il poliziotto della brigata criminale (1975)

Non è certo un polar, ma un buon poliziesco d'azione che tiene conto dell'evoluzione del genere di quegli anni. Di conseguenza Belmondo intepreta un poliziotto che può ricordare il Callahan siegeliano, duro nei metodi ma con un più spiccato sarcasmo verso le proprie vittime e superiori.
Molte scene d'azione dirette con un certo realismo (sequenze senza controfigura per Belmondo) tenendo conto French Connection. Il cocktail è molto efficace e dal ritmo sostenuto. Buona anche la prova di Adalberto Maria Merli.

Un buon film poliziesco, con qualche sfumatura noir, ben diretto da Henri Verneuil, che si avvale di una sceneggiatura ben raccontata e convincente (con un po' di eccessi quà e là, ma trascurabili), interpretato da uno splendido Jean-Paul Belmondo, davvero bravissimo nell'incarnare il commissario Letellier, dai metodi spicci e dal grilletto facile, con una vena sorniona ed ironica. Una piccola nota va anche ad Adalberto Maria Merli, che, tutto sommato, ha dato una buona performance, nei panni di Minosse, un freddo e psicotico criminale, attivo per le strade di Parigi.
Buona la colonna sonora di un sempre efficace Ennio Morricone; accurata e precisa la regia di Verneuil, che rimane sempre un maestro, e davvero emozionanti alcune sequenze, con un spericolato Belmondo, armato di pistola, che insegue il suo criminale, anche sopra i tetti dei treni della metropolitana e sulle terrazze degli edifici.
Tralasciando un po' di eccessi, il film scorre ed appassiona in tutta la sua durata.
Decisamente un buon prodotto.