1944. Lo sbarco in Normandia, l'evento che segnò lo svolgimento della seconda guerra mondiale e tutta la storia del nostro secolo, visto da entrambi i fronti.
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Inglesi, americani e francesi sono doppiati in italiano, i tedeschi invece no e per un film che dura quasi 3 ore, non capire una mazza di un terzo dei dialoghi è qualcosa che mi fa girare le eliche vorticosamente. Ma avendo sputato sangue per trovarlo me lo sono visto ugualmente ma è chiaro che il giudizio finale ne risentirà. Kolossal bellico di una certa levatura, visto l'impiego di uomini e mezzi e, soprattutto, di un cast ricco di nomi e volti noti, girato con una certa dovizia e cura, ma anche con una certa ingenuità in alcuni momenti, dove si fatica a trovarne il senso logico. Il voler alternare i momenti drammatici con altri dotati di humor l'ho trovato un po' fuori luogo e poco simpatico. Complessivamente un film discreto, soprattutto a livello visivo.
kolossal di guerra abbastanza fedele ai fatti storici, poco drammatico e a tratti comico: battute e scene per come sono state impostate mi hanno fatto sganasciare Spoiler. Ricostruzioni delle battaglie curate sia in quantità che in qualità. La quantità di attori presenti crea un po di confusione e seguire tutti i personaggi e difficile inoltre lo stile e caratterizzazione degli stessi e caricaturale.
Per esempio il ragazzo in mezzo alle mitragliate, perde il mitra nello sbarco e si rifugia dietro una roccia con il sergente che gli dice in modo bonario"susu vai a riprendere il mitra che ti servirà". O il poliziotto francese che in bici, sempre durante uno sbarco, arriva tranquillo in spiaggia e stappa dello champagne con i soldati che gli dicono "no non beviamo abbiamo una guerra da fare!!).
Prima di "Salvate il soldato Ryan" era forse stata questa la pellicola "di riferimento" per documentare il d-day e quindi lo sbarco in Normandia. Un film che nel raccontare i fatti soffre di qualche perdonabile pecca partigiana ma che ci regala, innegabilmente, diverse sequenze spettacolari per celebrare con molta meno retorica di quanto ci si potesse aspettare l'eroismo degli ufficiali e dei soldati alleati. Il nutrito stuolo di star presenti aiutano a mantenere alto il tasso di coinvolgimento per tutte le tre ore di durata. Tra queste come non citare la piccola parte di un ancora non famoso Sean Connery, smargiasso all'inverosimile non appena messo piede sul suolo francese.
Giugno 1944. Gli alleati stanno ultimando i preparativi dell'Operazione Overlord, una delle più colossali iniziative belliche di sempre che prevede l'invasione della Normandia dalle basi in Inghilterra. Dall'altra parte dello stretto, i nazisti sono certi che qualcosa bolla in pentola, le uniche due domande a cui serve una risposta sono in che punto e in che data. Il fatidico D-Day si rivelerà per entrambe le parti il giorno più lungo... Col senno di poi sono tentato di guardare questo film e additarlo come una sorta di apripista, il capostipite di un certo genere di cinema di guerra "moderno" che ancora oggi trova enormi favori sia presso il grande pubblico che la critica professionale, per non parlare dell'Academy. Già in precedenza c'erano stati altri film sull'argomento, tanto più che la Seconda Guerra Mondiale appena finita dava numerosi spunti per storie di vario tipo ambientate nel contesto; però, non so come dirlo, questo gargantuesco progetto diretto a sei mani (!!) e progetto caro al produttore Darryl F. Zanuck, capo della Fox, è il primo film di guerra veramente, ma veramente "colossale": è il primo che mostra un immenso dispiegamento di mezzi, è il primo a coinvolgere una lista di superstar internazionali lunga un chilometro, il primo a trattare i fatti narrati come eventi di grande peso nell'ambito di uno dei conflitti più distruttivi della storia dell'uomo; forse anche il primo film che ha consapevolmente messo da parte melodrammi all'acqua di rose (vedi "Da qui all'eternità") e stereotipi stantii e si è concentrato sul rendere i vari personaggi coinvolti quanto di più simili ad esseri umani veri e propri possibile, inclusi i "vili" nazisti. Lo dico perché chiaramente erano queste le intenzioni dei realizzatori, ma anche perché, cosa forse ancora più sorprendente, il risultato finale riesce a tenere fede a tutte queste promesse. Qui siamo, senza mezzi termini, davanti a uno dei grandi pilastri del genere. La