il silenzio degli innocenti (1991)

Un grande thriller, che viene innalzato a capolavoro da un personaggio incredibile come il dottor lecter, forse lo psicopatico meglio rappresentato nella storia del cinema, interpretato al meglio da hopkins, oscar meritatissimo, veramente inquietante in alcuni primi piani.

Sinceramente mi è rimasta impressa la scena più famosa con presente buffalo bill, ovvero il ballo con colonna sonora goodbye horses, con lui vestito da donna e mi rammarica il fatto che tale personaggio purtroppo sia stato sviluppato male, proprio per questo non do dieci come valutazione ma nove.

Un plauso anche all'interpretazione della foster, qui giovanissima ma già capace di emozionare il pubblico come solo lei sa fare.

l'hanno talmente tanto preso in giro che visto oggi lui stesso fa ridere.
voto retroattivo

Bel film, ma non il mezzo capolavoro che ricordavo.
Alcune parti sono alquanto "irrealistiche" e Demme non è Leone, i suoi continui primi piani non hanno certo la stessa resa...

Concordo che si tratti di un bel film ma definirlo capolavoro è esagerato. Ottima l'interpretazione di Anthony Hopkins. In alcune parti mi sono un pò annoiato.

Ho trovato qualche difetto, ad esempio Hannibal ad un certo punto viene quasi snobbato e il film si concentra sull'altro killer, molto meno interessante. Anche le ricerche le ho trovate vaghe.
Fosse per la bravura degli attori il voto sarebbe sicuramente piu alto.
Buon film, ma lontano da essere capolavoro.

Buon film,ma sopravvalutato.E ora spiego il perchè,senza fraintendimenti.Allora se fosse stato per i dialoghi tra Clarice e Lecter e per la figura di quest'ultimo,il film meriterebbe eccome il massimo dei voti e l'oscar che ha ricevuto.Anzi è proprio per questo che il film ha ricevuto l'oscar..ma la verità è che...

SPOILER

Niente da dire, un film quasi perfetto. Splendido soprattutto per come riesce a coinvolgere nella storia, a impossessarsi dell'emotività dello spettatore e a fargli vivere una tensione continua, intensa, spasmodica. Le tematiche trattate, all'epoca piuttosto estreme e truci per un pubblico mainstream, turbano e lasciano il segno, generando angoscia ma anche curiosità, voglia di conoscere e approfondire.
C'è poi la parte che va al di là delle "intenzioni" del film, che vede il sorgere dell'interesse (non ancora morboso) per l'estremo e per l'insolito umano e soprattutto vede una divisione etica all'interno dei personaggi e della storia, non più basata su quello che uno fa ma su come uno lo fa. Che l'attività che svolge i(l) proganista/i sia una cosa legale o illegale, solidale o distruttiva, sentimentale o atroce, questa differenza tende a smorzarsi a favore della forza caratteriale del protagonista. In altre parole si tende ad ammirare chi è imperioso, chi domina soprattutto a livello psicologico, oppure chi è intelligente, acuto, che non si lascia imprigionare dalle convenzioni, non si lascia intimorire dall'ostacolo e va direttamente all'obiettivo senza perdersi in vizi o distrazioni.
L'effetto intensità e coinvolgimento totale è ottenuto attraverso una tecnica filmica accurata e molto efficace, basata soprattutto sul metodo della rigorosa ripresa in soggettiva. Tutto il film in pratica è basato su inquadrature che riproducono espressamente e in maniera riconoscibile ciò che il protagonista della scena sta in quel momento guardando, inframezzate da inquadrature in cui osserviamo l'atto di guardare. Molto bella e significativa a proposito la scena del jogging su cui scorrono i titoli di testa. Carrelli e steady cam in pratica la fanno da padrone in tante parti del film. La vista "soggettiva" non è riprodotta però mai in maniera casuale o asettica, ma è sempre caricata di emotività. La scena stessa del jogging, per come è ripresa, per l'ambientazione invernale e grigia, per il sonoro e per la musica, si carica di una sottile tensione e aspettativa di qualcosa di "brutto".
Tutte le riprese sono quindi concentrate sul risvolto emotivo della vista oggettiva. Emblematici a proposito sono i tanti primi piani su Hannibal e su Clarice, i quali riproducono la sensazione che ha in quel momento chi sta guardando (fascinazione per l'imperio e la forza intellettiva da parte di Clarice per Hannibal, attrazione per la genuinità emotiva, l'anticonvenzionalità, la forza d'animo e d'intenti di Hannibal verso Clarice).
Da questo punto di vista bisogna dire che Jodie Foster e Anthony Hopkins hanno fatto sui personaggi un lavoro incredibile, molto molto efficace ed espressivo, pur restando estremamente naturali. Entrambi dimostrano di essere dei grandissimi attori.
Molta importanza ce l'ha anche il montaggio, il quale crea spesso sorpresa o "verifica" ciò che viene affermato. Anche questo è un punto forte del film.
Quest'opera nella storia del cinema segna l'entrata nella tipologia "mainstream" della perversione umana estrema come tema di interesse, superando un tabù secolare. Anche qui Demme è molto abile nell'introdurre piano piano il truce, l'orribile come oggetto non solo suggerito, ma anche mostrato. Il primo approccio è volutamente "tradizionale", cioè si suggerisce l'abominevole, non lo si mostra. Poi quando lo spettatore si è "abituato" all'idea dell'orribile, se lo è figurato nell'immaginazione, finalmente viene in parte, in certi particolari, mostrato, saziando così la curiosità che si era volutamente creata. Piano, piano quindi si introduce l'idea che la curiosità, la voglia di vedere qualcosa di insolito o mai visto prima sia più forte, più importante della repulsione, del rifiuto e della pietà verso l'oggetto su cui si è crudelmente infierito.
Il film poi ha una grossa ambiguità di fondo. In effetti finisce in maniera paradossale. Per tutto il film viene sentita come un'esigenza urgente, estrema, quella di fermare un pericolosissimo e perverso serial killer e come da classico copione il finale soddisfa questa esigenza etica e in qualche maniera si trasmette l'idea di ristabilimento dell'ordine. Non si tiene però presente che per un assassino catturato se ne lascia un altro libero, forse ancora più pericoloso e più perverso. Eppure allo spettatore si fa provare quasi una specie di soddisfazione nel vedere Hannibal Lecter libero e "operativo".
Ma allora i serial killer non sono tutti uguali? Evidentemente in questo film, no. Esistono i serial killer di serie A e quelli di serie B; stessa distinzione anche nelle forze dell'ordine. Hannibal appartiene alla buona borghesia, è di bell'aspetto, di eleganti maniere, è intelligentissimo, profondo, addirittura artista. Le sue prede sono ex pazienti rammolliti che non meritavano altro, oppure personaggi antipatici, convenzionali o insignificanti (come i due poliziotti). In lui poi ammiriamo il carisma, il senso di superiorità sugli altri, l'autocontrollo, la furbizia, il suo fare a meno dell'impulso sessuale. Viene quasi tratteggiato come un superuomo. Lui quindi "può" derogare alle regole comuni, può infrangere qualsiasi tabù, si può "permettere" quello che sta facendo.
Buffalo Bill invece appare come un rifiuto della società, un pervertito sessuale, viene tratteggiato come un essere spregevole, poi osa catturare fanciulle della "middle class" o addirittura la figlia di un senatore. Si merita quindi la fine che ha fatto.
Anche nella polizia si fa distinzione fra chi è convenzionale, preda degli istinti sessuale e chi invece riesce ad essere al di sopra di tutto. Una delle "virtù" di Clarice è quella di essere in pratica asessuata, di saper tener testa a tutte le immancabili avances dei suoi (********) colleghi maschi. Tutta la sua libido è sublimata nell'operare per salvare la vita degli altri, a costo di subire il fascino di chi invece la vita la vorrebbe distruggere.
Gran bel personaggio che è Clarice, così umana, così debole e forte allo stesso tempo. Non mi dimenticherò mai la scena finale in soggettiva di Buffalo Bill, in cui Clarice trema, ansima, ha paura, eppure rimane decisissima e pronta ad andare fino in fondo. Quella scena è stata una delle scene più tese e mozzafiato che abbia mai visto, superata solo dal finale di Shining.

