henry & june regia di Philip Kaufman USA 1990
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henry & june (1990)

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locandina del film HENRY & JUNE

Titolo Originale: HENRY E JUNE

RegiaPhilip Kaufman

InterpretiFred Ward, Uma Thurman, Maria de Medeiros, Richard E. Grant, Kevin Spacey, Juan Luis Buñuel

Durata: h 2.14
NazionalitàUSA 1990
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 1990

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Trama del film Henry & june

Nella Parigi dei primi anni Trenta si incontrano Henry Miller, alle prese con "Tropico del Cancro", e Anaïs Nin, che lavora ai suoi diari. Nonostante entrambi siano sposati, tra loro divampa una furente passione (letteraria, sessuale, sentimentale), le cui trame finiranno per coinvolgere anche i rispettivi coniugi.

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Voto Visitatori:   7,10 / 10 (5 voti)7,10Grafico
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Voti e commenti su Henry & june, 5 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Woodman  @  07/09/2014 13:01:44
   7½ / 10
Quando le ossa di un film sono fragili non necessariamente viene compromessa l'anima. Il filo di ferro per l'armatura è mal fissato e deperito, riciclato da un cassetto pieno di polvere. La ruggine, sebbene graffi e sporchi il tutto, viene nascosta dal fine lavoro di decoro, riparazione per la vista, banchetto sopraffino per la bocca.

"Henry & June" risponde a pieno titolo al caso appena presentato.
Se la sceneggiatura traballa e, purtroppo, a tratti sprofonda, il lavoro alla regia è sontuoso, tendente all'impeccabile.
Peccato rimanga intorbidito dalla debolezza di fondo, la quale solo in parte viene mascherata dall'estetica.
Il tutto si risolve come un assurdo abbraccio fra orrido e sublime.

Insomma, una pagliacciata lussuosa, che, al seguito di sviolinate e lacrime nere, perfino emoziona.
E' un film a modo suo sincero, che involontariamente mette in chiaro la posizione del Cinema biografico: anche con la più meticolosa ricostruzione ambientale, mimica, espressiva, storica, il succo autentico rimane nascosto, e spetta, a discrezione del regista, come e soprattutto cosa mostrare sul piano dell'anima. Che resta una libera interpretazione, dedotta da uno studio accurato (qui presente e in più punti verificabile), funzionale allo scatto interpretativo, intimo, personale.
La scelta di Kaufman, per me, è sublime: in difesa dell'ermetismo, senza concedersi alla ridondanza e alla dimostrazione, propende allo sguardo e al corpo, seguendoli con un uso pacato e stoico della macchina, mezzo suggeritore più che comunicativo.
E' dunque un film sulla fisicità, senza fisicità.
Come contenuto è quindi lunatico, imprendibile: indeciso se adagiarsi sul descrittivo o se azzardare metafore sulla scia dei cromatismi, regalando nel frattempo intense pagine di erotismo affogato nei fumi stordenti e rilassanti dell'oppio, oltrechè splendide e conturbanti immagini violacee.
Non si segue uno sviluppo cosciente, ma si arriva alla fine, sballottati fra un'indecisione visiva e l'altra, straniati, sazi e persi nel vuoto.
Già, perchè, nonostante la sua deformità, la sua struttura da torta semi esplosa, "Henry & June" si rivela un'opera di immensa classe e imprimente estetica, talora ingenua, talora spiazzante, con un rispetto raro.
Narrativamente scialbo, emotivamente irsuto ed eccedente, imperniato sull'ossimoro convenzionale del troppo e del poco, trattando con quiete raffreddata un universo carico di pulsioni, risultando alla fine sommessamente straziante, il film appartiene ai corpi, specialmente a quelli calorosi e sensuali delle due donne, con ovvio spicco della memorabile Thurman, degnissima femme fatale, fra perversione, capriccio e puerilità, dal destino incerto ma ovviamente diretto verso l'oblio, terribili e dolenti riflessi presagistici in quegli occhi vitrei e spiazzanti, una sicurezza che maschera instabilità e irrequietezza, quasi un emblema dello stesso film.

All'occasione, da recuperare.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  26/10/2013 17:45:50
   5 / 10
Ho trovato questo film abbastanza noioso, ripetitivo e incompiuto.

SKULLL  @  03/10/2010 06:31:47
   8½ / 10
Un film davvero molto bello. I personaggi pulsano vita da tutti i pori, si parla di letteratura..."Io amo Proust", dice lei...e poi la si vede attraversare la strada verso la casa di Miller con una macchina da scrivere in mano. E' come immagino la magia di quegli anni.

Kymmy  @  08/07/2010 00:21:54
   9 / 10
Mi esonero dai più e giudico questo film come un eccezionale capolavoro erotico. Forse alcuni temi e alcune ricostruzioni storiche non sono state ricostruite perfettamente, ma kaufman dirige splendidamente, L'uso di luci e colori (cupi, freddi prevalentemente) molto efficace, un buon uso della fotografia, eccezionale interpretazione della mitica Uma (la mia attrice preferita), angosciante e inquietante per la sua bellezza ambigua, capace di sedurre chi vuole. Bravissima anche la DeMedeiros. Un film sottovalutato, come molti film che recensisco io, poetico, malinconico, divinamente erotico, ma mai volgare. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/09/2006 00:02:35
   5½ / 10
Sì lo so, è un film terribile, pero' mi è rimasto in testa per parecchio tempo e non so onestamente il perchè... l'Henry Miller di Fred Ward non potrebbe essere piu' stereotipato (idem per l'insopportabile marito di Anais Nin, classico "cornuto felice"), ma ha indubbio fascino e, su tutti, la presenza inquietante e conturbante di Uma Thurman in salsa lesbo-dark.
Kaufman si limita a girare di bordello in bordello, sempre piu' alla ricerca di immagini trasgressive e patinate, lordando di glamour una figura come quella di miller, che andrebbe espresso ben al di là della sua vena libertina.
L'inquieta e inquietante Maria De Medeiros costringe lo spettatore a parteggiare per una scrittrice modesta e parassita come la Nin, e visto il successo dei suoi romanzi non ha tutti i torti evidentemente

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