inside - a l'interieur regia di Alexandre Bustillo, Julien Maury Francia 2007
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inside - a l'interieur (2007)

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locandina del film INSIDE - A L'INTERIEUR

Titolo Originale: À L'INTÉRIEUR

RegiaAlexandre Bustillo, Julien Maury

InterpretiBéatrice Dalle, Alysson Paradis, Nathalie Roussel, François-Régis Marchasson, Jean-Baptiste Tabourin, Dominique Frot

Durata: h 1.23
NazionalitàFrancia 2007
Generehorror
Al cinema nel Marzo 2007

•  Altri film di Alexandre Bustillo
•  Altri film di Julien Maury

Trama del film Inside - a l'interieur

Una donna incinta, che si è appena ripresa da un brutto incidente d’auto in cui ha perso il marito, viene perseguitata dentro casa propria da una misteriosa donna che tenta di ucciderla, rivelandosi fin da subito una psicopatica assassina pronta a tutto...

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Voto Visitatori:   7,01 / 10 (127 voti)7,01Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Inside - a l'interieur, 127 opinioni inserite

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musdur  @  07/03/2015 17:14:19
   2 / 10
Film assolutamente insulso, 75 minuti sprecati.

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/03/2015 19.28.42
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  09/12/2011 13:58:47
   8 / 10
L'Horror è sicuramente il genere più complicato da realizzare per il cinema.
Raro e meraviglioso è scoprire queste chicche nascoste.
Ma nascoste bene.
"A l'interieur" è un film molto disturbante: l'ho capito dalla mia reazione e da quella dei miei sventurati compagni di visione.
Come ogni horror però conserva qualche idiozia di genere che a stento son riuscito a digerire.

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al di là di tutto ciò questo è un horror mostruoso, pieno di finezze e particolarità. Un horror che ti entra DENTRO (appunto) e riesce a far leva sulla nostra mente super-tollerante. A L'interieur è come una nuova, potentissima droga sperimentata da un tossicodipendente ormai disilluso.
Ho adorato l'ultima immagine.

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Ultima risposta 22/12/2011 15.03.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  25/08/2011 12:11:56
   7 / 10
ATTENZIONE: il commento contiene anticipazioni.