Partendo dal fatto che considero questo film assolutamente sopravvalutato e che salvo unicamente le scene con il caro dottor Hannibal Lecter ne sono rimasto profondamente deluso. Le persone ne avevano parlato come un cult, 5 oscar, ecc. E alla fine del film ho pensato:" beh tutto qui?" Non ho provato una particolare angoscia come per esempio appena dopo aver visto psyco..non ho provato una particolare tensione e sorpresa come dopo aver visto il primo enigmista. Non ho provato un angoscia morbosa come dopo aver guardato profondo rosso. Non ho provato niente a parte quell'empatia incredibile che si può provare, in questo caso, per un terribile assassino cannibale come Lecter. E stessa cosa dei due sequel, salverei le scene con Lecter anche se penso che l'assino di RED Dragon sia caratterizzato e proposto molto meglio della checca isterica di maniaco del primo film. Il maniaco del terzo episodio è senz'altro fatto meglio e devo dire la verita, una certa inquietudine me l'ha messa. Altro punto a sfavore è la colonna sonora assolutamente di poco peso. Non ricordo nemmeno una scena dove la colonna sonora mi sia rimasta impressa come nei grandi film di assassini maniaci sopracitati. Altra cosa che proprio non capisco è l'oscar a Jodie Foster perchè difficilmente penso che una attrice possa essere così moscia a livello di recitazione; certo un pò è anche il personaggio di Clarissa costruito in questo modo e fa parte del suo carattere ma devo ammettere che come risultato finale non mi è sembrato entusiasmante. Un altro punto a sfavore è il fatto che alcune scene sono troppo inverosimili per essere credibili e per fare di questo film un vero capolavoro come dicono(vedi spoiler). La regia di Demme invece mi è piaciuta molto, ineccepibile.Nel complesso un thriller anomalo e che si lascia vedere molto piacevolmente ma che non raggiunge la giusta dose di angoscia e tensione nonostante gli apprezzabili sforzi di un Hopkins meraviglioso, troppo in cima rispetto alla Foster che fa precipitare l'attenzione.

SPOILER

L'ho rivisto ieri notte per la 10* volta.....che capolavoro......voto 10 !!!

bah mi aspettavo molto meglio da questo film...ottima recitazione non v'è dubbio, una trama carina che però poteva essere sviluppata meglio...non mi ha preso più di tanto

Il thriller è già un genere che non mi piace molto. Questo film oltretutto lo reputo pesante e sopravvalutato nonostante presenti una propria originalità.

