identita' (2003)

Che dire: thriller davvero godibile e coinvolgente, che trova il suo vero valore aggiunto nell'originalita' con cui evolve da uno schema narrativo molto classico (il whodunit) per approdare a qualcosa dal carattere molto diverso, che pero' si serve del meccanismo del "giallo investigativo" per veicolare il differente senso del film.
Se infatti le premesse sono quelle di un giallo á la Agatha Christie, lo sviluppo e' subito destabilizzante, e tramite una serie di plot twist ci conduce ad una quadratura del cerchio inaspettata. In questo e' molto abile la sceneggiatura ad inserire mano a mano gli elementi, ad incastrare le linee temporali e a dosare la suspense.
Il cast aiuta: tutti in parte fra Cusack, Liotta, McGinley, Hawkes e la Peet (che a sto giro scatena davvero istinti animaleschi).
Cosa divertente e' che la "coppia" Cusack-Peet pare connettersi a quella che interpreteranno in "2012": lui e' rimasto un autista che scarrozza stron.zi presuntuosi, lei si e' evoluta da p.uttana a brava e onesta madre di famiglia..
Unico errore a mio parere citare il nome di Pruitt Taylor Vince nei titoli di testa: senza fare spoiler troppo evidenti, avrebbero dovuto soprassedere come in un famoso thriller del '95..