il giustiziere sfida la citta' regia di Umberto Lenzi Italia 1975
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il giustiziere sfida la citta' (1975)

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locandina del film IL GIUSTIZIERE SFIDA LA CITTA'

Titolo Originale: IL GIUSTIZIERE SFIDA LA CITTA'

RegiaUmberto Lenzi

InterpretiTomas Milian, Joseph Cotten, Maria Fiore, Mario Piave, Femi Benussi

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 1975
Genereazione
Al cinema nel Settembre 1975

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Trama del film Il giustiziere sfida la citta'

Rambo, un ex gangster, si mette a modo suo dalla parte della giustizia per vendicare il fratello, un detective privato ucciso dai sequestratori di un ragazzo, da lui smascherati. Per sconfiggerli, li mette contro un'altra banda: i due gruppi criminali quasi si sterminano a vicenda. Da ultimo, Rambo interviene, conclude l'opera e libera il ragazzino prigioniero. Poi, se ne va sulla sua moto.

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Voti e commenti su Il giustiziere sfida la citta', 12 opinioni inserite

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alex94  @  23/03/2023 21:39:14
   6½ / 10
Milian,partito dall'idea di trasporre il romanzo "First Blood" si accontenta di anticipare Stallone solo nel nome del personaggio,Rambo.
Lenzi dirige come al solito con gran mestiere quella che è una sorta di "Per Un Pugno Di Dollari" in salsa urbana,poco originale ma ben interpretato da Milian che regala qualche bella battuta ed anticipa personaggi futuri.
Cast al femminile di tutto rispetto ( parecchio imbolsito invece l'americano Cotten).
Azione e ritmo non mancano, così come non manca il solito Micalizzi ( meno ispirato del solito) ad occuparsi della colonna sonora.
Non tra i miei preferiti della coppia Milian/Lenzi ma un intrattenimento di tutto rispetto,questo si.

vieste84  @  12/10/2013 14:36:25
   6½ / 10
Il film è fatto bene, Milian è perfetto però risente di qualche esagerazione nella trama tra cui l'assurdo inseguimento finale. Cmq la pellicola non annoia ed è fatta bene, il Lenzi degli anni 70 era sempre una sicurezza. Da segnalare nel cast la presenza di Joseph Cotten, uno dei protagonisti di quarto potere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  21/04/2013 13:14:56
   6½ / 10
Discreto action di Lenzi. Il passato del protagonista (un sempre immenso Tomas Milian) rimane nel mistero tanto da non permettere allo spettatore di capire il perchè di certi passaggi; in compenso il ritmo è serrato e lo spettacolo garantito.

Sempliciotto ma tutt'altro che noioso.


La più grande curiosità del film oggi rimane la scelta del nome del protagonista, Rambo; di fatto Milian, rimasto affascinato dall'agghiacciante romanzo cult "Primo Sangue" di David Morrell (un'eccellente lettura che consiglio a tutti) ebbe la brillante idea di trarne un film omonimo, ma gli alti costi di produzione e l'impossibilità di riprodurre una cittadina americana credibile qui in Italia fecero sì che il progetto non prendesse mai forma. E così, per compensare la delusione di Milian, i produttori gli permisero di utilizzare il nome Rambo nel suo prossimo film (che sarebbe questo).
Tutto ciò avveniva parecchi anni prima che lo Stallone Italiano incantasse le platee con il capolavoro che tutti conosciamo.
Chissà se a Hollywood sono mai stati al corrente di questo fatto...

peppe87  @  14/04/2013 03:40:57
   6½ / 10
milian aveva anticipato sly di qualche anno anche se con tutt'altra storia e ambientazione, non è il top di lenzi ma stiamo sempre su buoni livelli, c'è di tutto anche alcune battute degne der monnezza.

benzo24  @  21/03/2013 18:28:28
   7 / 10
Ottimo e solido film d'azione, che omaggia Per un pugno di dollari, in cuin Milian si chiama Rambo, perchè voleva firare proprio Rambo sei anni prima di Stallone, ma non trovò abbastanza fondi per realizzare quel progetto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/03/2013 13:28:31
   6 / 10
Tutta l'operazione di questo film sembra un omaggio a per un pugno di dollari di Leone. Il giustiziere solitario viene contestualizzato in una realtà urbana e moderna simile al far west americano, mettendo l'una contro l'altra le due bande rivali. Milian e la regia di Lenzi confezionano un film di genere di discreto livello. Intrattiene, diverte e quella piccola curiosità su quel nome, Rambo, usato qualche anno dopo da Stallone. Chissà se è una coincidenza.

