il pianeta in mare (2019)

l'immagine più suggestiva è quella della locandina. Segre confeziona un doc banale, didascalico e allo stesso tempo privo di un tema solido. Va a zonzo con la camera (e con un pessimo microfonista) per la zona industriale di Porto Marghera evitando accuratamente di mettere a fuoco la devastazione ambientale derivante da una impossibile coesistenza con la Laguna, la meraviglia delle meraviglie che è Venezia, M/Burano. Filma la nostalgia della classe operaia, ridotta a poche centinaia tutte al lavoro nei cantieri delle grandi navi. Le stesse che solcano pericolosamente la Laguna. Ma il lagunare, figlio di operai Segre, secreta, omette, tace. Il suo filmino non riesce nemmeno a dare autenticità ai personaggi locali, camionisti e manovali, privi di spontaneità, rigidi come quando ti piomba nel baretto una troupe televisiva. E infatti sa tanto di televisivo, senza nemmeno avere l'incisività giornalistica di un Report o Presadiretta. Ritenta, sarai più fortunato, tanto Mibact e RaiCinema sganciano sempre, basta non dare fastidio!