Oltre ad aver creato un'icona del male è anche un solidissimo thriller dalle tinte cupe. Magnifici i dialoghi fra i due protagonisti, riescono a incutere un disagio morboso volto al masochismo.

E poi quello sguardo di ghiaccio è indimenticabile. Un gradino sotto al film di Mann, che gli ho sempre preferito.

Un vero capolavoro nel suo genere (e doppio oscar ai protagonisti).
Ho amato tantissimo Manhunter e qui credo che Harris si sia superato, e Demme abbia mantenuto il miracolo.
Hopkins in circa 15 minuti di presenza in scena crea un Lecter che resterà per sempre nella storia del cinema. Tutto fila alla perfezione e la tensione è incredibile in certi momenti.
Ho trovato forse un po'debole il personaggio di Bufalo Bill, ma forse è soltanto l'avere Lecter accanto come pietra di paragone (ma quando parte Wild Horses...!!)

Regia raffinata di Demme che mette in scena un thriller mozzafiato tra inquietudini, colpi di scena e alta tensione grazie alle interpretazioni magistrali dei due protagonisti premiati giustamente col premio Oscar

Il thriller per eccellenza...con due personaggi da leggenda: Jodie Foster e Hopkins- Ledger.

Ha fatto storia!

Bel film, ma secondo me come voti è stato sopravvalutato...ce ne sono di migliori del genere. (vedi SEVEN)

I 5 oscar se li è meritati tutti, soprattutto la sempre grandiosa Jodie Foster e con un Hopkins davvero pazzesco e perfettamente nel personaggio.
Bella trama e scene geniali, ma a dir la verità non mi ha preso più di tanto, come invece mi aspettavo da un film così, tranne l'ultima scena, fatta perfettamente e ricca di tensione.
Nel complessa si merita un voto maggiore, ma come ho già detto non mi ha deltutto soddisfatto.

SPOILER

Se non ci fosse stata la magistrale interpretazione di Hannibal Hopkins, il film non avrebbe avuto qst enorme successo!!sarebbe stato un thriller vidibile e basta!!

Non credo di aver esagerato nel voto, meritato, poichè questo è un film che vale la pena vedere,è una storia particolare, piena di suspance, che avvolge lo spettatore fino alla fine.
Il film è girato con bravura, primi piani stupendi, soprattutto quelli sul dottor Lecter, che incutono timore soprattutto per lo sguardo, e qui mi congratulo con Anthony Hopkins ma anche con Jodie Foster che con la sua recitazione trasmette le emozioni che provava il suo personaggio.
Una trama brillante, e intelligente, trovate geniali e imprevedibili.

SPOILER

Non se seven o questo capolavoro sia il più bel thriller degli ultimi 20anni....
La cosa certa è che,Demme l'ha diretto con grande maestria,grande attenzione e la scelta degli attori è stata super azzeccata... sappiamo tutti lo sguardo di Hopkins... spettacolare...e Clariss ( foster) quanto sia stata brava....
La sceneggiatura è stata il piatto forte...dove non c'è stato un errore... vincitore di 5 oscar..tutti stra meritati...
Chi ancora nn avuto l'opportunità di vederlo è un pazzo!! ( skerzo ovviamente) =)

Demme lascia assaporare ad uno spettatore coinvolto la vera natra del thriller: astuto, mai banale, intelligente, dai toni antimanichei (rare occasioni di trovarsi ammaliati e affascinati da colui che dovrebbe rappresentare la parabola del male), non cede quasi mai alle tentazioni dell'horror, Demme lascia in un ambient freddo e sporco le parole rigide ed enigmatiche di Lecter sospese tra l'autoconvinzione (di clarice come dello spettatore che entrambi copiono un percorso) e la riverenza nei confronti di un personaggio che ha fatto e sta ancora facendo storia. Merito, ad andarlo a pescare, del Manhunter di Mann ma a quella mente geniale di Thomas Harris che aveva congeniato un mostro del genere nonchè una storia degna di essere rappresentata come uno dei thriller più belli degli ultimi ventanni. Merito dell'angosciante musica di Howard Shore, della fotografia suggestiva e crudelmente fredda, dell'interpretazione così realistica e coraggiosa di Jodie Foster ma soprattutto della genialità elegante di Anthony Hopkins, dotato di quel ghigno sadico e perverso, ispiratore di una fiducia quasi paranormale che si istaura nella profondità dell'animo, ma capace di commettere ciò che non è ancora spiegabile dalla mente umana. Un grande film, costruito con linguaggio accuratissimo, che dimostra la grandezza di Demme, grazie anche all'astuta sceneggiatura di Ted Telly. Il montaggio parallelo nella scena della cattura è una piccola chicca che il regista regala ad uno spettatore che, tanto per cambiare, è gia sotto tensione.