Sono davvero in difficoltà. Se c'è una piccola qualità che mi riconosco è quella mantenere sempre una certa obiettività tanto nei commenti quanto nei voti. Ovviamente, malgrado sfiori l'ossimoro, parlo sempre di un'obiettività soggettiva nel senso che tento sempre un'analisi personale di pregi e difetti, analisi che peraltro può risultare completamente sbagliata. Per questo con A l'interieur non voglio nè gridare al capolavoro facendo prevalere il mio lato "malato", di genere, perverso, nè massacrarlo mettendone in luce il fine e i mezzi che utilizza per ottenerlo, tirando fuori il mio lato fortemente etico e misurato. Meno male che c'è un terzo lato, quello più "tecnico" di ragazzo amante della scrittura del film che mi permette comunque di ridimensionarlo.
Premessa lunga e noiosa, ma doverosa.
A l'interieur è un film estremo, probabilmente il più violento e malato che io abbia mai visto tra la filmografia "ufficiale", ossia quella distribuita senza (quasi) alcun problema. Il "quasi" ha motivazioni a forma di stivale ovviamente.
Sarah ha perso il marito in un incidente stradale nel quale lei stessa è rimasta coinvolta. Era incinta del 5° mese. Ora, 4 mesi dopo, è pronta comunque a dar la luce il bambino ma l'ultima notte prima del parto riceve la visita din una donna. Quella donna vuole qualcosa. Quella donna è pazza.
Diciamolo subito, la sceneggiatura del film lascia alquanto a desiderare, e non solo per i numerosi errori che vi si possono trovare ma anche per l'esilità, la sottigliezza della stessa. Sembra quasi che i due registi non abbiano nemmeno voluto sviluppare il soggetto ma solo pensato a rendere la propria pellicola un vero e proprio mattatoio inserendo una scena dopo l'altra di sconcertante brutalità. E' vero che spesso nel cinema la semplicità paga, ma il sospetto che la fragile impalcatura sulla quale il film è sorretto sia servita solo a un pantagruelico gran guignol è forte. Il fatto però, è che A l'Interieur sconvolge, stordisce, shocka, e a noi deviati, malati, patologici fruitori (anche) di un certo tipo di cinema è questo che interessa. Sinceramente dopo aver letto la trama mi si erano subito rizzate le antenne, ero pronto a demolirlo perchè convinto che il film fosse eticamente inaccettabile (torture a feti o altro). Anche se in modo malato e assolutamente contestabile, è vero semmai il contrario, il film giustifica tutta la propria violenza proprio per amore della vita futura .
L'atmosfera è eccezionale, a volte inquietante (come ad esempio nel dialogo con il portone di mezzo) altre visivamente incredibile (come in tutta la mattanza). Chiari rimandi ad Argento -il guanto nero, gli omicidi di "taglio", con armi bianche- ma addirittura al Blow Up di Antonioni ( in una sola scena ma in un modo veramente palese -foto in un parco, persona dietro i cespugli, ingrandimento-). Le attrici sono strepitose, ulteriore conferma che il cinema horror francese è al femminile ( A l'interieur, Frontiers, Martyrs, Them) e sa scegliere le proprie interpreti in modo favoloso.
Sui truculenti effetti speciali (e visivi talvolta) delle uccisioni mi tolgo il cappellaccio, sono uno più incisivo dell'altro (la morte della madre o il cesareo finale ad esempio).
Però non si possono disconoscere la gratuità di alcune scene, gli errori di altre o alcune scelte veramente inconcepibili. Tra tutte impossibile non citare quelle che riguardano il 3° poliziotto che prima piomba in un appartamento che pare una macelleria ma non si preoccupa minimamente di cercare il colpevole o mettere in sicurezza se stesso e gli altri, poi "resuscita" per regalarci una scena talmente assurda e incomprensibile da rischiar di rovinare un'intero film. Almeno è un personaggio che ha una propria coerenza non solo perchè era uno zombie sia prima (per la sua stupidità) che dopo, ma anche perchè voleva aggiustare quei c.azzo di fusibili e imperterrito ritorna quindi a trafficarci anche dopo la "rinascita". Quando si dice senso del dovere...
Orribili e inutili le scene computerizzate del feto, tese forse a creare una specie di empatia con lo spettatore.
A l'Interieur, infatti, tenta timidamente di raggiungere anche una certa profondità raccontando a suo modo le due diverse sfaccettature della maternità ovvero il bisogno di essa (nella pazza) e il senso protettivo che ne consegue (in Sarah) ma fallisce il tentativo perchè è talmente premuto l'acceleratore dello splatter e della violenza che le motivazioni che vi sono alle spalle vengono presto dimenticate dallo spettatore o messe in secondo piano. Anche se una certa componente drammatica -individuabile soprattutto nel martirio della protagonista- è avvertibile più di una volta, specie quando le due ragazze sono ancora sole, non sono subentrati ancora gli altri personaggi.
In definitiva un capolavoro del sottogenere più violento dell'horror ma anche un film tutt'altro che perfetto, forse anche furbetto, senz'altro troppo improntato allo shock visivo e al gusto del macabro.
Comunque non si dimentica presto, questo è certo.

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Ultima risposta 22/11/2011 15.06.49
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crociato2  @  17/03/2011 16:19:49
   7½ / 10
me la sono fatta sotto! splatter d'impatto con cattiva da non incontrare mai!
Martyrs è di sicuro di un altro livello ma anche questo non mi è dispiaciuto.
Relativamente alle perplessità sul film citate dai precedenti utenti concordo su quelle relative alla polizia inefficiente ma sul resto aggiungerei..

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Ultima risposta 18/03/2011 00.27.03
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Manu90  @  27/08/2010 10:14:19
   7 / 10
Un horror come non se ne vedevano da anni...o forse non si è mai visto così. Comunque il film gioca tutto sulla violenza, una violenza inaudita, estrema e dannatamente realistica. Come giustamente ha detto già qualcuno la sceneggiatura a volte cade nel ridicolo, e la pellicola ne risente parecchio

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Insomma, per un ora abbondante non si fa altro che vedere efferrattezze di ogni genere, con la psicopatica che veramente sembra invincibile. La scena finale poi...non ce l'ho fatta proprio a guardarla santo cielo. Concludendo: insieme a "Ichi the Killer" attualmente è il film più violento che abbia visto. Ma quest'ultimo, almeno, una storia decente ce l'aveva...
Da vedere senza dubbio, più che altro per chi ama il genere in questione, ma un pò sopravvalutato per i miei gusti.

