il segreto dei suoi occhi (2015) regia di Billy Ray USA 2015
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il segreto dei suoi occhi (2015)

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locandina del film IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI (2015)

Titolo Originale: SECRET IN THEIR EYES

RegiaBilly Ray

InterpretiNicole Kidman, Julia Roberts, Chiwetel Ejiofor, Dean Norris, Michael Kelly, Lyndon Smith, Joe Cole, Don Harvey

Durata: h 2.09
NazionalitàUSA 2015
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2015

•  Altri film di Billy Ray

Trama del film Il segreto dei suoi occhi (2015)

L'ex agente dell'FBI Ray è ossessionato dall'omicidio della figlia della sua partner e grande amica Cobb. Marzin, il sospettato arrestato per l'omicidio, viene liberato a causa del suo ruolo chiave come informatore e dei discutibili mezzi usati per ottenere la sua confessione. Dopo 12 anni l'omicidio è ancora insoluto e Ray è costretto a confrontarsi con il suo passato e, in particolare, con l'agente con cui aveva condotto le indagini, Claire, con la quale è rimasta in sospeso una storia d'amore. Più Ray si avvicina alla soluzione del caso più la verità è scioccante.

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Voto Visitatori:   6,17 / 10 (24 voti)6,17Grafico
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Voti e commenti su Il segreto dei suoi occhi (2015), 24 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Burdie  @  10/11/2022 23:08:34
   6 / 10
...poco incisivo

Alpagueur  @  18/12/2020 11:06:56
   5½ / 10
Ancora saluti dall'oscurità. Perché, Billy Ray, perché? Non sorprende che Hollywood abbia dato il via libera all'americanizzazione del vincitore dell'Oscar 2010 per il miglior film straniero, "El secreto de sus ojos" di Juan José Campanella. Quell'originale argentino è un filmmaking esemplare e un thriller misterioso completamente divertente e avvincente; un must per ogni vero amante del cinema. Anche se qui viene ingaggiato un cast costellato di Oscar, l'ispirazione guida per un remake dovrebbe essere qualcosa di più che perdere i sottotitoli e filmare Julia Roberts senza trucco. La storia bilancia due linee temporali che coprono 13 anni. Jess Cobb (la Roberts) è un'investigatrice della omicidi che lavora con l'agente dell'FBI Ray Kasten (Chiwetel Ejiofor), l'assistente procuratore distrettuale Claire Sloan (Nicole Kidman) e uno spaccone procuratore distrettuale (Martin Morales, interpretato da Alfred Molina). Quando la figlia di Jess viene brutalmente stuprata e assassinata, l'indagine viene influenzata dal ruolo del ragazzo sospettato in quanto spia (informatore) del dipartimento, impegnato nel controllo di una moschea islamica a Los Angeles. Quando ci aggiorniamo tutti questi anni dopo, l'attrazione non corrisposta tra l'ex agente dell'FBI Ray e il fresco procuratore distrettuale Claire è più forte che mai; L'aspetto di Jess è alla pari di qualcuno che soffre di una malattia terminale e l'omicidio aleggia ancora su questi personaggi come se fosse avvenuto la scorsa settimana. È una storia affascinante che è stata gestita in modo eccellente nell'originale, ma per lo più sembra priva di ispirazione in questo ultimo progetto. A volte, è anche un po' confuso nel modo in cui vengono gestite le due epoche. La colonna sonora di Emilio Kauderer e un paio di belle scene della signora Roberts (anche se qui non ottiene alcun merito per essere apparsa senza trucco) sono le parti migliori di questa gestione. Ad ogni modo, il signor Ejiofor (di solito un bravo attore) va oltre le righe, mentre la signora Kidman è semplicemente sbagliata e incapace di generare la competenza richiesta per la sua posizione. Altri lavori di supporto sono offerti da Dean Norris (nei panni del detective zoppo e amico di Ray, Bumpy Willis), Michael Kelly (nei panni dell'antipatico poliziotto Reggie Siefert, l'unico contatto con lo stupratore/informatore Marzin) e Zoe Graham (Carolyn Cobb, la figlia adolescente di Jess). Ah si, c'è anche Joe Cole (che interpreta il giovane viscido Marzin, l'informatore di Siefert per quanto riguarda le sospette cellule terroristiche di Al Qaeda). Oltre a mancare della grinta e del realismo dell'originale, il montaggio e il lavoro con la fotocamera (così eccezionali nella prima versione) a volte risultano amatoriali questa volta. La sequenza di calcio dell'originale (allo "Estadio Tomás Adolfo Ducó" del Racing Club di Avellaneda, frazione di Buenos Aires) è stata purtroppo sostituita qui (per ovvi motivi) con il baseball dei Dodgers di Los Angeles (al "Chavez Ravine" Stadium) e un collegamento all'ex allenatore Walt Alston. Normalmente sarebbe considerato un miglioramento, ma ancora una volta, questi non sono all'altezza e non riescono a generare la suspense necessaria. Una debole imitazione della famosa lunga ripresa di tracciamento (carrellata) non aiuta di certo. Anche le qualità atletiche di Gomez (lo stupratore del film originale) risultano più importanti rispetto a quelle di Marzin qua, e spiccano molto di più durante il lungo inseguimento (che qui si esaurisce abbastanza presto, mentre nell'altro siamo quasi ai livelli del Parkour francese). Un'altra cosa che si è molto persa qui secondo me, oltre al periodo storico e all'ambientazione, è la quantità/sostanza della vendetta (come dicevo siamo passati dai 25 anni ai 13 anni di 'punizione controllata' e sono tanti), e anche chi ha messo in pratica questa vendetta non sembra così convincente, freddo e spietato come nell'altro film (Ricardo Morales, che se non altro qui ha prestato il suo cognome al personaggio interpretato da Molina). Le stesse parole pronunciate alla fine non lasciano il segno (siamo passati da un terrificante "Lei mi disse ergastolo…" di Morales, senza risposta da parte di Benjamin, a un "Ergastolo giusto?" di Jess "Si ma così lo è anche e per te…" di Ray, troppe!). La fotografia (dove lui guarda lei al picnic piuttosto che al diploma scolastico) invece resta più o meno la stessa…e proprio a tale fotografia (quella del 2009 ovviamente) si ispireranno Laura Girolami e Federico Patrizi per il loro ottimo giallo (italiano) "Surrounded" del 2014, dove anche qui Matthew fissa Maryann nella foto di scuola. Ricapitolando, per chi non ha visto l'eccellente originale dello scrittore/regista Juan José Campanella (produttore esecutivo qui), questa versione di Billy Ray potrebbe rivelarsi abbastanza interessante; tuttavia, quelle stesse persone sono fortemente invitate e incoraggiate a rintracciare l'originale e sperimentare la profondità emotiva e l'esperienza cinematografica che lo hanno reso un vincitore così degno di un Premio Oscar.

