i dimenticati regia di Preston Sturges USA 1941
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i dimenticati (1941)

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locandina del film I DIMENTICATI

Titolo Originale: SULLIVAN'S TRAVEL

RegiaPreston Sturges

InterpretiJoel McCrea, Veronica Lake, Robert Warwick, William Demarest

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1941
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 1941

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Trama del film I dimenticati

Sullivan è un regista celebre. Insoddisfatto dei suoi film, vuole passare dalle commedie a un cinema più impegnato. Un'esperienza traumatica gli fa cambiare parere.

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Voto Visitatori:   8,60 / 10 (10 voti)8,60Grafico
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Voti e commenti su I dimenticati, 10 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  04/04/2024 12:51:55
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Preston Sturges dirige una commedia molto eterogenea, in cui sono incorporati diversi stili e correnti di punta del periodo, partendo da una base di comicità drammatica che potrebbe ricordare un po' le opere del tardo Chaplin, toccando spunti di screwball comedy con tutta la vicenda riguardante il rapporto tra Sullivan e l'affascinante bionda interpretata da Veronica Lake e saltuariamente sfociando nello Slapstick, che regala alcune delle gag comiche più riuscite del film, l'abilità di Sturges è quella di riuscire ad incorporare il tutto e renderlo funzionale alla storia senza forzature, creando una sorta di road movie tragicomico che funziona efficacemente nei sentimenti.

La storia narrata è quella di questo regista di successo, tale Sullivan, che negli ultimi anni ha diretto alcune delle commedie che hanno incassato di più ad Hollywood, preso da forti scrupoli di coscienza decide di volersi dedicare a film dalla tematica sociale e dal forte sfondo drammatico, in particolare vuole realizzare un film sui poveri, solo che i suoi collaboratori gli fanno notare che non sa proprio nulla dei poveri, allora decide di mettersi in viaggio senza nessuno dei suoi averi e provare per un po' di tempo la vita che fanno i poveri.

Da qui, assistiamo alle varie disavventure di Sullivan, da quel fantastico inseguimento della roulotte, momento comico a mio parere più alto del film con uno stile che può ricordare molto Buster Keaton ma più in generale la comicità del muto con piatti che cadono in testa, schianti da una parte all'altra, colpi ovunque, quasi cartoonesco, fino ad arrivare ai momenti più drammatico/sentimentali con l'entrata in scena del personaggio interpretato dalla Lake, un'attrice che aveva fallito ad hollywood ed era sulla via del ritorno, un suo gesto carino verso Sullivan, che non aveva svelato la sua identità ma era vestito da barbone, gli farà conquistare la sua simpatia e lo accompagnerà per tutta la sua avventura, anche travestendosi da ragazzo povero, la coppia regala bei momenti di affinità e dispetti reciproci, basti vedere la scena della piscina a casa di Sullivan quando finiscono tutti dentro compreso il maggiordomo. Nella seconda parte del film invece vi è un progressivo aumento della componenta drammatica, con momenti abbastanza toccanti, basti vedere l'equivoco finale, con la finta morte di Sullivan, che finirà anche ai lavori forzati dove toccherà con mano una forte situazione di disagio, arrivando alla famosa scena della proiezione del cartone della Disney, scandita da grasse risate dove Sullivan finalmente capirà la forza catartica della comicità, capace di regalare momenti di pace e spensieratezza anche ai meno fortunati.

Sturges dirige una buona commedia drammatica, magari leggermente retorica in alcuni punti, specie nella seconda parte e piena di buoni sentimenti, ma in ogni caso è un film molto sentito e probabilmente anche il migliore che abbia fatto, riuscendo a ponderare per bene comicità e dramma.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  12/11/2019 13:59:24
   8 / 10
Splendida commedia/drammatica "dimenticata" forse da molti.
Con la guerra alle porte un regista di cinepanettoni (mi piace indicarlo cosi) decide di passare a film piu' impegnati e per farlo decide di unirsi alla povera gente.
Ovviamente ne seguiranno incomprensioni e gag a raffica. Imperdibile il primo inseguimento del camper con la troupe.
Ma c'è spazio anche per riflettere sul solito affarismo del mondo del cinema.
Da recuperare.