"Il silenzio degli innocenti" è una pellicola interessante, essa offre numerosi pregi e delle inevitabili pecche...
Jonathan Demme globalmente confeziona un film degno di nota, il regista propone un grande Cast (grande la prova di Anthony Hopkins e di altri come Scott Glenn, Kasi Lemmons, Anthony Heald), fotografia accettabile, atmosfere cupe, buie, fredde e discreta colonna sonora misto di nausea e mistero…
Il film non offre alla massa grandi dose di sangue ma nonostante l'assenza di questo ingrediente il regista "procura" disturbi al pubblico… Come? Con le fotografie delle donne scuoiate…
La pellicola è molto simile a "Manhunter" ma indubbiamente superiore, l' "arma" del film in considerazione sono gli eleganti dialoghi.
Il ritmo della pellicola è buono, film che non annoia quasi mai, ogni episodio si sussegue meravigliosamente "annebbiando" (nel senso buono) lo spettatore.
Il film di Demme è colmo di tanti piccoli dettagli (insetti in gola, dialoghi accurati), comunque Io trovo vari difetti in questa pellicola…
"Il silenzio degli innocenti" è un film paradossalmente semplice, la dinamica apparentemente complessa, sofisticata e semplice e un po' "assurda"…
In pratica il "lavoro" lo svolge Hannibal Lecter che dal carcere "inculca" alla polizia informazioni accurate, in "cambio" avrà "frammenti" di vita di una giovane ragazza (!?!), il film si "imbottisce" di "pillole" di vita, tutta (inutile e inconcludente) retorica che esalta le menti dell' allegra e poco esigente massa spettatrice…
Film troppo "filosofico" che gioca in modo assurdo su concezioni di vita (solo futili teorie) e lascia (a tratti) la sostanza principale, essenziale di un film poliziesco , ovvero tensione e investigazione…
Ripeto, per Me il film è troppo semplice, esso in superficie sembra profondo ma in sostanza è solo una "cavolata" con un "maledetto" sadico "risolutore"…
Quindi è questa (sicuramente) la grande pecca del film…
E' inutile (s)parlare in positivo di questo film, pellicola non certamente geniale…
Magari questo termine (ovvero "geniale") può essere usato "pacatamente" solo per la scena dell'evasione di Hannibal (bella anche sul piano cinematografico)…
Brutta anche l'icona del killer (ovvero l'omosessuale), a volte è davvero troppo banale, il regista forse voleva rendere il tutto più "realista" ma (almeno per Me) "stecca" luridamente…
"Il silenzio degli innocenti" inoltre non offre "pratiche" di delitti, le vittime non ci sono (o almeno si tratta di vittime "vecchie"), la "tecnica" dell' assassino quindi non è spiegata fino in fondo (quale è il "trattamento" reale che il killer offre alle vittime?!?), lo spettatore potrà dunque solo immaginarlo e "traccerà" nella sua mente qualcosa dettato dalle poche parole della polizia a riguardo degli omicidi…
La parte finale del film non mi convince (in parte simile a quella di "Manhunter frammenti di un omicidio", assalto nella casa del killer e sparatorie varie contornate da inevitabili morti!), poca suspance e piccole dose di trash! (ridicolo il movimento del killer che "gioca" la poliziotta e scappa via…)
Ovviamente non mancano buone scene (originali e suggestive), lo spettatore in parte sarà soddisfatto…
Ma il film perde credito con la clamorosa scena delle lenzuola (esse rappresentano una croce celtica), il regista sputa, infanga il movimento più importante e celebre del secolo passato (Io difendo ovviamente l'importanza storica di tale movimento ovvero il Nazismo)…
Il gay, il malato mentale non entra nella cerchia dei Nazisti, essi sono praticamente l' opposto… (quindi scelta stupida e contraddittoria del regista)
Inoltre la scelta (sempre di Demme) di affidare tutti gli "equilibri" (ovvero interrogatori, sparatorie, e atto finale) ad una ragazzina (forse nemmeno ventenne) è da scellerati…
Per Me il film perde credibilità, viene magnificata l' immagine di una ragazza che con una Suprema, Fantascientifica dose di fortuna e inesperienza è entrata nel mondo della polizia statunitense (F.B.I.) e risolve i casi!!! ( ma ripeto solo per bravura altrui ovvero di Hannibal )... Pazzesco…
La scena finale è mediocre e abbastanza ironica, il "vecchio" killer perde quella sua "particolarità" immischiandosi nella massa… (Impressione Personale)…

"Il silenzio degli Innocenti" prende il "meglio" da "Manhunter" e quindi risulta essere più godibile e bello…
Ma anni dopo questo "mucchio grezzo" di idee sarà definito, elaborato alla perfezione (o quasi) da David Fincher nel suo "Seven"…

Film folle, negli ultimi minuti ho sentito il cuore in gola. Hopkins, che in scena compare soltanto 16 minuti, è fenomenale, diabolico, terrificante. Affascinante. E sì, perchè la figura del dottor Lecter non può non suscitare interesse: ama la musica classica, la buona cucina, il disegno e...il cannibalismo. Jodie Foster, l'agente Starling, è bellissima e davvero brava. Questo film disturba, sconvolge, sorprende. Sono felice di aver speso 9 euro per il doppio dvd originale. Da vedere e rivedere!

Pietra miliare del cinema thriller e del cinema in assoluto! Hopkins sublime e interpreta lo psichiatra malato di mente alla perfezione!! Alcune scene sono molto crude e violente, un grand bel film che suscita agitazione nel finale! Bellissimo.

SPOILER

Come accade spesso, pensavo che anche stavolta avrei reputato brutto o al massimo carino un film considerato una perla dai cinefili.. Invece tutt'altro, ha catalizzato la mia attenzione dall'inizio al termine spingendomi anche a pigiare rewind per osservare/ascoltare meglio in qualche occasione..

Purtroppo l'unica cosa che non m'è piaciuta è l'ultimissima scena d'azione, l'ho trovata molto poco credibile, e decisamente scipitina per una pellicola di questo calibro.

