il pianista regia di Roman Polanski Francia, Germania, Polonia, Gran Bretagna 2002
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il pianista (2002)

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locandina del film IL PIANISTA

Titolo Originale: THE PIANIST

RegiaRoman Polanski

InterpretiAdrien Brody, Thomas Kretschmann, Frank Finlay, Maureen Lipman, Emilia Fox, Ed Stoppard, Julia Rayner, Jessica Kate Meyer, Michal Zebrowski, Wanja Mues, Richard Ridings, Nomi Sharron, Anthony Milner, Lucy Skeaping, Roddy Skeaping, Ben Harlan, Thomas Lawinky, Joachim Paul Assböck, Roy Smiles, Paul Bradley, Daniel Caltagirone, Andrzej Blumenfeld, Zbigniew Zamachowski, Detlev von Wangenheim, Popeck, Zofia Czerwińska, Udo Kroschwald, Uwe Rathsam, Joanna Brodzik, Katarzyna Bargiełowska

Durata: h 2.28
NazionalitàFrancia, Germania, Polonia, Gran Bretagna 2002
Genereguerra
Al cinema nell'Ottobre 2002

•  Altri film di Roman Polanski

Trama del film Il pianista

Un brillante pianista ebreo-polacco riesce a sopravvivere allo sterminio del Ghetto di Varsavia grazie all'aiuto di un ufficiale tedesco, che ama sentirlo suonare.

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Voto Visitatori:   8,62 / 10 (361 voti)8,62Grafico
Migliore regiaMiglior attore protagonista (Adrien Brody)Migliore sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR:
Migliore regia, Miglior attore protagonista (Adrien Brody), Migliore sceneggiatura non originale
Miglior Film Straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior Film Straniero
Miglior filmMigliore regiaMiglior attore protagonista (Adrien Brody)Miglior fotografiaMigliore scenografiaMiglior sonoroMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 7 PREMI CÉSAR:
Miglior film, Migliore regia, Miglior attore protagonista (Adrien Brody), Miglior fotografia, Migliore scenografia, Miglior sonoro, Miglior colonna sonora
Palma d'oro
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Palma d'oro
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Voti e commenti su Il pianista, 361 opinioni inserite

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ferzbox  @  01/04/2015 11:45:24
   9 / 10
Ecco quello che reputo uno dei più grandi capolavori di Roman Polanski; un film sul grande olocausto concepito senza troppa retorica e con un'attenzione particolare alla terribile realtà che vivevano gli ebrei durante il periodo della seconda guerra mondiale.
L'opera di Polanski esamina con scrupolo diversi aspetti di quel dramma; non solo si concentra sull'incredibile clima di terrore che respiravano gli ebrei,ma anche sul lato umano di uno di loro,spiattellando allo spettatore i vari soprusi che si verificavano intorno alla sua vita......la storia di un uomo come tanti,con sentimenti,valori e innumerevoli paure,dove i diritti umani vengono calpestati senza onore e ritegno.
Probabilmente uno dei migliori film sul tema....tecnicamente splendido in tutti gli aspetti e incredibilmente emotivo e veritiero.
Da vedere assolutamente...

N.B. Bellissima la locandina; con poco esprime meravigliosamente lo spirito della pellicola....

7 risposte al commento
Ultima risposta 01/04/2015 14.17.18
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John Carpenter  @  16/07/2010 17:03:28
   7½ / 10
Gran film estremamente crudo e realistico. Particolarissimo Adrien Brody che con la sua impronta teatrale e poco cinematografica da un tocco unico all'opera di Polanski più amata dalla critica. Da vedere.

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Ultima risposta 16/07/2010 17.12.21
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Ciaby  @  27/01/2010 14:35:00
   10 / 10
Non l'avevo votato? Non l'avevo votato?
E dire che l'avrò visto un bel po' di volte (ieri compreso).
Grandissimo film, forse il mio preferito sulla Shoah, con un Adrien Brody magistrale e con inquadrature (campi lunghi ed innevati) che tolgono il fiato (nella regia c'è anche qualcosa di Jia Zhang-Ke, ma Polanski riconferma il suo stile).
Happy ending un po 'forzato ma soddisfacente. Bellissimo.