Jack14the  @  12/07/2016 15:17:25
   10 / 10
Utilizzando uno stratagemma originale, lo sceneggiatore ( stesso regista ), crea una commedia di meta/cinema originalissima, attraverso idee uniche e che autoriflettono i pensieri di Sturges.

Bella la storia.→→↓

Il film guadagna in profondità nel procedere da un viaggio all'altro di Sullivan, regista in crisi di identità, incerto fra il porto sicuro dela commedia brillante e il cinema impegnato, da cui la sua coscienza è attratta.

Capolavoro, ottimo e unico.

Goldust  @  18/05/2015 17:11:03
   8½ / 10
Un piccolo capolavoro che coniuga magnificamente momenti seri dal taglio drammatico con gag dal sapore slapstick, il tutto con una leggerezza ed una classe che rimanda alla tradizione delle migliori sophisticated comedy americane.
L'alchimia della coppia protagonista - McCrea è pieno di verve, la Lake è di una bellezza folgorante - sta alla base del successo della pellicola, eppure le lezioni di vita dei maggiordomi di Sullivan impartite nei posti e nei momenti più assurdi non sono da meno. Grande, grandissimo Cinema, con la C maiuscola.

topsecret  @  03/04/2015 19:14:08
   6½ / 10
Un mix tra commedia leggera e dramma psicologico.
Una buona dose di retorica accompagna il lavoro di Sturges nel suo peregrinare tra la critica sociale e quella del cinema di allora inteso come commedia. Prevedibile, ma non banale, per certi versi esageratamente buonista e purtroppo anche piuttosto ingenuo in alcune scene (il barbone investito dal treno, tanto per fare un esempio) non è riuscito ad esaltarmi più di tanto.
Pur apprezzandone le capacità tecniche come regia, cast, ritmo e capacità critiche, non mi sento di accodarmi alla sfilza di votoni che mi precedono, anche se ammetto che I DIMENTICATI ha un fascino tutto suo che rende la visione discreta e godibile.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  09/10/2014 19:08:43
   8½ / 10
È l'apice del successo di Sturges che comunque ebbe una florida carriera per tutto il decennio successivo, fino agli anni '50, il magnum opus di McCrea che proprio grazie a Sturges seppe costruirsi una folta gamma di ruoli nobili, positivi, tipici dell'eroe americano, ma sopratutto è una di quelle opere che rese celebre l'effimera carriera di Veronica Lake, dal sex appeal strabordante, da un look che è diventato subito moda al pari del biondo platino della Harlow.
Dialoghi frizzanti, c'è un'ottima commistione tra situazioni deprimenti relativa alla miseria in cui il protagonista decide di esplorare altre più leggere merito di una coppia che dimostra di funzionare, McCrea era alto circa 40cm più della Lake, Sturges sapientemente evita di riprenderli evidenziando il gap di statura tranne nei momenti palesemente comici ossia nel travestimento maschile dell'attrice. Profetico il titolo, sia per ciò che capitò alla Lake rispetto ad Hollywood, sia per il lavoro da cameriera che poi finì davvero col fare negli ultimi anni di vita. Notoriamente conosciuta per i lavori nell'hard boiled con Ladd non va dimenticata la parentesi nella commedia, dove va ricordata anche 'Ho sposato una strega' di Clair.

