il federale (1961)

Nonostante qualche piccolo difetto è un film che si segue veramente con piacere ,una sorta di grottesco e satirico road movie all'italiana, splendidamente interpretato da Ugo Tognazzi.
Messa in scena efficace, dialoghi brillanti, e buone le musiche di Morricone (qui al suo esordio).
Un piccolo classico, divertente ed amaro, da recuperare.

Non conoscevo questo film, l'ho visto ieri e mi ha molto divertito ed emozionato allo stesso tempo.Grandissimo Tognazzi e grande regia

Una commedia agrodolce diretta da Salce, una sorta di road movie all'italiana, interpretata da un ottimo Ugo Tognazzi che si discosta dai suoi ruoli comici di quel periodo, fornendo una performance coinvolgente e di una certa intensità.
Il film è godibile dall'inizio alla fine, anche se balbetta ogni tanto nel ritmo, si segue senza incertezze e offre anche momenti simpatici che strappano un sorriso.
Giovane e molto carina la Sandrelli.

Film che era nato per una coppia.Si pensava a Totò-De Sica (che faranno invece nello stesso anno i due marescialli con gli stessi produttori),poi alla coppia Tognazzi-Vianello ma il primo chiese al secondo di lasciarlo fare il film da solo per staccarsi dal film comico tradizionale.Ne venne fuori il salto di Tognazzi nella commedia all'italiana

grande film di salce , che fa satira sia sul regime totalitario, partigiani, democratici e l'illusione dellalibertà. con un monumentale tognazzi e un grande wilson.

Bel film con un Tognazzi già bravissimo che, all'epoca, coraggiosamente mostra uno stupido personaggio fascista che, però, crede davvero in quello che fa (la cosa fece scalpore). Non parlerei di revisionismo, ma probabilmente della volontà di Salce di parlare dell'uomo che sta sotto la divisa. Una sandrelli giovanissima fa una particina simpatica.

Una delle più belle commedie all'italiana di sempre, interpretato da un Tognazzi letteralmente straordinario e da un comprimario azzeccato come Georges Wilson. Un'epilogo che sembra citare quello de "La grande guerra" e almeno un paio di magnifiche sequenze, come la lunga corsa in moto.
La stupidità del personaggio non lo rende meno esecrabile, nè da assolvere in toto. Da vedere e rivedere senza stancarsi mai: oltretutto è uno dei pochi film che riesce a divertire parlando di un periodo drammatico della nostra storia.
P.s. se il regista fosse stato francese avrebbe scelto Louis De Funes

FILM STREPITOSO!!!!! non capisco come si possa dare 7 ad un'opera simile....

Satira sul fascismo e l' ottusità del regime, interpretato da un Ugo Tognazzi che per la prima volta evita la macchietta. Un fascistello del tutto rimbecillito che "c'ha impiegato vent'anni per imparare quel che sa..ne servirebbero altri venti per fargli cambiare idea", contrapposto al personaggio dell' intellettuale, non per forza migliore ma che riuscirà a donargli un altro punto di vista. Strutturato in una maniera non tanto diversa dal Fantozzi, Salce al suo secondo film, e quindici anni prima, dimostra di saper già tratteggiare con intelligenza l' uomo medio(cre). E' anche il fim che lanciò Stefania Sandrelli, qui ancora adolescente.

Storia di un irriducibile fedelissimo, "più realista del re", e della sua inutile corsa verso Roma con il prigioniero oppositore.
Ugo Tognazzi interpreta con malinconia un camerata che protervamente cerca di portare a termine il suo compito, per raggiungere lo scopo ambitississimo di diventare federale.
Amara parabola sull'idiozia del regime, sull'obbedienza oltre ogni ragionamento, sul pericolo dell'ignoranza.
Comico e tristissimo al contempo, fu uno dei primissimi film girati sul fascismo e conserva intatta tutta la sua sarcastica ferocia.

L'ho visto in occasione degli 80 anni di Ennio Morricone...sicuramente non è la sua miglior colonna sonora...
Il film non è divertentissimo ma il finale lo porta sopra la sufficienza.

grande prova di tognazzi, film memorabile...

E' uno dei primi film che ho visto da bambino (anche se nella bacheca della chiesa era catalogato fra gli "adulti con riserva" mia madre mi ci portò lo stesso) e non ne avevo capito granché. Sono per questo affezionato al film di Salce, che non è certamente un capolavoro, ma rivela un grandissimo Tognazzi (buca, buca con acqua...) in una gustosa (come si diceva un tempo di film italiani) carrellata dell'Italia del dopo 8 settembre, da affiancare a "Tutti a casa" ed ai "De Marescialli" (quest'ultimo, nonostante i due grandissimi Totò e Vittorio De Sica, un po' meno riuscito.
Il film è del '61, e parla di fatti del '43, dunque di 18 anni prima. Il sequestro Moro, e la stagione del terrorismo, sono oggi molto più lontani di quanto non lo fosse la guerra nel '61. Eppure, mentre l'Italia del Miracolo sapeva rileggere la propria storia, oggi non c'è un regista capace di fare un film decente su quella epoca della nostra storia. Questo è davvero uno dei misteri d'Italia...

Divertente e godibile film on the road nell' Italia quasi alla fine della guerra dove il regime fascista è agli scoccioli.

Un fascistello piccolo piccolo, ottuso, testardo eppure non privo di una certà dignità nel suo ingenuo e sincero idealismo quello disegnato da un grande Ugo Tognazzi nel film di Salce. Irresistibile nel percorso con la moto a evitare buche e sassi di tutti i tipi.

Forte! Tognazzi non tradisce... Una Sandrelli giovanissima

Amarissimo eppure divertentissimo.
Tognazzi nei panni di un federale che deve accompagnare un professore, per obbedire ad un ordine dei superiori, attraverserà mille peripezie nella speranza della promozione.
"Buca" - "Buca con acqua" - "Buca con acqua e fango". Irresistibile.
L'intellettuale vedrà, rassegnato, il suo adorato, prezioso libriccino di poesie, distrutto per via delle pagine sottili e adattissime a fabbricarsi una sigaretta con il tabacco del cafone, eppure idealista, federale.
Sì, perché lui non fa ciò che deve fare per denaro, no. Lo fa perché davvero crede. Favoloso il finale.
Un Tognazzi irripetibile.