il dubbio regia di John Patrick Shanley USA 2008
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il dubbio (2008)

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locandina del film IL DUBBIO

Titolo Originale: DOUBT

RegiaJohn Patrick Shanley

InterpretiMeryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Viola Davis, Lloyd Clay Brown, Joseph Foster, Lydia Jordan, Bridget Megan Clark

Durata: h 1.44
NazionalitàUSA 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2009

•  Altri film di John Patrick Shanley

Trama del film Il dubbio

Ambientato in una scuola cattolica del Bronx nel 1964, il film è incentrato sui sospetti di una suora nei confronti di un prete e sui suoi abusi verso uno studente nero.

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Voto Visitatori:   6,97 / 10 (157 voti)6,97Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Il dubbio, 157 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Nic90  @  28/04/2015 21:45:16
   7 / 10
L'ho trovato molto simile a "il sospetto",buon film con ottime prestazioni,mi sono piaciuti la lentezza(che di solito non apprezzo tanto) e i dialoghi...ben fatti.
Tuttavia lo trovo leggermente inferiore al film succitato.

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Ultima risposta 04/05/2015 22.36.31
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JB488  @  24/08/2013 05:20:06
   3 / 10
Si... ho sentito parlare di un sequel strepitoso che si chiamerà la NOIA ,tema interessante ma c'è un limite alla pesantezza,anche il Padrino è lungo e pesante ed in piu dura oltre tre ore... ma lo riguardo sempre volentieri,questa lentezza è inutile in quanto gia sappiamo cosa aspettarci... bla bla adesso tutto un dubbio bla bla ma il prete chissa se bla bla o mio dio ma è terribile bla bla bla bla .... e che noia,questo è un finto buon film che voi votate bene solo perchè c'è maryl streep che recita bene

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Ultima risposta 26/08/2013 14.43.28
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  10/02/2012 17:50:01
   7½ / 10
Stavo improntando tutta la rece sul fatto di come "il Dubbio" abbia un esagerato impianto teatrale quando scopro, appena 5 minuti prima di mettermi a scrivere, come il film sia in effetti la derivazione in grande schermo di una pièce dello stesso regista. Beh, allora si spiega tutto. Sì, perchè quello che avevo notato nel film, e che più avanti riporterò, era davvero una cosa che non mi era mai capitata prima.
Il Dubbio è il classico film "recitato", una di quelle pellicole che ha negli attori e nella qualità delle loro interpretazioni tutta la propria spina dorsale (insieme ovviamente a una sceneggiatura quantomeno solida). Da questo punto di vista il livello è stratosferico. Non so quante volte nella storia del cinema, credo mai, sia capitato che tutti gli attori protagonisti venissero candidati all'Oscar per lo stesso film. E non parlo soltanto dei 3 personaggi principali (tra l'altro buffo il mondo, Amy Adams è l'attrice dell'appena recensito I Muppet...) ma anche del 4°, Viola Davis, che compare per non più di 10 minuti. Gli altri due sono Philip Seymour Hoffmann (il miglior attore vivente giusto per ribadirlo) e Meryl Streep...
Di solito non faccio mai questi cappelli informativi (premi vinti, incassi, festival cui il film ha partecipato etc...) ma stavolta credo fosse doveroso.
La suora Sorella Aloysious, preside di una scuola cattolica fortemente autoritaria, si convince che il sacerdote Padre Flynn abbia avuto degli incontri sconvenienti con un proprio alunno. Comincerà una battaglia psicologica col prete per fargli estorcere la verità.
Mai titolo fu più giusto. Tutto è messo in dubbio, dal fatto che Padre Flynn abbia effettivamente compiuto qualcosa, all'effettiva Fede dello stesso fino ad arrivare al dubbio finale con cui si chiude il film, quello che per una volta sgretola la granitica convinzione della Suora. Il film narra dell'assoluta contrapposizione tra Padre Flynn e Sorella Aloysious, tanto aperto, "giovane" e progressista il primo, quanto chiusa, autoritaria e vecchio stampo la seconda (straordinaria più di una scena in questo senso). In mezzo sta Sorella James (locandina perfetta), la giovane suora che quasi involontariamente fa partire lo scandalo. Crederebbe all'innocenza del sacerdote ma è talmente plagiata dalla preside che riesce forse a vedere cose che nemmeno esistono.
Per il tema trattato -la pedofilia-, la capacità di far restare nel dubbio lo spettatore fino ala fine e l'impianto fortemente teatrale Il Dubbio mi ha ricordato, pur essendo due pellicole completamente diverse, l'ottimo Hard Candy.
Il pregio più grande del film,ossia l'assoluta solidità dell'impianto, forte ad esempio di dialoghi eccezionali, diventa alla fine il proprio limite. Se infatti è impossibile non restare affascinati da più di una scena, un'analisi attenta rivelerebbe che il film si ferma a più di 40 minuti della fine, Succede infatti (ed è questa l'anomalia che citavo all'inizio) che si susseguano una dopo l'altra 6 scene consecutive di solo dialogo ( il colloquio a 3 nell'ufficio - il fantastico sermone sul pettegolezzo- l'uscita della Streep con la madre del bambino di colore- la furibonda lite tra Padre Flynn e Sorella Aloysious (pezzo di recitazione devastante della coppia Hoffmann-Streep)- l'ultimo sermone del sacerdote- il dialogo finale tra le due sorelle. Praticamente dalla mezzora in poi non c'è più una singola azione, il film si regge tutto nell'ottima sceneggiatura "a bocce ferme" scritta dal regista. Attenzione, questo non è Carnage od un esperimento simile, questo è un film che vorrebbe "andare avanti" narrativamente e nel plot mentre si rivela soltanto un riuscito ed impeccabile confronto psicologico su un (non) fatto accaduto praticamente all'inizio. Siccome questo è pur sempre cinema, avrei dosato il ritmo in maniera diversa.
E tra omosessualità infantile, razzismo e l'autorità spersonalizzante della Chiesa, il film affronta con delicatezza e a bassa voce tante tematiche importanti.
In definitiva sono convinto che a teatro Il Dubbio possa davvero essere un capolavoro, nel grande schermo resta un grande film un pò accartocciato su se stesso.

