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Quanta nostalgia oggi a rivedere come erano realizzate queste tragi-commedie italiane; nostalgia accentuata dal fatto che alcune scene sono state girate nella mia città, Terni, in un quartiere oggi divenuto irriconoscibile. Corbucci non abbandona la vena ironica, dove si ride in maniera anche un pò boccaccesca e demenziale, ma il tutto immerso in una storia tremendamente seria che va oltre il mostrare come è la vita di un camionista (originalissimo...non mi vengono in mente altri film che trattino l'argomento). Di mezzo c'è l'amicizia, l'amore, il cameratismo anche senza simpatia, il desiderio di riscatto dalla miseria, la famiglia con i suoi drammi. E sempre la vita zingara sulla strada, il rapporto tra uomo e macchina, gli scontri di classe tra lavoratori e padroni (argomento quasi immancabile nelle pellicole italiane degli anni '70). Giannini e Costantin sono due duri dal cuore d'oro che incarnano alla perfezione la figura degli italiani all'estero. E c'è anche un finale che tiene col fiato sospeso; insomma un film davvero completo come solo il cinema italiano dell'epoca sapeva darci...e ci sono pure le musiche degli Oliver Onions.