Un villaggio protestante della Germania del Nord. 1913/1914. Alla vigilia della prima guerra mondiale. La storia dei bambini e degli adolescenti di un coro diretto dal maestro del villaggio, le loro famiglie: il barone, l’intendente, il pastore, il medico, la levatrice, i contadini. Si verificano strani avvenimenti che prendono un poco alla volta l’aspetto di un rituale punitivo. Cosa si nasconde dietro tutto ciò?
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Film di rara bellezza. Haneke lancia uno sguardo impietoso su tutto una società, il microcosmo di un villaggio che rispecchia il macrocosmo di un paese, forse di buona parte d'Europa e non solo. Un attacco, nemmeno velato, a tutte le istituzioni autoritarie, che non avendo autorevolezza scadono nella repressione forzata. Non è però un film manicheo, non scade nella puerile contrapposizione tra vittime e carnefici. Bene e male sono inscindibili, non serve aver letto Freud per capirlo, anche se Haneke l'ha di sicuro letto molto bene. In questa pellicola non si salva nessuno (ad esclusione del narratore e la sua amante), mostri generano altri mostri. Come scriveva Sartre: «Non ci sono bambini "innocenti"». Che i bambini di Heneke sia colpevoli o meno, il grande regista non lo rende esplicito, lascia intelligentemente che sia lo spettatore, se vuole, a trarre le conclusioni. Inoltre Haneke è strepitoso nel non mostrare mai la violenza di cui tutto il film è impregnato. Tutto quello che non si vede completamente, che appare solo parzialmente, è molto più forte. Non è solo un film sul Novecento pur essendo ambientato prima della Grande Guerra, i temi che solleva sono ancora attuali, nonostante sia radicalmente cambiato l'assetto sociale, culturale e politico. Un film che ha molte analogie con "Fanny & Alexsander" di Bergman. Quello fu l'ultimo capolavoro del maestro svedese, c'è da sperare che questo non sia l'ultimo grandissimo film di Haneke.