steven23  @  27/10/2013 21:04:28
   9½ / 10
Incuriosito da quanto letto sulla figura di Veronica Lake ho deciso di cercare qualche film che la vedesse come protagonista. Questo è il primo!
Che dire, una vera e propria perla!!
John Lloyd Sullivan è un ricco e famoso regista americano stanco delle solite commedie sciocche e superficiali di cui Hollywood è sommersa. Lui vorrebbe realizzare un film veramente impegnato, per la precisione un dramma sulla povertà e su tutti coloro che devono lottare per arrivare a fine giornata. Quando il suo staff gli fa notare come non sappia assolutamente nulla su quella realtà per poter girare, ecco che Sullivan prende una decisione. Abbandona momentaneamente i suoi panni e si traveste da barbone sperando di comprendere appieno tutte le sfumature (negative soprattutto) che può avere una vita del genere. Sarà un'esperienza che andrà ben oltre le sue aspettative, e non solo per l'incontro con una ragazza (non verrà mai specificato il suo nome) che poi l'accompagnerà per gran parte del viaggio.

Anzitutto devo dire che è veramente incredibile la leggerezza che accompagna il film, all'apparenza una semplice commedia che però mostra molti passaggi drammatici, specie nella seconda parte. Malgrado questi cambi quasi improvvisi Sturges riesce sempre a non appesantire troppo la vicenda e rendere la visione molto piacevole. La sua regia è ottima, così come indimenticabili sono alcune scene, su tutte quella citata dal commento precedente. Nella sua apparente forzatura sembra quasi racchiudere l'essenza del film e, soprattutto, apre definitivamente gli occhi a Sullivan.
Memorabile anche la coppia protagonista, in particolare la stessa Lake. Convincente travestita da ragazzo (l'aiuta sicuramente il solo metro e cinquanta d'altezza) e meravigliosa quando riprende le sue fattezze originarie. A tal proposito la Davis non si era sbagliata su di lei, è davvero di una bellezza disarmante, oltre che una buonissima attrice. Avrò la conferma non appena riuscirò a vedermi un altro suo film.

Per una volta è azzeccata pure la traduzione del titolo, che non solo rispecchia i veri protagonisti del film, ma anche la fine che ha fatto ingiustamente la pellicola e, su tutto, la stessa Lake, stroncata in fretta e poi dimenticata da Hollywood e da tutti. Emblematici i suoi ultimi mesi di vita, trascorsi sola e con il divieto di vedere persino i suoi figli. Non credo serva aggiungere altro.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  07/09/2010 18:54:03
   9½ / 10
Titolo profetico per questo straordinario capolavoro dimenticato che consiglio vivamente a chiunque. Un film che riesce a far riflettere con la leggerezza della commedia e a far ridere con la durezza del dramma sociale, infinitamente più bello e coinvolgente di tanti polpettoni a tema che verranno prodotti in seguito.
Sturges sembra non conoscere affatto la retorica e il sentimentalismo e con grande sensibilità ci immerge in un mondo fatto di povertà e miserie umane in cui la vera ricchezza può risiedere anche in un sorriso (indimenticabile in tal senso il momento della proiezione ad una platea di derelitti di un cartone animato della Disney).
Sublimi le interpretazioni dell'intero cast, meravigliosi Joel McCrea e la leggendaria Veronica Lake, attrice di sofisticata raffinatezza che terminò la sua vita servendo ai tavoli di un bar, dimenticata anche lei come questo inarrivabile modo di far cinema.

Liberty Valance  @  01/07/2010 22:07:03
   9 / 10
Film straordinario a cavallo fra la commedia e il dramma.
Splendida la coppia Mcrea e Lake , e ottima la sceneggiatura e la regia di Preston Sturges

vitocortesi  @  14/12/2008 11:52:30
   9 / 10
Sono contento di votare per primo questo film che considero un capolavoro.
Innanzi tutto non lo definerei una commedia ma piuttosto un mix tra questa ed il genere drammatico.Mi ha colpito per la semplicità con cui è girato e per i tanti
messaggi che il film trasmette sui valori della vita e poi la scelta della coppia di attori protagonisti non poteva essere piu' azzeccata.

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