durata sfiora le tre ore, ma neanche una volta la visione risulta pesante, questo grazie a un ritmo e un montaggio perfetti: nella prima parte ci si prende un po' di tempo per visionare i due fronti, le personalità che ne animano le linee e creare il clima d'attesa per l'inizio della famigerata operazione; attesa che, come ben si sa, è sempre la parte peggiore di una battaglia. Così, fra ipotesi, tiri a indovinare, conversazioni dell'ultimo minuto, briefing e ricevute di ordini definitivi, tutto culmina in una grossa bolla che, a partire dalla seconda ora e mezza, esplode letteralmente in una serie di scontri aerei e terrestri che, presi singolarmente, non sono niente di trascendentale, ma messi insieme al ritmo giusto risultano tesi e coinvolgenti. Sotto questo aspetto, presa nota di una notevole fotografia in bianco e nero, è da lodare lo sforzo congiunto dei tre registi (quattro, se diamo retta alle voci e contiamo un non accreditato Zanuck), il cui lavoro su ciascuna delle singole sequenze si compenetra perfettamente. Per dire, neanche si direbbe che più di un regista si è occupato di tutto ciò. A fare la parte del leone c'è un megacast con i controfiocchi, di quelli che si assemblano una volta nella vita, tanti sono i nomi famosi che figurano anche solo per dei piccoli cammeo: in effetti, l'elevatissimo numero di personaggi impedisce alla sceneggiatura di dare a ciascuno di loro la desiderata profondità, quindi gran parte del merito di rendere le rispettive figure tridimensionali, o quanto meno umane abbastanza, va proprio a quest'armata di attori di primo calibro: John Wayne, Henry Fonda, Robert Mitchum, Richard Burton, Rod Steiger e perfino strane apparizioni come Paul Anka e un misconosciuto Sean Connery pre-agente 007, e questi sono solo alcuni.
Come nota a margine, quanto fa strano sentire il Connery di quegli anni doppiato da qualcuno che non sia Pino Locchi!
L'aspetto più interessante, comunque, capace di elevare il film a qualcosa di più di un semplice prodotto di intrattenimento (cosa che comunque è, fino a un certo punto), è un inedito approccio realistico all'intera vicenda: a dispetto della lente e del filtro hollywoodiano, tramite il quale l'intera vicenda viene più o meno romanzata per esigenze di spettacolo, la soggezione e il profondo rispetto per un evento talmente importante è palpabile, così come l'intenzione di rifuggire facili stereotipi.
E' vero, i nazisti sono ancora "i cattivi", ma anche grazie a interpretazioni di giganti come Gert Frobe e Curt Jurgens, anche loro diventano individui non meno dei soldati e ufficiali alleati, anche loro distintamente umani e non dei mostri, tanto meno delle macchiette.
La ciliegina sulla torta sono naturalmente le scene d'azione, dove l'unica davvero degna di nota è l'invasione finale della spiaggia della Normandia, seguita nel dettaglio (di nuovo, alquanto romanzato sicuramente) dal momento dello sbarco fino alla conquista delle postazioni nemiche, con quasi quarant'anni di anticipo sul celeberrimo Soldato Ryan spielberghiano. Quel che esce fuori da tutto questo è uno spettacolo pirotecnico, spettacolare, da tenere col fiato sospeso, una carrellata di star che comunque non distrae da un soggetto trattato col dovuto rispetto e la dovuta competenza tecnica. Un film d'azione epico e appassionante, che nonostante sia venato di gravitas dall'inizio alla fine non risulta mai pesante.
Parata di stelle incredibile (48 a quanto pare), anche se la maggior parte di loro si presta a poco più di un cammeo. Tre registi, uno per nazione, un'opera imponente. La qualità di molte scene e dei dialoghi è davvero alta, l'ironia spesso si concatena perfettamente con la drammaticità degli eventi, riuscendo anzi ad intensificarli ancora di più.
Forse i personaggi sono troppi, si fa fatica infatti a ricordare i nomi e non si entra in empatia con nessuno; ma mentre lo guardavo pensavo tra me e me che forse la cosa potrebbe anche essere voluta, in fondo chi va in guerra perde la propria identità e diventa un numero come gli altri.
Ovviamente noi che la guerra non l'abbiamo fatta non possiamo neanche lontanamente immaginare cosa possa essere, ma credo che questo film ben si avvicini a descriverla.
Non è privo di difetti, tutt'altro, specialmente nell'ultima parte ci sono troppe sparatorie tutte uguali che, viste anche le due ore e mezza passate, finisce per stancare. Una visione sicuramente non leggerissima.
