è subito sparita. Sarà molto apprezzato dai milansesi e dai nostalgici di Turnè. Marrkesh etc, etc. Ottimo Bentivoglio, come sempre.

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Ultima risposta 07/04/2010 20.56.03
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dagon  @  05/04/2010 23:59:28
   7 / 10
una sorta de "i Tenenbaum" all'italiana, di certo il regista ha girato questo "happy family" avendo ben presente il film di Anderson. Non del tutto riuscito, accosta delle intuizioni notevoli a dei momenti più fiacchi e meno riusciti. Comunque Salvatores, almeno, è uno dei pochissimi in Italia che prova a fare qualcosa di diverso e a spaziare tra i generi.

morgana2009  @  05/04/2010 21:16:35
   8½ / 10
Salvatores ci regala una divertente commedia ai limiti del surreale, in un'atmosfera tipicamente milanese, con un racconto fuori dagli schemi e un cast di attori davvero brillanti, su tutti spicca Fabio De Luigi, finalmente non più relegato in ruoli da cinepanettone.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/04/2010 20:11:50
   7½ / 10
In una Milano quasi innaturale dai colori caldi, una città più idealizzata che reale, si snocciola la vicenda pirandelliana di un autore alle prese con la sceneggiatura del suo ipotetico film (d'autore, ma che incassi bene). E' un film divertente quello di Salvatores che conferma la buona annata di commedie che il cinema italiano ha distribuito ed anche in questo caso c'è la prova corale del cast a dare freschezza alla pellicola, con personaggi ben caratterizzati e dialoghi brillanti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  05/04/2010 00:09:12
   8½ / 10
Pirandello, Anderson, Allen,...? Sì, certo, le citazioni e i rimandi colti possono essere tanti ma non sono assolutamente all'altezza di quello che in realtà il film dice con spassosissima nonchalance e con un gusto per l'assurdo che sfiora il grottesco. Peccato solo che la seconda parte non stia allo stesso indiavolatissimo ritmo della prima, altrimenti saremmo di fronte a un autentico capolavoro!
Ma cosa c'è di "happy" in famiglie composte di gente talmente frustrata e sconclusionata da percepire le proprie miserrime fobie come ben superiori alle reali, oggettive disgrazie della vita? Questo è il vero punto di forza del film di Salvatores che non mi sembra sia stato colto dai commenti precedenti. Eppure è proprio nell'indugiare sul grottesco che il film dà il meglio di sé strappando sonore risate ma facendoci specchiare nella piccolezza di questi personaggi che vagano in cerca di un autore non certo perché dilaniati da drammi esistenziali come in Pirandello, ma semplicemente perché "vogliono un finale, come piace anche al pubblico". Non si può non notare quanta graffiante ironia ci sia in questo gioco che mette a nudo l'Italietta del 2010, fatta di persone senza tanti attributi alle quali la vita scivola via senza troppo accorgersene perché troppo impegnate a guardarsi l'ombelico.
Grandioso il cast, su tutti Bentivoglio e l'odiosissimo ragazzino gay Filippo, ma che dire anche dei due coprotagonisti e di una Margherita Buy che quando non viene chiamata a fare l'isterica a ogni costo, sa dare il meglio del meglio di sé (la ricordate in "Fuori dal mondo" o nel recente "Lo spazio bianco"?). Abatantuono è in stato di grazia riuscendo a dare spessore al più inconsistente dei personaggi che sia mai stato chiamato a tratteggiare. E che dire della nonna, gioiosa malata di Alzheimer ossessionata dai gamberetti?...
Come sempre nei film di Salvatores, grande cura e grande pregio vengono riservati alla fotografia, qui a livelli straordinari: stupefacente questa Milano giallo-rossa su cui insiste un cielo azzurrissimo. E che dire della memorabile sequenza del Concerto di Chopin sulla cui tastiera si incastonano flash in bianco e nero di rara bellezza della città meneghina colta nei suoi aspetti più quotidianamente drammatici e intimi? Credetemi, quella sequenza vale da sola il prezzo del biglietto.
Nota di ulteriore merito, una colonna sonora che oscilla tra i Simon&Garfunkel vinilici d'annata ("che nessuno ascolta più") e l'immenso Chopin del concerto n.20.
Linguaggio e metalinguaggio si inseguono continuamente superandosi l'uno con l'altro fino a schiantarsi nel sognante protagonista, capriccioso demiurgo di bassissimo profilo irrimediabilmente incapace di affrontare anche il timidissimo "approccio ciclistico" con la sua avvenente vicina: l'Italia delle paure che vota Lega o che si astiene è tutta qua, in un ideale riassunto grottesco delle tante (belle) commedie recenti che la raccontano al cinema.

