il romanzo di mildred (1945)

Ottimo drammatico da vedere tutto d'un fiato. Straordinaria Joan Crawford.

Una partenza fulminea da noir, una lunga parte centrale melodrammatica, un nuovo ritorno finale al noir per dirimere i nodi della sceneggiatura: niente male questo Mildred Pierce, stretto parente dell'ottimo Flamingo Road, girato sempre da Curtiz qualche anno più tardi con la stessa protagonista, una Joan Crawford che porta nuovamente sullo schermo il personaggio della donna volitiva ed indipendente che tanto l'ha contraddistinta durante la sua carriera, e che anche grazie alla ricercatezza di regia e fotografia ( i tagli di luce sul suo volto ne amplificano sapientemente il fascino ) riesce a guadagnarsi un meritato oscar.
Oltre al suo personaggio resta impresso nella memoria il perfido ritratto al limite della jena della figlia Veda, arrivista e spregiudicata come poche.
Da vedere.

Una grande interpretazione di Joan Crawford. Alcune parti mi sono sembrate un po' troppo sbrigative.

Bravissima Joan Crawford, la storia scorre bene, ed è un ottimo noir.

Superbo noir d'annata diretto con la consueta eleganza dal grande Curtiz. La fluidità narrativa è notevolissima, con un alternanza fra prima parte, sentimentale e quasi da commedia, e seconda sempre più buia e malata. Indimenticabile l'incipit mozzafiato, in cui tra luci ed ombre lo spettatore è portato solo ad udire un omicidio che sarà centrale poi per tutto il racconto. Di raro trasporto l'interpretazione della Crawford che con questo ruolo vinse l'Oscar e rilanciò la sua carriera.

Il lavoro di Curtiz poteva essere migliore. Il film è del 45 e mostra una grandissima attrice, la Crowford, che conquista tutti, impegnata nella scalata al successo in questa interpretazione tratta da un romanzo se non erro. Al di la della ottima protagonista, non mi sono piaciute le caratterizzazioni delle scene, ne come è stato girato il film che avrebbe meritato più enfasi. Poco coinvolti gli altri attori.