i diavoli n° 2 (1974)

E' risaputo che, stante la presenza di Oliver Reed, i truffaldini distributori italiani hanno fatto uscire questo "aristocrazia immorale" anche con il titolo I Diavoli n° 2 tentando di spacciarlo per un seguito dell'omonimo capolavoro di Ken Russell. Si tratta di una torbida storia (molto inglese) che parla dei rapporti tra servitù e nobiltà, tra proletari e padroni con in aggiunta visioni sulla decadenza della aristocrazia molle e viziosa dove però i domestici non sono certo meglio anzi scimmiottano i loro padroni. Con echi letterari, magari shakespeariani, si crea un ambivalente gioco tra il viscido e manipolatore maggiordomo ed il signore debole e schiavo delle proprie pulsioni tanto che alla fine pare ci siano capovolgimenti di fronte circa chi siano i servi e chi i padroni. In ballo ci sono diversi argomenti come quello della famiglia, dei figli visti quasi come oggetti, un mezzo per perpetrare la propria dinastia...e le proprie ricchezze; le scene oniriche rendono labile il confine tra realtà ed immaginazione. Magari il finale può lasciare leggermente a bocca asciutta ma sempre meglio di un epilogo scontato e troppo macbettiano. Bravi tutti gli attori con un Derek Jacobi ispiratissimo ed un Reed all'apice della forma. Interessante!