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Ultima risposta 19/04/2010 22.20.44
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antigone  @  04/04/2010 11:49:08
   7½ / 10
Devo dire che mi è proprio piaciuto.
Temevo delusioni, avendo visto e gustato il testo a teatro qualche anno fa, invece mi sono dovuta ricredere.
Il testo è utilizzato nella sua integrità, senza tagli ed innovazioni per quel che riguarda trama e personaggi, però Salvatores ci ha messo del suo e si vede.
Vale certamente il prezzo del biglietto solo la Milano che fa da scenario alla storia, con queste inquadrature metafisiche e un cielo di un blu manzoniano.
Un grande atto d'amore verso la città.

jiko  @  03/04/2010 11:43:34
   9 / 10
Una divertente commedia che fa ridere di gusto e in maniera intelligente, con molte citazioni e riferimenti ai film di Wes Anderson e Woody Allen. Salvatores confeziona una brillante e divertente commedia sulla famiglia allargata, senza i toni "urlati" dei film di Muccino. Abatantuono irresistibile come sempre, un cast ben assortito, bellissima anche la colonna sonora di Simon & Garfunkel.

Mattross  @  03/04/2010 09:41:00
   8 / 10
Il film io l'ho trovato delizioso e divertente. I duetti tra Bentivoglio e Abatantuono esilaranti. Mi sembra che Salvatores attraverso un gioco gustoso di citazioni e rimandi abbia voluto omaggiare il cinema che lui ama. Finalmente un regista che prova ad osare qualcosa di diverso.

annab  @  02/04/2010 12:28:47
   9 / 10
Era da tempo che non uscivo dal cinema con un così forte senso di soddisfazione. Incantata. Da tutto, dalla regia, dagli attori, dalla fotografia... Ho sorriso e mi sono commossa. Questo film non mi è scivolato addosso una volta rientrata in macchina, ma mi è rimasto dentro e si inserisce prepotentemente nella mia personalissima classifica dei film più belli che abbia mai visto.

Luca Pepas  @  01/04/2010 15:25:27
   6 / 10
Non mi ha entusiasmato, ho riso poche volte.

junior86  @  01/04/2010 08:34:53
   8 / 10
Mi sento di dare un 8 a questo film di Salvatores.
Forse la trama non è originalissima, ma è davvero molto originale la struttura del film, le inquadrature, i frequenti dialoghi rivolti alla telecamere di ogni singolo protagonista (cosa che non mi è mai piaciuta nei film, ma in questo non mi ha dato fastidio!).
Una commedia davvero divertente e ben fatta, merito soprattutto del grande cast di cui è composta...in primis Fabio De Luigi che è davvero simpatico!