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Ultima risposta 10/01/2013 12.03.16
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  19/04/2011 17:20:05
   6½ / 10
E' un vero peccato che non vada fino in fondo, forse per mantenere fede al dubbio del titolo, forse per poca intraprendenza. Resta una pellicola stuzzicante grazie alle prove perfette dei due protagonisti (P.S.Hoffman lo adoro).

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Ultima risposta 01/10/2011 12.41.39
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Darksimphony  @  29/12/2009 17:14:02
   3 / 10
lento, pesante, dialoghi eterni, dopo 10 minuti ho dovuto bere 3 caffè per mantenermi sveglio...nn ce la facevo piu a seguirlo!!!!!!!!!

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Ultima risposta 29/12/2009 17.30.51
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gnari  @  29/09/2009 13:32:25
   3 / 10
noioso, senza senso,lento,pessimo,senza finale...tenta di trattare un argomentazione forte come la pedofilia con congetture e ipotesi... forse si o forse no,secondo me...bla bla bla...sembra girato da due vecchie zitelle che fanno le chiacchiere a tutto il vicinato...l'unica cosa azzeccata è il titolo...

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Ultima risposta 08/10/2009 16.48.28
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FRED.L.DAVIS  @  11/06/2009 11:32:32
   9 / 10
film eccellente con una regia buona una sceneggiatura eccellente e un cast superlativo...meryl streep e irresistibile magnifica divina...superlativa anke Seymou hoffman la Adams e la Davis tengolo testa alla Streep egregiamente.ci voleva un oscar a tutto il cast.
bel film da vedere

