il prigioniero coreano regia di Kim Ki-duk Corea del Sud 2016
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il prigioniero coreano (2016)

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locandina del film IL PRIGIONIERO COREANO

Titolo Originale: THE NET

RegiaKim Ki-duk

InterpretiRyoo Seung-Bum, Lee Won-geun, Kim Young-min, Guyhwa Choi

Durata: h 1.54
NazionalitàCorea del Sud 2016
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2018

•  Altri film di Kim Ki-duk

Trama del film Il prigioniero coreano

«Fai attenzione: oggi la corrente va verso Sud», lo avvisa una sentinella, ma a fare attenzione, a farne sempre molta, il pescatore Nam Chul-woo ci è abituato. Del resto, non puoi permetterti distrazioni quando abiti in un villaggio della Corea del Nord e ti muovi ogni giorno sulla linea di confine. Confine d'acqua, nel caso di Nam, ed è proprio l'acqua a tradirlo: una delle reti, infatti, si aggroviglia attorno all'elica della sua piccola barca, il motore si blocca e la corrente che «va verso Sud» trascina lentamente (inesorabilmente) il povero Nam in zona nemica...

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Voti e commenti su Il prigioniero coreano, 12 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  02/02/2022 18:18:54
   7½ / 10
Prima di guardare questo film del compianto Kim Ki-Duk temevo che potesse essere troppo incentrato su un singolo punto di vista. Invece, cerca di essere il più obiettivo possibile, il che è uno dei suoi migliori pregi. Rispetto alle altre opere (le più famose, quantomeno) dello stesso regista, qui abbiamo un vero e proprio approccio, a tratti, da film di spionaggio, che però non stona assolutamente con il resto. Insomma, un'opera molto particolare, decisamente consigliabile a mio parere.

sMartins  @  20/11/2019 22:15:20
   8 / 10
Ennesimo capolavoro che bene mette a nudo l'ambiguità della natura umana.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  19/05/2019 12:57:13
   6 / 10
Film troppo di nicchia, con sceneggiatura e interpretazioni forse rivedibili. Tuttavia le tematiche affrontate ne rendono interessante la visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  07/12/2018 13:32:58
   8 / 10
Ottimo film di Kim duk che ultimamente si era un pò perso . sceneggiatura non originale ma fil dai tempi giusti che emoziona , incuriosisce e alla fine indegna lo spettatore.. Attore prinipale bravissimo nell'interpretare una persona onesta schiacciata del sistema di una o dell'altra Corea .. bellissimo .

horror83  @  07/10/2018 10:37:00
   7 / 10
Mi è piaciuto come film anche se me lo aspettavo migliore!!! il regista ha avuto un bella idea di creare una storia per far vedere la grande differenza tra la Corea del nord e la Corea del sud, però purtroppo gran parte del film si svolge nel posto di blocco della polizia della Corea del sud, dove interrogano questo poveraccio per non so quante ore, facendogli scrivere la sua storia da quando è nato....(cosa? va bè!) e gli e la fanno riscrivere 800 volte. E alla fine delle differenze tra le due Coree se ne parla per pochi minuti! Questo è un grave difetto, secondo me il regista doveva sfruttare questa occasione per far vedere di più le differenze, per il resto mi è abbastanza piaciuto come film, e il finale....

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Cmq è un film che fa riflettere sul fatto che si pensa che la Corea del sud sia il paradiso in confronto alla Corea del nord ma non è tutto oro ciò che luccica.
Molto bravo l'attore protagonista!

topsecret  @  05/10/2018 19:12:34
   7 / 10
Intenso ed emozionante, anche se parecchio retorico, il film di Kim Ki-duk è un chiaro messaggio critico, etico e morale sulle sottili differenze tra le ideologie politiche delle due Coree.
La storia è ben interpretata, ha un ritmo scorrevole, non annoia e sa rendersi interessante anche se, forse, abbastanza prevedibile nella parte finale, nonostante l'epilogo che punta soprattutto a colpire.
IL PRIGIONIERO COREANO convince per la sua buona fattura e per l'empatia che riesce a trasmettere con il protagonista, un uomo umile ma fedele a se stesso e alla sua famiglia.
Un buon film che vale la pena vedere.

InvictuSteele  @  04/10/2018 23:37:54
   7 / 10
Retorico e minimalista, eppure affascinante, contenente un messaggio non solo politico ma universale: la ricerca della libertà. Kom kiduk si conferma maestro dell'animo umano, non il suo miglior film ma vale la pena vederlo. Ignobilmente passato in sordina in Occidente.