Leonardo76  @  16/08/2012 00:01:42
   8 / 10
Ecco un film d'azione fatto come si deve. Tanta azione, soliti caratteristi con la faccia da galera scatenati (ma quanti film facevano in un anno?), trama esile ma chi se ne fre.ga, personaggi femminili in secondo piano (le sparatorie sono robe da uomini), un po' d'humor

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ottima la colonna sonora. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/12/2011 00:44:59
   6 / 10
Difficile tralasciare la pochezza della sceneggiatura di un film che si basa esclusivamente sulla verve del suo protagonista...sempre rozzo ma dalla parte dei "buoni" il caro Milian da solo riuscira' a polverizzare due famiglie mafiose...
Curioso il fatto che venga chiamato "Rambo" qualche anno prima che esca il famoso film con Stallone...un caso?
Al terzo salvataggio e conseguente nuovo rapimento del bambino ci scappa lo sbadiglio...
Ripetitivo

outsider  @  08/11/2011 21:37:34
   7½ / 10
un protagonista, Milian, qui asciutto, espressivo, umano.
un tipico film anni '70 che doveva essere tenuto in piedi proprio dal carisma dell'attore, nato proprio dal "tipo" che Milian impersona e la cui valenza, la cui grinta, in quegli anni, era vista come un modo nuovo di essere maschio; un modo nato appunto proprio negli anni '70, post boom economico e oramai, fortunatamente, lontani dal dopoguerra e dalla guerra. un pò filoamericano, certo, ma infondibilmente italiano.
insomma, il film è calato perfettamente nel momento. la "Milano" da vivere o da bere qui non si vede, addirittura siamo lontani anche dalle atmosphere di periferia. Qui forse della periferia si immagina quella desolata, povera. Inquadrature strette e pertanto poche concessioni ai luoghi, alla location, a divagazioni poliziesche. pubblicità alla mondialpol che probabilmente finanziò il film, allo stereo Sansui ( inquadratura a casa di Paternò...bei tempi) ed al J&B.
Manovre pirotecniche in moto molto improbabili, ai limiti fra stunt men operations ed azioni velocizzate in pellicola o montate.
questo "Rambo" ( curiosa anticipazione del nome) non si sa da dove venga e cosa faccia per vivere, forse si intuisce che è un giovane uomo buono ma vivente ai margini della legalità ma va bene così. è un action movie anni'70, alla gente interessava vedere quello.
ben scelte le poche bellezze femminili per i rispettivi ruoli.
Un Milian povero, bravo in quanto capace di recitare veramente con pochi fronzoli, casting, vestiti o escamotage cosa erano in quei film?
Dico con affetto che Tomas Milian è stato davvero un grande attore, la cosa mi commuove perchè ci sono voluti anni per far sì che l'enciclopedia treccani riconoscesse a lui di essere e rappresentare un icona per i giovani e meno giovani del tempo e di qualche tempo dopo, un'icona con il famoso monnezza alias maresciallo gilardi, con battute, uscite geniali, espressività, recitazione e tutto il resto, insomma, ci sono voluti anni affinchè questo italiano, grande dello schermo e interprete di un romano de roma, di un uomo che piaceva alle donne e a chi amava quel modo di essere, ricevesse, come i pittori prima criticati, quel riconoscimento che i critici stupidi, gretti e ottusi non gli concessero mai. ma si sa, il critico è spesso davvero una parentesi inutile nella lettura di un giornale, poichè anche il grande Totò non ebbe, ai suoi tempi, omaggi da costoro. Mezzo voto in più come omaggio a Tomas.
Sì, la vita è un buco.
Bravo.
Ciao Tomas, grande fra i grandi, non ti dimenticheremo mai.
Con sincero affetto.

Cannibal Bunny  @  20/12/2010 23:08:01
   6½ / 10
Si lascia guardare, ma non trascindentale. Per i cultori di Milian.

Max78  @  18/07/2008 20:31:39
   6½ / 10
Un grande Tomas Milian per un discreto poliziesco alla "Rambo" di U.Lenzi

è propio vero che la vita è un buco... Hi hi hi

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  29/10/2007 15:06:42
   7 / 10
Precedentemente la comparsa sul grande schermo di quel Rambo che tutti conosciamo interpretato da Sylvester Stallone,un suo omonimo gia’ imperversava in una poco conosciuta pellicola di Umberto Lenzi,il regista infatti creava un'affascinante figura di un motociclista antie-eroe,una sorta di cow-boy moderno,un vendicatore misterioso mosso non da nobili ideali ma da un ben piu’ torbido desiderio di vendetta,affibiandogli questo nome su volonta' del protagonista ,ovvero Tomas Milian,impressionato dalla lettura di "First blood",romanzo di David Morrell dal quale fu poi tratta la saga del noto eroico reduce di guerra.
“Il giustiziere sfida la citta’” è un “poliziottesco” atipico,questa volta lo scontro tra giustizia e malavitosi viene rappresentato attraverso lo sfida tra un eroe dal passato nebuloso e non totalmente estraneo al crimine ed un gruppo di farabutti senza scrupoli,la presenza della polizia infatti è nulla,sostituita da un gruppo di coraggiosi vigilantes.
Milano è lo sfondo (poco riconoscibile per la verita’)nel quale si muove questo Rambo italico,il quale rifugge i beni materiali e si schiera in difesa dei deboli e degli oppressi.
La pellicola non è tra le piu’ memorabili del genere,ma riesce comunque a divertire sfruttando una sceneggiatura sufficientemente adrenalinica e come al solito le capacita’ di Tomas Milian.Nel cast da segnalare anche le presenza di Joseph Cotten,attore di gran livello che annovera ,tra gli altri,lavori con Orson Welles e Hitchcock.

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