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Ultima risposta 08/04/2011 10.38.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  28/07/2010 15:55:20
   7½ / 10
Diretto dal duo Maury/Bustillo è un home-invasion girato quasi per intero in unico ambiente ed incentrato sullo scontro tra due donne.Già questo è un punto a favore della pellicola che aggira i luoghi comuni,sempre duri a morire, usufruendo della condizione di dolce attesa di una delle protagoniste non solo come espediente per rendere ancor più drammatica la violenta persecuzione,ma soprattutto per utilizzare il nascituro come principio, sia tangibile che simbolico, indispensabile per scatenare una carneficina di impressionante ferocia.
Il film tocca vette di perfezione ansiogena nella prima mezz’ora,per poi tramutarsi in un continuo e degenerato bagno di sangue,in cui efferatezze di ogni sorta si avvicendano sullo schermo.A questo punto la sceneggiatura,già fragile,lascia totale spazio all’azione,ad un conflitto primigenio senza quartiere,con personaggi rozzi precipitati in un antro sanguinolento spogliato delle sicurezze cui la società moderna ci ha abituati.L’allerta è scattata,il deterioramento letale è in atto,”A l’interieur” con i continui cenni alla critica situazione delle banlieue,dove ormai caos e brutalità infuriano,è anche film politico.Come in Frontier(s) i riferimenti non sono dei riempitivi,ma stanno ad indicare una regressione sociale all’interno della quale la paura per l’estraneo ,da molti inspiegabilmente a priori temuto, diventa terrore motivato,concreto,quasi che beffardamente i pregiudizi e gli atteggiamenti intolleranti facciano prender corpo agli incubi peggiori,attaccando la quiete borghese,strappando ad essa il futuro rappresentato da figli sempre più “contaminabili” da culture diverse.
L’orientamento dei due registi è contrario nei confronti di chi individua il male dove conviene, contravvenendo qualsiasi logica, in quanto impossibile da confinarsi solo ad un’unica condizione o classe sociale.L’immensa Beatrice Dalle è l’incarnazione di questo marciume traboccante,un personaggio senza nome perché emblema di una violenza potenzialmente annidata in ogni dove.Il suo gesto viene motivato rendendola meno incorporea rispetto gli altri personaggi, ai quali è richiesto e concesso poco più che un contributo di sangue.La sua follia è tangibile,impressionante,accentuata da un lavoro di luci e chiaroscuri sempre adeguati nel valorizzare atmosfere malsane,putrescenti,foriere di morte imminente.
Di certo incongruenze e avvenimenti inverosimili abbondano,l’accoglimento indulgente di certi momenti è praticamente vincolante alla valutazione globale.Soprattutto nel finale il parossismo raggiunge apici quasi grotteschi tracimando più volte nella dismisura,come in una delle scene madri,mi riferisco a quella del poliziotto(che sia una “licenza orrorifica” mascherata da critica nei confronti delle autorità,sempre più dalla parte sbagliata della barricata? ).Al di là dei pregi e dei difetti rimane una pellicola che lascia il segno,indisciplinato ammasso di spietatezza e quindi vera rarità nell’ambito dell’horror mainstream.Ne stia lontano chi si impressiona facilmente.

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Ultima risposta 28/07/2010 17.42.31
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onorium  @  06/07/2010 00:54:04
   5½ / 10
MA PER FAVORE! CIOè 4 STUPIDI MINKIONI CHE NON RIESCONO AD ACCHIAPPARE STA MALATA PSICOPATICA DEL CAVOLO!MA STIAMO SCHERZANDO?E VEDIAMO STA MORIBONDA INCINTA CHE PERDE SANGUE DA TUTTE LE PARTI CHE CONTINUA A METTERLA IN DIFFICOLTà, E POI C'è UNA PARTE DOVE SEMBRA CHE SI TRASFORMA IN NINJA CON QUELLA SPECIE DI LANCIA CHE TROVA IN CUCINA....MA CHE STR...NZATA. MA FINIAMOLA!
DOVE SEI SYLVESTER STALLONE??? SHWARZNEGGGER??? BRUCE WILLIS???