_Hollow_  @  30/07/2018 17:29:07
   10 / 10
Ragazzi avevate già creato la pagina di Geumul creando una sorta di duplicato mi pare. Trascrivo semplicemente il mio commento.

La versione "politica" di Kim Ki-duk, che evidentemente ha deciso nella propria maturità di abbandonare ogni manierismo per il nudo e crudo, per l'essenzialità, per ciò che davvero conta.
Che Kim Ki-duk fosse odiato in patria per il suo modo di dipingerla già si sapeva. Le critiche verso la Sud Corea di facciata si possono trovare ovunque nella sua filmografia, ma penso soprattutto ad Address Unknown, Bad Guy ma, con gradazioni e sfaccettature diverse, anche in ogni altro lavoro come Seom o la donna-mazza da golf di Ferro 3.
Qui arriva al culmine della sua opera di demistificazione elevando un pescatore ad eroe e moderno Ulisse, braccato fino alla fine dalle ideologie e dai governi che le rappresentano, che se ne fottono altamente della gente comune.
Ci sono molti bei film che affrontano tematiche simili. Da un certo punto di vista "I sette samurai" di Kurosawa, con quel suo "anche stavolta siamo stati noi i vinti", oppure "Vivere" ma in questo caso non di Kurosawa, ma di Zhang Yimou. O ancora, sulle analogie/differenze tra le due coree, il bel "J.S.A" di Park Chan-wook. Ma mentre quello rimane un po' all'acqua di rose, per palati occidentali (viziati insomma), il pregio di "The Net" di Kim Ki-duk è di essere un pugno nello stomaco.
Badate, non è un film perfetto. Probabilmente non merita il dieci, se bisogna stare a fare i fiscali. Tecnicamente non è nulla di strabiliante; è ovvio che si possa cadere nella trappola di considerarlo un "minore" del regista. Ma non vuole esserlo. La forma deve adattarsi alla sostanza, ed è quella che conta in The Net. E i tocchi di classe si posson sempre notare, come quei secondi finali, con la bimba sorridente e abbracciata al vecchio orsacchiotto.
È incredibile che un film del genere venga snobbato mentre vengon dati premi a ****** manifeste come quelle che girano agli Oscar. Anche in questo Geumul colpisce fatalmente l'occidente.

Sopranik  @  23/07/2018 11:57:22
   8 / 10
In un mondo dove l'alienazione dei governi nei confronti del prossimo è ai limiti della sopportazione, dove la mancanza di fiducia e la paura dell'ignoto spingono le autorità ad effettuare controlli sempre più serrati e, in certi casi, mirati a distruggere l'integrità morale di un individuo nel tentativo di non smentire i pregiudizi che animano queste ingiustificate violenze, Kim Ki-duk riesce efficacemente a denunciare questi comportamenti dando vita ad un film complesso, che mette in luce una società insicura, sorda alle richieste di aiuto e costantemente pronta a muovere guerra per un nonnulla.
Un pugno dritto allo stomaco capace di aprirci gli occhi e farci capire quanto questo mondo abbia bisogno di un cambiamento, di una sensibilità maggiore verso l'ignoto e soprattutto di dialogo tra culture diverse.

suzuki71  @  16/04/2018 12:26:32
   8½ / 10
In questo raccontare la storia tragica e la straordinaria integrità di un uomo qualunque, Kim Ki Duk rivela un intento più ampio di critica verso entrambi i regimi coreani, denunciandone i vizi reciproci (l'illusorietà e la solitudine del benessere, l'ottusità dei regimi totalitari) in realtà molto più simili di quel che appaiono. Ribadendo la necessità di relativizzare i propri giudizi, i miti e i semplici, alla fine, sono quelli che credono di più e su cui prosperano regimi e democrazie, e sono anche i più sani, ribellandosi a divieti e procedure innaturali e disumani.
Per il resto, regia solida e fotografia bellissima, e uno straordinario attore principale che regala un personaggio che resta nel cuore (beh a pensarci sono tutti bravissimi in effetti). Musica delicata e perfetta.

Ciaby  @  07/04/2018 15:21:36
   6½ / 10
Zeppo di retorica e privo della magia dei suoi capolavori, ma molto meglio rispetto ai suoi ultimi strafalcioni.
Appassionante, dal grande ritmo, ottimi attori e persino toccante.

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