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Ultima risposta 27/01/2010 17.13.51
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edmond90  @  26/01/2010 23:58:14
   9½ / 10
Il miglior film di sempre sull'olocausto.La storia di un uomo e della sua straordinaria sopravvivenza.Magistrale la regia di Polanski e la prova attoriale di un fantastico Adrien Brody..

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Ultima risposta 27/01/2010 08.17.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  04/11/2009 16:00:09
   7 / 10
Il film è stato celebrato dalla critica per il grande "rigore" dello stile. Uno stile distaccato, asciutto, senza fronzoli, molto concreto. Qusi Bressoniano (! che palle dirai, questo Bresson ritorna sempre... è perché è uno dei più grandi, anche se lo detesti ci devi fare i conti). Per me però non è rigoroso fino in fondo. E' rigoroso fino in fondo chi non si tradisce mai: i Dardenne per esempio.
Qui si vede che il rigore Polanskiano è una patina: corposa, riuscita, ma non scaturisce direttamente dall'idea-motrice dell'opera, cioè non si sente che è proprio il suo stile. e' una maschera-stile. Kubrick fa film tra loro diversissimi come Polanski, ha una poetica (pure Polanski ne ha, una sua), ma il suo stile non cambia mai, da quando giunge a maturità. Il Pianista di Polanski ha uno stile "preso in prestito". Ecco, mi sfuggiva l'espressione. "Preso in prestito".
E si tradisce in alcuni dettagli. Anzitutto, la musica la usa. E trovo che sarebbe stato molto più bello che la sola musica che si sentisse fosse quella all'inizio e quella immaginata dal protagonista con le dita. Il finale proprio non mi piace, vuole essere emozionante e dunque, commerciale.
Ma nel complesso è un film molto buono, che sa essere classico senza essere solo "confezionato".
Poi, quanto al rigore nei movimenti della mdp: poche evoluzioni, poco compiacimento stilistico. Ma un dolly sulle rovine di Varsavia se lo concede. Avrebbe dovuto restare SEMPRE nella prospettiva del protagonista, con la mdp ad altezza del suo occhio. Invece Polanski non può resistere alla tentazione di allungare l'orizzonte su di una strada completamente devastata, con i palazzi sbriciolati a terra.
I primi 50 minuti sono lenti, pesanti, il film prende il volo solo dopo, quando "pedina" il protagonista.
Il film ci racconta, come di un eroe, delle vicende di un tizio che non è un eroe. Che non è un eroe viene detto, si capisce. (Nè, per carità, avrebbe per forza dovuto essere un eroe, si intende). E' un uomo comune e questo sta bene. Ma no, non è un uomo comune!!! E' un grande pianista. Lacrimuccia. Avrebbe DOVUTO essere un uomo DAVVERO comune.
Il "limite" del film secondo me sta in questo.
Dov'è la malvagità umana che giustificherebbe, per contrasto, la sensazione di "eroicità" che viene inoculata allo spettatore attraverso l'insistenza sull'essere pietosa vittima-di-una-tragedia da parte di questo fortunato superstite? Il film non entra mai, se non con alcuni quadretti - macchiette, nella immane tragica insensatezza della brutalità umana, della brutalità della Storia.
In effetti, a me sembra che la tragedia della Storia sia un assunto di partenza dato per scontato, e l'individuo è posto contro di essa né più né meno di un individuo che fronteggia una catastrofe naturale, un cataclisma, un terremoto.
Questo non è un difetto del film (sia chiaro): ne è però un limite intrinseco. Nel senso: non è raccontato MALE, nel complesso (anzi piuttosto bene): però quello che si è scelto di raccontare NON arriva a essere significativo come appare (se si considera il tema affrontato).

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Ultima risposta 17/03/2010 17.44.36
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JOKER1926  @  29/01/2009 20:37:48
   7½ / 10
"Il pianista" di Roman Polanski è un film sull' Olocausto ebreo avvenuto decenni fa in Europa…
Il regista confeziona un film molto drammatico (logicamente) con protagonista un giovane pianista ebreo che lavora in Polonia…
Ma la guerra, l'invasione tedesca è alle porte…
Inizia una sorta di persecuzione…
Il giovane vivrà gli attimi più importanti, memorabili, drammatici, tormentosi della sua vita.