Per quanto mi riguarda, sublimi le stille di frames in cui lui le accarezza l'indice destro col suo, irripetuto attimo in cui sfiora qualcuno senza fargli del male.

In poche parole, per me, tremendamente fulgido nella sua cupezza.

Difficile trovare molti film più belli di questo, di per sè un capolavoro con le interpretazioni favolose di Anthony Hopkins (la scena del primo incontro con Clarice è in gran parte improvvisata) e Jodie Foster.

La cosa più bella è la recitazione di Hopkins, una delle migliori che abbia mai visto. Il film è molto bello, ma forse un po' troppo sopravvalutato! In ogni caso ha fatto storia, il 7 lo merita tutto.

Probabilmente mi aspettavo qualcosa di più.
Senza dubbio un buon film, ricco di tensione, dominato dallo sguardo penetrante di Anthony Hopkins. Peccato però che il tutto passi troppo velocemente, lasciando poco dietro di se. Il finale sembra proprio buttato li in malo modo, peccato. La figura di Jodie foster poi è veramente troppo scontata, priva di spessore, e forse si sarebbe potuto anche sviluppare meglio la psicologia dei criminali. Da vedere ma non indispensabile.

Già l'inizio di questo film, mi ha dato la sicurezza di vedere un lavoro eccellente. Inquadrature studiate, luci, ombre, colonne sonore, tutto al posto giusto. Bello e ben strutturato l'intreccio tra le due storie, baffalo e Hannibal. Splendido, veloce, completo, estremo il film da quando Hannibal scappa dalla gabbia nella quale era rinchiuso, per un grande personaggio un agrande fuga. Incantevole una volta entrati nella sua filosofia la scena artistica di morte che lascia. Artistica non tanto per la bellezza, ma per il concetto che ha spinto il regista a dare questa immagine, che non è vitale per il film, è che se vista bene si capisce che è irrealizzabile per hannibal e quindi che si stacca abbastanza dal resto del film, molto puntato sulla professionalità degli agenti ecc.. Hannibal grazie all'interpretazione di un superbo Hopkins, ha una personalità talmente forte uno sguardo talmente vero che anche finito il film per un pò mi sono sentito disorientato, come la Foster: ho temuto che esistesse, cosa che non mi era mai successa con nessun altro personaggio, anche molto più violento e sanguinario. La Foster ha interpretato magnificamente la parte della donna di fuori città, che vuole arrivare, anche rischiando il tutto per tutto.. poi gli incontri con Hannibal l'istruirà molto di più di anni interi di accademia, tanto che poi scoverà e ucciderà Baffalo..
isomma un film da vedere assolutamente.. e secondo me da rivedere almeno un paio di volte... ci sono molti piccoli dettagli da apprezzare che possono sfuggire ad una prima visione...

Ma come è possibile che non lo avevo ancora votato?Un capolavoro!l'interpretazione di Anthony Hopkins è assurda!

bellissimo thriller,uno dei migliori,il personaggio di buffalo bill,è nato dalla fusione di tre famosissimi serial killer:Gary heidnick(che teneva segregate le sue vittime in una buca nel seminterrato)Ted bundy(che adescava le sue vittime fingendosi infortunato)e Ed gein(che si vestiva con la pelle di cadaveri femminili durante le notti di luna piena.quaesta fusione che solo un esperto di criminologia poteva fare,(infatti john douglas che è uno dei più famosi profiling dell'fbi ha callaborato alla realizzazione di questa pellicola),ha dato vita ha un personaggio,erotomane,perverso,e con una scarsa percezione della sua identità sessuale.bellissima l'interpretazione di antony hopkins e di jodie foster.il regista è bravissimo a creare atmosfere malate,e dei cruenti e arguti duelli mentali tra il dottor lecter e la perspicace clarice starling.la figura del colto e affascinante dottore ha creato un personaggio fenomenale ed eccezionalmente perverso.infatti la sua personalità contraddittoria(amante del buon vino della musica classca e della buona cucina da una parte e spietato cannibale da un altra) l'ha reso uno dei personaggi più geniali e carismatici della storia del cinema.la sceneggiatura è perfetta e la fotografia e cupa e fredda.in conclusione questo film è un capolavoro con la C maiuscola e molto disturbante dal punto di vista psicologico,lo consiglio a chiunque

Un grandissimo film davvero !!! E naturalmente Hopkins si prende gran parte del merito...

Di solito il film tratto dal libro porta con se il peso di grosse aspettative e quasi sempre risultati deludenti, molte volte i paragoni sono di insoddisfazione e il più delle volte distruttivi. Questa è una delle rare eccezioni in cui il film non fa rimpiangere il libro, poiché non manca e non avanza nulla, è un ottima trasposizione.
È magnifico vedere Lecter e non immaginarlo soltanto e soprattutto guardare un A. Hopkins sublime, un maestro nel trasmettere le sensazioni e le emozioni. I suoi sguardi, i suoi movimenti e il suo modo di parlare lo avvolgono donandogli fascino e mistero e a tratti gentilezza e umanità.
Jodie Foster dimostra di essere una grande attrice, con un ruolo senza troppi dialoghi ma costruito in modo particolare sui movimenti e sugli sguardi. Personaggio molto definito, anche se certamente la scena è rubata dal dott. Lecter, ma la grazia di questo personaggio è il modo in cui contrasta il dottore cannibale facendo molto più interessante il loro rapporto.
Ottima sceneggiatura di Ted Tally e la regia di Demme che colloca la telecamera direttamente sugli occhi dei protagonisti creando una magica atmosfera carica di suspence.