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Ultima risposta 05/07/2009 12.42.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  19/03/2009 11:22:07
   7½ / 10
Da una sua pièce teatrale lo sceneggiatore e drammaturgo John Patrick Shanley,regista per diletto, trae linfa vitale per un film dal respiro classico,fatto di una sceneggiatura di ferro,ambientazioni cupe,una regia misurata e attori che definire splendidi è riduttivo.
Partendo da un argomento scottante come quello dei preti pedofili,l’autore illustra con un’intelligente gestione della trama lo scontro tra il progressista Padre Flynn e la conservatrice Suor Aloysius.Il tarlo del dubbio è il vero protagonista,una sensazione capace di alimentarsi attraverso il pregiudizio e di tramutarsi attraverso esso in convinzione senza fondamenta,un’ ossessione distruttrice per chi la subisce ma anche per chi la sostiene come ben illustrato nel finale.
Sembra che all’autore interessi relativamente scoprire le eventuali colpe del protagonista e non è affatto intenzionato a darci in pasto la verità,la sua è un’analisi atta ad approfondire ciò che il dubbio può scatenare,in questo caso all’interno di una rigida istituzione,ed allo stesso modo ammonendo sugli effetti devastanti che può avere in qualsiasi contesto lo si collochi.
Fiore all’occhiello del prodotto sono i dialoghi,straordinariamente interpretati e mirabilmente scritti,basati su un crescendo di allusioni e accuse velate che sfociano in un drammatico apice nell’ultimo scontro tra il parroco e la pervicace suora.
Bell’esempio di cinema di stampo classico,dall’impostazione teatrale,per questo molto verbosa,non completamente scevra da piccoli difetti ma comunque avvincente nella sua rigorosa e professionale costruzione.

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Ultima risposta 19/03/2009 17.54.15
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anna..bertozzi  @  28/02/2009 19:04:55
   9 / 10
UN CAPOLAVORO, a partire dall'interpretazione dei 2 che secondo me sono fra i migliori attori in circolazione, all'ambientazione fredda da racconto di paura, alla storia, non originale ma trattata da un punto di vista sicuramente unico, che lascia la porta aperta ad interpretazioni opposte. Un film fra i piu' coinvolgenti che abbia visto recentemente.

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Ultima risposta 02/03/2009 02.51.09
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Invia una mail all'autore del commento Totius  @  16/02/2009 15:46:53
   7 / 10
Film molto teatrale, dal tema vagamente pirandelliano. In Pirandello la verità è quella che ognuno ha. Qui si intravede invece un etica personale che tormenta l'uomo sul "dubbio" della propria verità. Il dubbio appartiene alla protagonista e si trasmette quasi per un processo osmotico allo spettatore.
Buona la recitazione di tutto il cast, meglio Hoffmann. Nota di merito per il doppiaggio magistrale del grande Pannofino che non è certo una scoperta... ma in film del genere fa di certo guadagnare punti al protagonista!

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Ultima risposta 28/02/2009 22.51.30
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  16/02/2009 01:11:32
   9 / 10
Essendo amanti del cinema forse in molti difficilmente riusciranno ad entusiasmarsi di un film tanto acerbo e freddo.

Ma visto sotto un'ottica maggiormente teatrale GODENDOSI UNA LEZIONE DI RECITAZIONE AI LIMITI DELLA PERFEZIONE e di una sceneggiatura di una profondità, eleganza e intelligenza rari, si può apprezzare uno dei migliori film della stagione.

Oltre che riflessione sul "chi è il colpevole" un gioco sul pregiudizio, negativo quello della suora sul prete e positivo quello del pubblico su quest'ultimo.
Realmente uno dei rari momento dove lo spettatore ha una posizione attiva, dove c'è un serio interrogativo tra integralismo e laicità-

Un lavoro straordinario di rarissima intelligenza, teatrale, asciutto forse quasi spoglio, ma necessario per coinvolgere lo spettatore e introdurlo in una riflessione.

Più che un film un'esperienza intelletuale ed anche una riflessione SU DIO CHE E' DUBBIO una parabola che vede un integralista cadere sotto il peso della condizione delle persone "normali"

NOTEVOLE

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Ultima risposta 02/03/2009 15.44.27
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juliette  @  10/02/2009 12:11:29
   7½ / 10
A me è piaciuto...mi è sembrato di stare a teatro, incollata allo schermo a seguire i dialoghi.
Attori magistrali, buona trama, temi attualissimi.
Sì direi che è un film diverso da tanti in circolazione.