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Ultima risposta 15/07/2010 16.42.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  23/06/2010 20:11:45
   6 / 10
Mezz'ora di ottima tensione, davvero pregevole, e poi fine... delle idee.
Tutto quello che succede dopo è allo scopo di consumare la scorta di ettolitri di sangue finto che, probabilmente a causa di un errato acquisto, i due registi avevano a disposizione.
E allora via libera a tutto quello che ci si può inventare sul momento per far sgorgare emorragie come fiumi in piena, anche contravvenendo ad ogni conoscenza minima di anatomia e circolazione sanguigna.
Il risultato è un po' agghiacciante, bisogna ammetterlo, ma niente in confronto alle buonissime premesse da cui era partito e che facevano intravedere notevoli qualità e capacità di rendere indelebile questo film.

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Ultima risposta 28/06/2010 15.59.10
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Invia una mail all'autore del commento max.depi  @  22/06/2010 14:27:09
   5 / 10
veramente così così ma solo se nn paghi...ps: i poliziotti fanno veramente una pessima figura, fossi in loro denuncerei queste pellicole...

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Ultima risposta 06/07/2010 00.47.43
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trickortreat  @  20/06/2010 18:59:37
   9 / 10
Sangue, sangue, sangue, sangue.. e ancora sangue. Credo che un così elevato tasso di emoglobina non sia mai stato sparso in nessun'altro film. Perciò, voi dallo stomaco debole, evitatelo, anzi.. evitate tutti gli horror francesi, a partire da Frontiers, Alta tensione e Martyrs.. Il film, seppur con una trama semplicissima, funziona alla perfezione: le due attrici sono bravissime, gli effetti speciali ottimi, la tensione raggiunge picchi molto alti e il finale è mostruoso, si assisterà infatti a una scena a dir poco stomachevole, cruenta, inguardabile. Mi è piaciuto da morire!

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Ultima risposta 20/06/2010 19.16.15
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76eric  @  22/04/2010 14:22:57
   8½ / 10
Veramente pompato, un bagno di sangue questo A l' interieur. Forse mai visto così tanto spreco di emoglobina.
Magari meno potente visivamente rispetto a Martyrs, per il fatto che lì un "camion" ( il palestrato) si scontra con una "500" (la ragazzetta incatenata), però quell' ouvre-moi ta porte que je t' ouvre le ventre è semplicemente devastante.
Ottima la fotografia, tendente allo scuro, con quelle luci soffuse all' interno de la maison e fantastico l'effetto sonoro che tende a "disturbare" ancora di più questa vicenda che va oltre i limiti della follia.
Inoltre questo scontro tra le due donzelle, bravissime tra l' altro, (per cui ad armi pari sostanzialmente) con qualsiasi tipo di oggetto a disposizione dà un pò di novità al genere.
Poi, più che a Sam Raimi (che non saprà mai il motivo del ringraziamento), alcune inquadrature ricordavano vagamente alcune pellicole del nostro grande Dario nazionale.
Non manca neanche qui l' effetto weird-stranezza (il poliziotto zombie?), ma francamente chisse ne frega, verrà comunque sventrato....
Qualche scena che sà di già visto come quella della madre che accidentalmente verrà..........., fino all' ultima cruentissima immagine dove c'è una vera e propria "cascada de sangre".
In conclusione non essendo un fan accanito dello splatter, e non identificandomi più di tanto con questo sottogenere torture-porn, sto lavoro dei due registi m'è piaciuto assai e vedendo ciò che offre il cinema americano mi vien voglia di dire: encore, encore, encore..... Forza francaises.

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Ultima risposta 23/04/2010 00.09.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/03/2010 21:41:03
   7½ / 10
Questo film ha una carica di violenza altissima, da non lasciare respiro. Il degenerare di una situazione che porterà le due protagoniste ad uno stadio quasi primitivo e selvaggio. Obiettivamente la sceneggiatura è talmente essenziale da essere pressochè inesistente, alcune situazioni sono inverosimili e le forzature si sprecano, però è anche vero che la regia è buona e le due attrici (soprattutto una ritrovata Dalle) colmano tante lacune con una presenza scenica di prim'ordine.