topsecret  @  20/08/2020 14:23:14
   6½ / 10
Non ho visto l'originale ma questo remake americano mi è sembrato un film valido, soprattutto sotto l'aspetto interpretativo, visto il cast che si ritrova.
La storia si segue bene: il ritmo non è lento, la regia non mostra grandi pecche e la sceneggiatura appare abbastanza solida, anche se a volte risulta troppo desiderosa di colpire lo spettatore con virate decise e aspre, soprattutto quando mette a confronto l'etica e la morale con la ricerca della vendetta.
Tutto sommato, un film discreto che merita la visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  03/10/2019 23:32:26
   6½ / 10
Forse confusionario a tratti, con continui flashback. Tuttavia bene più la Kidman che la Roberts questa volta in un thriller non particolarmente movimentato ma guardabile.. Finale con colpo di scena di interessante. Non sapevo che fosse un remake.
Più che sufficiente

gemellino86  @  22/11/2018 16:15:10
   5½ / 10
Non faccio paragoni con l'originale ma questo remake mi è sembrato eccessivamente lento con una parte iniziale dove fatica a decollare. Il colpo di scena conclusivo è particolarmente spietato. Finale che lascia perplessi.

BlueBlaster  @  31/08/2018 19:22:28
   6½ / 10
Non ho visto l'originale...
Buon cast e buona storia ma manca qualcosa che lo renda memorabile o diverso da tanti altri thriller.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  15/06/2018 15:10:21
   4½ / 10
Un remake con bravi attori, ma non all'altezza del film originale.
La sequenza dello stadio che tanto avevo apprezzato qui proprio risulta sciatta.
Delusione.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/12/2020 09.44.35
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Chemako  @  12/11/2017 18:56:48
   7 / 10
Ottimi attori, bel film... il finale mi ha lasciato un po'... così....