be a essere sincero tutti gli oscar ricevuti nn mi hanno convinto molto....concordo su hopkins certamente, nn male anke la foster ma la sceneggiatura mi è sembrata quasi scontata, la regia bene o male è passabile...ma a mio giudizio è dawero esagerato assegnare l' oscar come miglior film nonostante sia un buonissimo prodotto......reputo migliore il sequel hannibal, molto più inquietante

Premetto che il voto basso non è alla qualità del film, ma al fatto che a me non ha fatto impazzire in quanto gli psycothriller non mi son mai piaciuti. Strabilianti cmq le performance di Hopkins e la Forster per quello che è il re di tutti gli psycothriller.

Non trovo difetti

film di alto livello, che tiene la tensione altissima fino alla fine. il finale mi ha un pò deluso

SPOILER. comunque a parte questo tutto gira in modo perfetto nel film, e la figura di Lecter è fantastica nel suo essere macabro e violento. Questa sua personalità così raffinata e micidiale colpisce, ed è costruita ed interpretata ottimamente. Bene anche Jodie Foster.

niente da dire un colossal

Il padre di quella parte del cinema moderno che si occupa di criminologia seriale, raggiunto solo ed unicamente dal SEVEN di Fincher.

Ci hanno provato in tutti i modi a sfiorarlo, addirittura riprendendo il personaggio di Lecter in altre due pellicole.

Una tale perfezione è stata raramente raggiunta in seguito. Complimenti a Jodie Foster per il suo straordinario talento.

Il film secondo me è ampiamente sopravvalutato per la sua fama.
Sicuramente merita l'interpretazione di Hopkins perfetta nella parte dello psicopatico ma per il resto trovo sia un thriller poco interessante.
Ne preferisco altri! Ora cortesemente uno alla volta per mangiarmi...(solitamente accade con la stessa aggressività di Hannibal Lecter)

Il film è molto impressionante e più che un thriller mi sembra un Horror-psichiatrico.
Il male espresso senza ripensamenti o sensi di colpa richiama la solitudine naturalista di certi animali feroci. Vien da chiedersi se al di là di ciò che è noto del bene che ci piace vivere non ci sia una nostra resistenza ad approfondire le ragioni più profonde del male contribuendo in qualche modo alla sua espansione...

Grande thriller con (inutile a dirsi) ottimi interpreti.
Anthony Hopkins è terrificante quanto affascinante e penso rappresenti proprio il fascino del Male stesso il quale "vampirizza" Jodie Foster.

Il Silenzio Degli Innocenti rappresenta il primo thriller ad assere stato premiato dagli Academy Awards con ben 5 statuette....un trionfo totale e quasi inaspettato per una pellicola cupa e violenta,capace di toccare temi tabu per i giurati,come ad esempio l'omicidio,il cannibalismo e la violenza compulsiva.Un film capace di rivitalizzare un genere intero,dando il via nel corso degli anni 90 al filone serial killer,con pellicole pronte a scevare nelle menti piu'perverse,riuscendo,nel migliore dei casi a trasmettere allo spettatore un disagio che non si interrompeva con la fine del film.
Come nelle migliori tradizioni(Norman Bates docet...)Il Silenzio Degli Innocenti contribui'a creare una nuova icona capace di affascinare ankora oggi spettatori di mezzo mondo....a onor del vero la prima apparizione di Hannibal Lecter,risale ai tempi di Manhunter,altro capolavoro di Mann nato sempre dalla penna del grande Harris,ma personalmente le maschere di Jonathan Demme fanno tutto un'altro effetto.
Tecnicamente perfetto,il film non lascia scampo per due ore di vera tensione con un cast stellare e una regia di rara precisione a chiudere il quadro....forse il film piu'importante degli anni 90,nonche'tra i migliori thriller di tutti i tempi.

davvero u bel thriller... c'è poko da dire.
grande cast.

fra i migliori thriller che abbia visto.
ispiratissimo tutto il cast.

siamo di fronte a un grande thriller che dosa benissimo scene di paura e dialoghi interessantissimi...complimenti alla sceneggiatura quindi e ovviamente ai due protagonisti in particolare al grande hopkins che interpreta il ruolo che lo rendera' famoso in tutto il mondo...
l'unico momento che mi ha deluso un po è stata la fine del cattivo...direi una morte troppo veloce...
mentre la fuga di hannibal dal carcere è strepitosa...uno dei migliori thriller

Mi aspettavo di meglio....

io sono cresciuta con questo film!! ... non pensate male però!!
non sono riuscita ancora a vedere red dragon e hannibal.. ne vale la pena?