Il regista è straripante e dona al pubblico un film straziante e (sotto alcuni aspetti) "poetico".
Cast (capeggiato da un grande Adrien Brody) di qualità, fotografia ineccepibile ed effetti sonori/speciali davvero impeccabili.

Il film in linea di massima risulta essere molto schematico, lineare, non ci saranno clamorosi intrecci; l'ingrediente base, fondamentale è la violenza e il dramma…
Alcune scene del film sono sicuramente "enfatizzate" dalla regia, ma comunque il film in linea di massima è "puro", ovvero è quasi privo di magniloquenza, retorica…
La durata immensa della pellicola in piccolissima parte gioca a sfavore dell'egemonia cinematografica di Roman Polanski ma tale "noia" alimenta senza alcun dubbio l'angoscia, la tristezza nella mente del pubblico…
Scenari e atmosfere veramente grandiosi..!
Il film può essere tranquillamente diviso in due "Ideali" "frangenti" concettuali…
La prima parte mostra allo spettatore la superbia tedesca che invade la Polonia e arresta gli ebrei, ci saranno scene crude.
Il secondo "blocco" fa "albergare" la mente dello spettatore nella mente del pianista…
Questa è la parte più difficile, a tratti ambigua del film…
Il pianista soffre, rimpiange addirittura la morte…
Neve, fame, febbre, impotenza, preoccupazioni, desolazioni, noia accompagnano lo spettatore in un viaggio senza (o quasi) via di scampo…
Il finale della pellicola eleva sicuramente il film, la parte terminale è inedita, una figura importante del film è quindi Wilm Hosenfeld Comandante tedesco…
Questa sequenza finale apre la strada a concezioni profonde, bisogna riflettere sull' umanità di questo uomo tedesco che non rispetta gli ordini e decide di aiutare, o meglio salvare un suo avversario…
(forse in questa ultima parte del film il regista abbonda un po' con la retorica…)
"Il pianista" è indubbiamente un film ben fatto, occhio anche ai dialoghi, bellissimi e a volte ironici e megalomani ; a Mio avviso il dialogo del Capitano Hosenfeld ("il cappotto? Ne ho uno più caldo") ed altre "chiacchierate" fanno elevare questo film in modo solenne.
La scene del pianoforte verso la fine è semplicemente agghiacciante, il pianista "addolcisce", "armonizza" il palato del misericordioso Sergente, si respira un'area di angoscia, di solenne "silenzio" musicale…
Le dita "attorcigliate" sul piano forte a ritmo forsennato "adombrano" la mente dello spettatore…
Il freddo, l'angoscia, la miseria sono "frecce" che direttamente, perentoriamente entrano nell'animo di ogni sensibile spettatore…

"Il pianista" è un film che onora, ricorda, commemora i fatti di guerra avvenuti nei primi decenni del secolo appena finito…
Le scene drammatiche colpiscono quasi sempre la massa, film a tratti straziante…
Le ultimissime scene ad esempio "rallegrano", "rinfrancano" la massa…

Il regista indirettamente, in modo passivo "illumina" anche alcuni "propaggini" del Nazismo (ovvero i soldati) che dietro un uniforme a volte nascondono un cuore immenso come Hosenfeld e i due ragazzi in divisa che offrono ad un ebreo una sigaretta in segno di amicizia, la guerra nasconde filantropia…

Il ricordo vive…

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Ultima risposta 12/02/2009 12.57.51
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Predator  @  28/01/2009 19:55:41
   10 / 10
Un Capolavoro!!! Una Sola Parola Struggente!!! Il Finale e Sublime... Da Vedere Asoltamente!!

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Ultima risposta 15/03/2011 17.38.09
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  28/01/2009 16:25:17
   7 / 10
Insomma, buona pellicola senza dubbio, molto buona la regia ed eccellente interpretazione di Adrien Brody ma, tutto il film sa di già visto. La parte finale poi è troppo, troppo lenta, ti fa agognare la fine. Nemmeno paragonabile al ritmo e all'originalità de La vita è bella. Pellicola troppo simile alle molte altre già fatte sul medesimo argomento.