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  31/03/2010 23:16:54
   7½ / 10
Il nuovo di Gabriele Salvatores, tornato alla regia, dopo il deludente "Come Dio comanda" segna l'abbandono, almeno temporaneo, del noir e di Niccolò Ammaniti e il grande ritorno alla commedia. "Happy familuy" narra in modo gioviale, a tratti comico (non mancano le risate, in particolare durante la cena a casa dell'avvocato Vincenzo - Fabrizio Bentivoglio) le alterne vicende di due famiglie milanesi i cui figli, appena sedicenni, sono intenzionati a sposarsi. Sotto il profilo delle interpretazioni, oggettivamente bisogna dire che le scelte del regista sono indovinate, in particolare per Diego Abantuono che sciorina una sequela di battute devastanti (su tutte "lucidalabrador"), mentre la scenggiatura è assolutamente coraggiosa per l'assoluta piattezza a cui le commedie italiane ci hanno abituato, salvo alcune rare eccezioni; Salvatores, infatti, prende a piene mani da tutto il suo bagaglio cinefilo per concludere un pò alla "Soliti sospetti", ma con una straordinaria citazionde dl grande Groucho Marx. Il reso lo fanno una fotografia senza dubbio bellissima, in particolare quando Caterina (Valeria Bilello) suona i "notturni" di Chopin e sullo schermo partono le immagini in bianco e nero di una Milano incredibilmente misteriosa e da scoprire alla presa con i "lavatori" della notte (oggettivamente soltanto questi minuti valgono il prezzo del biglietto) e le trovate di Salvatores come la fine anticipata del film, gli attori che escono addirittura dal monitor di Ezio (un Fabio De Luigi tutto sommato bravino) e che coinvolgono il loro storymaker direttamente nelle vicende che li coinvolgono, dopo un incidente in bicicletta con Margherita Buy. Concludendo, "Happy familiy" è una commedia italiana assolutamente godibile come da un pò di tempo non se vedevano; si vede il tocco del regista che fa di questo film una summa del suo cinema: il personaggio interpretato da Abatantuono è stato in Marocco (e chiede a Bentivoglio se l'ha già visto lì), magari a Marrakesh (Express?), in Messico (Puerto Escondido), a fare il dj a Ibiza (Amnesia).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  31/03/2010 18:44:26
   7 / 10
Concordo completamente con i miei amici con la stella (a parte uno).

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  31/03/2010 18:00:24
   7½ / 10
Concordo completamente con i miei Amici Pasionaria, Jelly e kow: l'ultimo Salvatores si risolleva dalle sabbie mobili dei suoi poco memorabili lavori precedenti e sforna una commedia in cui i richiami a Pirandello e Wes Anderson sono palesi e davvero riusciti.
"Happy family" è un film in cui si ride davvero, sia per il tono complessivamente leggero e giocoso, sia per alcune situazioni esilaranti come quella della massaggiatrice e del criceto.
E non manca un tributo alla città del regista, una Milano che sembra perfino affascinante, in parte sognante e caricaturale e in parte cosmopolita nelle inquadrature notturne che fanno da sottofondo al concerto per piano di Caterina.
La sceneggiatura, tratta da un testo teatrale, non tradisce le sue origini e delinea una serie di personaggi (giustamente in cerca di autore o, meglio, in cerca di un destino scritto dall'autore, visto che non sono capaci di recitare senza un copione) deliziosi, interpretati in parte dagli attori feticcio del regista, in parte da nuove entrate che arricchiscono il cast.
Menzione speciale per la fotografia: un capolavoro di colori e saturazione.
Ulteriore chicca il finale, in cui si ricostruiscono i pezzi della narrazione.
Le pecche sono alcune marchette evidenti (Intimissimi su tutte) e una certa dose di paraculismo, che però scivola via in una risata.
Bravò!

PS: Ah, volevo specificare che la Bilello è veramente fi.ga.

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Ultima risposta 15/04/2010 19.42.18
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willard  @  31/03/2010 15:36:20
   7 / 10
Pellicola di estrazione teatrale, la sceneggiatura è tratta infatti da una piece teatrale. Commedia surreale con personaggi volutamente caricaturali che in un racconto film nel film incarnano le paranoie e i mali del nostro tempo, osservati con occhi cinico e disincantato. Simpatico Fabio De Luigi, come al solito, Abantantuono sa fare solo l'Abatantuono, Bentivoglio triste e sornione, Margherita Buy sempre in parte, brava Carla Signoris, oltre ad un contorno di piacevoli giovani attori che completano la "famiglia felice".
Certo siamo lontani dai vertici toccati da Salvatores in passato ma, come dice il voto che ho assegnato, vale la pena vederlo.
;-)