Forse uno dei film più importanti sulla Seconda Guerra Mondiale, sicuramente il primo in quanto a imponenza e qualità dell'opera. Sicuramente consigliato.
Nota: come già sottolineato da alcuni, evitate l'edizione dvd del 2004 dove spesso lo stesso personaggio è doppiato da voci diverse.
Tra i cinque film di guerra migliori del secolo scorso.Fotografia da Oscar in un B/N che toglie il fiato.Indubbiamente il cast " stellare " fa la sua parte e ci sono riprese di guerra da antologia :
3 registi + 1 non accreditato per realizzare questa monumentale ricostruzione dello sbarco in Normandia. Film di oltre 50 anni fa, ma che ancora colpisce per quanto è fatto bene e a cui la fotografia in biano e nero conferisce un sapore quasi documentaristico. Di approccio obiettivo, non non ha problemi a mostrare anche i fattori fortuiti e le casualità che hanno portato al successo dell'audace operazione. Cast imponente, come era di moda per i kolossal del tempo. Purtroppo l'edizione in dvd è funestata da un ridoppiaggio a dir poco orrendo: al di là che ci sono attori che cambiano voce durante il film, tutte le parti con i tedeschi sono ad un livello tecnico di soap opera tipo "Cuore di pietra" o "Andrea Celeste", con la totale sparizione dei rumori di fondo e, conseguentemente, con una mancanza anche minima di integrazione con la pista audio originale, generando un fastidiosissimo senso di "appiccicato".
Storico kolossal bellico, probabilmente il film più importante e significativo sullo sbarco in Normandia. Nonostante qualche memorabile sequenza (i primi attacchi sulle spiagge sono tutti da antologia) e il richiamo delle "48 star internazionali" presenti nel cast (ad ogni modo nessuna che si ricordi in particolare), "Il Giorno più Lungo" rimane un blockbuster più importante per ciò che racconta che per come lo racconta. Le lacune infatti non sono poche, ed alla fine tutte in un modo o nell'altro finiscono con l'incidere sulla godibilità del prodotto: la regia (a tre mani) è piuttosto trasparente, la durata è eccessiva oltremisura, i volti e i personaggi da ricordare sono troppi, il montaggio delle storie è assai sconnesso (almeno nei primi 2/3 di film), e il ritmo è molto discontinuo (tanto che anche le scene di guerra, che come detto sopra a primo impatto sono spettacolari, si fan via via sempre più noiose da quanto ripetitive). In più, la verbosità esagerata in tutta la parte centrale della pellicola di certo non aiuta.
Insomma, per farla breve: i momenti emozionanti sono pochi, i momenti tediosi, purtroppo, sono tanti. Per carità, ci sono delle sequenze veramente degne di nota (come quella dell'atterraggio dei parà sul villaggio francese, col suono inquietante di un campanile a fare da colonna sonora), ma in generale il film non mi è proprio piaciuto.
Voto 6 per rispetto, altrimenti sarebbe mezzo punto in meno.
che dire ragazzi.....siamo di fronte a uno dei capolavori del cinema mondiale....non ho messo 10 perchè sicuramente c'è della propaganda americana dentro, d'altronte era il periodo...però il film lo merita.
Che dire......, uno dei cast più stellari di sempre per un film che parla della giornata più importante per le sorti del mondo dal punto di vista storico. Forse sarà anche esageratamente "correct", ma quelli erano i tempi..., ed alcune scene rimarranno per sempre...., su tutte quella del tedesco nel bunker che scruta l' orizzonte, o ancora quella del soldato che avendo accidentalmente frainteso il segnale si incrocia con i Deutsch. Nonostante il blackandwhite il film si avvale di una pregevole fotografia meritandosi la statuetta più ambita. Come già detto risente del peso degli anni per il fatto di "voltare le spalle alle tematiche forti" del conflitto, per celebrare l'evento (lo sbarco) che aprirà la strada della vittoria degli Alleati. Comunque è da annoverarsi fra i migliori Films di Guerra mai realizzati. Kolossale.
Colosso storico incentrato sullo sbarco in Normandia de 1944 con tante scene ben fotografate e sequenze davvero coinvolgenti. Un cast molto ben scelto che sa recitare la sua parte senza troppe sbavature. La durata del film però è proibitiva e nella parte centrale l'intensità cala non poco. C'è anche Sean Connery.