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Ultima risposta 29/01/2009 16.45.23
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Invia una mail all'autore del commento erik@  @  06/01/2009 17:32:56
   9½ / 10
veramnte emozionante, da vedere assolutamente

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Ultima risposta 21/02/2009 20.21.51
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BlackNight90  @  29/10/2008 19:35:01
   10 / 10
Quando il cinema è al servizio della memoria, quando un'opera ti colpisce dritto al cuore e ti crea infinite emozioni, quando un regista, che nella sua vita ha vissuto così tante tragedie che stroncherebbero chiunque, riesce con coraggio a creare qualcosa di così sincero e profondo, ecco questo per me è il Pianista.
Più vero de La vità è bella, meno retorico di Schindler's List (comunque bello), struggente quanto Una tomba per le lucciole, il Pianista è il miglior film sulla Shoa, un capolavoro universale per la sua tragicità.
L'interpretazione di Adrien Brody è una delle più belle ed intense che abbia mai visto, mai oscar fu più meritato, e la regia di Polanski è perfetta.
L'Accademy ha toccato uno dei suoi punti scandalosamente più bassi non premiando il Pianista come miglior Film (invece di Chicago, ma come si fa?).
Il senso di angoscia che ti provoca questo film è asfissiante, parlerei ore di questo capolavoro ma penso che sia più giusto chiudere gli occhi e riflettere, asciugarsi le lacrime ed applaudire.
Uno dei miei film preferiti in assoluto, chi ancora non l'ha visto lo guardi e non se ne pentirà perché è uno dei pochi film che ti può davvero far crescere.


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Ultima risposta 29/10/2008 19.48.00
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freddy71  @  15/06/2008 20:23:03
   9 / 10
Grande film.Per quelli che dicono che ci sono troppi film su questo argomento:NE DEVONO FARE ALTRI 1000 visto che non abbiamo ancora imparato la lezione(vedi ROM).

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Ultima risposta 21/07/2008 17.26.04
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lampard8  @  18/12/2007 13:18:23
   10 / 10
Questo è uno dei miei film preferiti in assoluto. La storia struggente di un pianista eccelso costretto a sopportare gli orrori dell'olocausto all'interno del ghetto di Varsavia.
Brody fornisce ivi una delle interpretazioni migliori in assoluto che io ricordi.
Sicuramente del filone olocausto è il mio preferito poichè apprezzo particolarmente oltre alla già citata magistrale interpretazione di Brody anche lo stile asciutto ed essenziale di Polanski nel raccontare questa immane tragedia.
E'un film molto commovente, privo di qualsiasi autocommiserazione e retorica, mai banale e con una ricostruzione delle location veramente notevolissima.
Unica pecca la lunghezza forse eccessiva ma forse, ad un'opera del genere gli si può anche perdonare.

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Ultima risposta 26/12/2007 20.02.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  18/12/2007 12:59:57
   9 / 10
1940, ghetto di Varsavia, l'olocausto raccontato da un'angolazione diversa, l'umiliazione di un popolo ripresa in maniera talmente efficace da risultare a tratti insostenibile, quasi mezzo milione di persone chiuse in un quartiere senza cibo, senza medicinali, la morte prima del campo di concentramento.
Nessun pietismo, ma solo la nuda e cruda rappresentazione del male e del dolore: Il Pianista è un film sconvolgente, forse l'opera più riuscita sull'argomento (ma non ho ancora visto il film di Spielberg) sicuramente uno dei migliori prodotti di Polanski.
Da manuale la prova di Adrien Brody, "Pianista" ridotto a ombra di se stesso...

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Ultima risposta 21/01/2008 00.41.14
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suzuki71  @  02/10/2007 17:30:15
   5½ / 10
L'ho trovato noioso ragazzi... e poi... ancora un film sullo sterminio degli ebrei l'ho trovato eccessivo... un po' Shine, un po' Shindler, un po' troppo furbo.... è una mia opinione ragazzi, permettetemela...

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Ultima risposta 18/12/2007 13.36.17
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  04/09/2007 14:19:46
   7 / 10
Ennesimo film sugli ebrei.
Bello, interessante e realistico però ora ne stanno facendo troppi.
Basta !