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Ultima risposta 13/02/2009 10.12.04
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exdinu  @  08/02/2009 12:11:23
   6½ / 10
L'acidità del personaggio della Streep ti conquista, la recitazione (e il doppiaggio) eccellenti, la storia pure (anche se con ritmi da teatro più che cinematografici)... e allora perchè un voto poco più che sufficiente?

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Ultima risposta 15/02/2009 10.58.25
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pat3  @  04/02/2009 14:14:31
   5½ / 10
l'unico dubbio risolto è la bravura degli attori, il resto.........noia.
(io adoro Hoffman che è, con Norton, il mio attore preferito)

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Ultima risposta 04/02/2009 14.15.53
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR pompiere  @  02/02/2009 17:30:37
   8½ / 10
Sono l'Ipocrisia, l'Intolleranza, la Superbia le vere cause del disfacimento morale delle società moderne e la Chiesa, una delle istituzioni (se non l'Istituzione per "Eccellenza"), invece di perseguirne le fonti, ne è una delle principali cagioni.

John Patrick Shanley, già meritevole autore del testo teatrale dal quale il film è stato tratto, getta un macigno nel quieto lago del conformismo, dell'antiquata tradizione di certi rigidi principi che contraddistinguono il cattolicesimo.
E, azzardando ed estremizzando i contenuti della sua messa in scena fino ai limiti dell'equivoco, costruisce un necessario "canto di lode" al progressismo mentale, al coraggio di cambiare, all'urgenza di recuperare lo spirito di compassione, la gentilezza, l'umanità, l'Amore per il prossimo (tutti elementi inesistenti nella Chiesa di oggi e, per questo, molto attuali oltrechè scottanti).

Il regista organizza un canovaccio pieno di dialoghi intensi che permettono agli attori di misurarsi (e scontrarsi) attraverso altissimi toni recitativi (il personaggio di Padre Flynn/Philip Seymour Hoffman è inarrivabile, della "Streep-itosa" ormai non parliamone più).

Ed è per questo che, del "Dubbio", possiamo dire che proprio non se ne può fare a meno.
Consigliato.

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Ultima risposta 09/03/2009 22.55.49
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  02/02/2009 12:51:46
   7½ / 10
Un film dallo script estremamente interessante, che ha forse il difetto di tradire troppo la matrice teatrale di provenienza e quindi correre il rischio di risultare, al grande pubblico, troppo freddo e cerebrale.
Resta comunque un film di cui si consiglia la visione, non fosse altro per le strepitose interpretazioni di tutto il cast.

Vedi recensione

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Ultima risposta 02/02/2009 12.54.07
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  01/02/2009 17:08:13
   6 / 10
Questo film mi ha lasciato molti dubbi, esclusi sulle interpretazioni dei tre bravisimi protagonisti.

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Ultima risposta 25/02/2009 00.20.19
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  01/02/2009 16:40:49
   6 / 10
Beh dai un bel cortometraggio dopotutto... se non fossi entrato in sala ubriaco, poi, sarebbe stato anche diverso. Purtroppo l'opinione è questa, è un film che tratta bene un tema scottante, con bei dialoghi e ottimi interpreti, peccato che però non lasci nulla, appena usciti dal cinema il film è già volato via verso altri lidi. Rimane il dubbio del titolo, che potrebbe essere anche quello dello spettatore che si chiede a cos'ha appena assistito, buon esercizio di stile o meteora cinematografica? Direi entrambi

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Ultima risposta 16/02/2009 00.47.47
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  01/02/2009 13:12:11
   6½ / 10
Il tema trattato è interessante e da un certo punto di vista colpisce nel segno con il suo "dubbio".
Purtroppo però è di una linearità sconcertante e l'ambiguità del
grandissimo duo Hofmann-Streep non basta a coinvolgere nella storia che vive nell'attesa -inutile- di un sussulto.

Il giorno dopo la visione si è già catalogato il film nella categoria "carino ma niente di che".

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Ultima risposta 18/04/2009 19.07.22
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