Opera monumentale sul D-Day, indubbiamente un film propagandistico, d'altronde siamo in piena guerra fredda. Comunque la storia, nonostante qualche forzatura, ovvero i buoni vincono QUASI sempre, il film risulta scorrevole e godibile. Cast stellare, Jhon Wayne, un giovane Connery, più altri, tutti in ruoli militari. Molto curati i combattimenti, con scontri a ripetizione, oltretutto vengono mostrati anche con una certa criticità gli errori dello sbarco, come il lancio sbagliato dei paracadutisti, finiti chissà dove. I tedeschi non sono macchiette, la psiclogia delle vicende è curata molto bene. Un film lungo ma comunque pilastro del genere, non per niente Spielberg ha ripreso delle situazioni soprattutto nei combattimenti.
Gran bel film di guerra con un cast sbalorditivo (presente pure un giovane Sean Connery, oltre altri attoroni che ben recitano pure in ruoli e contesti differenti rispetto a ciò che fan di solito, tipo Wayne).
Le 3 regie dei vari blocchi son tutti solidi mestieranti, e ci ancherebbe pure altro.
Film scorrevolissimo nonostante le sue 3 ore di durata, con una fotografia splendida.
Sull'argomento è il meglio che c'è, solo un pò superato dall'intro di Saving private Ryan.
Bello!!! un film che ha fatto la stroria!!!! John Wayne sempre un mito americano!!! Di questo film mi è piaciuto pure il fatto che la maggior parte delle uniformi indossate dagli attori erano originali!!!!
questo è un altro pezzo importante della mia cineteca di "guerra". Un bel filmone con tanta azione. Qua e là un po' verboso e frammentario (il film effettivamente è una concatenazione di vari episodi), ma fila via che è un piacere. Certo il D-Day non è al livello del Soldato Ryan, però bisogna elogiare lo sforzo produttivo (non è facile mettere insieme 4 registi, un cast di stelle ed il resto e tirar fuori un film del genere).
Film celebrativo di giorni indimenticabili per il futuro democratico dell'europa. Grande pathos naturale nel racconto del film, un pathoa già presente generosamente nel tipo di scene e nell'alta posta in gioco dell'intervento militare nonchè nelle condizioni disagiate delle coraggiose masse occupate dal nazismo.
Grandi mezzi, scorrere luminoso sulla passerella di numerose star presi anche in affitto da altre arti (vedi il cantante Paul Anka, etc.).
Mitico ma anche ironico, umoristico, severo nel denunciare le contraddizioni dei potenti (Hitler delirante che teme uno sbarco ma non vuole essere svegliato per nussun motivo lasciando alcune divisioni inutilizzate).
Ricchissimo di scene di suspense e di sorprese nei particolari delle azioni di guerra.
Ricostruzione dettagliata dello sbarco in Normandia che punta sulla spettacolarizzazione degli avvenimente più che su la caratterizzazione dei personaggi. Nonostante ciò è senza dubbio un ottimo film sorretto da un gran cast e da una regia di alto livello come confermano alcune spettacolari pianosequenze. Un pò polpettone lo è, ma come già detto, quel pò di vena ironica lo rende meno pesante. Nonostante tutto rimane un ottimo film.
"Il giorno più lungo" è il classico "polpettone" bellico americano, che comunque a differenza di tanti film che vengono prodotti oggigiorno presenta moltissimi punti di forza. Il più importante è indubbiamente costituito dalla schiera di stars statunitensi, "capeggiati" dal vecchio John Wayne, sempre valido interprete. A tratti un po' lento, riesce comunque a impressionare per la straordinaria potenza visiva. E' perfino presente qualche trovata "umoristica" che rende il tutto un po' più leggero. Rimane ugualmente un film abbastanza pesante, ma che merita sicuramente di esser visto.
Rischia di diventare una parata piu' di stelle del cinema (il cast è assolutamente superlativo) che di eserciti durante lo sbarco in Normandia, ma resta effettivamente un'ottimo film bellico, con almeno un paio di sequenze da antologia. Efficace il divario tra le gesta eroiche dei soldati (o meglio il loro inferno quotidiano) e volti impassibili di "generali con cimiteri di croci sul petto" (cfr. De Andrè). La tendenza a passare alla storia del cinema per l'enorme sforzo produttivo obbiettivamente riduce le potenzialità umane e psicologiche del film, che dà comunque il meglio di se' quando si sofferma sulle vicende individuali. Gustosa la parodia di Franchi § Ingrassia ("il giorno piu' corto") realizzata in Italia e con un cast altrettanto "all stars"