5 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2009 20.44.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  04/03/2007 17:56:38
   7½ / 10
risulta facile fare un paragone con il capolavoro di Spielberg...secondo me non arriva al livello di "shindler's list" e della sua storia che risuòta forse piu globale,ma rimane comunque un ottimo film...scene di rara crudezza e ferocia raccontate da un regista che ha anche passato quell'orrore!
gli oscar sono strameritati!

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Ultima risposta 29/01/2009 23.50.31
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Invia una mail all'autore del commento Michylino  @  06/01/2007 01:03:13
   10 / 10
RAGAZZI NULLA E PIù ORRENDO DELLA REALTà!!! QUESTO FILM NE E'' LA PIU'' LAMPANTE DIMOSTRAZIONE! VI CONSIGLIO DI LEGGERE "SE QUESTO E'' UN UOMO" DI PRIMO LEVI...CAMBIERA'' IL MODO DI VEDERE LE COSE!

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Ultima risposta 06/01/2007 12.03.42
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tartarugo  @  23/08/2006 01:10:33
   2 / 10
assolutamente non paragonabile a Schindler's list, Polansky cerca di copiare il maestro americano in tutto e per tutto, col risultato di fare un pessimo film, con il povero Brody che corre disperato per tutto il film!

25 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2009 19.59.47
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  20/05/2006 21:50:25
   10 / 10
Non posso aggiungere niente a chi mi ha preceduto. Voglio solo dire due parole sulla Shoah e su Polanski.
Io credo infatti che chi abbia dato meno di sei a questo film non abbia davvero capito niente nè di Storia, nè di Cinema. Dare un'insufficienza a questo film significa non credere a quello che è avvenuto durante lo Sterminio: Polanski non dirige un film come lo farebbe Spielberg (con i tipici canoni hollywoodiani) o come lo farebbe Benigni (la fiaba). Egli non ha bisogno d'inventare metodi narrativi; egli deve solo ricordare quanto gli è realmente accaduto: qualora qualcuno ancora non lo sapesse Polanski è di origini ebraiche e i suoi genitori sono morti ad Auschitz.
Da qualche parte ho letto una frase splendida che diceva "Il Pianista è un film bellissimo e durissimo; anzi è un film bellissimo perchè durissimo". In queste poche parole è descritta tutta la pellicola. In questa pellicola è scritta la Storia.

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Ultima risposta 20/09/2006 15.09.49
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  09/05/2006 21:53:02
   9½ / 10
Di gran lunga il più bel film sull'olocausto.
Polanski non cade nella tentazione di scadere nella retorica o di catturare le lacrime a tutti i costi, scegliendo una strada difficile ma densa ed emotivamente fortissima. Il protagonista non è un eroe, non fa nulla di straordinario, non salva nessuno: è uno qualunque, tristemente simile a tanti altri e per questo credibile. Attraverso i suoi occhi vediamo realmente cosa l'olocausto deve essere stato, e l'impatto che si prova nell'aprire gli occhi su uno scenario simile è quasi insostenibile. Straordinariamente espressivo Brody; la regia di Polanski, poi, è perfetta e carica di personalità.

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Ultima risposta 17/07/2006 02.52.11
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  02/05/2006 20:37:46
   9 / 10
il miglior film sull'olocausto.riesce a non essere mai retorico e a non abbandonarsi ai finti sentimentalismi di uno schindler's list...
la prima parte è davvero introspettiva,disperata.
eccezionale poi brody.

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Ultima risposta 03/05/2006 12.22.31
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alex91  @  27/03/2006 14:33:38
   8 / 10
Un film molto bello e toccante; bravi gli attori e ottima la trama.
è un pò lento nello sviluppo

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/07/2006 02.54.47
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chiara80  @  27/03/2006 14:17:01
   6½ / 10
vale la pena vederlo, ma non lo rivedrò a breve.
mi ha delusa tanto perchè forse mi aspettavo tanto. la guerra è vissuta da lontano, ti resta l'esperienza del protagonista ma è tutto cosi passivo, morto ancor prima di morire.

10 risposte al commento
Ultima risposta 17/07/2006 02.58.27
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Invia una mail all'autore del commento Petro  @  18/02/2006 22:21:14
   10 / 10
direi che non ci sono davvero parole, semplicemente un capolavoro,adrien brody con questo film supera davvero se stesso.

