Michael Corleone, il padrino della cupola mafiosa italo-americana, ormai anziano, decide di ripulire la sua vita ed i suoi affari cercando di instaurare un regime di convivenza pacifica con le altre famiglie di New York. Ma a malincuore è costretto a rivedere la su posizione quando una delle altre famiglie rivendica dei diritti sui Corleone.
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Premetto che sono sempre molto prevenuto nei confronti di ulteriori capitoli di una trama girati solo perché la prima pellicola ha riscontrato successo. Per questo motivo spesso mi rifiuto di guardare produzioni di tale genere. Tuttavia mi era noto di come la seconda parte de Il Padrino fosse uno dei seguiti più riusciti nella storia del cinema. Perciò, trattandosi tra l'altro di una delle mie pellicole preferite, e di un certo Coppola, ho deciso guardare il resto della trilogia. Dico subito che il terzo non ha niente ha che spartire con l'atmosfera, i dialoghi e la recitazione dell'originale, e anzi, l'ho trovato fin troppo superficiale da questo punto di vista, quasi intruso. Il secondo invece, complice sicuramente il fatto di non essere stato girato a vent'anni di distanza, mantiene un certo stile narrativo e dialogico accompagnato da un'atmosfera malinconica. Detto questo, certo, il paragone con l'originale per me non può sussistere perché l'autenticità è ovviamente intrinsecamente irripetibile (tautologia) e l'aura di Marlon Brando profumò tutta la compagnia attoriale. Questo è ciò che ho scritto nel commento alla seconda pellicola. Riprendo in parte quanto suddetto sulla terza parte, cioè che vent'anni di distanza hanno fatto dissolvere le atmosfere e la qualità dei dialoghi della prima, aggiungendo che il personaggio di Andy Garcia, praticamente coprotagonista sulla scena, non mi è piaciuto affatto: ha snaturato il clima e ha reso ben più superficiale l'andamento della trama. Le concitate vicende finali (mi riferisco soprattutto alle scene del teatro di Palermo) mi hanno convinto della natura più votata all'azione della sceneggiatura. Persino le recitazioni sono molto meno convincenti. Tra cinque e sei.
chiaramente il 3 episodio del padrino (come tutti i 3i episodi nelle saghe) è quello di minore rilevanza, sempre ben girato ma senza i colpi di genio del primo comunque vanno visti tutti e 3.