Trama del film Indiana jones e il tempio maledetto
Nel 1935 l'archeologo Indiana Jones recupera per un potente di Shangai un prezioso cimelio. Ma le cose non vanno per il meglio e Indiana è costretto a fuggire su di un piccolo aereo insieme ad una cantante di cabaret e ad un ragazzino cinese che gli fa da guida. Abbandonato dai piloti, l'aereo precipita sulle montagne tibetane ai confini con l'India.
Film collegati a INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO
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Nove secco. E ad averlo saputo prima, avrei visto prima questo "prequel" che "I predatori dell'arca perduta, giudicato con un voto molto alto, ma che forse, preso dal cuore, ho giudicato troppo avventatamemte. Il suo "secondo" gli è superiore come ritmo, adrenalina ed empatia.
Il secondo capitolo della saga di Indi è quello a cui sono più affezionato,tant'è che sopratutto da bambino l'ho visto almeno una dozzina di volte....... a rivederlo a qualche anno di distanza mi ha riconfermato tutti i buoni ricordi,è un film d'avventura con un ritmo eccezionale,a tratti forse un po troppo esagerato,ma sempre molto divertente ed appassionante.....oltre a ciò ha anche la particolarità di essere il film caratterizzato dall'atmosfera più oscura ed inquietante dell'intera saga,presentando inoltre anche un paio di scene alquanto disgustose (la cena a base di serpenti e prelibatezze simili,e quella del tunnel pieno d'insetti). Bello,da vedere almeno una volta.
Non mi è piaciuto per niente, l'ho trovato nettamente inferiore al primo film. Anzi, l'ho trovato, per tante ragioni, un'involontaria parodia macchiettistica rispetto al primo che, per quanto leggero e disimpegnato, aveva una sua dignità e personalità, senza bisogno di abbassarsi a certe trovate d'accatto. Poi boh, magari non ero in serata io, ma a un certo punto mi ha annoiato talmente che mi sono addormentata.
I miliardi li avrebbe fatti comunque, non c'era bisogno di svilirsi e involgarirsi così tanto, ingigantendo tutti idifetti e i buonismi vari pro bambini scemi che nel primo film si mantenevano sotto il controllo di guardia.
Nonostante mi aspettassi un qualcosa all'altezza dei Predatori dell'Arca Perduta, mi sono ritrovato l'opposto capendo parecchio il perché questo secondo capitolo sia sottovalutato abbestia!Trama meno convincente e personaggi fastidiosi, il tutto condito da un'ironia troppo esagerata e mal gestita che arriva addirittura al demente in certi versi.Vogliamo parlare poi del personaggio femminile di Willie in questo film?
Eccoci al secondo capitolo. Dico subito che è quello che mi è piaciuto di meno ma non darò mai un voto sotto al sei a nessun film di questa saga perché l'ho sempre trovata bella (e poi ha ispirato film come la Mummia e altri di avventura). mi è piaciuta molto la cena a base di insetti, carina la storia della tribù di indiani, le scene più belle sono l'inseguimento nella miniera e quella del ponte, verso la fine. Tecnicamente stessi pregi del primo film, effetti speciali buoni, ambientazioni buone, ecc.! Simpatico il bambino cinese ma irritante la partner femminile di Indiana Jones. Per il resto un film che intrattiene, non annoia, ma dove ci sono troppe scene inverosimili e altre un po' ridicole. Quindi per me è un sei e mezzo.