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Ultima risposta 19/02/2006 18.46.03
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frine2  @  27/01/2006 01:20:31
   10 / 10
Rispetto ad alrte opere, anche magistrali, sul tema delle persecuzioni naziste contro gli Ebrei, il film di Polanski ha qualcosa in più. Si impone infatti non solo per l'accuratezza della ricostruzione storica, per la bellezza degli effetti speciali, per la recitazione, ma anche per la lucida obiettività.
Polanski riesce a evitare il manicheismo, evidenziando senza ipocrisie le colpe di quelli che sono creduti 'buoni', e offrendo una possibilità di riscatto almeno ad uno degli aguzzini nazisti, il deluso e ormai rassegnato musicofilo. Ma il dopoguerra non sempre dà ragione a chi ce l'ha...e anche questo è realistico.
In una situazione apocalittica come quella narrata, la sorte degli uomini è affidata al caso. O quasi. Come raccontava Primo Levi in "Se questo è un uomo", la sopravvivenza era più facile per chi conosceva un mestiere utile: come il sarto francese che cuce vestiti per i compagni di prigionia che hanno trovato l'accesso ai viveri.
Ora, come può sopravvivere Szpilman (="l'uomo che suona"), che padroneggia un'arte splendida, ma è imbelle, imbranato e fisicamente poco robusto? Ed ecco che in tanto orrore accade qualcosa di meraviglioso: tutti aiutano il protagonista perché, più o meno consciamente, ammirano il suo talento. Dalla guardia ebrea, che sa dove è diretto quel treno, e finge di malmenare Wladislaw solo per offrirgli una via di scampo; agli amici musicisti, che lo accolgono, fino all'ufficiale nazista disincantato e un po' paternalistico, che scioccamente dimentica di rivelare al malconcio interlocutore la propria identità. La possibilità di un dialogo amichevole fra occupanti nazisti e occupati è presa in considerazione anche da J. Steinbeck ("La luna è tramontata") e da Vercors ("Il silenzio del mare", da cui è tratto il bellissimo film omonimo di J.P. Melville).
Miracolosa l'interpretazione di Adrien Brody, già utilizzato da registi di prima grandezza, ma non come protagonista. Adrien è riuscito a esprimere tutto quello che Polanski voleva da lui: sorpresa, sgomento, paura. disperazione...e tuttavia mai odio. Sullo sfondo, altri Ebrei del ghetto reagiscono, lottano e combattono fino alla morte. Non potranno vincere, ma lasceranno una testimonianza indelebile. Wladislaw non odia, non lotta, ma sopravvive, e lascia anche lui una testimonianza indelebile. Perché anche lui combatte contro l'ingiustizia e l'oppressione, ma a modo suo. Perché lui è...IL PIANISTA.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/01/2006 00.29.41
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  26/01/2006 10:19:29
   8½ / 10
Varsavia 1939: l'inizio di un incubo sulle note di un pianoforte suonato in modo magistrale.
Non puoi entrare in un bar, non puoi andare al parco, non puoi sederti su una panchina, non poi salire su un marciapiede...
Una lenta escalation verso la follia.
Una semplice domanda come: "Dove andiamo"? e parte un sparo, tranquillo, indifferente. "Perché vi picchiamo? Ma festeggiare l'anno nuovo!".
Terribile, spietato, crudele. La prepotenza, la sopraffazione, la cattiveria gratuita da parte della soldataglia. Come si può reggere tanto senza impazzire?
Magistrale l'interpretazione di Brody, commovente, con il suo viso scavato, spigoloso, gli occhi umili, spaventati, innocenti.

5 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2006 12.20.11
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sweetyy  @  26/01/2006 00:42:17
   8½ / 10
L'ho guardato in tv stasera...simile a Schindler's list ma secondo me inferiore..comunque mi è piaciuto,un 8 e mezzo lo merita!