Spotify  @  27/10/2017 06:16:25
   6 / 10
--- COMMENTO SPOILEROSO ---

Pur non avendo visto l'originale, questo "Secret in Their Eyes" risulta un poliziesco piacevole.
Francamente, vista la trama, non capisco quale era il bisogno di fare il remake di una pellicola uscita appena sei anni prima, tentando di guadagnarci sopra attraverso un cast di star. Ma ormai si sa, i cineasti americani al giorno d'oggi fanno questo e molto altro.
La trama vede protagonista Ray Kasten, il quale fa parte della squadra antiterrorismo di Los Angeles. Un giorno, durante un controllo vicino ad una moschea, viene ritrovato il cadavere della figlia di Jess, collega e carissima amica di Ray. Mentre la donna cade nella disperazione, l'uomo si ripromette di trovare a tutti i costi il colpevole del crimine. Il responsabile viene in effetti trovato, ma si tratta di un informatore dell'antiterrorismo, quindi è intoccabile. Ray a questo punto, troppo coinvolto emotivamente, viene trasferito a New York. 13 anni dopo, Kasten ritorna, deciso a riaprire il caso. Quando pensa di aver trovato l'assassino, Ray chiama Jess, ma la verità sarà sconcertante.
La caratterizzazione dei personaggi non è male, diciamo che il regista Bill Ray si basa sui cliché tipici, ma alla fine i soggetti sono interessanti quanto basta. Sicuramente è Kasten quello che colpisce di più, grazie alla sua perseveranza nello scoprire, a distanza di 13 anni, la veridicità sull'omicidio della figlia di Jess.
Invece, è forse il personaggio di Claire, quello che risulta essere un po' spento e fuori luogo in certi contesti.
Il ritmo non è dinamicissimo, in quanto, la narrazione soffre diversi momenti di stallo, nonché svariate ripetizioni. Tuttavia alla fine, la pellicola si lascia guardare senza cali d'attenzione. Magari, a volte i dialoghi si lasciano a desiderare, a tratti troppo lenti.
Buone alcune scene di inseguimento, adrenaliniche al punto giusto, mai troppo scontate.
Il finale è orchestrato benissimo, è uno dei momenti migliori della pellicola, se non il migliore. Non si rende mai intuibile, lo spettatore pensa di aver capito tutto, quando invece, il tutto deve ancora accadere. Un epilogo che, almeno in parte, ripaga un film, il quale, pur essendo godibile, fino agli 80-85 minuti, non regala sussulti clamorosi.
Il cast si avvale di nomi importanti. Abbiamo una Julia Roberts che tiene bene il banco, nulla di eclatante, però dimostra la grinta e il carisma che da sempre l'hanno caratterizzata. Impersona in maniera più che verosimile, la figura della madre che ha perso una figlia. Sguardi convincenti e interpretazione dei dialoghi niente male.
Senza infamia e senza lode la prova di Chiwetel Ejiofor. L'attore di origini africane fa il proprio compitino, risultando spesso stereotipato. Tuttavia non sfigura nei panni del poliziotto.
Nikole Kidman totalmente sprecata. Non sono riuscito a capire a cosa sia servito il suo personaggio. Non c'è, come ho scritto prima, ne gran valorizzazione del regista, ne tanto meno una gran performance da parte dell'attrice australiana.
La fotografia non è malvagia, fa il suo.
Totalmente anonima la colonna sonora.
La sceneggiatura, a tratti, è un pizzico confusionaria, specie per quanto riguarda i flashback, ma in generale è sufficiente. Colpi di scena ben scritti, finale altrettanto, dialoghi frizzanti. Male invece la stesura dei personaggi.

Conclusione: film che fa il proprio dovere, ovvero quello di intrattenere. Ora sono curioso di vedere l'originale, il quale a quanto ho letto in giro, è di tutta un'altra pasta.
La sufficienza c'è ma niente di più.

mainoz  @  16/03/2017 20:30:24
   6½ / 10
Buon film, intenso e potente.. e' sorretto da una 'ottima e sorprendente interpretazione di Ejiofor, veramente bravo (non lo conoscevo) nella sua osseasionata ricerca della giustizia e quindi della cattura del vero assassino. Tenace e molto espressivo in ogni scena. Brave anche la Kidman, che interpreta il ruolo di un freddo giudice in carriera, e la Roberts che di solito non mi entusiasma, ruolo decisamente complesso il suo. Diciamo che non e' un thriller perche' c'e' poca suspence e non e' un poliziesco perche' manca di azione.. ma e' sostanzialmente un film drammatico. Il coinvolgimento emotivo non manca. Buona anche la sceneggiatura, i continui flashback sono un pregio del film, lo rendono piu' interessante. Il colpo di scena finale e'esagerato.. mi ha spiazzato, forse eccessivo \ improbabile.

fabio57  @  02/11/2016 09:05:16
   7 / 10
Non avendo visto l'originale, posso commentare solo questo remake, che francamente non mi sembra male. Vero che è a tratti un pò prolisso, tuttavia il thriller è ben confezionato e ben recitato. Menzione speciale per la Roberts che dimostra di saper interpretare anche ruoli drammatici, la Kidman è di una bellezza algida e sofisticata. Bello e imprevedibile il colpo di scena finale. Film nel complesso piacevole.

