ice from the sun (1999)

Era un pezzo che volevo guardarmelo, ma sono rimasto abbastanza deluso! Cominciamo col dire che il film lo si può paragonare alle pellicole
di Andrey Iskanov (Visions of Suffering, Nails, Philosophy of a Knife), però a mio modesto parere le visioni del regista russo sono di ben altro
livello in confronto al film di Stanze, decisamente superiori sul piano dell'impatto visivo e narrativo, ma anche tecnico. In "Ice From the Sun" l'amatorialità del prodotto si nota tutta. Calcolando il risultato finale, ho trovato anche una certa dose di pretensiosità da parte del regista. Ci sono indubbiamente dei momenti interessanti che però non bastano a salvare il film (che poi è anche lungo). Alcune sequenze (non necessariamente quelle gore, ma quelle più tendenti al surrealismo) mi risvegliavano momentaneamente dal torpore della visione, solo un attimo perchè poi le scene si prolungavano oltre il dovuto (ed è qui la pretensiosità!) Il caos regna, certamente, ma con esso regna anche la noia! Un'ultima parentesi personale (e specifico PERSONALE per non offendere nessuno): mi è parso di trovarmi di fronte all'ennesimo prodotto americano underground che vuole imitare certe atmosfere arty dei film europei (Aah!..gli Europei!) non avendone (tranne rarissimi casi) lo STILE!

Ed ecco a voi il miglior film in assoluto di Eric Stanze, discreto ma altalenante regista dedito ad horror ed ultragore.

La fotografia, molto curata, l'ho trovata simile a film come quelli di Hussain, e ci aiuta indubbiamente a farci trasportare in un ambiente inquietante ed irreale.

Non tantissime tutto sommato le scene di violenza più o meno esplicita, tra le quali vale la pena citare quella in cui la protagonista viene trascinata per terra e per un bel pò di strada da una macchina.

Non si capisce moltissimo della trama (visto anche la forte componente weird), ma ad ogni modo questo film vale assolutamente una visione.

E' il film più ambizioso ed art house di Stanze, diciamo.

Da vedere.