12 risposte al commento
Ultima risposta 04/02/2006 16.29.26
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AMERICANFREE  @  14/01/2006 21:16:04
   9 / 10
un bellissimo film nello stesso piano di Schidler's list .......ottima interpretazione di Brody oscar meritatissimo .............. DA VEDERE e rivedere

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2006 02.17.49
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carisma  @  06/01/2006 09:47:00
   4½ / 10
Il film è bellino e commovente, ma non è assolutamente all'altezza di Spielberg e Schindler's list.
Quasi copiato!!!!!!!!!!!!

11 risposte al commento
Ultima risposta 16/10/2007 12.07.54
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tavullia86  @  21/12/2005 21:11:07
   9½ / 10
forse il voto è un pò alto ma bisogna equilibrare i voti dei folli che riescono a dare 3o4anche a questi film.....incredibile.....ha vinto3premi oscar per qualcosa....

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/01/2006 02.32.23
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Invia una mail all'autore del commento saruman  @  22/10/2005 15:52:30
   2 / 10
Pessimo,noioso=inguardabile.

11 risposte al commento
Ultima risposta 16/10/2007 12.13.20
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pastapasta2  @  20/10/2005 11:19:29
   9 / 10
dp la vita è bèlla , pèr mè il migliorè sull olokausto

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Ultima risposta 04/12/2005 00.58.19
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  09/10/2005 12:08:59
   9 / 10
Senza gli effetti speciali e i sensazionalismi di cui altri cineasti non riescono a fare a meno, Polanski racconta la storia vera di un uomo scampato alla famigerata epurazione del ghetto di Varsavia. In una città disfatta dove “homo homini lupus [est]”, anonimi eroi mettono a repentaglio la loro vita per salvarne altre, foss’anche solo una.
La commozione che sale spontanea non è figlia della retorica ma della partecipazione a una pagina buissima della nostra storia recente, raccontata in maniera magistrale e interpretata da un Adrien Brody in stato di grazia. Spaventa e annichilisce l’abbrutimento dell’essere umano perpetrato dai nazisti, la perdita della dignità prima che della libertà.
Un film per non dimenticare che “il sonno della ragione genera mostri” (cit.).

19 risposte al commento
Ultima risposta 27/01/2006 11.58.59
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vivaHOMER  @  07/10/2005 23:15:08
   10 / 10
il film più stupendo che abbia mai visto.... devo dire che ho visto tanti film che parlavano della seconda guerra mondiale ... e questo è uno dei migliori

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Ultima risposta 24/01/2006 02.47.31
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NNIICCKK  @  24/09/2005 15:41:39
   9 / 10
Veramente realistico . Uno dei pochi film sull'olocausto che fa vedere come stavano realmente le cose.

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Ultima risposta 15/10/2005 22.37.15
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dragonfly  @  20/10/2004 14:29:28
   6 / 10
Io l'ho trovato deludente. Pur essendo un grande amante di Polanski, bisogna ammettere che il film è già tutto visto e rivisto, alcune scene sono state scopiazzate qua e là e non ha la profondità necessaria per affrontare il tema. A volte (vedi il neorealismo) un'analisi neutra dei fatti colpisce di più. Comunque ottima regia, fotografia, montaggio e riscotruzione.

P.S. Brody è un pallone gonfiato.

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Ultima risposta 28/01/2005 13.38.41
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  07/09/2004 09:54:20
   9 / 10
Splendido. Se volete vedere un film sull'olocausto lasciate perdere schindler's list, venite qui; incredibilmente intenso, specie nell'ultima parte quando si nasconde.
L'interpretazione di brody è eccezionale, da vedere.

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Ultima risposta 16/10/2007 12.18.06
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  28/04/2004 02:24:48
   6 / 10
Film che sà di furba operazione commerciale.
Sopravvalutato.

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Ultima risposta 12/07/2004 10.21.51
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NanD  @  05/12/2003 01:10:57
   5 / 10
Non ha nulla di originale, film come questo ce ne sono a decine, anche migliori (Schindler list,...)

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/06/2005 11.46.10
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Virgo  @  16/11/2003 19:27:27
   1 / 10
dopo shindler's list il nulla

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Ultima risposta 13/08/2006 16.49.51
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giacomo88  @  01/10/2003 17:58:17
   3 / 10
MI URTA SAPERE CHE NN SN ANCORA IN GRADO DI SUONARE IL PIANOFORTE COSì....GRRR!!!!!

