I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de "Il racconto dei racconti" di Giambattista Basile.
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Evviva!!! Esiste un Cinema Italiano dal respiro Internazionale che non sfigura davanti a nessun Capisaldo straniero, in grado di iniettare linfa vitale a un genere, il Fantasy, troppo spesso bistrattato e messo al muro come classico Cinema Allegorico. Film di rara potenza visiva, "Il racconto dei racconti" mi ha riportato indietro con gli anni, al Pasolini della Trilogia della Vita per es, o al Peter Greenaway visionario e turpe dei capolavori, al richiamo suadente e scenografico di Olmi. Storie che si intrecciano tra Regni lontani e Principesse-Salome', tra incantesimi ed elisir di (breve?) Giovinezza e beffardi Regnanti (strepitoso come al solito Toby Jones) che giocano con la Pelle delle pulci, con Principi e Poveri nati dallo stesso sacrificio. Un film bello da morire, che comunica l'amore Universale, di una madre per il figlio, di due amici, di una figlia invano illusa dal suo stesso padre. Trovo superfluo solo il cameo di Alba Rohrwacher, ma sono due immense ore di buon cinema