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Ultima risposta 30/03/2010 17.05.23
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John Carpenter  @  11/08/2009 17:58:48
   6½ / 10
Horror francese che fa dello splatter e del sangue il suo unico, e ripeto unico motivo di interesse. Peccato perchè anche se la trama non c'è, e alcune situazioni sono alquanto improbabili:

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Mi sono piaciuti molto dei particolari come il confronto tra una fotografia calda e soffusa all'interno della casa, con quella fredda e isolata del bagno in cui si rifugia la povera ragazza, e particolare anche il bambino in CG.
Inoltre la tensione c'è, il sonoro non è male, ed il costume della psicopatica calza proprio a pennello. In particolare le due attrici mi sono piaciute molto.
Certo è molto violento, ma sinceramente non amo questa moda di scioccare lo spettatore solo con sangue,sangue e solo sangue, per questo il voto non è alto (come lo è stato Frontiers), se volete un film meno violento, ma che sappia far riflettere allora è meglio spostarsi su Martyrs.

John.

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Ultima risposta 11/08/2009 23.18.30
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bulldog  @  08/08/2009 12:25:16
   7½ / 10
Un ottimo prodotto ancora una volta dalla Francia.
Grande tensione,tanto splatter,forse un pò troppo..
Alcune scene non del tutto convincenti ma nel complesso un horror come pochi se ne vedono negli ultimi anni.
Promosso.

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Ultima risposta 30/11/2009 09.34.39
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baskettaro00  @  04/08/2009 14:32:46
   6½ / 10
dopo ALTA TENSIONE,FRONTIERS E MARTYRS i francesi confezionano questo A L'INTERIEUR film ricco di tensione e di trovate splatter.....
beh certo.....il cinema horror ci ha abituato anche ad altri tipi di pellicole ben più sconvolgenti(mi riferisco soprattutto alla saga di saw)ma anche questa lascia la sua firma in colui che la vede...
all'inizio sembra il solito thrillerino ma dopo la prima mezz'ora lo spettatore verrà "inondato"letteralmente di sangue e situazioni "horrorifiche" anche ben congegnate........
ne sconsiglio la visione ai deboli di cuore e ai facilemnte impressionabili.......
mentre invece chi vuole vedere uno splatter-movie questo film fa al caso suo!
voto splatter:9

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Ultima risposta 30/11/2009 20.53.28
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Invia una mail all'autore del commento Enora  @  29/04/2009 21:14:25
   10 / 10
Prima di A' l'interieur un film horror non mi aveva mai coinvolto ed inquietato a tal punto da doverlo bloccare..la tensione è talmente alta, gli effetti terribilmente credibili..ho dovuto staccare e riprendermi prima di ributtarmici..

Un insostenibile e psicologicamente debilitante capolavoro.
Inoltre non posso non decantare la meravigliosa ed immensamente malsana interpretazione di Béatrice Dalle che con questo film è diventata il mio incubo peggiore.

Per concludere il film horror piu bello e disturbante che abbia mai visto.

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Ultima risposta 30/07/2009 09.50.48
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Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  14/03/2009 16:09:45
   5 / 10
Una regia interessante, che non manca di fantasia e che può vantare oltre ad una buona tecnica un profilo estetico di notevole livello.
Béatrice Dalle è semplicemente fantastica ed offre un'interpretazione luciferina di gran classe.
E i pregi finiscono qui.
La sceneggiatura è vergognosa e, dopo la prima metà del film, cade nel ridicolo più completo, offrendo anche un ritmo narrativo claudicante. in altre parole il film sporfonda in una noia mortale e la truculenza non basta a offriere una via di rsicatto.
I personaggi hanno un profilo così ridocolo e le loro azioni sono così imbecilli da disturbare chiunque conservi un minimo di buon senso e di gusto narrativo. I quindi minuti finali sono da dimenticare.
Dialoghi a loro volta risibili ( e ancora peggio le scelte di traduzione opzionate nei sottotili che in alcuni casi addirittura stravolgono il senso delle frasi).
E poi:



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E' evidente che il continuo ricorso all'arma bianca sia una scelta complementare al titolo però:


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Il film avrebbe potuto essere una chicca se fosse stato scritto come si deve, ma gli emuli della scuola di Aja, tutta immagine e nessun contenuto, francamente poco mi piacciono.
Se volete vedere un film davvero disturbante, ben fatto, ben scritto, capace di sfiorare il capolavoro, guardatevi Martyrs di Pascal Laugier e non questa roba qui.