4 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2007 12.14.57
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rodrigo  @  21/09/2003 17:35:37
   1 / 10
non sarò competente ma a me questo film mi ha annoiato come non succedeva dai tempi di French kiss.

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Ultima risposta 18/02/2006 22.41.50
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patty  @  14/09/2003 16:33:06
   1 / 10
argomento troppo svalutato e mediocre

13 risposte al commento
Ultima risposta 06/10/2004 22.53.13
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er patata  @  12/09/2003 21:50:46
   1 / 10
nun ce semo, non se pò vede

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/09/2003 16.41.21
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Buddha Dendro  @  11/09/2003 20:52:12
   1 / 10
sono uscito dal cinema con le palle a strascico

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/11/2003 18.04.57
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Larres  @  31/08/2003 23:15:33
   3 / 10
Non è altro ke un film di propaganda anti-nazzista

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Ultima risposta 10/11/2003 18.11.16
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ronaldo pepas  @  29/08/2003 17:52:42
   5 / 10
il film e' degno di nota, brillante interpretazione dell'ufficale tedesco di passaggio nella scena vicino all'ospedale quando rimane uccisa la donna, convincente anche nelle scene di panico e nelle strazianti battute ironocosatiriche del protagonista, un 'ottima fotografia sempre che sia sviluppata con lka carta che non dico per non fare pubblicita', meria un gran voto, ma ogi mi sento di manica stretta... il Vs ronaldo pepas


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Ultima risposta 30/12/2002
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lalla  @  29/08/2003 16:38:44
   1 / 10
che noioso!!!!!!!

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Ultima risposta 09/09/2004 20.10.43
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Luisa  @  29/08/2003 08:26:46
   10 / 10
Un film che tutti dovrebbero vedere. Di film sull'olocausto non bisogna mai averne abbastanza, la memoria va salvata e tutti dobbiamo comprendere il potere che ha l'Uomo di circondarsi d'orrore.

4 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2003 18.16.17
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Luca  @  21/08/2003 17:01:52
   1 / 10
Non se ne può più di film sull'olocausto

6 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2003 18.22.40
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trrrrrrrrrrrr  @  05/08/2003 15:19:12
   3 / 10
troppo tristeeeeeeee... odio la tristezza..... sorry!


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Ultima risposta 23/04/2007 12.17.27
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Romeo  @  27/04/2003 14:41:06
   1 / 10
Troppo macchinoso. Complesso. E' vero che ogni tanto fa bene riflettere; ma così proprio non va!

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/07/2003 14.24.46
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Invia una mail all'autore del commento Romano  @  28/02/2003 14:50:21
   1 / 10
Beh non mi ha fatto molto pensare. So che questo è lo scopo del regista, magnifico interplucatore del dramma, ma non riesco a capire il feticismo, la linguadine e la meridianità. Che scopo vuole'

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Ultima risposta 17/03/2008 00.35.24
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Limoncello&Vodka  @  28/01/2003 23:30:11
   10 / 10
Film dedicato a chi pensa che il cinema sia una fredda e gretta rappresentazione che non lascia nulla di importante.
Fantastico, personalmente uno dei migliori film mai visti. Commovente, quasi mi mettevo a piangere come un vitello io che odio ogni melenso setimentalismo. Lirico, denso di significati. Monito affinchè non si dimentichi la più grande tragedia della storia dell'umanità.
In una parola, Cinema.
Adrien Brody da Oscar.

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Ultima risposta 01/05/2003 10.02.10
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s.b.  @  09/12/2002 19:22:39
   3 / 10
ennesimo film prodotto col solo pretesto di raccontare lo sterminio ebreo: e cambiate tema!!!non se ne può +!!!!l'unico estro è tutta la violenza che ci hanno voluto schiaffare!LO SCONSIGLIO; SPECIALMENTE A CHI é DEBOLE DI STOMACO....xkè un gran regista, anke se vuole raccontare delle tragedie, non ha bisogno di strizzarti le budella col sangue!!!>-/


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Ultima risposta 22/05/2003 20.16.04
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Invia una mail all'autore del commento paolo  @  07/11/2002 20:35:21
   2 / 10
veramente brutto

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Ultima risposta 25/03/2003 16.04.27
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