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Meno brillante del precedente ma sequel abbastanza simpatico, ci scappano pure delle risate, grazie alla bravura del duo protagonista, sempre abili nelle loro performance. Finale un po' acchittato ma, tutto sommato, gradevole.
Sebbene lontanissimi dal quella gran commedia che è "Il Vizietto" questo si presenta comunque come un discreto sequel che riesce a strappare qualche risata grazie alla coppia protagonista con un Michel Serrault ancora in gran forma (ben più a mio avviso di Tognazzi). Quello che però manca è la freschezza del primo e sopratutto siamo di fronte ad una sceneggiatura fatta parecchio male con questa spy story che non ci azzecca niente. Fortunatamente tra una cosa e l'altra però il risultato è un film piacevole. Però mezzo voto lo tolgo solo per la rabbia di aver visto certi luoghi comuni sull' Italia...cioè appena si varca il confine con la Francia (quindi siamo o in Piemonte o in Liguria) ci troviamo davanti paeselli disastrati con bambini che ti rincorrono? Manco fossimo nel Meridione del dopoguerra!
C è una certa ripetizione di alcune scene del primo, la spy story non è granchè ma il film offre di più, nonostante gli sforzi penso non superi il primo ma come sequel merita
Commedia divertente dove i due protagonisti riescono ancora una volta ad essere capaci, bizzari ma anche un pò ripetitivi. Un sequel che forse non aveva troppa ragione di esistere visto il grande successo del primo episodio ma che con disinvoltura e qualche luogo comune riesce ancora ad attrarre e a divertire.
Improbabile l'incrocio di una spy-story scialba e prevedibile alle vicissitudini dei due protagonisti. Il tutto sembra un pretesto per creare qualche nuova situazione comica ma la storia si perde in una serie di luoghi comuni non solo di tipo sessuale ma anche geografico. Tognazzi e Serrault sono ovviamente le cose migliori del film: il secondo ancora più isterico che nel primo episodio e in linea con l'apprezzabile ma superficiale tentativo di inserire il tema della vecchiaia nel ritratto del rapporto tra i due.
Dopo l'enorme successo del primo 'vizietto' ecco il prevedibile seguito. Molinaro è bravo a non commettere l'errore di pensare solo al botteghino e, con la complicità di Tognazzi e Serrault, sforna un secondo capitolo dignitoso e divertente
Delizioso seguito di una divertentissima commedia, che tratta il tema del "diverso" in modo caricaturale ma anche scanzonato. Anche il secondo episodio ci regala una vicenda frizzante, che si regge praticamente tutta sulle interpretazioni di Tognazzi e Serrault. Alcune scene sono indimenticabili, come quella con Albin che si finge un virilissimo lavavetri a casa propria, e il domestico nero e gayssimo che se la ride di gusto smascherando il trucco. Davvero godibile.
ottimo sequel assolutamente all'altezza del precedente,le risate non mancano in particolare nella prima parte del film e i due protagonisti sono bravissimi...mi ero gia soffermato sulla bravura di Serrault nel precedente episodio e a questo punto mi è venuto un dubbio: ma era veramente gay? perche è molto credibile!