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Ultima risposta 13/02/2011 16.25.54
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  19/09/2008 19:12:54
   7½ / 10
Ferocissimo e sanguinosissimo horror dai toni opachi e caliginosi, A L'Interieur è un convincete esordio alla regia di Baustillo e Maury. Già dalle prime immagini si percepisce che non è una pellicola come le altre, si intuisce che in questo film un limite al 'visibile' di fatto non c'è. Non c'è da stupirsi quindi se durante la visione a Cannes il film abbia suscitato lo sconcerto di gran parte del pubblico, che turbato ha abbandonato la sala.. Io stesso non nego di essermi veramente schifiato anche se preferisco sempre che questi effetti di uno splatter vengano sempre accompagnati da una buona dosa di paura che secondo me è l'altro elemento chiave di questo film. Il film ha una trama veramente semplice ai limiti della banalità, tanto da ricordarmi le storie paurose che mi raccontava da piccolo 'mio cuggggino', la vecchia che suona il pianoforte, la donna che chiede il bicchiere d'acqua, bhe questo film si basa sostanzialmente sullo stesso tipo di intreccio, che tuttavia spaventa e parecchio anche.. Beatrice Dalle poi è raccapricciante nei panni della donna misteriosa, vestita di scuro con quegli abiti antiquati. Rimane una grande capacità nel costruire scene che ti raggelano il cuore alternandole ad altre di soffocante violenza e crudeltà. Ciò dimostra che probabilmente questi due registi con una sceneggiatura più solida possano fare veramente di più, perchè è chiaro che

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER non si sa veramente dove andare a parare, l'ovvietà di quello che dovrebbe essere un colpo di scena è da brividi e il finale è a dir poco retorico e con un grandissimo punto interrogativo...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Magari uno sforzo creativo in più l'avrei certamente apprezzato e sarei di sicuro andato oltre il 7 e mezzo. Comunque di sicuro una rivelazione...

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Ultima risposta 20/09/2008 21.48.12
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statididiso  @  06/09/2008 04:01:47
   9 / 10
ebbene si, i francesi non sbagliano un colpo... devo ammettere che, nonostante fossi abituato alle efferatezze dei vari 'August Underground', 'Guinea Pig' e compagnia bella, il tasso di violenza e gore, soprattutto nei minuti finali, raggiunge picchi decisamente elevati - ho saputo di diverse ragazze che si sono sentite male durante la proiezione (ovviamente, nelle sale francesi) -. credo che a pochi sarebbe venuto in mente di trattare in questo modo un tema delicato come quello della maternità: qui viene ripreso il tema della casa come 'spazio sicuro', già presente in 'Them', ma con una differenza rispetto al film dei connazionali Moreau-Palud, e, cioè, l'identificazione della casa con l'utero della protagonista (quindi, diventa un'operazione sterile giudicare le immagini per quelle che sono: sempre più confuse - stante la semplicità dello script - con il crescere dell'ansia; la stessa 'donna misterosa' non è altro che la materializzazione del suo enorme senso di colpa e, nel contempo, della sua paura più grande, e, cioè, quella di perdere la sua unica ragione di vita (e chi, se non un'altra donna, potrebbe rappresentare una minaccia più grande? - fateci caso, l'incidente avviene tra du autovetture dello stesso colore, comunque scure, mentre la macchina guidata dalla 'donna' (mi riferisco ai minuti finali) era bianca - vale un pò lo stesso discorso fatto per 'Alta Tensione'; anche lì bisogna cogliere il particolare, la registrazione), le cui pareti si tingono sempre più di rosso. mi ricordo che quando andai a vedere al cinema 'NAQP: L'Inizio', la gente era rimasta al quanto disgustata (soprattutto, per la scena in cui Leatherface sega in due il motociclista); ma non era niente rispetto a tutto questo: mi sento di premiare Bustillo e Maury per avere avuto il coraggio di portare questa pellicola sul grande schermo, una cosa mai vista (altro che 'Hostel' e 'Wolf Creek'). il film, a tratti, risulta essere lento e ripetitivo (e questo è un aspetto che non depone proprio a suo favore, visto l'esigua durata), se no, per me sarebbe stato un dieci! L

voto: 9

ps: conto su Zuccon e Binchini x un nostro ilancio!!!

