il signore degli anelli: il ritorno del re (2003)

Non è certo la bellezza di tutti e tre gli episodi a fare di THE LORD OF THE RINGS un capolavoro, quanto il valore che essi assumono unitariamente in quanto opera fantasy, in quanto cinema epico e in quanto blockbuster.
Volendo prendere singolarmente i tre atti, che poi corrispondono a quelli della più comune sceneggiatura cinematografica, probabilmente THE RETURN OF THE KING non regge il confronto con i precedenti della saga: la sua terrificante cupezza non supera la potenza policroma e la varietà elementale del primo capitolo, che rimane una delle più belle avventure mai apparse sul grande schermo; il suo essere devastante e colossale non lo rende più caratteristico del secondo medievale capitolo.
Nonostante ciò, anche questo film spiega alle saghe cinematografiche contemporanee qualcosa, ovvero come bisogna concludere una storia epica, ovvero con ancora più esplosività, con ancora più colpi di scena e con ancora più enfasi, cosa che Peter Jackson, coi suoi rallenty e le sue inquadrature semplicemente melodiose, fa.
La storia del cinema è segnata.