Interista90  @  16/10/2016 09:10:27
   6 / 10
Non ci siamo. Trama troppo moscia e lenta. Il continuo uso di flashback non porta a nulla. Al contrario contribuisce a rendere ancora più pesante e lenta la comprensione del film. Arriva alla sufficienza grazie alla bellezza di Nicole Kidman ed al finale, abbastanza originale e poco scontato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/10/2016 12:28:59
   6 / 10
Posso anche capire un remake Usa di un film poco conosciuto in patria... ma qui siamo di fronte a un capolavoro conosciuto eccome, vincitore del premio oscar come miglior film straniero.
E' simile all'originale per quanto riguarda la storia ma sinceramente manca la tensione dell'originale, nonche' la partecipazione emotiva dei protagonisti.
Anche la regia non è al livello del predecessore...
Purtroppo il paragone è impietoso pur rimanendo sulla scia di un bellissimo film.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  13/09/2016 21:23:56
   6½ / 10
Attori bravi per un thriller investigativo che in alcune sue parti non è molto credibile.
Però ammirare Julia Roberts e Nicole Kidman nella stessa pellicola è davvero strepitoso, peccato forse manca un pizzico di inventiva sul finale...

Seida  @  22/08/2016 17:12:02
   5 / 10
Non mi è piaciuto al contrario del film argentino da cui è tratto,troppo lento e sinceramente ho trovato la Kidman fuori ruolo.Brava Julia Roberts ma poco altro

TheLory  @  16/07/2016 18:06:31
   5 / 10
Non c'è paragone con l'originale! Quello commovente e intrigante, questo freddo e senza ritmo. Mi ha rovinato il ricordo di quell'altro, mannaggia a questo

Trixter  @  24/05/2016 09:55:40
   5 / 10
Buonissima la storia ma raccontata in maniera moscia e prolissa. Protagonisti poco e mal sfruttati, a parte forse una convincente Roberts. Nel film c'è poca tensione, bilanciata da un consistente numero di sbadigli. Per fortuna, la pellicola si risolleva nel finale. Meglio l'originale.

markos  @  01/05/2016 15:05:24
   7 / 10
Buon film, con un bel cast di attori. Bella la Kidman, ma secondo me un po' moscia.
Non ho visto l'originale spagnolo. Lo consiglio.

Alex22g  @  30/04/2016 09:28:17
   8½ / 10
Non ho visto l'originale ma preso a se stante l'ho trovato un ottimo thriller. Cast notevole ,con un grande Ejiofor ,buon ritmo e colpi di scena. Credo che il film abbia pagato eccessivamente il peso dell opera originale ,per quanto ne ho capito leggendo le opinioni online, ma io sinceramente non sono contrario ai remake ,specie se si rivelano oggettivamente dei buoni film .
Per me consigliato .

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/03/2016 17:08:54
   4½ / 10
Il remake americano del segreto dei suoi occhi non è proprio un copia/incolla ma poco ci manca. La struttura narrativa segue abbastanza fedelmente l'originale, cambiando il contesto storico: la dittatura alle porte nella pellicola argentina, l'immediato post 11 settembre nel film americano. In questo film è abbastanza evidente il senso di smarrimento di una nazione che ha smarrito valori morali importanti come il senso della giustizia e tale smarrimento è evidente nel personaggio ben intepretato da Ejiofor, tenacemente attaccato ad un senso morale definito, tanto da condizionarne parte della sua esistenza. Malgrado la confezione accurata, il film è povero di vera tensione. E' sufficiente confrontare le due sequenze principali, quella dello stadio e dell'ascensore, per rimarcare la differenza di tensione emotiva fra questi due film a svantaggio del remake.