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Ultima risposta 13/04/2010 00.26.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  30/08/2008 12:38:15
   6½ / 10
Allucinante horror francesce, che conferma l'andamento positivo del genere in Europa. Belle pellicole horror infatti sono arrivate ultimamente da Francia, Germania, Belgio e Inghilterra (su tutti Neil Marshall) . Non dall'Italia ovviamente, dove solo pochi appassionati si saranno procurati questo "Inside" , di cui si molto parla in rete.

"A l'interieur" è un'orgia di sangue e violenza come non si vedeva da tempo dalle nostre parti, senza gli stili idioti dei vari Saw, ma più con stile freddo e gelido (come l'inglese "Broken"), però tutto ambientato negli spazi interni e bui di un appartamento e con musiche da cardiopalma.

Al di la di questi elementi questo "A l'interieur" cosa vuol dire? L'assunto è da bambini: donna sola e incinta in casa, fuori i ragazzi delle periferie bruciano le macchine, un intruso, personaggi che arrivano e vengono massacrati. Il significato? Boh, che non si mai sicuri in casa? Ma per favore...
Sta di fatto che diverse cose vengono lasciate in sospeso (come diavolo ha fatto a entrare in casa?) , che il finale si capisce dopo pochi minuti dall'inizio e che lo script è inesistente.

I due registi sono indubbiamente capaci e conoscono il genere al meglio, però alla fine si lasciano prendere la mano dal gore. Se la prima parte all'inizio, diciamo, fino alle prime morti, funziona egregiamente, l'ultima parte va nel ridicolo involontario, con gente morta che si rialza e varie altre assurdità. Peccato, i registi potevano virare subito al grottesco, e invece così gli ultimi minuti stonano decisamente.

In ogni caso, "A l'interieur", con zero elementi, e un budget irrisorio, rimane in mente e le dosi di sangue sono davvero elevatissime.
Da noi non arriverà mai, e intanto il regista è già in partenza per gli Stati Uniti per fare il remake di "Hellraiser".

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Ultima risposta 19/09/2008 19.18.31
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goophex  @  27/07/2008 02:50:09
   5½ / 10
Il generer Horror per definizione tratta quasi sempre temi non verosimili e spesso e volentieri legati al mondo paranormale proponendo solitamente scenari irreali e impossibili.
Questo film mi è piaciuto fin dall'inizio per come si presentava.. le musiche il personaggio e le ambientazioni, quindi le premesse mi facevano presagire una vicenda diversa dai soliti horror ed in effetti così è stato. Si perchè a mio modestissimo parere un film per far davvero paura e suscitare nello spettatore quelle tanto ricercate emozioni adrenaliniche, deve sempre avere quella forte dose di credibilità ( ed è proprio per questo che generalmente gli horror mi fanno ridere piu' che paura, sempre pieni zeppi di situazioni ridicole, mostri e quant'altro). In questo film ho provato e sentito quelle pulsioni amare strappate a forza da scene ben congeniate, sadiche e violente e ripeto fortemente possibili.....fino ad un punto dove tutto il film è crollato e sapete benissimo a cosa mi riferisco

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Credo che questa scena inevitabilmente fa scadere tutta la vicenda visto che è di fondamentale importanza per la scena successiva e quindi per il finale del film. Credo che il regista avrebbe potuto trovare altri mille modi per portare la predestinata "vittima" a quel punto per poi girare la sequenza finale...eppure così non è stato.
Mio malgrado quindi, nonostante l'ottima fattura tecnico/realizzativa del film, il voto finale non puo' arrivare alla sufficenza.