Secondo me il miglior film thriller degli ultimi 20 anni , un agghiacciante
storia che non si basa solo sul serial killer , ma va ben oltre . Contornato da dialoghi tra la Foster ( impeccabile ) ed Hopkins ( terrificante).Avro' visto questo film piu di 5 volte, ed ogni volta resto li incantato . Secondo me un capolavoro del thriller .

a me non è piaciuto.forse perchè me ne avevano parlato troppo bene o forse perchè a volte alcune cose che avvengono non mi sembrano possibili.tipo quando hopkins si maschera da polizziotto e tutti i polizziotti intorno a lui non se ne rendono conto.e che cavolo state li per un uomo che non sapete come è fatto.inoltre l'interpretaazione di hopkins non mi ha suscitato poi chissa quanta paura.forse perchè a volte sembra che il suo ruolo sia marginale,giusto perchè deve dare una mano per le indagini....invece no.lui dovrebbe essere un punto fermo.mah

eccezionale film, con un grandissimo AntHony Hopkins, straordianaria interpretazione del cannibale Lecter.
Sembrava vero, pazzoide e mellifluo.
Fantastica la Foster nei panni della poliziotta; il momento piu' bello è sicuramente l'interrogatorio di Lecter in galera da parte della Foster; fenomenale lo sguardo fisso e insidioso di Lecter, che scruta in maniera maniacale il profondo di Lei.

Un thriller d’epoca, ma io preferisco hannibal e red dragon, semplicemente x il fatto ke questo è un giallo classico come tutti gli altri, mentre gli altri suoi sequel hanno scene decisamente +disturbanti e di suspence. Nn dico ke è brutto, ma cmq c’è di meglio.

gli do 6 perchè riconosco sia una pietra miliare del cinema il film seppur non brutto mi ha deluso rispetto a quello che m aspettavo,anche se le scene dei dialoghi fra hopkins e foster valgono veramente molto

Splendido thriller, che consacra alla storia del cinema uno dei Villains migliori di sempre, Hannibal Lecter. Il film colpisce dritto al cuore ed allo stomaca ad ogni inquadratura, senza lasciare allo spettatore un attimo di tregua, e mettendolo nella condizione ambigua e malsana di immedesimarsi e di parteggiare per il "cattivo" Lecter, il cui sguardo magnetico non può non attrarre. Ignobile, demitizzante ed inutile il sequel "Hannibal", cui giustamente Jodie Foster si è rifiutata di partecipare.
"Ora devo lasciarti, Clarisse. Ho un vecchio amico per cena"

i dialoghi della foster e di hopkins mi hanno incatenato alla poltrona , secondo me il film thriller più bello che abbia mai visto . i ricordi di clarisse e gli sguardi agghiaccianti di lecter mi hanno fatto lerreralmente accapponare la pelle . e non parliamo della scenografia; geniali i contrasti tra le atmosfere oscure del carcere, del pozzo dove Buffalo Bill dà forma alle sue perversioni, e il bianco accecante della cella di Lecter, metafora della sua inquietante lucidità. Credo proprio che non riusciremo mai più a vedere niente del genere. Insomma, un capolavoro assoluto!

Uno dei film più belli che io abbia mai visto...perché? Difficile dirlo. Forse per la sceneggiatura impeccabile, per il ritmo narrativo mozzafiato, per le interpretazioni eccellenti. Ma c'è qualcosa di più. Dalla saga di Thomas Harris sono stati tratti film di vario livello. Questo di Demme dimostra come da un testo letterario si possa ricavare un capolavoro, a fronte di molti film mediocri realizzati da altri sullo stesso tema.

Eccolo il THRILLER!! Film perfetto, elegante, coerente e credibile

Bellissimo il film è indimenticabile,interpretato magistralmente dalla mia attrice femminile preferita(parlo di bravura)jodie foster,e da quel fenomeno di anthony hopkins che ha dato vita ad uno dei personaggi più cattivi del grande schermo(a mio personale giudizio secondo solo a jack torrence(shining)).

Solo il silenzio degli innocenti è capace di affondare la nostra testa negli abissi più oscuri dell''animo umano senza mostrarci direttamente l''orrore che vi si cela. Risiede tutto nello sguardo di Lecter, quando ci guarda fisso negli occhi in primo piano mi ricorda tanto lo sguardo di Alex in Arancia Meccanica. E lo sguardo di Clarice, in bilico tra lo smarrimento e il turbamento di fronte ad un mostro di tale elevatezza spirituale. Questo angelo dannato che ingoia ogni cosa, carne ed intimi segreti che nel cuore umano si celano. E'' proprio vero: di horror buoni se ne fanno pochi, ma quando riescono sanno davvero scavare a fondo più di ogni altro genere!

fantastico hopkins..e anke jodie foster..nn fa paura ma è un thriller esemplare...lascia assolutamente a bocca asciutta

Non è male, ma mi sarei aspettato molto di più.. Forse anche perché i thriller non sono il mio genere preferito, ma ce ne sono alcuni infinitamente migliori del silenzio degli innocenti (tra i più recenti Seven o i soliti sospetti). Ha vinto immeritatamente i 5 oscar più importanti.

la mia personale opinione e che non sia assolutamente un bel film. nonostante hopkins uno dei miei attori preferiti il film m ha annoiato molto rispetto a quello che erano le aspettative.
ripeto e una mia personale opinione

Personalissima opinione. E' un grande film ma non eccezionale, certo ha segnato un pezzo di storia del cinema. Vale la pena di vederlo almeno una volta.

COME FA A NON ESSERE NELLA TOP 25?!?!?!?

Lo considero il miglio thriller mai girato.

Storia avvincente, originale, al cardiopalmo.

Attori primari e co-primari descritti benissimo dal punto di vista psicologico.

Sceneggiatura che non fa una piega.

Fotografia/scenografia cupa, drammatica (pensate al carcere di Hannibal, oramai un mito, o alla casa dello psicopatico Billy)

Mi ha tenuto incollato alla sedia col panico addosso dall'inizio alla splendida fine (con battuta finale geniale: " adesso ti saluto perchè ho una caro vecchio amico per cena...")

