il pistolero regia di Don Siegel USA 1976
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il pistolero (1976)

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locandina del film IL PISTOLERO

Titolo Originale: THE SHOOTIST

RegiaDon Siegel

InterpretiJohn Wayne, Lauren Bacall, Bill McKinney, James Stewart, Sheree North

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1976
Generewestern
Al cinema nell'Agosto 1976

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Trama del film Il pistolero

John Bernard Brooks, celebre pistolero ormai vecchio e gravemente ammalato, prima di morire decide di affrontare un'ultima volta tre suoi acerrimi nemici. Torna quindi a Carson City per attuare il suo disegno, ma deve fare i conti con lo sceriffo del luogo che gli è apertamente ostile. John avrà il suo ultimo duello: uccisi i rivali, ma ferito a sua volta a tradimento, muore perpetuando la propria leggenda.

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Voto Visitatori:   7,78 / 10 (27 voti)7,78Grafico
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Voti e commenti su Il pistolero, 27 opinioni inserite

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Goldust  @  07/05/2019 12:24:08
   7 / 10
Il tramonto di un'epoca e del suo più grande interprete in una pellicola nostalgica e dolente, priva di grande azione perchè intenta a scandagliare l'animo ormai stanco di un pistolero sconfitto dalle sue scelte di vita e da un male incurabile. Un western crepuscolare che non rinuncia comunque alla resa dei conti classica del genere e che è impreziosito dalle presenze solo apparentemente secondarie di altri due grandi "vecchi" del cinema hollywoodiano come James Stewart e Lauren Bacall.

david briar  @  25/08/2017 00:15:40
   6 / 10
"Il pistolero" è un film nostalgico sulla morte del genere classico per antonomasia incarnata attraverso il suo interprete per antonomasia: John Wayne. Il finale è interessante perchè simbolicamente il testimone del genere non viene preso, riflessione metacinematografica che fa un certo effetto da parte di Siegel in quel periodo, perchè sancisce platealmente la morte assoluto dell'western . In generale è interessante veder recitare Wayne e Stewart in una piccola parte a quest'età, anche perchè si riflette sul fatto che ormai non possano più recitare come una volta, i loro personaggi sono ormai passati, e loro non funzionano più, se non come affascinanti anacronismi.
Per il resto, abbastanza sbiadito e dimenticabile e senza particolari motivi di interesse se non per chi ama particolarmente il western(non io, anche se è un genere che mi interessa comprendere).

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  22/01/2017 12:31:16
   6 / 10
A vedere dalla media mi aspettavo un grande western, mentre la realtà è che è un film che si ricorda più perché è l'ultimo di John Wayne che altro.

alex94  @  20/01/2016 10:40:55
   7½ / 10
Un gran bel film western,che presenta una trama abbastanza classica (vecchio cowboy morente che raggiunge una città per vendicarsi),ma dallo sviluppo atipico e terribilmente malinconico.
Una sorta d'omaggio ad un genere (ormai anch'esso morente) interpretato da un cast di star tra le quali spicca John Wayne,quì alla sua ultima interpretazione...........
Da vedere almeno una volta.

daniele64  @  20/01/2016 09:54:25
   6½ / 10
Il malinconico addio di Wayne al cinema ed al western in particolare , genere di cui è stato l'indiscutibile icona . Gli rendono doveroso omaggio colleghi di spicco come la Bacall , Stewart , Carradine e Boone . Don Siegel , affermato regista di film dove l'azione è il piatto forte , dirige questo western crepuscolare in maniera lenta ed asciutta . Ai primi del Novecento , anche nelle sonnolente cittadine del Far West arrivano i primi evidenti segni del progresso incombente , ma continua a dettare legge , e ad essere ammirata , l'invenzione del signor Colt . E non è mai troppo tardi per la vendetta . Fa un po' specie vedere l'ex protagonista di " Happy days ", ora affermato regista di blockbusters , imbracciare una pistola . E fa parecchia pena invece vedere il Duca Wayne , inossidabile eroe del cinema , ormai condannato nella sceneggiatura come nella realtà , trascinarsi dietro per tutto il film un cuscino rosso per il sedere ... E la sparatoria finale mi è parsa francamente assurda ...

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Commuove , ma non mi è parso un capolavoro .

gemellino86  @  10/06/2015 13:41:42
   8½ / 10
Un piccolo gioiello d'epoca questo western con dei grandissimi John Wayne e James Stewart. Lo considero uno dei migliori film di Siegel. Da vedere.

steven23  @  19/08/2013 20:54:13
   8 / 10
Qui tutto passa in secondo piano, dalla regia (comunque impeccabile) alla vicenda (non molto articolata) per lasciare spazio all'ultima fatica di quella che, probabilmente, resta una, se non la più grande icona del cinema western di tutti i tempi: John Wayne.
Affiancato da un altro pezzo da novanta come James Stewart e dalla presenza femminile di una Lauren Bacall anche lei in là con gli anni, regala una tra le interpretazioni più commoventi che abbia mai visto. Sì, lo so, l'hanno già detto in molti, ma come non ripeterlo? Qui finzione e realtà si scindono tra loro e non si riesce più a distinguere dove finisca la recitazione di Wayne e cominci la realtà delle sue condizioni di salute precarie. Da brividi, davvero!!

