in nome della legge regia di Pietro Germi Italia 1948
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in nome della legge (1948)

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locandina del film IN NOME DELLA LEGGE

Titolo Originale: IN NOME DELLA LEGGE

RegiaPietro Germi

InterpretiCamillo Mastrocinque, Charles Vanel, Jone Salinas, Massimo Girotti

Durata: h 1.39
NazionalitàItalia 1948
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1948

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Trama del film In nome della legge

Un magistrato di primo pelo arriva in un paese della Sicilia intenzionato a combattere contro la mafia. Soltanto un ragazzo di nome Paolino sta dalla sua parte. A causa della diffusa omertà i risultati sono scarsi anche perché gli uomini del paese sono in pugno del barone Lo Verso, padrone della solfatara che dà lavoro a tutti. Quando il barone chiude la miniera, il giudice pensa seriamente di andarsene. In seguito all'omicidio di Paolino egli si rende conto che il suo dovere è quello di restare.

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Voto Visitatori:   7,72 / 10 (9 voti)7,72Grafico
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Voti e commenti su In nome della legge, 9 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento marco986  @  18/12/2019 13:38:51
   9 / 10
Capolavoro di Pietro Germi.

Primo film western italiano e primo film di denuncia sulla mafia.

Ottimo Massimo Girotti come protagonista, ma straordinari soprattutto l'antagonista antipatico barone interpretato dal regista Camillo Mastrocinque(noto per aver diretto Totò in 11 film) e Charles Vanel nel ruolo del capomafia.

Bene anche Saro Urzì,la Salinas e Turi Pandolfini.

Sceneggiato da grandi penne come Fellini,Monicelli e Germi stesso


Ottime musiche di Carlo Rustichelli proprio da cinema western. Da vedere assolutamente

Goldust  @  23/07/2014 10:55:16
   8 / 10
Seppur professionalmente ancora giovane Germi sa raccontare, e questo è un fatto indiscutibile. Lo dimostra questo accattivante dramma ambientato in una terra difficile come quella dell'entroterra siciliano, dove la lunga mano della legge sembrava non essere ancora arrivata e dove la giustizia veniva amministrata con metodi discutibili, se non brutali. Nella pellicola convivono diverse anime ( western, film sociale, melodramma ), tutte utili allo sviluppo della storia che, c'è da dire, nel finale delude un pò a causa di un epilogo sì ad effetto ma che è in conflitto con lo scenario prospettato fino a quel momento.
Insieme alla recitazione monoespressiva di Girotti è l'unica piccola macchia di un lavoro magnifico.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  31/07/2012 12:58:58
   8½ / 10
Terzo film di Germi, un intensissimo ed avvincente dramma-denuncia, profondamente oggettivo nella rappresentazione della Mafia, all'epoca forse poco nota alla massa popolare, diretto con grande abilità e dispiego di mezzi e interpretato da un sublime Massimo Girotti, probabilmente nella sua migliore interpretazione di sempre. Emozionante è la sceneggiatura, con una narrazione efficace e puntigliosa, così come accurata è la messa in scena, nella quale Germi si concede alcune alcune sfumature western, molto degne di nota (cosa che farà con la stessa abilità anche Damiani ne "Il giorno della civetta"). Ottima la prova anche di Saro Urzì, grande amico di Germi, qui nei panni del povero maresciallo di paese che si trova a dover scegliere se stare dalla parte della legge, aiutando il pretore nel suo lavoro, oppure se continuare ad ignorare la Mafia, così come faceva la popolazione. Bravi anche Mastrocinque (regista celebre dei film con Totò) e di Charles Vanel, credo doppiato quest'ultimo, in quanto di origine francese.
Epilogo da brividi, che tra l'altro simboleggia anche con molta attualità la trattativa che da sempre vi è tra Stato e Mafia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/06/2011 21:22:35
   7½ / 10
Uno dei primi film sulla Mafia che forse ha perso con il tempo il suo fascino per il mancato coraggio con cui si affronta il finale...sembra il classico finale imposto dalla Produzione ma che non voleva il regista,non so se è cosi!
Scritto anche da Fellini e Monicelli ci addentriamo in Sicilia dove riaffiorano quelli che oggi sono detti "luoghi comuni" come l'omerta' o il delitto d'onore...
La regia è splendida considerando anche un Germi alle prime armi...
Sono daccordo con chi avvicina il film al genere western...quei paesaggi polverosi,la guerra degli sguardi all'interno del bar,i criminali a cavallo...
Peccato per il finale,ma probabilmente era necessario...

tnt.dan  @  03/11/2010 16:25:24
   7½ / 10
Purtroppo non sono un amante di film datati, xò qst l'ho visto tnt volte , perchè il paese in questione è quello in cui sn nato e cresciuto, credo ke sia stato girato bene e racconta com'era davvero la vita in un piccolo paesino siciliano a quei tempi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/05/2009 19:38:11
   7½ / 10
Oltre all'interesse per il tema trattato (la mafia a quei tempi a malapena esisteva) la pellicola di Germi offre una bella ricostruzione d'ambiente non solo a livello sociale, con il codice di omertà più rispettato della legge dello stato, ma anche e soprattutto per quel respiro di frontiera tipico delle pellicole western che probabilmente Germi (autore ancora colpevolmente sottovalutato) ha omaggiato. Retorico e ottimistico oltre la norma il finale.

dgarofalo  @  24/03/2008 11:16:31
   8½ / 10
grande film di pietro germi uno dei primi a trattare film sulla mafia (in italia) oltre la storia che e molto veritiera sorprendono la sceneggiatura e le interpetrazioni grande massimo girotti
da vedere

quaker  @  18/06/2007 15:15:34
   7½ / 10
Il film d'esordio (se non erro) di Pietro Germi, coraggioso, ma legato a schemi narrativi un po' vecchi, ed anche affetto da una certa retorica, specialmente nel finale. Non lo si direbbe contemporaneo di Ladri di Biciclette. Germi saprà leggere la Sicilia in chiave ironica con il suo capolavoro Divorzio all'Italiana, ed anche con Sedotta e abbandonata, meglio di quanto non sappia fare con questo film. Nel complesso il giudizio è positivo, ma senza entusiasmi.

Paolo70  @  07/12/2006 20:50:47
   5½ / 10
Film che tratta di vicende di mafia (circa 50 anni fa) con un pretore che cerca di cambiare le cose in un piccolo paese della Sicilia. Finale un pò banale comunque alcuni aspetti del film sono da tenere in considerazione.

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