Va benissimo che un film riesca solo a divertire e a creare suspence e tensione. Occorre però che lo faccia in maniera abile, coperta, magari con gusto e intelligenza. Questo era il caso ad esempio del primo episodio della serie di Indiana Jones (l'Arca Perduta), dove le vicende avventurose e rocambolesche erano qualcosa di insolito, una continua sorpresa ed erano soprattutto inquadrate in un contesto di normalità e misura. Indiana Jones in quel film era soprattutto un archeologo molto intelligente e scaltro, usava soprattutto l'astuzia e l'intelligenza più che la forza fisica e poi non tutte le imprese andavano a buon fine, l'esito non era mai scontato. Anche la parte amorosa era a volte delicata e con un minimo di sentimento. Aveva l'aspetto di un uomo più che di un eroe. Con il secondo episodio si decide invece di fare a meno di tutto il quadro accompagnatorio e di premere l'accelleratore su tutto ciò che fa effetto. Il giudizio sui risultati di questa scelta dipende ovviamente dai gusti personali. Chi ama provare come un orgasmo di spasimo e di meraviglia non può che apprezzare. A me invece ha dato fastidio proprio per l'esagerazione e l'effetto "barocco" di sovraccarico. A volte si sfiora la parodia e in effetti Spielberg sembra giocare consapevolmente con l'ironia. Come dire "è tutto un gioco, non state tanto a fare i difficili". Lo so, Spielberg, che è un gioco, però lo potevi fare in maniera meno pacchiana! L'aspetto che più danneggia secondo me è la prevedibilità. A un certo punto ho smesso di avere tensione e suspence, tanto si sa che all'ultimo secondo c'è sempre qualcosa che salva i protagonisti. E' matematico; non possono fallire o morire, qualcosa viene comunque escogitato e il caso e la fortuna sono alla fine sempre dalla parte "giusta". C'è poi un considerevole scadimento nella resa dei caratteri dei personaggi. La protagonista femminile è di una volgarità a volte urtante, tanto da sfiorare l'involontaria (?) parodia. Indiana Jones assomiglia ormai ad un qualsiasi supereroe americano di celluloide, che agisce più che altro con i muscoli e la forza. L'intelligenza è ormai un accessorio demodé. Anche i sentimenti sono ormai demodé e in amore si va subito al sodo. Si nota insomma il prevalere del gusto americano medio spicciolo e grezzo, quello dei McDonald's e di Las Vegas, tanto per intenderci. Come al solito sono proprio i film più disimpegnati e leggeri quelli che rivelano meglio lo spirito di un epoca. In questo film si nota chiaro l'eco della retorica reganianana dell'America quale paladino della lotta del bene contro il male, del civile contro l'incivile. Ci si beava di essere dei disinteressati benefattori che corrono in soccorso di popolazioni che gemono sotto il giogo dell"impero del male", senza nemmeno accorgersi che il vero impero del male era proprio in casa loro. Tutta la parte rituale demoniaca e macabra, la figura stessa del grande sacerdote profondamente "evil" è descritta con grande sfarzo, con grande cura, oserei dire con partecipazione e piacere. Come non pensare all'immaginario collettivo della cultura death metal, a tutta la galassia del rock pomposamente demoniaco, fatto soprattutto di forti effetti esteriori. Ecco quindi che il "male" è una fabbricazione che appartiene tutta all'essenza culturale americana. Nel film non c'è quindi la lotta fra il bene e il male come enti etici assoluti ma la lotta fra l'America retoricamente buona e l'America retoricamente cattiva, i due poli che governeranno la cultura americana media di massa dagli anni '80 fino al 2001. Il film si salva come al solito per la grande abilità tecnica e visiva resa possibile grazie al lavoro di tutte quelle maestranze oscure (tecnici vari) che sono la vera risorsa del cinema di Hollywood.
Il film della mia infanzia, visto e rivisto mille e più volte. Forse il peggiore della trilogia, ma nel suo genere comunque un'ottima pellicola d'intrattenimento. Un 8,5 più con il cuore che con la mente....(una sceneggiatura non sempre brillante direi)
Scusate la pignoleria e la pesantezza però... uno dopo aver visto un canotto che cade da un aereo e da una cascata di 200 metri e rimane intatto senza ribaltarsi, con i passeggeri ancora sani e salvi su di esso, si scoccia anche un pò di questa ostinazione a rendere immortali gli eroi dei film. Giustamente si potrebbe rispondere: "e ma poi se l'eroe muore come fa a continuare il film ?". Giusto anche questo. Bisogna sopportare quindi, sopportare Indiana Jones che prende a caz.zotti i suoi avversari, certamente di un quoziente intellettivo che uno scimpanzè nn invidierebbe, tutti che aspettano pazientemente il loro turno di farsi stendere con uno schiaffo o di andare a sbattere in modo idiota con il loro compagno. Qualche effetto in più rispetto al primo e le belle ambientazioni potrebbero renderlo più interessante, ma rimane un film assolutamente per bambini. Io dico che di avventura c'è di meglio di Indiana Jones.
Il cambio di parte degli sceneggiatori si vede ed il film si discosta dagli altri due. Rimane comunque molto coinvolgente anche se la Capshaw è in certi casi insopportabile e magari qualcuno avrebbe sperato che facesse una brutta fine veramente. Negli Stati Uniti ci sono state un pò di polemiche causa certe scene ed il film incassò meno del precedente anche se si piazzò al terzo posto e si rifece sul mercato internazionale diventando comunque il film statunitense più visto dell' anno. Mitica la scena del pranzo che mia madre odia molto ed ogni volta che sente parlare di Indiana Jones pensa quasi subito a lei eh, eh.