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  31/07/2013 13:37:16
   9 / 10
Mai addio fu più struggente. Uno dei film più commoventi che abbia visto in vita mia: la fine di un grande attore, di un genere e di un'epoca.

Fortune  @  30/07/2013 23:49:45
   9 / 10
Bellissimo Western crepuscolare con un John Wayne da "Oscar" nella sua ultima "fatica" cinematografica.Fatica nel senso letterale del termine a causa del tumore che gia' aveva durante le riprese e che se lo porto' circa tre anni dopo.

Ambientato nel 1901 a Carson City ( Nevada), terra ricca di giacimenti d'argento e fiorente centro commerciale, il film si avvale di un cast di attori straordinari che hanno il merito di rendere avvincente e intensa una storia apparentemente semplice.Infatti, il film di Don Siegel, riesce nell'intento di non far mai calare la tensione soprattutto grazie a dialoghi efficaci e mai banali che sfruttano al massimo la bravura degli attori.

Finale struggente e memorabile...grazie John...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/12/2012 10:50:53
   7½ / 10
E' una Storia semplice, quasi convenzionale nella ricerca di vendetta, ma rappresenta la fine di un'epoca storica e di un'epoca cinematografica a cui il corpo invecchiato di Wayne si offre come un elogio funebre del Mito del west. Elogio cui partecipano Stewart, la Bacall e il redivivo John Carradine, partner di Wayne in Ombre rosse. E' l'omaggio di un regista al cinema di un passato glorioso, come i suoi intepreti che si congedano definitivamente per lasciare il posto al nuovo che avanza dalla faccia ingenua di una star televisiva (al tempo) come Ron Howard (Happy days). Video killed the cinema stars.

Invia una mail all'autore del commento RMmonteverde  @  27/10/2012 22:27:02
   6 / 10
Gli attori saranno vecchi, ma ci sanno fare. E' un western insolito che sembra più un testamento biografico che un film. Si capisce subito che l'attore principale sta male sul serio, altro che finzione cinematografica. John Wayne doveva risparmiarsi questa fatica. Seduto sul divano con un cuscino sotto il sedere: meglio da giovane con sotto una sella e un cavallo.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  13/09/2011 19:03:33
   8 / 10
Un nostalgico film western, ben diretto dal grande Don Siegel, addio al genere tanto amato dal suo regista e dal suo attore protagonista, John Wayne, a tratti romantico e, nel suo epilogo, anche un po' toccante.
L'azione terrena non manca, con ottime sparatorie e scene più intense, condite da un'ottima recitazione, di cui è da segnalare un giovanissimo Ron Howard, davvero bravissimo, e una sempre incantevole Lauren Bacall; e interessante anche il cameo di un 'malaticcio' James Stewart, molto efficace (come sempre, del resto).
Molto interessante ed anche struggente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/10/2010 19:17:08
   9 / 10
Che non sara' un western come gli altri lo scopriamo dalle prime immagini...una carellata di sequenze che ritraggono John Wayne in alcuni dei suoi film piu' famosi!
Perche questo è il film DI John Wayne,il suo ultimo passo prima di lasciarci in eredita' una carriera da perfetto cow-boy!
Gia' malato da tempo si lancia in quest'ultima avventura dove vestira' i panni di un ex uomo di legge in cerca di vendetta...
Il finale chiude il cerchio di una carriera,non ci saranno piu' cow-boy!
Capolavoro crepuscolare di un genere!

topsecret  @  14/09/2010 19:04:06
   7 / 10
Non è ambientato nelle terre polverose ed aride del far west con indiani, diligenze e vecchie città semi deserte, ma è comunque un western di discreta fattura che mette in risalto gli stilemi classici del genere come quello della vendetta e della figura del pistolero vecchio stampo.
Un John Wayne già minato nel fisico dalla malattia, nella sua ultima interpretazione, coadiuvato da un giovane Ron Howard ben avviato al successo grazie al telefilm cult HAPPY DAYS. Nel cast spicca la presenza di un altro mostro sacro del cinema hollywoodiano e del genere western (ma non solo), James Stewart.
Pellicola godibile, dotato di forza visiva ed interpretativa, forse con qualche piccolissima ingenuità nelle scene conclusive, ma comunque di grande effetto emozionale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  14/04/2010 00:39:51
   7 / 10
Certamente, un western malinconico a mille, questo film secondo me non chiude solo la carriera del mitico John Wayne, ma l'intero genere Western di quell'epoca, e lascia alla fine del film un gusto amaro e di mancanza nei confronti di un genere, che ha fatto innamorare migliaia di persone.
Personalmente non mi ha fatto impazzire, diciamo che preferisco il western cattivo e spietato di un tempo dove Wayne cavalca il suo cavallo contro gli indiani o contro ad altri pistoleri abili come lui.
Insomma mi ha lasciato molta nostalgia questo film, solo la scena finale dello scontro mi ha fatto ricordare un pò il western cattivo e spietato di una volta, e forse e per questo che non mi ha entusiasmato così tanto.
La fine di un epoca western e del mito di John Wayne, diverso certamente dagli spietati western di un tempo. Guardabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  25/01/2010 11:13:53
   8 / 10
"Anche le querce muoiono"