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Ultima risposta 17/11/2008 15.02.30
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wuwazz  @  29/06/2008 15:12:15
   7 / 10
Pazzi francesi! Roba da manicomio, davvero duro da vedere! Bel film, però secondo me ci sono degli eccessi, roba davvero ridicola che penalizza tantissimo

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Ultima risposta 29/07/2008 23.52.16
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  01/05/2008 16:49:19
   7½ / 10
In realtà sarebbe un otto, ma tolgo mezzo voto per un momento della seconda parte del film che mi ha fatto cadere le braccia


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Cmq. a parte qualche piccolo difettuccio, si tratta di un film che ogni appassionato di horror dovrebbe vedere e rivedere almeno duecento volte. Angosciante, disperato, perfido e così violento, in alcuni momenti, che sono stata costretta a interrompere per qualche istante la visione.
Girato alla perfezione e recitato da padreterni (soprattutto dalla Dalle che mi fa ****** sotto solo a vederla), A' L'interieur è davvero un piccolo gioiello.
Mamma mia 'sti francesi.

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Ultima risposta 15/10/2009 09.46.47
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  13/03/2008 20:48:34
   9 / 10
grandissimo Living, questa tua segnalazione è stata a dir poco impagabile!
ora, non vorrei farmi trasportare dall'onda dell'entusiasmo che deriva dalla visione appena ultimata, ma questo film mi sa che entra diretto nella TOP 5 delle pellicole più brutali e cattive che abbia mai visto.
e la felicità è doppia, perchè i due malatissimi registi sono quelli che gireranno il remake di hellraiser. e se hanno fatto tutto 'sto macello con un soggetto in fin dei conti lineare e semplice, chissà cosa si inventeranno con le catene dei cenobiti.
comunque, tornando a noi: è fatto davvero bene.
i due francesi prendono tutto il sadismo più estremo degli indie e lo girano con la finezza tipicamente europea, aggiungendo qualche richiamo videoclipparo nelle musiche distorte e in qualche ripresa, che invece di stonare risultano molto ben amalgamati nel clima folle della pellicola.
dopodichè, annegano il tutto in ettolitri (nota bene: ETTOLITRI) di sangue... se lo proiettassero in un cinema questo film finirebbero di vederlo in 3, poche storie.
un bell'applauso alla francia, definitivo epicentro dell'horror europeo.

ah... e vedetevi anche broken, mi raccomando. magari non nella stessa serata, o non guardereste più un film horror per mesi.

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Ultima risposta 06/09/2008 02.17.13
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Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  12/03/2008 20:25:20
   7½ / 10
Il film non amatoriale più splatter che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni.

Sarah, una giovane donna incinta ha appena subito un terribile incidente d'auto nel quale ha perso il marito... non si è ancora ripresa del tutto quando le si presenta davanti alla porta di casa (da notare il fatto che la ragazza abita al numero 666) un'altra donna, che si dimostra essere fin da subito una vera e propria fuori di mente. Inizia così uno spietato assedio che trasformerà la casa di Sarah in un inferno inondato di sangue. E' su questa esile trama che si basa A L'Interieur (aka Inside) film francese diretto a quattro mani e appartenente alla collana "Dimension Extreme", collana nella quale troviamo anche l'inglese Broken (ci tengo a sottolineare che in fatto di efferatezza, in questo caso, il duo francese straccia a dir poco quello inglese). E' proprio sulla pochezza della trama che il film perde punti. Ricordando un pò il suo connazionale Alta Tensione, ripropone una situazione già vista fin troppe volte, ma ne esce vincente se lo si giudica dal punto di vista tecnico; infatti sia la fotografia che gli effetti splatter sono eccellenti tanto che quest'ultimi sono riusciti in più occasioni a farmi distogliere lo sguardo dallo schermo. Alcune delle scene splatter (elemento sul quale il film si concentra e sul quale va valutato)

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER sono così ben realizzate che hanno in sè un certo fascino macabro che quasi ti costringe a guardare l'orrore che la protagonista si vede subire.
In definitiva un altro ottimo horror europeo che, nonostante i suoi limiti in termini di plot, funziona più che bene, dimostrando che da qualche parte c'è ancora qualche mente malata in grado di mostrare ciò che solitamente altri si rifiutano per indirizzare il loro film ad un target più basso.

"Ouvre-moi ta porte... que je t'ouvre le ventre"

9 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2008 18.04.52
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