farfy  @  10/03/2016 23:56:47
   7 / 10
Ho visto l'originale qualche anno fa, sinceramente mi sono accorta che si trattava del suo remake solo alla fine.
Per chi non conosce la trama, merita una visione, soprattutto per il finale.
Un po' lento e con qualche imprecisione. Attori super bravi, sopratutto la Roberts.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/11/2015 00:59:56
   6 / 10
I remake americani fanno uno strano effetto, tanto che sul sito e' completamente e inspiegabilmente svanito nel nulla (occhio, Kappa) l'eccellente film originale argentino. Il film e' un copia-e-incolla che manca del pathos del film di 6 anni fa, a cominciare proprio dalla scena della confessione dell'assassino, ridotta qui a pochi istanti di reazione (poco) emotiva. Il film non e' patinato come si temeva, ma piuttosto prolisso e aderente a una malinconia professionale poco istintuale e soprattutto priva della macabra ironia di Campanella...un bel cast un poco ingessato (la Kidman che gioca a fare la bambolona non si regge proprio vista la sua eta'), e poco altro da vedere. Salvo un paio di ottime sequenze come quella allo stadio, un film che non va oltre l'intrattenimento di classe, artigianale pur nelle grandi potenzialita' psicologiche (che qui mancano) del soggetto. Manca in fondo proprio la "carne" che aveva lievitato nel film argentino. Pigramente, tra 4 e 8, mi gioco un 6 politico

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/12/2015 14.31.29
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Rollo Tommasi  @  16/11/2015 14:02:23
   8 / 10
SPOILER

Il voto (alto, ma non sublimato dalla lode) risente in parte di alcun difetti di sceneggiatura e di amalgama dei personaggi e dall'effetto "deja vu remake" di chi aveva già apprezzato l'originale.
Il Segreto dei suoi Occhi, infatti, è il remake a stelle e strisce del noir argentino omonimo, con cui il bravo regista Josè Campanella si aggiudicò con merito il Premio Oscar al Miglior Film Straniero nel 2010.
Il remake statunitense non è propriamente la fedele copia del predecessore: come già avvenuto per il fortunato Apri gli Occhi di Alejandro Amenabar, che, pochi anni dopo la sua uscita, venne risivisato, con importanti modifiche, da Cameron Crowe nel visionario Vanilla Sky, così Il Segreto dei Suoi Occhi di Campanella è stato destrutturato e ricomposto da Billy Ray per adattarsi alla realtà criminale degli U.S.A., lacerata dalla piaga delle violenze di genere e dallo spettro del terrorismo islamico.
Le modifiche dell'adattamento non hanno, però, intaccato la sostanza di fondo del film del 2009, nè il finale catalizzatore di emozioni forti!

Il cast scelto per l'operazione di restlying è davvero prestigioso: la vendicativa ma commovente Julia Roberts (listata a lutto con un dimesso look da vittima...) è affiancata qui dai canotti più talentuosi di Hollywood, la rediviva Nicole Kidman, e dal tesissimo "12 anni Schiavo"-Chiwetel Ejiiofor.
Eppure, sebbene le prove attorali, individualmente considerate, siano state impareggiabili ed alquanto credibili, a mio avviso nell'insieme manca la coesione-coordinamento tra le parti, e arriva solo ad intermittenza quella sensazione di squadra che il regista voleva suggerire.
Insomma, come si giustificano i 13 anni di ossessive ricerche sui profili del killer (1 in più della schiavitù cui era stato confinato..) dell'agente Ray (Ejiiofor), se non nel profondo amore fraterno per la collega Jess Cobb (Roberts), che però non emerge nella sceneggiatura? e come commentare la velata-platonica storia d'amore tra Ray e la procuratrice Claire Sloane (Kidman), che ci viene presentata come un dato di fatto senza indagarne le cause scatenanti (una foto di gruppo può bastare??? gli sguardi ammiccanti ed i sospiri di lui??)?

Un remake destinato a fare discutere, soprattutto per i ritocchi autorali che lasciano trapelare sullo sfondo l'intento lezioso, di Billy Ray, di ridefinire con i canoni USA ogni progetto di noir proveniente da altri Paesi del Mondo, per imprimere un marchio che sia di monito ai posteri.

Se non avessi visto Il Segreto dei Suoi Occhi del 2009, sarebbe cmq un sicuro 9; resta un incoraggiante 8!

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/12/2015 19.20.02
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andreapau  @  16/11/2015 09:47:15
   6 / 10
Un gradevole thriller poliziesco di intrattenimento, dal finale inatteso a mio avviso.
Giocato sul perenne contrasto tra real politic e sete di giustizia giusta, mette insieme un cast di protagonisti abbastanza improbabile e mal truccati per l'intreccio temporale sul quale il film è costruito
Diverse scene d'azione telefonate e girate senza risparmio di mezzi, ma infine inutili, con il sottofondo ironico-cinico-sentimentale del buon poliziotto.
Una spruzzata di amore impossibile e carrierismo, completano l'ennesimo dimenticabilissimo prodotto industriale americano

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