Nel genere thriller solo il Sesto Senso si avvicina (ma non arriva) alla qualità di questo capolavoro

Veramente eccellente. Agli amanti del thriller non può mancare questa vera chicca.
L'interpretazione di Hopkins è straodinaria.
"Il mondo è più interessante se tu ci sei... adesso vado a cena da un amico", più o meno.

Direi straordinaria anche l'interpretazione dell'attore, non so il nome, che interpreta il 'sarto' psicopatico.

Meriterebbe un otto per la bella e succente trilogia che è a seguito a questo film. Se lo consideriamo in modo soggettivo è un film molto cruento e ben interpretato.
Bello

incredibile mi ero dimenticato di votare questo bellissimo triller. grandioso

ps per chi puo mi aiutare mi scrive nel mio post nelle colonne sonore

http://www.filmscoop.it/forum/forum_posts.asp?TID=1435&PN=1

Ed eccomi qui a commentare il mitico silenzio degli innocenti ^^ uno dei migliori thriller di tutti i tempi secondo me con la fantastica Jodie Foster... e pensare ke uno a ki vuol essere milionario ha kiesto l'aiuto del pubblico alla domanda cosa compre la bocca di jodie foster!! (lo so nn centra nulla ma sta cosa mi ha fatto venire in mente di commentarlo) .... ciaaaao ary

L'asciuttezza di certi commenti mi fa venire voglia di non commentare. Questo film è un capolavoro; musiche eccellenti, personaggi paradossalmente fantomatici da essere veri, quasi come se il nostro vicino di casa potesse essere buffalo bill. Una rama perfetta, dedita a localizzare le viscere più profonde della mente umana, quasi una ricerca ossessiva del suo animo. Buono-cattivo, yn e yang (non so se si scrive così :) ) pensiero-azione, cacciatore-preda, chi pensa di essere qualcuno in effetti lo è a tal punto da non esserlo sul serio. Chi è il malvagio della storia?
Lo squilibrato non convinto di se stesso ?
La polizia che non pensa alle vittime ma allassassino?
O il genio perverso? E se invece questi personaggi fossero gli agnelli piangenti perchè nessuno ha la forza di farli scapppare ma le loro passioni cagionevoli li ritroveranno e li divoreranno a un banchetto?




Alla luce di questo, il cannibale è chi non capisce il film e lo critica: una figura tanto paradossale da essere tra di noi!

Trama veramente orribile ,lo sconsiglio a chiunque.

Hopkins affascinante...
in generale film discreto...
che crea molta suspance...
bravi soprattutto gli attori nel recitare così intensamente i dialoghi scemi!
Forse sono io che non lo seguito con attenzione o forse con troppa attenzione
l'esempio eclatante è
quando la Foster/agente FBI/capucetto rosso, racconta a Lecter l'episodio dell'agnellino.. dai.. è ridicola....
l'atmosfera del momento è intensa, angosciante, la fotografia sottolina i toni cupi e questa esce con un racconto di quando era bambina e scappava con gli agnellini...
mah...
forse (poichè lo visto un po' di tempo fa)
lo ricordo sfumato...
sta di fatto che non mi era piaciuto...

Ottimo film, eccezionale hopkins, brava la foster, non penso sia un capolavoro, peccato i due sequel di cui non si sentiva proprio la necessità e che non voto neanche. Nel complesso niente da dire, si riguarda sempre volentieri!

non a caso è considerato il più bel film della storia del cinema insieme a blade runner

bello perchè diverso da tanti film,ma i discorsi tra il doctor e la jody sono insensati e sfido chiunque a capire quello che lei capiva,troppo forzato.

L'ho visto decine di volte e ancora non mi annoia e ancora non sono riuscita a trovargli dei difetti.

Come per tutti i film che guardo ho letto prima il libro. Una trasposizione veramente ottima. Il secondo libro capolavoro di Thomas Harris. (Andate a guardarvi Manhunter prima di Red Dragon).

Credo non si sia mai girato niente di meglio a riguardo.
5 oscar (i più importanti) meritatissimi.

In assoluto un must del cinema. Insieme a Seven e Manhunter il migliore del genere senza discussioni. Interpretazioni degli attori inarrivabili (strepitosa La Foster, che ha dimostrato di avere dei numeri! Con questa prova ha messo un bel margine tra lei e molte altre attrici premiate con la statuetta in altre edizioni, ma decisamente inferiori per capacità recitative), su tutti un Hopkins mostruoso in tutti i sensi! Il suo volto freddo e angosciante é diventato una icona del cinema, come il Jack Torrence di Nicholson. Maschere che tutti, anche chi i film non li ha visti, conoscono. Colonna sonora perfetta (Howard Shore, lo stesso del Signore degli Anelli, non é nato con quest'ultima trilogia, in cui il suo contributo é maestoso, ma già dieci anni fa era uno dei migliori compositori per film al mondo). Che dire! Impossibile criticare questo film, imperdibile e inavvicinabile!

Evidentemente perde molto se trasmesso in Tv. Tuttavia di fatto questo notevole thriller e` stato superato (soprattutto per quanto riguarda la storia priva d'originalita`). Nel corso della sua carriera J.D. ha diretto un capolavoro, ma e` Philadelphia.
Inutile soffermarsi sulla bravura inarrivabile di Hopkins.