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  31/03/2010 09:21:29
   7 / 10
Salvatores è bravo e lo conferma con questo ritorno alla commedia, genere che forse più gli si addice, dopo l’incerto esito del suo ultimo lavoro. Una commedia anomala per le sue corde, cinema che parla di cinema con un briciolo di riferimento autobiografico e tanti richiami cinematografici, ovviamente, da Allen a Anderson, passando da idee prese da cult come I soliti sospetti ( gli oggetti di casa ispiratori e poi protagonisti della storia). Resta fedele a se stesso nella scelta dei personaggi e nel delinearne le dinamiche relazionali, anche se( bisogna dirlo) potrebbe smetterla di attribuire all’amico Abatantuono in ogni film il ruolo dell’accanito fumatore di canne ( da Marrakesch in poi…).
E’ forte l’impressione che Salvatores si sia divertito come un ragazzino e dal film trasudano le sue passioni, quella per il cinema prima di tutto, ma anche quella per i suoi attori e per i suoi amici, probabilmente anche quella per la sua Milano, fotografata in modo sublime da non sembrare reale.
Gli interpreti sono bravi e spontanei, sempre carismatico Bentivoglio, si fa notare la brillantezza isterica e autoironica di Carla Signoris , davvero simpatica, Fabio De Luigi se la cava alla grande.
Tutto ben miscelato su un gioco cromatico davvero azzeccato, l’attenta scelta dei colori mi ha fatto pensare al mio amato Almodòvar, e accarezzato dalle note dolcemente malinconiche di Simon e Gerfunkel.

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Ultima risposta 31/03/2010 18.56.12
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Invia una mail all'autore del commento ziotony  @  30/03/2010 18:02:26
   7½ / 10
Chi ama il cinema avrà notato sicuramente analogie con i grandi del cinema e numerose citazioni in questo film, è un film coraggioso per l'Italia, non me l'aspettavo e devo dire che è stata proprio una bella sorpresa . Bravissimi e spassosi tutti e una bella colonna sonora, tutto fatto con molta classe e curatissima la fotografia . BRAVI

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  29/03/2010 11:45:33
   7 / 10
Graziosissima commedia a carte scoperte di Salvatores, che rialza la testa dopo il pessimo "Come di0 comanda" grazie alla sceneggiatura di un ragazzo vincitore di un premio cinematografico. Molto facili i riferimenti a Pirandello, e proprio le parti metacinematografiche sono quelle che funzionano di meno: troppo sempliciotte per raggiungere l'obiettivo, soprattutto nella seconda metà del film. Però i personaggi sono azzeccati e si ride sul serio, anche in modo pecoreccio ma intelligente (come nella parte della massaggiatrice cinese).
Certo, il citazionismo si spreca (oltre a Pirandello, tutto l'impianto familiare è preso esattamente da Wes Anderson ed i suoi tenebaum, e non si perde occasione per riproporre la classica battuta de "Il sorpasso" di Risi: "perbacco, bella donna", dopo pesanti insulti alla madre dell'interlocutore), però Salvatores lo dichiara senza remore, ed alla fine questo atteggiamento paga.
Molto bravi tutti i protagonisti (la Bilello, poi, è incantevole), con nota di merito al sempre eccellente Bentivoglio.
Strepitosa come sempre la tavolozza di colori di cui dispone Italo Petriccione, che si conferma il miglior direttore della fotografia che abbiamo in Italia.
Ah, un'ultima cosa: che bellezza vedere un film italiano senza essere bombardati da pubblicità nemmeno troppo occulte di automobili, acque minerali, banche, computer e cellulari. Può piacere o meno, ma Salvatores fa ancora cinema per il gusto di fare film e non marchette.

18 risposte al commento
Ultima risposta 03/04/2010 18.10.40
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*-sky-*  @  28/03/2010 21:00:13
   6½ / 10
è un film carino, ci sono delle scene divertenti,,

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