Ecco, non ho mai amato Wayne. Ma è davvero eroico il suo addio, e non poteva essere altrimenti. Tra la dura corteccia increspata, s'intravede negli occhi quella linfa scorrere ancora. Non si vuol fare abbattere. Con egli, invecchia e cade tutto il bosco di un genere.

Ovviamente il film è diretto benissimo, Siegel continua a raccontare il crepuscolo d'un mito col suo stile asciutto e preciso, da grande giornalista.
Ne scrive come sa scrivere un commovente epitaffio.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/01/2010 19.01.37
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  25/10/2009 18:19:17
   8 / 10
Siegel dirige 'The Duke' nella sua interpretazione testamentaria e profetica.
Western crepuscolare di ottima fattura

LoSpaccone  @  25/10/2009 18:03:44
   7 / 10
Il testamento di John Wayne oltre che di un genere, il western, che ormai può far solo i conti col passato e trarne un bilancio. Esteticamente non è il massimo e questo in parte lo penalizza, va considerato più per il suo lato melodrammatico e per i dialoghi che per l’azione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  14/10/2009 14:56:01
   8 / 10
Non credo esista al cinema un'epilogo tanto struggente, tragico e profetico come questo: Duke - anche per chi come me non l'ha mai amato - si consegna alla Storia e al proprio Mito lasciando un personaggio come questo.
Western asciutto e crepuscolare diretto da Siegel con mano sicura, un'incontro "fatale" e importante di Wayne col regista, visto che per anni l'attore è stato prigioniero proprio del suo mito

harold  @  11/06/2008 15:11:46
   10 / 10
Struggente congedo al cinema di uno dei suoi miti intramontabili,John Wayne,
in una pellicola che non poteva non essere un western.Scritto benissimo e
diretto da un Siegel che dirige alla perfezione,regalando tre-quattro scene da
mandare a memoria,primo tra tutti il duello nel saloon.Wayne,malato anche
nella vita reale,regala una grandissima performance,che avrebbe meritato un
oscar,minimo.Commovente,straziante,in una parola indimenticabile.Con un
cast di contorno da applausi a scena aperta.La Bacall è radiosa come mai;il
giovane Howard molto bravo;Stewart e Carrandine lasciano il segno.Bella la
colonna sonora. Un classico intramontabile.

Dick  @  10/07/2007 20:01:36
   8 / 10
Toccante e amaro western sugli ultimi fuochi di un personaggio avviato purtroppo al termine della sua esistenza.

El Indio  @  03/04/2007 18:27:52
   8½ / 10
l'ultimo vero western, bravissimo Wayne ( da oscar)

The Monia 84  @  03/03/2007 11:01:18
   8½ / 10
Il tramonto di un eroe e del genere d'oro del cinema americano.
Howdy caro Wayne e grazie di tutto.

daniele10  @  02/12/2006 11:02:28
   8½ / 10
Questa volta devo dire di essere rimasto stupito positivamente,un western crepuscolare molto realististico e profondo senza spacconate.
Analizza perfettamente la psiche del personaggio principale,mischiando poca azione e molta introspettività come secondo me andrebbero fatti questo genere di film.
Molto malinconico e nostalgico,più che al crepuscolo del farwest abbiamo voltato nettamente pagina con l'avvento del nuovo secolo,crtittografo,luce,macchine a motore e acqua corrente un nuovo mondo dove non sono più accettati pistoleri,fuorilegge ecc.ecc,il crepuscolo dell'uomo più che del farwest.
In conclusione devo dire di essere rimasto stupito che un film del 76 mi avrebbe stupito così.

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/07/2007 20.03.05
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  01/09/2006 21:19:29
   10 / 10
Il tramonto del west in un film crepuscolare diretto dal grandissimo Don Siegel.
Il regista fece chiudere il bellezza la carriera di un già malato John Wayne, con una pellicola malinconica e memorabile, del tutto opposta ai personagi che l'attore aveva sempre fatto con Ford , Hawks e tutti gli altri registi con cui aveva lavorato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  22/08/2006 23:02:30
   8 / 10
Western insolito, antieroico e malinconico.
Stupendo per chi ha intrapreso il cammino del viaggio delle rimembranze e per giovani cinefili amanti del film archivio.
Da vedere perché è il vero e struggente tramonto di J. Wajne, malato nel film ma anche nella realtà.

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